Turista Austriaca Uccisa da Squalo: Incidenti e Misure di Sicurezza nel Mar Rosso
Le immagini dell'attacco di uno squalo, presumibilmente un mako, che ha ucciso due turiste in Egitto, lungo le coste di Sahl Hashish, località a sud di Hurghada, hanno fatto il giro del mondo. Due donne, rispettivamente una turista austriaca e una rumena, hanno perso la vita in seguito a un attacco di squalo a Sahl Hashish, nel Mar Rosso. Gli incidenti sono avvenuti a distanza di 600 metri l’uno dall’altro e in un breve lasso di tempo.
In seguito alla tragedia, sono state chiuse alcune spiagge e sono state vietate le attività in mare. Le vittime sono morte in seguito alle gravi ferite riportate.
Identificazione dello Squalo Mako
Dalle immagini di un video circolato online, sembra che il responsabile dell’attacco sia un mako (Isurus oxyrinchus), uno squalo tanto affascinante quanto pericoloso. Citato nel 1952 da Ernest Hemingway ne ‘Il vecchio e il mare’, è una vera star cinematografica: il suo volto è stato utilizzato da Steven Spielberg per la locandina del film ‘Lo Squalo’ ed è il protagonista del fanta-film ‘Blu Profondo’. Bello e affascinante quanto letale.
Il mako rientra nella rosa dei 5 squali più pericolosi del mondo, insieme al Grande Squalo Bianco, il Leuca, lo squalo Tigre e il Longimano. In realtà, gli attacchi di squalo sono rari. L’essere umano, infatti, non rientra tra le loro prede. Tuttavia, secondo gli esperti, capita che gli squali possono confondere il movimento dei bagnanti per quello delle foche, animali che fanno parte della loro alimentazione.
Incidenti a Marsa Alam e Sharm El Sheikh
Un turista italiano è morto in Egitto dopo essere stato attaccato da uno squalo. Un altro turista italiano, nel tentativo di aiutarlo, è rimasto ferito in modo non grave. È successo a Marsa Alam, sul Mar Rosso. La vittima è Gianluca Di Gioia, 48 anni, diplomatico dell’Unione europea. La persona ferita è Peppino Fappani, 69 anni, odontotecnico cremonese. Entrambi erano in vacanza.
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L'attacco di uno squalo nella costa egiziana di Marsa Alam, in Egitto, è un evento estremamente raro ma non impossibile. È successo a Gianluca Di Gioia, 48enne romano appassionato di immersioni, che era in vacanza sul Mar Rosso.
Precedenti Attacchi Mortali a Marsa Alam
Centinaia di migliaia di turisti vengono a Marsa Alam ogni anno, molti dei quali fanno immersioni o snorkeling in aree dove gli squali sono comuni. Ma i precedenti attacchi non sono così frequenti. Ci sono stati tre attacchi mortali lungo l'intera costa di Marsa Alam, che è lunga 240 km (va da Berenice a El Quseir). Oltre alla morte di Di Gioia, si registra l'attacco mortale a Hurghada a un russo nel giugno dell'anno scorso e di due turiste nel 2022 (un'austriaca e, secondo i media, una britannica).
Sempre nel Mar Rosso un giovane ucraino aveva perso un braccio nel 2020 e la stessa sorte era toccata a una donna egiziana nel settembre dell'anno scorso a Dahab, sulla costa del Sinai.
Non solo Marsa Alam, ma anche Sharm El Sheikh. Si registrano attacchi lungo tutta la costa egiziana del Mar Rosso. C'è l'episodio di un uomo è stato ucciso mentre faceva snorkeling al largo di Sharm El Sheikh nel 2004 e c'è stata una breve ma estremamente insolita serie di attacchi a bagnanti nello stesso resort alla fine del 2010.
Il 30 novembre, una donna di 48 anni è stata morsa a un piede e a un braccio da uno squalo pinna bianca mentre faceva snorkeling a Coral Bay. E 15 minuti dopo, una donna di 70 anni che faceva snorkeling nelle vicinanze si è vista amputare il piede e l'avambraccio destro. La mattina successiva due uomini sono attaccati e gravemente feriti al largo di Ras Nasrani e, infine, appena quattro giorni dopo, il 5 dicembre 2010, una donna di 70 anni fu uccisa da uno squalo pinna bianca oceanico, sempre mentre faceva snorkeling nella zona di Sharm El Sheikh.
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Cronologia degli Attacchi Mortali a Marsa Alam
- 2 Giugno 2009: Una donna francese di 50 anni, Katrina Tipio, è morta per dissanguamento dopo essere stata morsa da uno squalo pinna bianca mentre faceva snorkeling a St. John's Reef, vicino a Berenice.
- 21 Marzo 2015: Uno squalo (probabilmente uno squalo mako) ha morso la gamba di un uomo tedesco di 52 anni all'altezza del ginocchio nella baia di Coraya vicino a Port Ghalib. L'uomo è morto sulla spiaggia o durante il trasporto all'ospedale di Port Ghalib, presumibilmente per emorragia.
- 3 Agosto 2018: Un turista ceco di 41 anni è stato ucciso dopo essere stato attaccato da due squali tigre mentre nuotava a Marsa Shagra, circa 20 chilometri a nord della città di Marsa Alam.
- 8 Giugno 2023: Uno squalo tigre femmina affamata e incinta di 500 kg ha attaccato e divorato uno specialista informatico russo di 23 anni, Vladimir Popov, che stava nuotando in acque relativamente basse a circa 30 metri dalla spiaggia di Dreams a Hurghada.
- 29 Dicembre 2024: Gianluca Di Gioia, un turista italiano di 48 anni, è stato ucciso da uno squalo mentre faceva snorkeling a Marsa Alam. Un altro turista italiano, Peppino Fappani, è rimasto ferito nel tentativo di aiutarlo.
Esperti marini avvertono che edilizia mal regolamentata, pesca eccessiva e pratiche turistiche irresponsabili contribuiscono a modificare l'ecosistema e il comportamento degli squali, scrive l'agenzia Afp.
Dettagli sull'Incidente del 29 Dicembre
Domenica 29 dicembre un turista italiano è morto in Egitto dopo essere stato attaccato da uno squalo. Un altro turista italiano, nel tentativo di aiutarlo, è rimasto ferito in modo non grave. È successo a Marsa Alam, sul Mar Rosso. La vittima è Gianluca Di Gioia, 48 anni, diplomatico dell’Unione europea. La persona ferita è Peppino Fappani, 69 anni, odontotecnico cremonese. Entrambi erano in vacanza.
Gianluca Di Gioia, 48enne romano residente in Francia, si trovava in vacanza in Egitto per chiudere il 2024 in spiaggia. Nella mattinata del 29 dicembre stava nuotando a Marsa Alam: stava facendo snorkeling in uno dei tratti più suggestivi della barriera corallina. Nell’attacco è rimasto ferito in modo non grave un altro turista italiano: Peppino Fappani, 69enne della provincia di Cremona.
Fappani, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe intervenuto per cercare di spaventare lo squalo e soccorrere Di Gioia. Secondo altre ipotesi, invece, avrebbe sentito l’uomo chiedere aiuto e, pensando a un malore, si sarebbe avvicinato senza vedere l’animale ma poi sarebbe stato morso. In ogni caso sarebbe riuscito a far allontanare lo squalo, ma le ferite riportate da Di Gioia alle gambe e alle braccia erano troppo gravi e l’uomo è morto poco dopo. Anche Fappani è stato ferito, ma in modo non grave: trasportato all'ospedale di Port Ghalib, oggi sono in programma le sue dimissioni.
La procura di Qusair, in Egitto, ha aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze. Non è ancora chiara la posizione esatta in cui Di Gioia stava nuotando.
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Dai primi elementi dell'inchiesta emerge che ad attaccare il turista italiano sia stato uno squalo tigre, lungo 2,5 metri. Si tratta di una specie che il ministero dell'Ambiente aveva posto sotto sorveglianza e tracciamento satellitare l'anno scorso, dopo un incidente simile che ha riguardato un turista russo.
Secondo Naguib Sawiris, imprenditore egiziano e uno degli uomini più ricchi d'Africa, a causare l'incidente sarebbero state le barche da pesca commerciali che hanno scaricato i loro rifiuti in mare, attirando lo squalo.
Reazioni e Indagini
Intanto i diplomatici italiani stanno fornendo assistenza alla famiglia del 48enne romano. La Procura di Qusair, come fa sapere il ministero dell'Ambiente egiziano, ha aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze dell'incidente.
Ordinata anche la formazione di un comitato urgente in coordinamento con il Governatorato del Mar Rosso per determinare le cause dell'accaduto. Il ferito è stato ricoverato nell'ospedale di Port Ghalib, circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam, dove è stato portato anche il corpo senza vita dell'altra vittima.
Misure di Sicurezza e Prevenzione
Dopo questi incidenti le autorità egiziane avevano annunciato l'installazione di dispositivi di monitoraggio collegati ai satelliti per tracciare i movimenti e il comportamento degli squali con l'obiettivo di adottare misure precauzionali per proteggere sub e bagnanti dagli attacchi.
Impatto sul Turismo
I casi citati non hanno frenato il flusso di viaggiatori verso queste coste, tra le mete più gettonate del turismo di Capodanno grazie anche alla barriera corallina popolata di pesci tropicali. Negli ultimi giorni, secondo i media egiziani, gli aeroporti di Hurghada e Marsa Alam hanno registrato l'arrivo di circa 150.000 turisti di varie nazionalità: Germania e Russia sono in cima alla lista, seguite da Regno Unito e dall'Italia, al quarto posto, con tassi di occupazione alberghiera che si attestano tra il 90% e il 100%.
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