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Vendita Auto a Privato Straniero: Normativa e Aspetti Chiave

Hai deciso di mettere in vendita la tua auto e hai trovato un acquirente straniero? Ci sono normative specifiche che regolamentano questi casi? Quali documenti devi chiedere? Vediamo insieme tutti gli aspetti che possono aiutarti se vuoi vendere un’auto usata a un cittadino straniero.

Chi può intestarsi un veicolo in Italia?

Partiamo da una precisazione: per straniero si intende un cittadino di Stato estero in possesso di cittadinanza diversa da quella dello Stato Italiano. Per Stato estero si intende uno Stato diverso dall’Italia appartenente all’Unione Europea, oppure extra UE (anche USA, Australia, Russia ecc).

Fatta questa premessa, il Codice della Strada che disciplina la circolazione dei veicoli in Italia dispone che può intestarsi un veicolo in Italia, nuovo o usato, solo colui che ha la residenza in un comune italiano.

Può acquistare e quindi essere proprietario e immatricolare un veicolo:

  • Il Cittadino italiano residente in Italia.
  • Un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE può acquistare un veicolo e iscriverlo al Pubblico Registro Automobilistico solo se elegge domicilio in Italia. In questi casi, sulla carta di circolazione e sul certificato di proprietà saranno indicato il domicilio eletto in Italia e l’iscrizione AIRE.

Straniero Residente o Non Residente

Il primo step per fare il passaggio di proprietà e intestare l'auto a un cittadino straniero è la residenza in Italia. L'articolo 134 del Codice della Strada stabilisce che non puoi intestare un'auto con targa italiana a un cittadino straniero non iscritto all'anagrafe dei residenti in un comune italiano. Questa è la prima informazione che devi chiedere al tuo potenziale acquirente perché, se non dovesse soddisfare questa caratteristica, non potrai concludere la vendita.

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Se invece la risposta è positiva allora hai carta bianca per passare alla domanda successiva.

Straniero Comunitario o Non Comunitario

Per completare il passaggio di proprietà a uno straniero residente in Italia, la normativa richiede diversa documentazione a seconda che l’acquirente sia cittadino UE o extra UE.

Nel primo caso, quando si presenterà all’agenzia pratiche auto sarà sufficiente esibire la carta d’identità italiana. In alternativa servirà il passaporto o la carta d’identità straniera, ma dovrà anche dichiarare l’iscrizione all’anagrafe dei residenti di un comune italiano.

Cambia se, invece, la persona che sta acquistando la tua auto è un cittadino extracomunitario. Oltre al documento di riconoscimento italiano o straniero corredato di dichiarazione di residenza servirà anche il permesso di soggiorno valido per l’Italia.

Passaggio di Proprietà a Cittadino Straniero

Tutti i documenti dell’acquirente sono in regola? La prassi e i costi per effettuare il passaggio di proprietà sono gli stessi previsti per qualsiasi compravendita di un’auto usata. Ricorda che serviranno l’atto di vendita, il Certificato di proprietà e la carta di circolazione. Il costo dell’operazione prevede degli importi fissi per le imposte di bollo, emolumenti e diritti, e un importo variabile per l’Imposta Provinciale di Trascrizione che è in funzione della potenza del veicolo e della provincia di residenza.

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Come Vendere la Tua Auto per Esportazione

Alcuni modelli sono molti richiesti all’estero. Il tuo potrebbe essere uno di questi e potresti ricevere offerte da un cittadino straniero che vuole acquistare l’auto per esportarla. In questo caso però ti anticipo che la pratica e la documentazione necessaria non è altrettanto semplice da completare.

Per vendere un’auto usata all’estero devi avviare la richiesta di radiazione al Pubblico Registro Automobilistico e alla Motorizzazione. Puoi aiutarti con un’agenzia pratiche auto alla quale dovrai consegnare targhe, libretto di circolazione e certificato di proprietà. Ma non basta. Per espletare questa formalità dovrai allegare anche la documentazione che dimostra l’avvenuta immatricolazione all’estero o il trasferimento dell’auto.

Quali Documenti Servono per la Radiazione

Radiare un’auto usata significa cancellarla definitivamente dal PRA in quanto trasferita all’estero. Altrimenti non si potrà sospendere il pagamento del bollo e dell’assicurazione.

È necessario, quindi, ottenere uno dei documenti che ti elenco di seguito da presentare insieme alla richiesta di cessazione della circolazione per esportazione:

  • La carta di circolazione o altro che certifichi la re-immatricolazione all’estero.
  • Attestato di revisione o collaudo della Motorizzazione estera.
  • Bolla doganale, documento provvisorio di immatricolazione estera.
  • Atto di vendita successivo redatto all’estero fra acquirente e nuovo proprietario.
  • Dichiarazione di una pubblica Autorità estera in cui risulti l’importazione del veicolo.

Inoltre hai bisogno di un documento di trasporto o ricevuta di acquisto dal privato con attestazione del destinatario estero di avvenuta consegna dell’auto.

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I documenti, se redatti in lingua straniera, dovranno essere accompagnati da traduzione giurata. Qualora sull’auto ci sia un fermo amministrativo, prima di procedere con la richiesta dovrà essere cancellato.

Quando Presentare la Richiesta di Vendita Auto

Come avrai intuito, puoi presentare la richiesta solo dopo che l’auto sia stata trasferita. Questo implica un rischio rispetto a quelli già noti quando si vende un’auto da privato.

Solo dopo aver venduto l’auto potrai entrare in possesso dei documenti da presentare per la radiazione e se l’acquirente non te li fornirà rimarrai imbrigliato nella burocrazia di questo iter complesso. Il veicolo rimarrà iscritto negli archivi del PRA e tu continuerai a risultarne proprietario con le conseguenze, come la richiesta di pagamento del bollo.

La Situazione degli Stranieri che Vogliono Acquistare un’Auto in Italia

Perché uno straniero dovrebbe acquistare un’auto in Italia? La domanda è relativa a tutti quei casi di cittadini dell’Unione Europea che hanno proprietà immobiliari o che hanno relazioni d’affari o interessi leciti in Italia, che hanno residenza all’estero, e che vorrebbero dotarsi di un’automobile da tenere e da usare durante il loro soggiorno in Italia (per paradosso, si può essere proprietari di un immobile in Italia ma non si può possedere un’auto se non si è iscritti all’anagrafe di un comune italiano).

  • Cittadino di uno Stato dell’Unione Europea diverso dall’Italia, residente in un Paese UE diverso dall’Italia. Il codice della strada è categorico. Il cittadino UE non residente in Italia non può intestarsi un veicolo con targa italiana. L’unica alternativa è immatricolare il veicolo con targa EE (escursionisti esteri). Tuttavia le targhe EE consentono l’immatricolazione solo per un anno. Inoltre, il decreto sicurezza Salvini consente ad un veicolo con targa estera, di circolare in Italia solo per un anno, pena sanzione e ulteriore sequestro e confisca del veicolo.
  • Cittadino di un Paese extra UE, extracomunitario. In questi casi, entra in gioco il permesso di soggiorno. Se l’extracomunitario è in possesso della carta di soggiorno è anche residente e iscritto all’anagrafe di un comune italiano. In questo caso può acquistare e immatricolare un veicolo in Italia, anche se non è in possesso della cittadinanza.
  • Cittadino extracomunitario non residente in Italia.

Inoltre, il recente Decreto Salvini sulla Sicurezza ha vietato la circolazione sul territorio dello Stato italiano alle auto con targa estera.

In particolare, il decreto dispone, all’Art. 132 del C.d.S, che - Il veicolo immatricolato all’estero può circolare in Italia al massimo per un anno. Scaduto questo termine, se il veicolo non è immatricolato in Italia, l’intestatario può chiedere all’UMC competente un foglio di via per lasciare il territorio nazionale. Se si circola oltre l’anno previsto, la sanzione pecuniaria è aumentata, il veicolo è sequestrato e, se non si provvede alla nazionalizzazione oppure all’esportazione, entro 180 giorni viene confiscato.

IVA e Vendita di Auto

La distinzione tra auto nuova o usata costituisce un vero spartiacque, in quanto, a seconda dell’uno o dell’altro caso, cambiano gli obblighi I.V.A. Se l’acquisto ha ad oggetto un’automobile nuova, l’I.V.A. va pagata nel paese d’immatricolazione e non nel paese d’acquisto.

Se, invece, si acquista una vettura usata, occorre ulteriormente distinguere a seconda che l’acquisto avvenga da privato o da concessionario. Nel primo caso, l’acquirente è totalmente esentato dal pagamento dell’I.V.A.; nel secondo caso, è tenuto a pagare l’I.V.A. applicabile nel paese d’acquisto, mentre nulla deve a tale titolo nel proprio paese.

Diversa, ma pur sempre delicata, questione è quella del trasporto nel proprio paese della vettura nuova acquistata in altro paese UE. Non essendo stata ancora immatricolata, dovrà essere trasportata da veicolo debitamente assicurato ed immatricolato, oppure potrà essere guidata dal proprietario, purché munita d’assicurazione e di targa d’immatricolazione provvisoria, ottenibili entrambe nel paese d’acquisto della vettura; la targa definitiva verrà rilasciata nel paese di immatricolazione.

Si ricorda, infine, che nella compravendita tra privati non si applica la normativa a tutela del consumatore.

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