Stranieri come noi: un'analisi dei capitoli
Vittorio Zucconi, inviato speciale all’estero, immagina di spedire tante «cartoline» ai lettori, per avvicinarli a «gente molto diversa eppure molto simile». Egli invita a guardare senza pregiudizi alle altre culture, a considerare gli effetti dell’emarginazione e le cause della violenza giovanile: come quella di chi uccide per un giubbotto o di chi picchia per il colore della pelle.Sono racconti di grande immediatezza comunicativa. I molteplici spunti di riflessione e l’organizzazione degli apparati didattici rendono il libro particolarmente adatto alla lettura in classe.
I temi principali
- L’emarginazione degli immigrati all’estero.
- La speranza del riscatto e i modelli da imitare o sognare.
- La normalità e quotidianità della violenza.
- L’infanzia negata.
- La conoscenza e la ragione, per superare le barriere del pregiudizio.
Globalizzazione e delocalizzazione
Vai in qualsiasi posto del mondo e ci trovi la Coca-Cola. O le Nike.
Pile di jeans, felpe, pantaloni sportivi, e poi ancora jeans. Cento per cento cotone. L’etichetta all’interno indica il luogo di produzione. I nostri jeans fanno mezzo il giro del mondo, dalla Tunisia al Kansas, passando per Francoforte.
Il processo produttivo coinvolge diversi paesi: Africa occidentale per il cotone, Giappone per i derivati del petrolio usati nella fabbricazione e principalmente rame con un po’ di zinco. Ungheria ed in Turchia a fare i bulloni di guarnizione e i bottoni.
La competizione e concorrenza tra le imprese porta alla delocalizzazione, dove le aziende spostano la produzione in paesi dove il costo del lavoro (e degli operai) è più basso.
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L'ascesa della Cina
La popolazione cinese raggiungeva ufficialmente un miliardo e 300 milioni. (134 milioni) raggiunge e supera quello degli americani.
L'inesauribile manodopera a buon mercato, le punte avanzate di modernità cambiano il corso della storia umana. La Cina trasforma inevitabilmente l'intero pianeta.
La Cina, con le sue riserve valutarie, esercita un potere cruciale sulle finanze di Washington. Molti ritengono che la Cina cambierà il mondo in cui viviamo, e il boom economico cinese suscita anche diverse paure, in particolare quella economica.
La Cina produce vestiti che si possono produrre più a buon mercato e sono fondamentali per il nostro tenore di vita. La delocalizzazione serve anche a noi, anche se può generare preoccupazioni legittime.
Un'altra forma di paura è legata alla possibilità che la Cina non sarà governata da un sistema democratico.
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Il Giappone: tra modernità e tradizione
Il Giappone offre un mix di cose bellissime e moderne vendute in tutto il mondo, incarnando la potenza giapponese. Dopo quarant'anni, il Giappone è diventato una «grande potenza» industriale.
La giornata scolastica giapponese è intensa. La scuola è molto impegnativa e rigorosa. Gli studenti giapponesi dedicano molte ore allo studio, anche fino a tarda notte.
Gli scolari stessi puliscono la propria scuola. In Giappone, gli esami si fanno per «entrare». Meno nozioni, trapanandogli il cervello con sempre più informazioni.
In Giappone, i suicidi di chi ha capito di non essere abbastanza bravo sono frequenti. La vita scolastica è piena di molte preoccupazioni. La mamma mi lascia dormire di più.
L'altra faccia del Giappone
Ragazze e ragazzi di Harajuku si travestono con abiti eccentrici e colorati, per poi tornare a casa e vestirsi in modo tradizionale. Yukiko, una delle ragazze di Harajuku, afferma di non voler far soffrire i propri genitori con il suo abbigliamento punk.
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Lavoro minorile
Il lavoro minorile è un problema globale. L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) si occupa di contrastare il lavoro minorile e lo sfruttamento dei bambini.
Il lavoro minorile è diffuso in Africa (32%) e America Latina (7%), ma anche in Italia, dove lavorano per lo più stranieri, molti dei quali non in regola.
Il commercio equo e solidale è una forma originale di lotta alla povertà basata sul commercio che rispetta i diritti dei lavoratori, inclusi i bambini.
Dall’Art. Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino: morale o sociale. La multinazionale delle scarpe. euro la settimana. Le cifre dello sfruttamento. labour e child work, quindi a tempo pieno con gravi rischi per la salute mentale e fisica. la frequenza scolastica. Alle origini dello sfruttamento. nuovi fratellini. la sopravvivenza. Adulti e bambini. sempre un adulto che sfrutta, approfitta e finge di non vedere. fratelli e vengono sottopagati in nero illegalmente.
Disoccupazione strutturale
La disoccupazione strutturale è un problema persistente. tende a crescere in condizioni di crisi e a calare con la ripresa.
Le aziende cercano flessibilità nel lavoro e tendono ad assumere lavoratori temporanei, sottopagati e privi di diritti. Cambiano le caratteristiche del posto di lavoro. Ci si chiede di accettare una certa mobilità.
Il mondo postindustriale
Nel mondo postindustriale si espandono i servizi, cioè il settore terziario. Il lavoratore del 2000 deve possedere senso di responsabilità, creatività e affidabilità.
Le caratteristiche richieste al lavoratore del 2000 includono professionalità, affidabilità e una visione internazionale del lavoro. Certamente questo è un requisito per trovare lavoro.
La Ciudad de la Basura
La Ciudad de la Basura è la più grande estensione di spazzatura alla periferia di Città del Messico, che va ad aggiungersi alla vecchia e che nessuno porta via. Il narratore descrive l'orrore e la miseria di questo luogo, dove le persone vivono tra i rifiuti.
Una bambina messicana di nome Marisa vive nella spazzatura e non ha le scarpe. Il narratore si interroga sul valore delle sue scarpe costose in un contesto di tale povertà e degrado.
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