Consigli Pratici per un'Indimenticabile Escursione a Tappe
Il trekking è un'attività meravigliosa che permette di scoprire un luogo nuovo con lentezza, apprezzandone ogni dettaglio. La routine che si crea dopo i primi giorni di cammino è incredibile, tutto diventa naturale e l'unica cosa a cui pensare è camminare. In questo articolo, Cecilia Mariani, aspirante tester di outdoortest.it, ci offre consigli pratici per chi intraprende un trekking per la prima volta, dalla pianificazione all'ultimo chilometro.
Preparazione: Dove Andare e Cosa Portare
Dove Andare
La parte più difficile è decidere dove andare. Ci sono migliaia di trekking in tutto il mondo, ma il consiglio è di sceglierne uno che sia relativamente accessibile. Come prima esperienza, è meglio essere sicuri di poter trovare supporto se necessario, quindi un percorso con facile accesso a negozi, mezzi di trasporto e aiuti di vario genere è l'ideale.
Il Percorso
Dopo aver deciso dove andare bisogna pianificare il percorso: quanti giorni ci vogliono, quanti chilometri al giorno bisogna camminare, dove dormire (rifugi, campeggi, B&B, ecc.), dove rifornirsi di cibo, eccetera. Per i percorsi più conosciuti sono disponibili guide e informazioni online con consigli su tutti questi aspetti, mentre per i percorsi meno conosciuti bisognerà organizzarsi da soli. Per fare ciò è utile saper leggere una cartina, con la quale si potranno calcolare le distanze, i dislivelli e pianificare le tappe. Insomma, la cartina è uno strumento fondamentale.
Cosa Portare
Una volta che il percorso è pianificato bisogna pensare all’attrezzatura, e trovare il giusto compromesso tra peso e necessità. Assolutamente niente di superfluo. Ecco una lista di quello che porto di solito.
- Zaino: Fondamentale per portarsi dietro tutto il necessario. Le dimensioni sono determinate della lunghezza del percorso, dai 35-40 litri per trekking più corti ai 65-70 per quelli più lunghi. Deve avere un ottimo supporto sia sugli spallacci che sulla cintura, e deve calzare bene sulla schiena della persona che lo porta.
- Scarponi: Insieme allo zaino sono la cosa più importante. Possono essere alti o bassi a seconda del terreno e delle abitudini personali, anche se personalmente preferisco avere un buon supporto per le caviglie (specialmente se ho lo zaino molto pesante). Poi possono essere resistenti all’acqua oppure no, a seconda delle condizioni meteo. È fondamentale che vengano usati prima di partire, per essere sicuri che siano della misura giusta e per evitare spiacevoli sorprese come le vesciche.
- Calze: Vanno a braccetto con le scarpe. È importantissimo che i piedi restino sempre asciutti, per evitare che si formino vesciche. Io porto sempre tre paia di calze, così da poterle cambiare regolarmente durante il giorno e da averne sempre un paio asciutte da poter usare.
- Tenda: Solo se decidi di stare in campeggio o bivaccare in alta montagna. Lungo alcuni percorsi è inevitabile dover stare in tenda, mentre altri offrono più opzioni per il pernottamento. In caso ti serva una tenda devi assicurarti che questa sia abbastanza leggera da poterla portare comodamente nello zaino. Ci sono molti modelli leggeri ed economici sul mercato, perfetti per questo tipo di utilizzo.
- Sacco a pelo e materassino: Anche questi sono necessari solo se decidi di stare in tenda. Per quanto riguarda il sacco a pelo bisogna capire in che stagione verrà utilizzato: più pesante è, più adatto sarà a temperature più rigide. Ma ricordati che lo devi portare in spalla: i sacchi a pelo in piumino sono più leggeri e occupano meno spazio, ma non funzionano molto bene in climi umidi, mentre quelli sintetici tendono a pesare un po’ di più. Per quanto riguarda il materassino, invece, si può scegliere tra gli autogonfianti (più ingombranti e pesanti) e quelli gonfiabili a bocca (più piccoli e leggeri).
- Fornelletto, pentole e gas: Altri accessori da campeggio. Devono essere piccoli e leggeri, in più dovrai pianificare i tuoi pasti in modo da ridurre al minimo i tempi di cottura e la pulizia. Io consiglio cibo disidratato tipo zuppe o risotti ai quali bisogna solo aggiungere acqua.
- Borraccia: Di solito porto una borraccia da un litro, o a volte una sacca per l’acqua di quelle col tubo. Consiglio inoltre di portare un filtro o delle compresse sterilizzanti, così da poter riempire la borraccia lungo il cammino.
- Vestiti: È consentito solo l’indispensabile. Giacca e pantaloni impermeabili, giacca pesante, pile e giacca leggera, pantaloni da trekking (quelli con la cerniera che si trasformano in pantaloncini corti sono un’ottima idea), due magliette (una da indossare e una di scorta), leggings e maglietta a maniche lunghe (per dormire e in caso di emergenza). L’idea è di portare il meno possibile e lavare i vestiti lungo il trekking, quindi evitare il cotone e favorire materiali che si asciugano in fretta.
- Igiene personale: Spazzolino, dentifricio e crema viso. Nient’altro. Niente deodorante o altre cose inutili, ma ricordati la crema solare e il gel sanificante per le mani. Un piccolo asciugamano può essere utile nel caso voglia lavarti in un torrente (senza sapone, mi raccomando!).
- Kit primo soccorso: Non deve contenere un ospedale intero, ma solo medicine personali, bende, disinfettante e altre piccole cose per curare lesioni minori.
- Torcia frontale: Fondamentale per andare in bagno nel bel mezzo della notte o per partire presto la mattina. Ricordati le pile di scorta, o un caricatore portatile se la batteria è ricaricabile.
- Varie ed eventuali: Cappello di lana e guanti se fa freddo, cappello con visiera se c’è il sole. Antizanzare se necessario.
- Extra: Ne è concesso solo uno, quindi pensa bene a cosa portare (io consiglio un libro).
- Facoltativo: Telefono cellulare. Se vuoi davvero immergerti nella natura allora non portarlo, ma assicurati di avere un modo di contattare i soccorsi in caso di emergenza.
Dopo i primi trekking fare le valigie diventerà molto più semplice, saprai cosa ti servirà e cosa no, ed eviterai di lasciare a casa cose importanti o di portare cose inutili.
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Il Cammino: Consigli Utili Durante l'Escursione
Adesso che è tutto pianificato, l’unica cosa che resta da fare è partire e godersi il cammino. Quello spazio di tempo tra quando si lascia la propria casa e quando effettivamente si comincia a camminare può essere difficile: riuscirò a completare il trekking? E se non trovassi un posto per dormire? Troverò abbastanza acqua per riempire la borraccia? Il mio consiglio è di essere flessibili.
Un trekking fa sempre più paura prima di cominciarlo, quando non si sa come andrà a finire, ma ti assicuro che tutto si risolverà una volta che comincerai a camminare. Porta una cartina per vedere dove sono collocati i paesi con i punti di rifornimento, i campeggi e le fonti d’acqua. Dopo i primi chilometri comincerai a familiarizzare con l’area circostante, il sentiero e il terreno, e tutto diventerà più facile e più familiare. Dopo i primi due giorni ti abituerai a camminare con uno zaino pesante sulle spalle, le gambe smetteranno di fare male, saprai organizzare lo zaino ad occhi chiusi e comincerai a trovare la tua routine. Finché un giorno, proprio quando comincerai a sentirti davvero a tuo agio, sarà già tutto finito. Ma ti resterà il ricordo di un’esperienza unica, e la consapevolezza di potercela fare. Quella che poteva sembrare la sfida più grande della tua vita adesso potrebbe diventare la tua normale vacanza estiva. Ti piacerà, quindi… in cammino!
Percorsi Semplici per Iniziare a Fare Trekking in Italia
Anche gli escursionisti più esperti sono partiti dai percorsi di trekking più facili prima di avventurarsi in quelli più sfidanti. Ecco alcuni percorsi semplici che puoi affrontare da subito:
- La Greenway del Lago di Como: un percorso adatto a tutti i livelli lungo circa 10 km e che si affronta in 3 ore e mezza senza difficoltà.
- La Strada dei Russi, un trekking facile in Val di Fassa: un percorso molto semplice lungo appena 3,6 km che si può affrontare in 2 ore circa.
- Trekking al rifugio Fulciade in Val di Fassa: un percorso davvero semplice che da San Pellegrino porta al rifugio Fulciade con un dislivello di soli 50 m, una lunghezza di 4 km da percorrere in un’oretta.
- Trekking nelle Pale di San Martino, percorso del Cristo Pensante: ben segnalato con 400 metri di dislivello e circa 2 ore per la salita fino alla statua del Cristo Pensante.
- Sentiero del Sole, percorso ad anello da Agra (VA): una passeggiata davvero semplice con appena 100 metri di dislivello che si percorre in poco più di un’ora.
- Sentiero degli Dei in Campania: dalle Alpi al profumo della macchia mediterranea, questo percorso è famosissimo ed è considerato uno dei più bei percorsi naturalistici del mondo, lungo poco meno di 8 chilometri con un tempo di percorrenza di 3 ore circa.
- Sentiero delle Vedette Soligo Col San Martino: nel cuore delle colline del prosecco a Valdobbiadene questo percorso non è solo un piacere per gli occhi ma anche per il palato, lungo i suoi 11 km incontrerai diverse aziende agricole e vitivinicole dove sostare per una degustazione. Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore e mezza (se riesci a non fare soste!).
- Strada del Ponale sul lago di Garda: collega Riva del Garda a Valle di Ledro in 7 km e 3 ore e mezza di passeggiata con vista sul lago.
- Il lago di Pianozes a Cortina: questo percorso lo trovi pubblicato nel nostro Blog alla fine dell'articolo che parla dei migliori trekking di Cortina.
Pianificazione dell'Itinerario e Allenamento
Indipendentemente dal tipo di esperienza che si cerca, la prima regola per godersi appieno l’avventura e raggiungere la meta in tutta sicurezza è pianificare in modo scrupoloso ogni aspetto dell’escursione, dalla scelta dell’itinerario, alle pause e al pernottamento. Più lunga e più impegnativa è l’escursione programmata, più è necessario essere previdenti e meticolosi. Inizia quindi con un certo anticipo e prenditi tutto il tempo necessario per curare ogni aspetto della tua prossima escursione.
Fattori da Considerare nella Pianificazione
La composizione del gruppo, gli obiettivi del viaggio e la scelta dell'alloggio sono fattori importanti nella pianificazione di un'escursione.
Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione
- Composizione del gruppo: Valuta realisticamente le capacità e le condizioni di ciascun partecipante. Se stai organizzando un’escursione di gruppo, devi orientarti in base all’escursionista meno esperto, soprattutto se vuoi fare un’escursione con i tuoi bambini.
- Obiettivi chiari: Vuoi intraprendere un viaggio escursionistico su un terreno pianeggiante all’insegna della tranquillità oppure vuoi provare il brivido di un’avventurosa escursione in montagna? Anche in questo caso, bisogna scegliere dei percorsi fattibili e adatti alle proprie capacità. Nel dubbio, meglio prediligere un tour leggermente al di sotto del proprio livello di preparazione.
- Alloggio: Sia che tu stia pianificando un’escursione ai rifugi o all’aperto in tenda, dovresti sempre prenotare per tempo un alloggio per le tappe intermedie. Controlla inoltre se c’è la possibilità di fare rifornimento di provviste. Le tappe lungo il percorso determinano anche la quantità di cibo che dovrai portare con te.
Scelta del Percorso Adatto
Un’accurata pianificazione è la base per trasformare ogni escursione in un’esperienza indimenticabile. Valuta quindi ogni possibile percorso escursionistico in base alla difficoltà, ai requisiti tecnici e ai rischi. Presta inoltre attenzione ai seguenti fattori:
- Grado di difficoltà dell’escursione: lunghezza, altitudine, tempo di percorrenza, eventuali tratti di arrampicata
- Requisiti tecnici: passo sicuro, assenza di vertigini
- Condizioni climatiche della destinazione: precipitazioni, intensità del sole, freddo, tendenza a temporali o tempeste, neve, nebbia o fanghiglia
- Condizioni del terreno
- Condizioni del percorso e segnaletica
- Orari di aperura giornalieri e stagionali dei punti di ristoro, delle funivie, ecc.
- Collegamenti con mezzi pubblici come treni e bus
Soprattutto per i percorsi più lunghi e/o più difficili, è sempre meglio pianificare degli itinerari alternativi o dei punti in cui è possibile interrompere l’escursione in caso di necessità.
Calcolo del Tempo di Percorrenza
Un fattore decisivo nella pianificazione di un’escursione è il calcolo dei tempi di percorrenza di un sentiero. Per preparare una tabella di marcia realistica, è necessario riuscire a stimare quanti km si riesce a coprire in un certo lasso di tempo. Secondo il Club Alpino Italiano (CAI), un escursionista mediamente allenato riesce a percorrere in media in un’ora:
- 350 metri in salita
- 500 metri in discesa
- 3,5-4 km su un percorso piano o ondulato
Nel calcolare i tempi di percorrenza fai attenzione a tenere conto dei dislivelli parziali e non del dislivello complessivo tra il punto di partenza e quello di arrivo. I numeri riportati fanno riferimento solamente ai momenti di cammino: nel pianificare la tua escursione, dovrai aggiungere anche i tempi delle soste per prendere fiato e per mangiare. Dovresti inoltre programmare del tempo extra, poiché non tutti gli escursionisti hanno la stessa andatura e può sempre capitare qualche imprevisto. Avere a disposizione del tempo più può rivelarsi molto utile anche in caso di improvvisi cambiamenti di tempo.
Quando si fa un'escursione con i bambini, il tempo di cammino aumenta, ovviamente a seconda dell'età del bambino. Qui la formula da utilizzare è: 1,5 x tempo di marcia di un adulto.
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Consigli per Organizzare un Trekking di Più Giorni
Mentre brevi escursioni in zone conosciute possono anche venir decise all’ultimo, trekking più lunghi di un'intera giornata o addirittura di più giorni, magari in terreni impegnativi, richiedono una preparazione più accurata. Ecco gli aspetti da valutare se vuoi programmare un’escursione di più giorni:
- Percorso escursionistico: oltre al livello di difficoltà e la distanza percorsa, anche il terreno, il clima e le possibili fonti di pericolo lungo il percorso sono fattori importanti. Nel caso di percorsi di trekking a lunga distanza, in cui dovrai viaggiare per diverse settimane o addirittura per diversi mesi, dovrai considerare anche le possibili restrizioni stagionali.
- Tappe: quando pianifichi le varie tappe, tieni conto della difficoltà dei diversi tratti del percorso e del profilo altimetrico e concedi tempo sufficiente per le tappe più impegnative. L'ideale sarebbe iniziare la tua escursione con tratti più brevi e facili per abituare il tuo corpo alla fatica in modo graduale. Prevedi almeno un giorno di riposo a settimana.
- Pernottamenti: prenota gli alloggi e campeggi lungo il percorso di trekking con un certo anticipo, soprattutto se percorrerai itinerari molto conosciuti. Assicurati inoltre a di rispettare le leggi regionali sul campeggio libero.
- Approvvigionamento di acqua: informati se sul percorso sono presenti fonti d'acqua potabili. Se possibile, fai il pieno d'acqua nei centri abitati e usa un filtro per le fonti naturali.
- Provviste di cibo: scopri dove puoi fare rifornimento di cibo. Ci sono negozi o locande lungo il percorso? Indipendentemente dalla presenza di punti di ristoro, è consigliabile avere con sé scorte di cibo sufficienti per un pasto o due, in caso di imprevisti come ritardi, smarrimento del sentiero o condizioni meteo avverse.
- Equipaggiamento: scegli un’attrezzatura da trekking leggera e resistente: uno zaino da trekking comodo e capiente, abbigliamento funzionale traspirante e impermeabile e scarpe da trekking comode e robuste sono essenziali.
- Sicurezza: prendi nota dei numeri di emergenza più importanti delle regioni in cui stai viaggiando. Informa inoltre i tuoi cari in modo dettagliato sulla pianificazione del tuo itinerario (comprese le destinazioni delle tappe previste e gli orari di arrivo stimati) e aggiornali man mano. In questo modo sarà più facile localizzare la tua posizione e inviare i soccorsi in caso di emergenza. Pensa anche a un equipaggiamento aggiuntivo come un dispositivo GPS, un power bank e l'attrezzatura di emergenza più importante.
Allenamento per il Trekking
Una buona preparazione fisica è fondamentale tanto quanto una scrupolosa pianificazione e un’attrezzatura adeguata. Il modo migliore per allenarsi per un’escursione dipende da diversi fattori: ad esempio, con quale frequenza si pratica sport in generale, quanto lungo e tosto sarà il percorso e in quanto tempo si vuole completare l’escursione. Se hai in programma un’escursione a lunga percorrenza, dovrai iniziare ad allenarti per il trekking con un certo anticipo.
Ecco alcuni consigli per principianti:
- Inizia con brevi escursioni. Comincia con percorsi di 5 chilometri fino ad arrivare ai 10-15 chilometri. In base alle tue capacità, aumenta man mano la difficoltà del terreno e la lunghezza dell’escursione.
- Comincia con un’andatura moderata. Non spingerti ai tuoi limiti fin da subito e troppo velocemente. Se l’escursionista medio riesce a percorrere dai 4 ai 5 chilometri in un’ora, un principiante deve puntare a camminare all’incirca 2,5-3 km all’ora.
- Allena regolarmente e aumenta progressivamente l’intensità del training. Puoi potenziare la tua resistenza anche praticando altri sport come nuoto, ciclismo o jogging. Se preferisci fare jogging, meglio andare a correre su percorsi che presentano un terreno più morbido (ad esempio il sentiero di un bosco) e includere tratti con una leggera pendenza.
- Allena in modo mirato gambe e glutei, anche, schiena e spalle.
- Se stai pianificando un trekking impegnativo o un’escursione plurigiornaliera, dovresti iniziare ad allenarti dai tre ai sei mesi prima, in modo da preparare adeguatamente il tuo corpo. Se sei proprio alle prime armi, dovresti cominciare già con sei o nove mesi di anticipo e migliorare la tua resistenza e la tua forma fisica.
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