Viaggiatori nel Tempo: Alla Scoperta della Provenza, tra Storia e Leggende
La Provenza, una terra magica da visitare assolutamente una volta nella vita, è ricca di colori e profumi, circondata da tantissime leggende. Per i folletti è un mondo fantastico, perché tante storie si narrano su questa terra, che rendono avvincente il tragitto. Inoltre, i colori ed i profumi che si diffondono nell’aria sono così intensi che, oltre che un viaggio per gli occhi, questo è sicuramente un viaggio per l’anima!
Itinerario alla Scoperta della Provenza
L’inizio di un possibile itinerario è Marsiglia, città che è tra le più vicine per un tour. Anche se con qualche giorno in più, si può organizzare una partenza da Nizza!
Da Marsiglia ci si può spostare con un’auto a noleggio per percorrere i chilometri che separano da Cavaillon, dove comincia il Luberon, la zona tipica della coltivazione della lavanda. Le montagne di questo massiccio calcareo sono tra i luoghi più suggestivi della Provenza. Una combinazione di spazi selvaggi e pittoreschi paesini, racchiusi in un parco naturale regionale che vanta moltissime specie botaniche e tantissime specie animali.
Il panorama comincia a tingersi di viola ed è consigliabile visitare il Musée de la lavande di Coustellet, un viaggio attraverso la coltivazione, la raccolta e la distillazione di questa pianta che ci fornisce un’olio essenziale ricchissimo di proprietà: rilassante, calmante, favorisce il sonno ed i pensieri positivi! Un immancabile aiuto per i folletti ma soprattutto per le mamme!
La visita del museo rende l’itinerario più comprensibile, spiega davvero moltissime cose sulla pianta e soprattutto sulla sua distribuzione e coltivazione nella zona. Ci racconta anche come sia stata negli anni una delle fonti di reddito principale della zona e tantissime storie legate alla sua presenza in Francia.
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MUSEO DELLA LAVANDA:
- Febbraio - Aprile: Dalle 9 alle 12.15 e dalle 14 alle 18
- Maggio-settembre: Dalle 9 alle 19 non stop
- Ottobre - Dicembre: Dalle 9 alle 12.15 e dalle 14 alle 18
- Gennaio: chiusura annuale
Prezzo d’ingresso:
- Adulti: 8.00€
- Studenti: 7.00€
- Pensionati: 7.00€
- Bambini -10 anni, accompagnati dai genitori: GRATIS
- GUIDEAUDIO 9 LINGUE GRATIS: francese, inglese, tedesco,italiano, olandese, spagnolo, portoghese, russo e cinese
Gordes: Un Borgo da Film
Se si è fan di Russell Crowe non si può assolutamente perdere Gordes dove è stato girato il film di Riddley Scott “L’ottima annata”. Gordes è un borgo arroccato su di una roccia, dominato da un castello cinquecentesco e circondato da colline calcaree colorate dalla lavanda. La piazzetta del film è incantevole e l’atmosfera d’altri tempi! Un posto da lasciarci il cuore!
Dopo un giro tra i negozietti tipici di tessuti e oggettistica si può riprendere la macchina alla volta di un’altra imperdibile meta della Provenza.
L’Abbaye de Sénanque: Un Monastero nella Lavanda
Uno dei posti più instagrammabili della Provenza è sicuramente l’Abbaye de Sénanque, un monastero cistercense dove i monaci coltivano lavanda e producono prodotti cosmetici. L’abbazia è una delle più fotografate della Francia e il suo colore viola spicca davvero sul bianco calcareo della chiesa stessa.
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Molti spazi oggi sono aperti al pubblico, ma è la parte esterna la vera meraviglia! Se comunque si vuole addentrarsi nella storia della sua costruzione e visitarla dall’interno, si potrà notare dapprima il Dormitorio dei Monaci, con i giacigli di paglia dove i monaci dormivano vestiti, la Chiesa in stile romanico, molto spoglia ed a forma di croce, ed il chiostro.
Il chiostro è molto suggestivo: colonne adornate di fiori che circondano un giardino ben tenuto. Qui i monaci si ritiravano per la meditazione e la preghiera e passeggiavano dall’abbazia agli studi dove scrivevano a mano tutti i passi dei libri biblici. Una visita che può occupare un paio d’ore e che lascerà senza parole!
ABBAYE DE SENANQUE: è ad ingresso libero a meno che non si voglia la visita guidata.
La Route des Cretes: Un Arcobaleno di Colori
È consigliabile proseguire il tour lungo la Route des Cretes, la via delle crete che percorre un pezzo di parco naturale con terre dai colori stupendi, ocre calde e fredde che conferiscono al terreno arcobaleni di colore.
Si può scegliere la parte che si trova a Roussillon che presenta un anello circolare percorribile a piedi con 2 tragitti, uno breve ed uno più lungo, che permettono di esplorare il paesaggio modellato dal mare con le sue insenature e i massicci minerali.
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L’ocra è un pigmento naturale che si mescola alla sabbia delle falesie, l’ossido di ferro lo colora di giallo e violaceo, da qui il colore ocra. Questo paesaggio nasce dall’unione della mano dell’uomo con l’erosione stessa delle rocce falesie.
Lungo il percorso si trovano cartelli esplicativi che parlano di come sono nate queste cave, della loro geologia, della flora, della storia del Luberon stesso. Una camminata interessante. Il paesaggio è stupendo e la luce ideale per le foto. Il paesino di Roussillon è ricco di vicoli e colori ed ottimo per una sosta!
ROUTES DES CRETES: il sentiero dell’ocra è aperto tutto l’anno, con orari che variano dalle 10 di mattina fino alle 19 di sera nell’alta stagione. Il costo d’ingresso è di 3 euro circa e consente una visita da un’ora a tre ore.
Sault: Il Cuore Viola della Lavanda
Ripartendo alla volta di Sault ci si immerge nella parte più ricca di lavanda, che esiste in 2 varietà: Lavanda fine e Lavandino, quindi di colore diverso ed anche cresciuta ad altitudini diverse. Se si vogliono fare foto super viola conviene fotografare il Lavandino, la varietà che cresce in altitudine. Oltre alla foto…ha un profumo inebriante che mette il buonumore!
Leggende Provenzali
C’era una volta, una bellissima fatina che si chiamava Lavandula, era bionda e aveva dei bellissimi occhi blu. Le sue lacrime calde colore lavanda iniziarono a sporcare i prati. Volendo nascondere questo disastro, la fatina si asciugò gli occhi blu e gettò su questa terra un grande pezzo di cielo blu per dimenticare tutte le macchie!
Benessere e Relax alle Thermes de Gréoux
Terza stazione termale più grande della Francia, Gréoux-les-Bains è il luogo ideale per chi cerca riposo e benessere. Aperta tutto l’anno, si può godere delle sue acque termali rilassanti tutto l’anno.
Quando si è a Gréoux-les-Bains, si ha la possibilità di scoprire il vicino Lac d’Esparron e le sue Basses Gorges. Si può anche fare una passeggiata tra gli oliveti e la lavanda, dove i profumi della Provenza si diffondono liberamente nell’aria.
Descritto come “Oasi romantica del Verdon ” dal famoso scrittore Jean Giono, Gréoux-les-Bains rivela il suo fascino a chi si prende il tempo di esplorarla. Passeggiare nel centro storico di Gréoux-les-Bains è come immergersi nell’arte di vivere provenzale e fare un viaggio nel tempo. Costruito su una collina coronata dal suo castello, l’atmosfera è particolarmente piacevole. Sebbene il castello sia attualmente in fase di ristrutturazione, si può comunque godere di una vista che abbraccia i tetti di Gréoux-les-Bains, le montagne circostanti e i campi di lavanda che si estendono sull’altopiano di Valensole.
In Bicicletta in Provenza
Da Gréoux-les-Bains, numerosi percorsi ciclabili invitano a godersi una piacevole pedalata attraverso l’incontaminata Alta Provenza. Che siate ciclisti amatoriali o esperti, Gréoux-les-Bains offre un’esperienza favolosa. Qui si può pedalare in tutte le stagioni, d’inverno o d’estate!
Moustiers-Sainte-Marie: Un Gioiello Arroccato
Moustiers-Sainte-Marie è un incantevole villaggio arroccato fra due rupi rocciose, ulivi e campi di lavanda, contraddistinto da una stella d'oro sospesa sulle case.
La leggenda racconta che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E oggi la stella veglia ancora sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Tra picchi rocciosi e uliveti, terracotte e cascate, Moustiers incarna una forma di perfezione idilliaca, alimentata da mille leggende e visioni suggestive. Circondato da montagne incontaminate, si trova a due passi dalle Gole del Verdon, fra laghi dai colori sgargianti e campi di lavanda.
Cosa Vedere a Moustiers-Sainte-Marie
Questo borgo, diviso in due dal torrente, è davvero magico e si può respirare un’atmosfera deliziosa, passeggiando fra le viuzze strette in salita, ammirando le botteghe di faïences: sono le maioliche smaltate che divennero di moda ai tempi di Luigi XIV quando il sovrano, per risanare le finanze della corte, decise di sostituire il vasellame d’oro con le più economiche ceramiche.
Tipicamente provenzale, Moustiers-Sainte-Marie si presenta come un presepe: dominato da una stella sospesa dorata d’oro fino, è pieno di fascino, con i suoi vicoli e le minuscole piazze, le sue fontane rinfrescanti, le sue botteghe e i negozi di terracotta, le case dalle facciate colorate.
Per scattare una foto panoramica sul villaggio si consiglia di seguire il sentiero per il Belvédère de Tréguier, da dove si ammira una bellissima vista sulle gole e sul lago di St Croix. Si parte dal parcheggio cittadino: l’escursione è lunga 4 km per circa 2 ore andata e ritorno.
Cappella di Notre-Dame-de-Beauvoir
La trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir, una deliziosa chiesetta abbarbicata a uno dei due versanti della montagna, si raggiunge tramite un ripido sentiero di 262 scalini, scanditi in 14 stazioni. Il sentiero parte da rue de la Bourgade. Si consiglia di affrontare la salita la mattina presto, specialmente in estate, quando la montagna è ancora in ombra, per evitare il sole e il caldo. La durata della salita è di circa mezz’ora ed esiste un secondo sentiero che riporta in paese passando per i boschi, segnalato dal sagrato della chiesa.
La fatica verrà ampiamente ricompensata dalla meravigliosa vista che spazia fino al Lac de Sainte-Croix e alla possibilità di vedere da vicino la stella del cavaliere, che misura 135 metri di lunghezza e pesa 150 kg. In cima alla montagna, su un’altura frequentata da capre selvatiche, si erge questa cappella incorniciata da cipressi, le cui pareti sono annerite dal fumo soffocante di decine di candele.
Musée de la Faïence
Moustiers si è guadagnata una reputazione europea notevole per la sua pregiata terracotta. Nel 18° secolo, l’età d’oro della terracotta, due fabbriche provenzali esportarono le loro raffinate stoviglie in tutta Europa: da Marsiglia e da Moustiers.
Per conoscere e ammirare la storia di questa delicata arte, si consiglia di visitare il Museo della Terracotta di Moustiers: questa dimora storica di grande bellezza ha radunato le più grandi collezioni di ogni epoca ed è una meraviglia di raffinatezza e delicatezza. Vi troviamo in particolare le terracotte decorate con uccelli, che sono diventati il segno distintivo delle botteghe di Moustiers.
I Laboratori della Terracotta
L’arte della terracotta è ancora perpetuata a Moustiers. Classificato come un villaggio d’arte, Moustiers conserva molti laboratori artigianali di eccezionale qualità, dove la terracotta viene modellata e dipinta a mano con tecniche ancestrali. I pezzi sono numerati e firmati e questa autenticità rende prestigiosa la produzione artigianale dei suoi abitanti. La delicatezza di questi oggetti, la loro bellezza e il loro carattere unico, è irresistibile.
La Leggenda della Stella d’Oro
Tra le due cime che sovrastano il villaggio, sospesa a una pesantissima catena, brilla una stella d’oro. La leggenda narra che il Cavaliere di Blacas, fatto prigioniero in Terra Santa durante una crociata, avrebbe espresso il desiderio di sospendere questa stella sopra il suo amato villaggio, se mai fosse riuscito a tornare in patri. La stella è caduta più volte nel corso della sua storia, colpita da fulmini, erosa dalle intemperie o vittima di incidenti insoliti, ma è sempre stata sostituita dagli abitanti del villaggio.
Saint Maximin-La Sainte Baume: Nel Cuore della Cristianità Occidentale
Nel cuore delle montagne della Provenza, a poca distanza dalla città di Marsiglia, si trova uno dei luoghi più affascinanti di tutta la cristianità occidentale. Un luogo dove le esperienze di fede tramandate nei millenni si incontrano con antiche leggende e grandi vicissitudini storiche che insieme danno vita a suggestioni uniche.
In questa piccola città sorge una delle cattedrali gotiche più belle e grandi del sud della Francia, così bella da non invidiare nulla alle grandi cattedrali delle principali città francesi. La ragione della sua posizione va ricercata nell’antica tradizione cristiana secondo cui Maria Maddalena, la discepola prediletta di Gesù, nonché prima testimone e annunciatrice del miracolo dela resurrezione, nella parte finale della sua vita sarebbe venuta a vivere proprio qui, nei boschi della Provenza.
La tradizione vuole che Maria Maddalena fosse fuggita dalle persecuzioni di Erode a bordo di una barca senza vele e senza remi insieme a Maria Salome e Maria Jacoba, che da allora sarebbero divenute note come le “Marie del mare”, e che le correnti del mare avessero spinto la barca ad approdare sulle coste della Camargue, in un città che è appunto nota col nome “Le Sante Marie del mare”, Saintes-Maries-de-la-Mer in francese.
Dopo lo sbarco provvidenziale, Maria passò gli ultimi 30 anni della sua vita tra preghiera e meditazione sul massiccio montuoso che sorge nei pressi di Villa Blanca, una città della Gallia Romana. Qui passò gran parte degli ultimi anni della sua vita terrena ritirata in preghiera dentro una bellissima grotta naturale poco sotto la vetta più alta delle montagna rocciose che caratterizzano questo paesaggio.
Poco prima della sua morte, Maria Maddalena tornò in città alla ricerca di un volto a lei conosciuto: Massimino. Da lui ricevette un’ultima volta i sacramenti e la comunione, a Villa Blanca, che in futuro sarebbe stata ribattezzata in nome di San Massimino, e della “Sainte Baume”, ovvero la “santa grotta” che ospitò il ritiro di Maria Maddalena.
Borghi della Provenza: Un Viaggio nel Tempo
Quando si pensa alla Provenza, l’immaginario corre veloce tra campi di lavanda e mercati colorati. Ma c’è un lato meno conosciuto e forse ancora più evocativo: quello dei borghi della Provenza, piccoli centri abitati che raccontano storie antiche, leggende popolari e momenti cruciali dell’arte e della letteratura.
Fontvieille e Alphonse Daudet
A pochi chilometri da Arles, Fontvieille si presenta come un villaggio quieto, immerso tra uliveti e colline. A renderlo speciale è il legame con Alphonse Daudet, autore di Lettere dal mio mulino, una raccolta di racconti intrisi di poesia e malinconia, ambientati proprio in Provenza.
Saint-Rémy-de-Provence e Van Gogh
Vicino a Saint-Rémy-de-Provence, in una zona tranquilla appena fuori dal centro, si trova il monastero di Saint-Paul de Mausole, dove Vincent Van Gogh fu ricoverato per un anno, tra il 1889 e il 1890. Durante il soggiorno, Van Gogh dipinse ossessivamente il paesaggio circostante: cipressi, campi di grano, iris, il giardino del manicomio, la sua stessa stanza.
L’Abbazia di Montmajour
L’Abbazia di Montmajour è uno di quei luoghi che sembrano fuori dal tempo. Costruita su una piccola altura rocciosa a pochi minuti da Arles, domina la pianura circostante con le sue torri massicce e il profilo austero.
Il Pont du Gard
Anche se non è un borgo in senso stretto, il Pont du Gard è una tappa fondamentale in un itinerario alla scoperta della Provenza storica. Si tratta di un acquedotto romano a tre ordini, costruito nel I secolo d.C. per trasportare l’acqua dalla sorgente di Uzès fino a Nîmes.
Tarascona e la Leggenda della Tarasque
Situata sulla riva sinistra del Rodano, Tarascona è uno dei borghi della Provenza più legati alla leggenda e alla fantasia. La città deve il suo nome alla Tarasque, un mostro mitologico che, secondo la tradizione, viveva nel fiume e terrorizzava gli abitanti. A domarlo fu Santa Marta, che riuscì a renderlo mansueto con la sola forza della fede.
Saint-Rémy-de-Provence e Nostradamus
Saint-Rémy è uno di quei paesi in cui basta passeggiare per lasciarsi conquistare. Il centro è un dedalo di vicoli acciottolati, piazze con fontane, botteghe artigiane, bistrot eleganti e mercatini provenzali. Il borgo ha dato i natali a Michel de Nostredame, meglio conosciuto come Nostradamus.
Les Baux-de-Provence e il suo Château
Les Baux-de-Provence è uno dei borghi della Provenza più conosciuti, e non a torto. Il punto forte del borgo è lo Château des Baux, oggi in rovina ma perfettamente visitabile, con torri, armi d’assedio e un percorso panoramico mozzafiato.
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