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Stereotipi sull'abbigliamento del turista tedesco e consigli per un viaggio a Berlino

Ogni popolo porta con sé stereotipi più o meno veritieri, spesso affibbiati (talvolta anche un po’ malignamente) dagli altri, ma altre volte invece ironicamente auto-attribuiti, perché in fondo l’importante è non prendersi mai troppo sul serio. Ad ogni modo, anche in vacanza nessuno sfugge ai cliché, ed ecco che, appena mettiamo piede all’estero, scatta immediata la “caccia all’italiano”.

Come riconoscere un italiano in vacanza

Come riconoscere un connazionale come noi in vacanza in terra straniera?

  1. La famiglia italiana pronta a partire per le vacanze è attrezzata come se stesse scappando da una catastrofe nucleare e si fosse portata via tutto l’arredamento di casa: ogni componente ha il suo bagaglio da stiva e, per non rischiare di perdersi i primi posti in fila al gate (sia mai non si salga subito sull’aereo!), si mette in coda circa un’ora prima.
  2. Questa è una delle abitudini completamente “made in Italy” esportate ma, a dir la verità, poco apprezzate all’estero. Non sei un vero italiano in vacanza se non applaudi il pilota all’atterraggio dell’aereo, come se fosse un caso eccezionale essere riusciti ad atterrare sani e salvi.
  3. Se è vero che noi siamo soliti identificare i tedeschi grazie al poco affascinante sandalo indossato sugli altrettanto anti-sexy calzettoni bianchi rigorosamente di spugna, anche per gli stranieri è piuttosto facile individuare nella folla di vacanzieri gli italiani: sono quelli con le canottiere sgargianti, i pantaloni a pinocchietto (orrore!), le infradito - ma la seconda opzione prevede scarpe da ginnastica che in pieno luglio non sappiamo come possano ridurre i piedi! - e, obbrobrio tra gli obbrobri, il marsupio allacciato in vita.
  4. Ebbene sì, questa è un’insopportabile tendenza che i più tamarri osano non solo in territorio straniero, ma anche nelle discoteche di casa nostra: quella di indossare gli occhiali da sole anche dopo le otto e mezzo di sera, persino nei locali, tra le luci stroboscopiche e la folla.
  5. Altro tipico segnale di riconoscimento degli italiani in vacanza all’estero: nei posti di mare loro non si accontentano di pranzare in spiaggia con un panino o un’insalatina, imbastiscono dei veri e propri pranzi in stile Natale in famiglia.
  6. La colazione è una componente fondamentale della cultura di un popolo, che può farci capire molto anche sugli stili e i ritmi di vita delle persone nei vari paesi del mondo. Per tedeschi ed inglesi, ad esempio, è quasi esclusivamente salata, con uova e bacon, ma per noi italiani la colazione è e resterà sempre e soltanto cornetto e cappuccino (o caffè, in alternativa).
  7. Anche se molti italiani in realtà non sanno parlare correttamente inglese, non c’è dubbio che riescano a farsi comprendere comunque in ogni circostanza, che sia per trattare l’acquisto di un prodotto o semplicemente per chiedere informazioni. Gesticolando, imitando come fossero al gioco dei mimi o aiutandosi con fantastiche espressioni del tipo “Schius mi dove ai go for the spiaggia?” i vacanzieri italiani riescono a farsi strada dappertutto e ad ottenere sempre ciò che vogliono.

Consigli utili per un viaggio a Berlino

Berlino è piena di cose da vedere e da fare. Indipendentemente dal periodo dell'anno e dal tempo a disposizione, questa città non delude mai i suoi turisti con la sua vasta gamma di attività culturali, storiche e di svago. Tuttavia, nonostante si vanti di essere una capitale cosmopolita e sull'onda dell'economia mondiale, dovreste sempre tenere conto di alcuni consigli per viaggiare a Berlino che forse non avete considerato quando avete pianificato il vostro viaggio. Il clima, le modalità di spostamento, i tipi di tour e i metodi di pagamento sono tutti fattori che, se imparati a casa, renderanno le cose molto più semplici. Volete saperne di più?

  1. Se avete solo 2 giorni per conoscere Berlino, vi consiglio di salire su un autobus turistico che, per circa 25 euro, vi farà fare un tour di due ore della città. Fortunatamente, esiste un modo comodo e utile per vedere tutti i luoghi più importanti di Berlino in sole due ore.
  2. Berlino, come altre città europee, è completamente a misura di bicicletta. Tanto che è diventato un mezzo di trasporto come un altro. Questo tipo di trasporto è diventato così popolare che si possono trovare diversi itinerari e tour in bicicletta, adattati ai vicoli e alle zone accessibili, sui quali si possono attraversare i punti più importanti della città. Per meno di 20 euro si può avere una bicicletta per l'intera giornata, o anche una tessera per portarla con sé e accedere al sistema di biciclette pubbliche, dove si può pedalare per la prima ora a solo 1 euro.
  3. Uno dei migliori consigli che posso darvi se venite a Berlino solo per due o tre giorni è quello di organizzare la vostra visita conoscendo i diversi quartieri. La capitale tedesca è molto grande e a volte può essere opprimente. Prenzlauer Berg: è un quartiere residenziale che conserva un'architettura molto tradizionale nelle sue case.
  4. Quando si viaggia in città grandi come Berlino, una delle cose più importanti che possono determinare il successo del viaggio è il modo in cui si sceglie di spostarsi. L'intera città è servita da una rete di trasporti pubblici composta da autobus, metropolitana e tram. Questi tre mezzi di trasporto collegano tutte le zone della città. Uno dei più comodi e raccomandabili è il tram, installato in epoca sovietica, che attraversa i punti più importanti della città. Sebbene esistano dei pass per ridurre i costi, vi consiglio, se venite in città per più di due giorni e siete intenzionati a visitare la città e a conoscerla a fondo, di prendere il Berlin Pass, un pass pensato per i visitatori che vengono a vedere le attrazioni più importanti. Con questo pass, non solo avrete accesso alla maggior parte dei musei e delle attività, ma sarete anche coperti da tutti i trasporti pubblici.
  5. Berlino vi sorprenderà in qualsiasi momento dell'anno, ma quando si tratta di consigliare il periodo migliore è sicuramente quando le temperature sono alte e non c'è rischio di pioggia. Tuttavia, a partire da maggio le temperature iniziano a salire e le strade e le piazze si animano di terrazze e di un'atmosfera giovanile.
  6. Vale la pena di passeggiare per il centro di Berlino e bere un drink su una delle sue terrazze. Tuttavia, se conoscete un po' meglio come funziona la città durante la settimana, potete trarne il massimo vantaggio e conoscere la capitale tedesca in un modo molto più economico, più vicino e più popolare. Ascoltare dal vivo l'incredibile Orchestra Filarmonica di Berlino sembra un lusso che solo pochi possono permettersi. Tuttavia, ogni martedì all'una del pomeriggio, l'edificio della Filarmonica, situato in Herbert-von-Karajan-Str. L'ingresso non è a pagamento e l'accesso è libero.
  7. Se venite a Berlino per più di tre giorni, vi consiglio vivamente di approfittare del tempo per conoscere i dintorni della città. Naturalmente, la capitale da sola può offrirvi un'esperienza indimenticabile e ricca di attrazioni. L'aspetto positivo di Berlino è che si trova in una zona del Paese da cui si possono raggiungere diversi luoghi di interesse a meno di un'ora di distanza. Non voglio ingannarvi, questo tour può essere piuttosto duro e non è consigliato ai bambini piccoli. Ma se volete conoscere la storia della Germania, è una tappa obbligata. Lì è possibile effettuare una visita guidata di tutti i capannoni, i crematori e i cortili dove sono state commesse le barbarie che hanno condizionato la storia del mondo. Fu commissionata da Federico II e vanta una moltitudine di castelli e palazzi a un'ora da Berlino.
  8. Berlino è una città che vanta visitatori tutto l'anno. Tuttavia, in alta stagione, milioni di persone vengono a passeggiare per le sue strade, a visitare i suoi musei e a vedere da vicino i resti del Muro di Berlino. Uno di questi luoghi è il famoso Parlamento tedesco. Per entrare è obbligatorio presentarsi con il biglietto prenotato. Non si vendono biglietti in biglietteria e, data la sua grande popolarità, è impossibile ottenere i biglietti durante la notte. Infine, se vi recate a Berlino in anticipo, è meglio prenotare un parcheggio all'aeroporto.
  9. Se decidete di uscire la sera a Berlino, ho due consigli da darvi. In secondo luogo, prima di andare, assicuratevi di sapere a che tipo di festa andrete.
  10. È vero che nel centro della città e nei dintorni delle attrazioni turistiche, la maggior parte dei negozi, dei souvenir e dei ristoranti accettano carte di pagamento senza un importo minimo. Se state camminando per la città in piena estate e volete comprare una bottiglia d'acqua in un chiosco, potreste non essere autorizzati a pagare con la carta e dovrete ricorrere ai contanti. Con tutti questi consigli, la vostra visita a Berlino sarà sicuramente perfetta e indimenticabile.

Dallas, Germania: la tradizione tedesca nel basket texano

La tradizione dei tedeschi nella franchigia texana è iniziata negli anni 80 con Detlef, raggiungendo poi l'apice con Dirk. Ora è Maxi a portarla avanti Dallas, Germania. No, non è un refuso: Texas, certo, ma quando si discute di basket si parla tedesco da sempre, a casa Mavericks. Maximilian Kleber, per tutti Maxi, figurarsi poi in Texas, dove il concetto di grande è vanto e paradigma, è solo l’ultimo della lista. L’ennesimo tedesco di Dallas.

Nowitzki, Schrempf, Bradley, Kaman. E Kleber, appunto. La sua tripla della vittoria allo scadere sui Lakers ha fatto rumore. Perché i Mavs ne avevano un dannato bisogno in prospettiva playoff. Canestro pesante, nervi d’acciaio made in Germany, appunto. Come da tradizione.

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I pionieri

In principio (c’)era The Grand Teuton, ovvero Detlef Schrempf, il ragazzone di Leverkusen. Che ha giocato nella Big D dal 1985 al 1989, i Mavs sono stati la sua prima squadra Nba. Si è poi consacrato All Star altrove, diventando stella con Indiana e Seattle, ma il tedescone col tiro da fuori da esterno segnò 7,8 punti di media per Dallas nella cavalcata playoff sino alla finale di Western Conference del 1988. Insomma, fu un fattore. Anche e soprattutto per ispirare Nowitzki, poi.

Dirk Nowitzki: un simbolo

Tedesco meraviglia a Dallas è sinonimo di Dirk Nowitzki. Il miglior realizzatore nella storia della franchigia, per la quale ha giocato dal 1998 al 2019, l’unica e la sola per lui. Simbolo e monumento cittadino, pur nella terra del football. Dirk ha saputo regalare ai Mavericks il titolo del 2011, da miglior giocatore delle Finals. Il suo numero 41 è stato ritirato, davanti all’arena della squadra c’è la statua che lo ritrae nella sua posa più implacabile sul parquet: in svitamento su una gamba sola, movimento immarcabile dall’alto dei suoi 213 centimetri. Cinque più di quelli di Schrempf.

L'eredità di Nowitzki

L’ispirazione da giovanissimo per Nowitzki. Schrempf provò a dare una mano al ragazzo timido che nel 1998 entrò in punta di piedi in Nba, per non disturbare nessuno. Neanche il connazionale, che pure gli aveva dato il numero di telefono. Ma Nowitzki tremò, non voleva importunare il 3 volte All Star con "i miei futili problemi da matricola. Ma ripensandoci adesso, avrei dovuto farmi vivo di più. Ora mi assicuro che ogni giocatore tedesco in Nba abbia il mio numero e sappia che non mi disturba affatto se chiama". Dirk è sempre stato un giocatore di squadra. E ispirazione per un’intera generazione di ragazzini tedeschi, ancor più di quanto lo sia stato Schrempf per lui.

Maximilian Kleber: l'ultimo della lista

Kleber è nato a Wurzburg, come Nowitzki. Per lui Dirk è stato l’alpha e l’omega, in gioventù. "Ricordo le nottate sveglio per vedere le Finals del 2011, allora avevo 19 anni. Il tifo per quei Mavericks. E poi la parata del trionfo, in città. Ero in mezzo alla folla, c’eravamo tutti". Il 31enne è alto 208 centimetri: poteva immaginarsi emulo ed erede di Dirk. Ha finito per giocarci assieme. Lui è giocatore di ruolo, ma pure lui è un lungo che segna da 3 punti. E i Mavs se lo tengono stretto. Sanno bene che di Dirk ce n’è stato uno solo, non si può chiedere la luna. Lo sanno bene i tedeschi della nuova generazione . I fratelli Wagner, promesse degli Orlando Magic, per esempio.

Spiega Franz, il più forte di famiglia: "Il modo in cui Nowitzki è stato campione è stato unico per una stella Nba. È rimasto sempre umile, non si è mai dimenticato da dove è partito. Per questo tanti ragazzini tedeschi si sono identificati in lui, il suo atteggiamento ha significato tanto per molti di noi, oltre le prodezze sul parquet".

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Shawn Bradley e Chris Kaman

Shawn Bradley sarebbe dovuto essere Nowitzki prima di Nowitzki. Tedesco di nascita e come maglia della nazionale, ma cresciuto nello Utah, guardò (quasi) tutti dall’alto dei suoi 229 centimetri al draft del 1993: scelto con la chiamata numero 2 dai Philadelphia 76ers. Non funzionò. O meglio, Bradley ha poi avuto una carriera più che dignitosa, ma non da fenomeno, senza rispettare le aspettative. Ha giocato soprattutto a Dallas, appunto, dal 1997 al 2005, quando s’è ritirato. Compagno di squadra di Nowitzki dunque. Di recente il dramma: nel gennaio 2021 in bicicletta è stato investito da un minivan. Paralizzato. Quei 229 centimetri ora sono su una sedia a rotelle. L’uomo delle stoppate ha visto il destino infliggergli quella più feroce e ingiusta. Lotta, l’ha imparato sul parquet.

C’è un ulteriore lungo tedesco che ha giocato a Dallas - non uno banale, un All Star - Chris Kaman, che ha acquisito il passaporto in un secondo momento grazie alle origini dei nonni. Stagione 2012-13. Nowitzki era diventato negli anni calamita per i connazionali.

La comunità tedesca in Texas

Sul sito del German American Club di Dallas c’è scritto: "Fondato nel 1965 da immigrati che volevano giocare a calcio e bere una birra, o due, assieme". In Texas la comunità tedesca è nutrita. Ci sono una decina di “German Towns”, soprattutto nell’area di San Antonio e Austin. Spiccano Fredericksburg e New Braunfels. E a 75 miglia da Dallas c’è Muenster. E la Big D ora fa rima con basket, non più col pallone, da intenti originari. Grazie a quello lungo e biondo, l’uomo delle meraviglie: Nowitzki. Kleber porta avanti la tradizione. Tira da 3 e la mette dentro quando conta.

Altri luoghi di interesse in Germania

Oltre a Berlino, la Germania offre numerosi altri luoghi di interesse culturale e storico.

  • La sede-museo del Bauhaus: È interessante perché concretizza tutte le tendenze dell’architettura moderna: dalla concezione minimalista e funzionale dell’edificio, all’uso di materiali innovativi per la produzione di arredi, come i tubolari d’acciaio per le sedie di M. Bruer.
  • Francoforte: Essendo una metropoli offre sicuramente molti stimoli, e le fiere sono il suo punto forte: dalla Musikmesse (fiera della musica) alla Buchmesse (fiera del libro).
  • Magonza: Credo che questo posto in Germania, sia prevalentemente noto per aver dato i natali a Gutenberg e per il relativo museo della stampa.

Tabella riassuntiva dei consigli per un viaggio a Berlino

Consiglio Descrizione
Autobus Turistico Tour di due ore per vedere i luoghi più importanti (circa 25 euro).
Bicicletta Noleggio per l'intera giornata (meno di 20 euro) o tessera per bici pubbliche (1 euro la prima ora).
Organizzare la visita per quartieri Conoscere i diversi quartieri per non sentirsi sopraffatti dalla grandezza della città.
Berlin Pass Accesso a musei, attività e trasporti pubblici.
Periodo migliore Da maggio, quando le temperature si alzano e le strade si animano.
Filarmonica di Berlino Concerto gratuito ogni martedì all'una del pomeriggio.
Dintorni di Berlino Visitare luoghi di interesse a meno di un'ora di distanza, come il campo di concentramento o Potsdam.
Prenotazione Parlamento Prenotare in anticipo i biglietti per il Parlamento tedesco.
Pagamenti Portare contanti, soprattutto per piccoli acquisti in chioschi.

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