Prolungamento del Visto Turistico per Matrimonio: Requisiti e Procedure in Italia
Tutti i cittadini stranieri extra UE che intendono venire in Italia o nell'area Schengen devono fare domanda di visto di ingresso in base all'Accordo di Schengen del 26 ottobre 1997.
Potete richiedere un visto da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 3 mesi prima della data di viaggio prevista. Un visto Schengen deve essere ottenuto dall’Ambasciata/Consolato del paese in cui sarà effettuato la finalità principale di viaggio. Perciò verificate i vostri piani di viaggio prima di effettuare la vostra richiesta.
Il visto turistico viene rilasciato dalle ambasciate italiane o dai consolati stranieri presenti in Italia ed ha durata di 3 mesi massimo. Tantissimi stranieri, una volta giunti in Italia tramite visto turistico, si chiedono se sia possibile rimanere ed ottenere un permesso di soggiorno.
Proroga del Visto Turistico: Condizioni e Modalità
Uno degli argomenti più controversi riguarda spesso la possibilità di ottenere una proroga del visto turistico. È il codice dei visti Schengen a stabilire le procedure e le condizioni per il rilascio dei visti relativi ai soggiorni di durata non superiore a 3 mesi, nonché le eventuali proroghe possibili.
L’art. 33 del codice dei visti prevede che il periodo di validità e/o la durata del soggiorno, in relazione a un visto rilasciato sono prorogati qualora l’autorità competente di uno Stato membro ritenga che un titolare del visto abbia dimostrato l’esistenza di:
Leggi anche: Come ottenere il visto per l'Inghilterra
- Motivi di forza maggiore che gli impediscono di lasciare il territorio europeo.
- Motivi umanitari che gli impediscono di lasciare il territorio europeo.
- Gravi motivi personali che impediscono di lasciare il territorio europeo.
Nel caso in cui un soggetto in possesso di visto turistico sia già presente sul territorio di uno degli Stati membri e non sia in grado di partire prima della scadenza del visto, è possibile chiedere una proroga/estensione del visto solo in presenza di tali motivi.
Esempi di Motivi Validi per la Proroga
- Forza maggiore: il volo con cui dovevo partire è stato cancellato oppure è stato spostato a causa di condizioni meteorologiche avverse.
- Umanitari: improvvisamente mi sono gravemente ammalato e non posso più partire; un mio parente stretto si è gravemente ammalato o è morto improvvisamente e non posso più partire.
- Personali: mi sono recato in Italia per prendere un familiare ricoverato in ospedale. Il giorno prima della partenza programmata, il mio parente ha una ricaduta e non può lasciare l’ospedale.
Come Fare la Richiesta di Proroga
La richiesta di proroga del visto va indirizzata alla Questura. Più nello specifico, secondo quanto chiarito dalla circolare del Ministero dell’Interno, la Questura potrà prorogare la durata del visto, previa verifica delle condizioni di necessità, attraverso il rilascio di un permesso di soggiorno in formato cartaceo. La proroga avrà una durata massima di 90 giorni.
Inoltre la Questura verificherà se:
- Il richiedente dispone di mezzi di sussistenza sufficienti per l’ulteriore periodo di soggiorno.
- Il richiedente è coperto dall’assicurazione medica per il periodo di soggiorno aggiuntivo.
Se però la proroga viene chiesta per cause di forza maggiore, l’autorità competente non verificherà la sussistenza di questi requisiti.
Visto Turistico e Matrimonio: Cosa Sapere
Molti stranieri in Italia con visto turistico desiderano sapere se è possibile prolungare il visto per motivi legati al matrimonio, come ad esempio sposarsi in Italia e ottenere un permesso di soggiorno.
Leggi anche: Come Scrivere una Lettera di Invito
È Possibile Estendere il Visto Turistico per Matrimonio?
No, anche in questo caso non è possibile estendere il visto turistico. Tuttavia, se si vive insieme e se si stipula un contratto di convivenza, è possibile chiedere un permesso di soggiorno per convivenza di fatto.
Alternative al Prolungamento del Visto Turistico
Attualmente il D.lgs 286/98 non consente di convertire il visto turistico in un permesso di soggiorno. Tuttavia, se si hanno parenti in Italia, è possibile chiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari.
Quest’ultimo, secondo l’art. 30 del d.lgs 286/98 può essere rilasciato al cittadino straniero regolarmente soggiornante, in possesso dei requisiti per il ricongiungimento con il cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea residenti in Italia.
Requisiti per il Permesso di Soggiorno per Motivi Familiari
Sono necessari gli stessi requisiti previsti per il ricongiungimento familiare, a cui si rinvia. Il permesso si richiede tramite il kit postale, in presenza di tutti i requisiti richiesti per il ricongiungimento (grado di parentela, reddito sufficiente, alloggio idoneo).
Il possesso di tali requisiti dovrà essere dimostrato dinnanzi la Questura la quale, in presenza di tutti i presupposti, acconsentirà o meno alla cd. coesione familiare.
Leggi anche: CNDCEC e Visto di Conformità: Approfondimento Redditi
Documenti Necessari per la Richiesta di Visto per Familiari
La normativa vigente in tema di ingresso e soggiorno in Italia prevede la presentazione di specifica documentazione a corredo della richiesta di visto per l'Italia da parte di familiari di cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese.
In particolare, l'invitante deve produrre:
- La carta di identità o altro documento equipollente per attestarne la cittadinanza.
- Il permesso di soggiorno nel caso di cittadinanza extra-UE.
- Il modello CUD e l'ultima busta paga come prova di adeguate risorse economiche per il mantenimento del familiare.
- Il codice fiscale.
Il familiare richiedente il visto per l'Italia deve invece allegare il passaporto in corso di validità. Tutti i documenti prodotti devono altresì risultare conformi agli originali e opportunamente autenticati con firma dell'interessato, al fine di garantirne l'integrità e la veridicità ai sensi di legge.
Durante il colloquio presso l'Autorità Consolare competente, il familiare richiedente deve produrre idonea documentazione a comprova:
- Del grado di familiarità con il cittadino invitante, attestato da certificati anagrafici o atti di stato civile.
- Della stabilità economica, mediante registri reddituali e contributivi comprovanti mezzi sufficienti al mantenimento in Italia.
- Dell'assenza di condanne penali o altri reati che possano pregiudicare l'ingresso nel territorio nazionale.
- Della dimostrazione di legami duraturi con il paese d'origine, da esibire attraverso titoli abitativi, conti bancari, attività lavorative all'estero.
Visto Turistico Scaduto: Conseguenze
L’art. 10 bis comma 1 del dlgs 286/98 stabilisce che lo straniero che si trattiene nel territorio dello Stato senza un valido titolo di soggiorno, è punibile con una multa che va da 5.000 a 10.000€. Secondo il comma 2 dello stesso articolo, la multa non è dovuta se lo straniero viene identificato durante i controlli della polizia di frontiera, mentre sta uscendo volontariamente dal territorio nazionale.
Se si è rimasti in Italia oltre la scadenza del visto, si diventa ufficialmente cittadini stranieri irregolari, pertanto il rischio concreto è quello di incorrere in un’espulsione. Nel decreto di espulsione ricevuto, verrà disposto in divieto di ingresso in Europa per un periodo minimo di 3 anni.
Rinnovo del Permesso di Soggiorno: Cosa Significa
Il rinnovo del permesso di soggiorno consiste nel rilascio al cittadino straniero di un nuovo titolo di soggiorno di durata generalmente non superiore a quella stabilita con il rilascio iniziale, fatti salvi i diversi termini previsti dal D.lgs. n. 286/98 (TUI) e dal suo Regolamento di Attuazione e sempre che, alla data di scadenza, perdurino le condizioni che determinarono il primo rilascio.
Il DL 20/23 (CD Decreto Cutro), convertito con modifiche nella legge n. 50/23, ha introdotto, nella fase di rinnovo, un’importante novità in materia di durata di alcuni permessi di soggiorno, prevedendo che la durata del permesso rinnovato potrà essere al massimo di tre anni e non più di due come era fino ad oggi.
Per tali permessi si supera quindi l’attuale previsione generale (5, comma 4, secondo periodo, T.U.I) secondo la quale il permesso di soggiorno è rinnovato per una durata non superiore a quella stabilita con il rilascio iniziale.
Come Rinnovare il Permesso di Soggiorno
Il rinnovo del permesso di soggiorno va richiesto (tramite gli uffici postali o alla Questura, a seconda dei motivi del rinnovo) almeno 60 giorni prima della scadenza.
Tale termine è meramente indicativo, e in caso di inosservanza non è prevista un’immediata sanzione. Viene invece considerato irregolare lo straniero con permesso di soggiorno scaduto da più di 60 giorni, senza che ne sia stato richiesto il rinnovo.
Diritti dello Straniero Durante il Rinnovo
L'art. 5 comma 9-bis del TUI consente di svolgere temporaneamente attività lavorativa nelle more del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno. In caso di richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, per tutto il periodo necessario all’Amministrazione per portare a termine le procedure, lo straniero può contare sulla piena legittimità del soggiorno e svolgere attività lavorativa a condizione che:
- La richiesta del rilascio del permesso di soggiorno sia stata effettuata dal lavoratore straniero all'atto della stipula del contratto di soggiorno, ovvero, nel caso di rinnovo, la richiesta sia stata presentata prima della scadenza del permesso, o entro sessanta giorni dalla scadenza dello stesso.
- Sia stata rilasciata dal competente ufficio la ricevuta attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio o di rinnovo del permesso.
Gli effetti dei diritti esercitatati nelle more del rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno cessano solo in caso di mancato rilascio, rinnovo, revoca o annullamento del permesso stesso.
TAG: #Turistico #Turisti #Visto