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Turisti Incidono Nomi sul Colosseo: Conseguenze Legali e Reazioni

Il Colosseo, un'opera maestosa e patrimonio dell'UNESCO, simbolo dell'età imperiale romana, è stato nuovamente vittima di atti di vandalismo. Un gesto che offende la storia e la cultura, deturpando un bene che appartiene all'umanità intera.

L'Ennesimo Sfregio: Incisioni e Denunce

Ancora uno sfregio al Colosseo. Una turista svizzera di 17 anni è stata sorpresa ad incidere le iniziali del suo nome su una parete dell'anfiteatro.

Qualche settimana fa un turista ha inciso sul Colosseo con una chiave la scritta ‘Ivan+Hayley 23'.

L'Ente Parco Archeologico Colosseo ha effettuato denuncia al comando carabinieri di piazza Venezia del deturpamento di un laterizio dell'Anfiteatro Flavio a opera di due turisti stranieri.

Sono nove le persone denunciate a piede libero da agosto scorso per aver deturpato il Colosseo con scritte e incisioni.

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La Scoperta e l'Identificazione dei Responsabili

Un altro visitatore ha ripreso il turista intento nell'incisione e dopo aver postato il video sui social, ha allertato il personale del Colosseo.

A riprenderla con lo smartphone è stata una guida turistica italiana, che subito ha allertato la vigilanza del parco archeologico e i sorveglianti a loro volta hanno chiamato i carabinieri.

Nel video, attraverso il quale i carabinieri, in collaborazione con i colleghi del comando Tutela Patrimonio Culturale, stanno tentando di risalire ai responsabili, si vede proprio il ragazzo incidere il laterizio con una chiave per lasciare ai posteri la scritta “Ivan + Hayley 23/6/23”.

I carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale, hanno identificato il turista che ha deturpato uno dei monumenti più famosi al mondo.

Il giovane è stato identificato grazie al video: lui sorride a favore di camera prima di incidere i nomi.

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I due sono stati rintracciati in Inghilterra.

Conseguenze Legali e Potenziali Pene

Le autorità stanno procedendo all'identificazione dell'individuo che ora rischia una multa di 18mila euro.

La ragazza è stata accompagnata al comando di piazza Venezia ed è stata denunciata subito dopo per deturpamento e deterioramento di beni culturali.

Dovrà inoltre rispondere dell'accusa di violazione del regolamento di polizia urbana, un documento che vieta di imbrattare, disegnare e incidere sul patrimonio artistico, storico e monumentale della città.

Il ragazzo rischia anche lui il carcere da due a cinque anni e una maximulta da migliaia di euro.

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Rischia almeno 15mila euro di multa e il carcere fino a 5 anni il giovane turista non ancora identificato che ha sfregiato il Colosseo, incidendo con delle chiavi il nome suo e della fidanzata su una delle mura dell'Anfiteatro Flavio.

I due dovranno rispondere di deturpamento e deterioramento di beni culturali, di violazione del regolamento di Polizia urbana e nei loro confronti sarà emesso un Daspo.

Chi vandalizza il Colosseo rischia grosso.

“Chiunque scrive sui muri, danneggia, distrugge, disperde, deteriora i beni archeologici e monumentali nel parco archeologico del colosseo è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da euro 2.500 a euro 15.000” - è scritto citando l’art. 518 duodecies del Codice penale.

Il ragazzo rischia una maximulta da almeno 15mila euro e il carcere fino a 5 anni.

Le Scuse del Turista e la Campagna di Sensibilizzazione

Spaventato probabilmente dalle conseguenze del suo gesto, il giovane ha inviato una lettera di scuse alla procura e al sindaco della Capitale: “Consapevole della gravità del gesto commesso desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità”, si legge in un estratto della pentita missiva, all’interno della quale il ragazzo ammette le proprie responsabilità e chiede perdono per l’azione sconsiderata.

Scuse che vengono rivolte in particolare al sindaco Roberto Gualtieri e al Campidoglio, ai quali viene riconosciuto il merito di custodire “con dedizione, cura e sacrificio l'inestimabile valore storico e artistico del Colosseo.

Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”.

«Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell'antichità del monumento».

Forse, proprio il timore delle conseguenze ha spinto l'uomo a fare ammenda.

Così il Parco Archeologico, che con migliaia di visitatori al giorno ed uno spazio immenso non riesce a garantire a pieno la massima sicurezza contro gli atti vandalici, lancia una campagna di sensibilizzazione.

“Visita il parco e rispettalo” - l’annuncio comparso sul sito web.

Reazioni Politiche e Istituzionali

"Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà, che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo, un patrimonio della storia come il Colosseo, per incidere il nome della sua fidanzata", ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.

"Spero che chi ha compiuto questo gesto all’Anfiteatro Flavio, venga individuato e sanzionato secondo le nostre leggi”.

“Ritengo molto grave quanto accaduto al Colosseo. Spero il turista sia sanzionato affinché comprenda appieno la gravità del gesto. Serve rispetto della nostra storia e cultura. Non possiamo permettere che chi viene a visitare la nostra Nazione si senta libero di comportarsi in questo modo", scrive in una nota il ministro del turismo Daniela Santanchè.

''Davvero un gesto incivile e insensato sfregiare con delle chiavi il Colosseo, un simbolo di Roma e patrimonio dell’umanità.

Condanniamo fermamente questo barbaro comportamento che offende tutta la città e tutto il mondo" twitta il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

"Mi auguro che il responsabile venga sanzionato come merita'' sottolinea.

"Sono grato all'Arma dei Carabinieri per aver prontamente individuato il presunto responsabile del gesto incivile quanto assurdo commesso al Colosseo - dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - Un atto che ha offeso tutti coloro che nel mondo intero apprezzano il valore dell'archeologia, dei monumenti e della storia.

Ora auspico che la giustizia faccia il suo corso applicando rigorosamente le leggi.

Se si arriverà a un processo, il Ministero della cultura si costituirà parte civile".

Sangiuliano ricorda anche che prosegue "l'iter in Parlamento del disegno di legge presentato dal Governo per fare in modo che chi oltraggia il nostro patrimonio ne risponda in prima persona anche dal punto di vista patrimoniale.

Riepilogo delle Pene Previste

Reato Pena Detentiva Multa
Deturpamento e deterioramento di beni culturali Da 2 a 5 anni Da €2.500 a €15.000
Violazione del regolamento di polizia urbana - A discrezione delle autorità

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