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Porto Turistico Marinara: Storia e Servizi

Il Porto Turistico Marinara, situato a Marina di Ravenna, è il risultato di una visione nata trent'anni fa, quando il Comune iniziò a pensare a un approdo turistico come volano per la località.

La Nascita di Marinara

Per promuovere l’iter, nella prima metà degli anni Ottanta nacque il consorzio Marinara, un soggetto privato con una regia pubblica: il 50 percento delle quote era di Palazzo Merlato, che mise anche le garanzie per una fideiussione, e il resto era diviso fra cinque società sportive titolari di concessioni demaniali per le rispettive attività in mare. Alla presidenza del consorzio sedeva un assessore comunale. Venne affidata la progettazione a uno studio di architettura per un costo di 1,2 miliardi di vecchie lire, impostando così la rotta iniziale.

Primi Ostacoli

La strada si dimostrò subito in salita. Contrasti, rivalità personali e appetiti economici sfociarono in cause legali, ricorsi in tribunale e rallentamenti, creando un clima avvelenato che rese sterile la ricerca di finanziatori per l’avvio del cantiere.

L'Inaugurazione e le Difficoltà

Il 22 giugno del 2007 a Marina di Ravenna si inaugurava il primo lotto a terra del porto turistico Marinara: 18 appartamenti, 18 negozi, il prolungamento di piazza Dora Markus e mille posti auto. In precedenza erano già stati realizzati i pontili sull’acqua per un migliaio di posti barca. Attorno all’area inaugurata c’erano ancora le gru e le transenne di un cantiere in corso: complessivamente l’avanzamento dei lavori a quell’epoca era arrivato al 66 percento. Dieci anni dopo manca ancora un 2-3 percento per raggiungere il completamento.

Il decennio trascorso è stato segnato per la maggior parte del tempo più da polemiche e scivoloni che da successi. I sogni di una nuova Porto Cervo con piadina e squacquerone sono rimasti sogni. Complice anche un tempismo sconvolgente: il taglio del nastro è arrivato al momento giusto per prendersi in faccia, proprio nella delicata fase di decollo, tutto il vento contrario di una delle crisi più dure di sempre, in senso generale per l’economia e in senso più particolare per il diportismo.

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Il Ruolo di Seaser e Sorgeva

A svolgere i lavori, dopo aver ottenuto la concessione demaniale cinquantennale, è stata la società Seaser, realtà privata comparsa sulla scena accanto al consorzio e subentrata al suo posto un passo alla volta (nel 2001 lo scioglimento del consorzio). Seaser significava Cmr, la Cooperativa muratori riuniti di Filo di Argenta aveva la maggioranza delle quote della concessionaria e ha svolto i lavori: porti e morti furono per anni il core business della coop che in varie parti d’Italia si lanciò nella costruzione di approdi costieri e cimiteri. A reggere le redini dal momento in cui partirono i lavori una coppia che fino a quel momento non aveva conosciuto particolari esperienze nella gestione di strutture pensate per il diportismo: l’ingegnere Pier Bruno Caravita e la moglie Patrizia Odessa. Il primo compariva sia in Seaser come presidente che in Cmr come direttore generale. C’è stata anche una parentesi in cui la gestione è passata per le mani di Italia Navigando, braccio operativo sotto il controllo del ministero del Tesoro, ma è finito tutto con un flop.

Oggi l’intero pacchetto di azioni di Seaser - esposta nei confronti di due banche per alcune decine di milioni di euro e protagonista di un piano di rientro che scade nel 2023, è in mano a Sorgeva, cooperativa agricola di Argenta. L’amministratore unico nella cittadella è Davide Sinigaglia.

Servizi e Ospitalità

Con oltre 1074 posti barca, il Porto Turistico Marinara è pronto ad accoglierti, offrendoti i più moderni servizi via mare e via terra.

Siamo a Marinara, il Porto Turistico di Ravenna, il più grande e probabilmente il più sicuro dell’Adriatico, grazie a due lunghe dighe foranee che proteggono l’ingresso e l’ormeggio.

Dalla società titolare della concessione demaniale (Seaser) su cui poggia tutto il porto fanno sapere che «la procedura sta seguendo il suo iter amministrativo, la variante è stata presentata circa un anno e mezzo fa e sta procedendo in modo consono per la peculiarità dell’opera e per la sua importanza in materia demaniale».

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Ristorazione

Dopo una bella galoppata sulle onde ci aspetta un delizioso ristorante, con una piccola terrazza che guarda il marina: la Rosa dei Venti. E la Rosa dei Venti è un bel punto di approdo per chi ha voglia di mangiare sano, in modo semplice e senza tanti fronzoli. Nel menù prevale il pesce, fresco: quello che era disponibile al mercato del mattino. Chi vuole può mangiare anche carne, sia come primo sia come secondo; ma è il pesce e la sua cultura Adriatica che prevalgono.

Il giovane chef, Ivi Meliqati, che respira Adriatico da prima di nascere, propone una scelta che fa onore ai vecchi cuochi delle osterie sul mare: pochi piatti (e poi nemmeno tanto pochi: 8 antipasti, 7 primi e 7 secondi) caratterizzati da pesce ben lavorato e con un risultato rassicurante. Si può gustare un ricco antipasto della casa o semplicemente le Alici marinate, per cominciare, passando poi ai primi, magari con pasta all’uovo romagnola, come gli strozzapreti ai gamberetti o i passatelli asciutti con le canocchie. Oppure ci si può lasciar conquistare dagli spaghetti alle vongole veraci, serviti nella casseruola di cottura, ancora bollente: un tripudio di sapori e profumi e con un sughetto che grida “raccoglimi con il pane”. Di secondo, se ancora c’è spazio, un bel pesce alla griglia o al sale. Il servizio è veloce: il personale è discreto e molto attento.

Attività nei Dintorni

L’area che circonda Marina di Ravenna offre diverse mete d’interesse naturalistico, storico e artistico.

  • MAS - il Museo Nazionale delle Attività Subacquee: Unica struttura nel suo genere in Italia, istituito dalla Historical Diving Society d’Italia.
  • Pialassa Baiona: Una grande laguna compresa nel Parco del Delta del Po, ideale per il birdwatching e le passeggiate nella natura.
  • Pineta retrodunale: Frequentata da runner, ciclisti e sportivi per lunghe corse all’ombra degli alberi.

Gli stabilimenti balneari hanno uno stile rilassato, garantito dall’ampia spiaggia a dune e dalla bella pineta alle spalle.

Marina di Ravenna è però anche una meta rinomata tra i velisti.

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Il Porto di Ravenna

Quello di Ravenna è un raro caso di porto-canale industriale, che collega il centro cittadino al mare con un percorso di oltre undici kilometri. Entrambi i moli ospitano oggi i pittoreschi “padelloni“, i capanni da pesca tipici della zona, e sono meta di stupende passeggiate in ogni stagione dell’anno. Grazie alla loro invidiabile lunghezza - sono in effetti le dighe foranee più lunghe d’Europa!

All’interno dell’alveo protetto dalle dighe si trovano anche due moli più piccoli, il molo guardiano nord e il molo guardiano sud, anche conosciuto come Molo Dalmazia. Ideale per proseguire la passeggiata dal centro del paese, è sorvegliato dal faro ottocentesco, che delimita il nucleo primordiale del porto.

È possibile oltrepassare il Canale Candiano tra Porto Corsini e Marina di Ravenna con un suggestivo traghetto, attivo tutto l’anno, adibito sia al trasporto di mezzi che di pedoni.

Tabella Riepilogativa

Caratteristica Dettagli
Posti Barca Oltre 1074
Dighe Foranee Le più lunghe d'Europa
Servizi Via mare e via terra
Attrazioni nelle vicinanze MAS, Pialassa Baiona, Pineta retrodunale

Sviluppatasi tra il XIX e il XX secolo come borgo di pescatori, dopo la Prima Guerra Mondiale mostrò la propria vocazione turistica. Allo scopo di dare impulso alla nascente attività, si decise di chiamarla Marina di Ravenna.

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