Albergo Atene Riccione

 

Viaggi in Bici in Italia: Consigli e Itinerari Indimenticabili

L’Italia è un sogno a occhi aperti per chi ama dedicarsi a escursioni in sella alla bici: ci sono ciclabili favolose che corrono parallele al mare, percorsi scenografici attraverso vallate montane o a picco sul lago, lunghe ciclovie che attraversano regioni e frontiere, e splendidi itinerari storici perfetti per le due ruote, tra borghi, colline e antichi tracciati.

Il cicloturismo, ovvero i viaggi in bicicletta, è un settore in forte crescita con tantissimi appassionati, anche grazie alle numerosi luoghi suggestivi offerti dal nostro Paese. La crescente sensibilità ambientale sta favorendo lo sviluppo del comparto, con milioni di amanti dei viaggi in bici che scelgono ogni anno questa forma di vacanza slow ed ecosostenibile.

Nell’ambito del cicloturismo l’Italia è una delle destinazioni preferite dai cicloturisti europei, infatti secondo l’ADFC-Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club nel 2021 il 33% dei cicloamatori tedeschi ha scelto il nostro Paese.

Da Nord a Sud, l’Italia è un Paese ricco di splendidi luoghi per il cicloturismo, con la possibilità di visitare borghi storici, piccole città d’arte e parchi naturali di particolare bellezza, scegliendo una destinazione costiera, in collina o in montagna.

Itinerari Ciclabili Consigliati in Italia

Ecco alcuni dei migliori itinerari per i viaggi in bici in Italia:

Leggi anche: Partenze Immediata da Torino

  1. Il percorso si snoda dal Lago di Garda lungo il fiume Sarca, attraverso la spettacolare Valle dei Laghi. Cavedine, Toblino e Terlago sono solo alcuni dei laghi che impreziosiscono questo splendido angolo di Trentino, offrendo ai visitatori paesaggi incantevoli.
  2. Un altro tour facile per una vacanza in bicicletta adatto a tutta la famiglia è la pista ciclabile lungo il fiume Mincio, una struttura che collega il Lago di Garda con la città di Mantova.
  3. Con i suoi oltre 700 chilometri, la Via Francigena del Sud va da Roma a Santa Maria di Leuca. Corre tra laghi vulcanici e attraversa parchi naturali, fino ad arrivare al Golfo di Gaeta. Le stagioni migliori per percorrerla sono sicuramente la primavera e l’autunno, quando non fa troppo caldo e le strutture non sono eccessivamente affollate di turisti, soprattutto lungo il tratto costiero della Puglia.
  4. Il sentiero della Valtellina è un itinerario ciclopedonale che corre lungo il fiume Adda da Bormio a Colico, per una distanza di circa 114 km. Lungo il percorso, immerso nel verde e circondato dalle Alpi, è possibile scorgere i piccoli borghi e le bellezze paesaggistiche e naturali tipiche della Valtellina.
  5. Il cammino ha inizio dalla Basilica di San Nicola di Bari, luogo simbolo del pellegrinaggio in Puglia, attraversando l’antico territorio della Peucezia fino a Matera, dove passa per il grande altopiano carsico delle Murge.
  6. Con i suoi 105 chilometri, la pista ciclabile della Pusteria va da Rio di Pusteria fino a Lienz nel Tirolo Orientale. Si tratta di un percorso relativamente facile, da percorrere in uno o due giorni, adatto anche a famiglie con bambini.
  7. Tra i migliori itinerari per i viaggi in bici in Italia c’è la pista ciclabile della Riviera dei fiori, un percorso che segue il tracciato della vecchia ferrovia a binario unico collegando San Lorenzo al mare a Ospedaletti, sulla linea Genova-Ventimiglia dismessa nel 2001, in provincia di Imperia. Durante il periodo estivo ci si può fermare lungo il tracciato e scendere sulle vicine spiagge.
  8. Sempre in Liguria esiste un’altra pista ciclopedonale sul mare che collega Levanto, Bonassola e Framura sfruttando il vecchio tracciato ferroviario dismesso che correva lungo il Mar Tirreno, alle porte delle Cinque Terre. Questo itinerario, che attraversa la provincia di La Spezia, si distingue per la varietà del paesaggio che offre.
  9. La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un percorso cicloturistico di 500 km che attraversa tre regioni del Sud, la Campania, la Basilicata e la Puglia. L’itinerario parte da Alta Irpinia presso le sorgenti Sanità di Caposele e segue le due condotte storiche dell’acquedotto, il Canale Principale da Caposele a Villa Castelli e il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca, dove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939. Si tratta un “itinerario narrativo” che racconta una delle opere idrauliche più imponenti mai realizzate in Italia.
  10. Con i suoi 42 chilometri di ciclovia, tra San Salvo e Francavilla a Mare, questo tratto è noto per le sue costruzioni in legno su palafitte utilizzate per la pesca, i trabocchi appunto. Il percorso è interamente ciclabile e segue l’ex tracciato della ferrovia adriatica, un cammino che attraversa 8 comuni adagiati lungo la costa adriatica.

Esempi di Itinerari Dettagliati

Ciclovia Monaco-Venezia

560 chilometri dalle Alpi al mare, 3.000 metri di dislivello, tre paesi europei attraversati: la Ciclovia Monaco-Venezia è uno straordinario itinerario ciclabile transfrontaliero che unisce Monaco di Baviera a Venezia attraversando Germania, Austria e Italia. Il percorso, vario e altamente panoramico, segue piste ciclabili già esistenti (come la ciclabile dell'Inn) e strade secondarie poco frequentate.

Offre l'occasione di visitare città importanti come Monaco, Innsbruck, Cortina e Venezia, ma anche di costeggiare laghi e fiumi (come il lago Achensee in Tirolo, il fiume Isar, il Lago di Dobbiaco, il Lago di Valdaora e il Lago di Santa Croce) e valli idilliache (tra cui le zone del Wipptal, la Valle Isarco, la Val Pusteria e il Cadore, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio mondiale dell'UNESCO).

Via Francigena

Il percorso classico prevede il cammino a piedi, sulle orme dei pellegrini medievali in viaggio verso Roma, ma è anche possibile affrontarlo in bicicletta: la Via Francigena copre 1.040 km - interamente segnalati - dai 2.500 metri di altitudine del Colle del Gran San Bernardo fino a Roma, attraverso la Pianura Padana, gli Appennini e le valli toscane.

23 le tappe consigliate con una lunghezza di circa 50 km l’una (ma aggiustabili a piacimento), lungo le quali pedalare in tranquillità. Rispetto al percorso pedonale che predilige strade sterrate, la via ciclabile evita le vie sconnesse ed è costituita al 70% da strade secondarie asfaltate. Con il percorso pedonale condivide però la maggior parte delle tappe: lungo il tragitto si incontrano Aosta, Pavia, San Gimignano, Siena, la Val d’Orcia, il lago di Bolsena e Viterbo.

Il primo tratto del percorso, fino a Fornovo, presenta dislivelli limitati; diventa più impegnativo dal valico appenninico della Cisa in poi dove, tra Toscana e Lazio, si susseguono diversi saliscendi.

Leggi anche: Mediavalle Viaggi: la tua vacanza ideale

Ciclopedonale del Lago di Garda

La Ciclopedonale del Lago di Garda, tra Limone sul Garda e Riva del Garda, è il primo pezzo di un progetto ben più ambizioso: un percorso ciclabile ad anello, lungo l’intero perimetro del Garda. Per la vista strepitosa a picco sulle acque azzurre del lago, la pista è conosciuta anche come la “Ciclabile dei sogni”: facile e panoramicissima, pensata per le famiglie, la ciclabile corre lungo una spettacolare passerella aggrappata alla roccia sospesa tra il cielo e il lago, tra antiche limonaie e la vegetazione mediterranea.

La ciclabile ha una lunghezza di circa due chilometri ed è perfetta per una tranquilla gita in famiglia o per una passeggiata romantica. Grazie alla moderna illuminazione a led, la pista è percorribile anche di sera.

Pista Ciclabile del Parco Costiero “Riviera dei Fiori”

La Pista Ciclabile del Parco Costiero “Riviera dei Fiori” è un lungo rettilineo che si snoda di fronte al mare per 24 km da San Lorenzo al Mare a Ospedaletti, sulla Riviera Ligure di Ponente. Il percorso ricalca il tracciato della vecchia linea ferroviaria Genova - Ventimiglia, dismessa nel 2001, e affianca alle due corsie di marcia per le bici anche una corsia per i pedoni.

La ciclabile attraversa gallerie, ponti, case colorate di pescatori e borghi caratteristici, come Santo Stefano al Mare, Riva Ligure, Arma di Taggia e Sanremo. Perfettamente asfaltata, dotata di segnaletica e facile da percorrere, la ciclabile dispone di noleggio bici (anche solo per poche ore), comodi parcheggi e punti ristoro. Lungo il percorso si trovano diversi punti di sosta panoramici dove fermarsi ad ammirare il mare.

Anello del Salento

210 chilometri in totale lungo il tacco d’Italia, tra fichi d’india, ulivi secolari ed emozionanti viste sul mare, l’Anello del Salento costeggia ampi tratti litoranei e attraversa piccoli centri che invitano a una sosta enogastronomica a base di taralli, orecchiette e formaggi locali.

Leggi anche: Avventure organizzate a Padova

Il giro ideale parte da Lecce (comodamente raggiungibile in treno dalle maggiori città italiane), per poi proseguire verso Otranto (a 48 km di distanza) e costeggiare il mare fino a Leuca (altri 55 km, la tappa più panoramica ma impegnativa per via dei continui saliscendi) e Gallipoli (54 km a nord ovest), da cui si saluta il mare per poi rientrare a Lecce (ultimi 54 km).

Consigli Utili per Organizzare un Viaggio in Bici

Ad ogni modo, per vivere l’esperienza unica del cicloturismo è necessario sapere come organizzare un viaggio in bici in modo ottimale, evitando brutte sorprese.

  • Il percorso deve essere adeguato al livello dei partecipanti, soprattutto in presenza di bambini, pianificando bene le soste e la strada da percorrere ogni giorno.
  • Dopodiché, è possibile scegliere tra viaggi in bicicletta organizzati da aziende private e associazioni, oppure preferire una vacanza in bici per conto proprio per usufruire della massima autonomia.
  • Così come nella ristorazione nascono gli slow food, nel mondo dei viaggi si fa largo l’idea dello slow travel: il viaggiare lenti.

Come Prepararsi per un Viaggio in Bici

Prima di partire per il tuo primo viaggio in bici, è cruciale affrontare alcune considerazioni fondamentali. Dalla scelta della bici al tipo di pedali, dalla sella al controllo della bici, tutto contribuisce a un’esperienza di cicloturismo di successo.

La Scelta della Bici

Come ti dicevo, quando ho cominciato non avevo ancora una bici e ovviamente ne avevo presa una low budget non sapendo se questa sarebbe diventata una vera passione o semplicemente uno sfizio del momento. Se sei in questa situazione, ti consiglio di fare la stessa cosa. Se invece pensi che il cicloturismo o il bikepacking siano le modalità di viaggio più adatte a te oppure sei già un pò esperto in materia, la bici va scelta con cura perchè sarà una sorta di investimento a lungo termine.

Sai quando ti dicono: “la bici che hai va bene, parti con quella”, beh dipende. Non sono del tutto d’accordo con questa frase. La gravel è sicuramente una bici versatile che si adatta bene a qualsiasi tipo di viaggio. Basterà poi cambiare i copertoni o i rapporti in base al tipo di terreno e dislivello. In questo articolo non starò a discutere su acciaio, carbonio, alluminio e titanio però.

Accessori Essenziali

Le borse devono essere impermeabili, facili da montare e rimuovere dal portapacchi e comode da trasportare a mano. Se hai anche delle borse da telaio, ricordati che possono rovinarlo quindi proteggilo prima di partire. Nei miei viaggi ho visto anche l’utilizzo del carrello.

Partiamo dalla sella. Come dicevo prima, deve essere confortevole e adatta alle nostre misure.Per il mio ultimo viaggio ho scelto la sella SMP, un’azienda di Padova che ho conosciuto al Bam di Mantova. Prima di scegliere la sella mi hanno chiesto quale fossero le mie esigenze e mi hanno preso le misure. Correlato alla sella c’è il posizionamento. Questo è stato per me un fattore chiave per la buona riuscita del viaggio di cinque mesi. Il posizionamento viene fatto da un biomeccanico. In poche parole, prende le tue misure e adatta la bici in base a queste.

Il portapacchi, se si decide di averlo, deve essere robusto e ben montato sul telaio. Io per il mio ultimo viaggio ho scelto il portapacchi di Bac Milano. Ricordati di controllare ogni tanto che le viti siano ben strette. Le luci anteriori e posteriori è importante averle anche se non si viaggia di notte ma è bene farsi notare nel traffico. Il casco è la parte fondamentale di un viaggio.

Pedali e Scarpe

La scelta del manubrio è molto soggettiva e ne esistono un’infinità in commercio. Valuta se i rapporti e il cambio scelto siano adatti per il viaggio che andrai ad affrontare. Io sono una grande sostenitrice dei pedali flat. Quando viaggio in bici sono molto concentrata in quello che mi circonda, al traffico, a scattare foto e video al volo. I pedali flat mi danno la libertà di cui ho bisogno. Come scarpe ho usato le Garmont con cui mi sono trovata molto bene.

I pedali flat hanno una superficie ampia aumentando l’area di contatto tra la suola e il pedale, sono dotati di “pin”, ossia di piccoli spuntoni che sporgono dal pedale. I flat danno molta libertà ma è possibile perdere il contatto col pedale sui terreni più dissestate e una posizione errata dei piedi fa perdere efficienza. La pedalata risulta quindi meno fluida e più dispendiosa. Se sei alle prime armi o se preferisci essere più libero, i pedali a sgancio rapido non sono la soluzione migliore anche se questi pedali aiutano molto in salita e nei tratti sconnessi garantendo una pedalata rotonda al 100%. I pedali doppi invece sono un buon compromesso per chi è indeciso tra flat e a sgancio rapido.

Allenamento e Preparazione Fisica

Prepararsi per un viaggio in bici non richiede di essere un ciclista professionista, ma un minimo di allenamento cardiovascolare e muscolare è consigliato. Il segreto del cicloturismo è pedalare al proprio ritmo. Il fatto di essere allenati non deve diventare una paranoia. Il minimo allenamento è indispensabile anche perchè il corpo è una macchina e si allena strada facendo. Non buttarti in imprese strane ma non decidere di non partire per questo motivo.

Pianificazione dell'Itinerario

Questa fase è importantissima. Prima chiediti dove vorresti andare, quanto tempo hai e se la destinazione che hai scelto è adatta per te. Verifica quanto tempo hai e quanti km al giorno in media riesci a sostenere. Molte volte trovo qualcuno che ha già fatto l’itinerario che ho in mente e mette a disposizione delle tracce gpx. Trovo ispirazione anche su Komoot nelle raccolte dei vari utenti e su Strava. Per completare l’opera, basandomi un pò sulle ricerche fatte, creo la mia traccia su Komoot e lo confronto con Google in modalità bici.

Soste e Alloggi

Le soste durante il cicloturismo sono fondamentali per riposare e godersi il viaggio. La tenda permette sicuramente di viaggiare low-cost perchè di spese non ce ne sono se non il costo iniziale della tenda. Al momento uso la tenda Decathlon Forclaz e mi trovo molto bene insieme al materassino sempre di Decathlon.

Camping wild. Ho praticato molte poche volte il wild camping in bici. Faccio wild camping solo in montagna ed in posti sperduti ma con un pò di pratica si riescono a trovare posti interessanti anche non troppo distanti dalle città. Ho adorato gli Stati Uniti per le possibilità di campeggiare nelle chiuse dei fiumi oppure in zone apposite lungo i trail senza pagare. Il wild camping ti permette di fermarti appena sei stanco senza bisogno di trovare un alloggio. Informati anche sulle regole inerenti al campeggio, in questo caso si parlerà di bivacco, ossia montare la tenda al tramonto per riprendere la via all’alba. Devi pensare però a procurarti il cibo per la notte e la colazione.

In strutture. Se lasciamo a casa la tenda sicuramente saremo più leggere ma ti devi preparare ad affrontare dei costi che variano in base al tuo budget. Potrebbe essere un albergo, alberghi specifici per ciclisti (bike hotel), ostelli, airbnb. Accertati sempre prima che tu possa portare la bici o che ci sia un luogo custodito.

Budget e Assicurazione di Viaggio

Viaggiare richiede finanziamenti, ma è possibile adattare il viaggio al proprio budget. Considera destinazioni economiche come il sud est asiatico rispetto agli Stati Uniti. Rimanere in Italia riduce i costi di spostamento. Indipendentemente dalla destinazione, l’assicurazione di viaggio è essenziale. Anche in Europa o Italia, potrebbero verificarsi imprevisti non coperti dal tesserino sanitario.

Documentazione e Sicurezza

Se decidi di andare in un paese straniero è bene documentarsi sulla cultura, la circolazione stradale e anche sul discorso cani! Ricordati di controllare i documenti necessari (la scadenza del passaporto, il visto…), vaccinazioni particolari o se ci siano rischi che non conosci. Con tutta la tecnologia che abbiamo adesso possiamo veramente sapere tutto sulla traccia che andremo a fare, il tipo di terreno, il dislivello, le aree di sosta, le fontanelle etc.

Alimentazione

In fatto di alimentazione ho commesso molti errori. Ricordo che in tutti i viaggi sono sempre tornata dimagrita perchè ho mantenuto lo stesso introito calorico della mia vita quotidiana. Su questo punto sono sicura che un nutrizionista possa servire. La regola però che mi piace seguire è mangiare poco e spesso. Valuta se durante il viaggio ti serviranno il fornelletto e le stoviglie. Sono un peso in più da considerare quindi valuta bene se davvero necessari.

Comunicazione e Trasporto

Per la sicurezza personale è bene avvisare a casa sui nostri spostamenti. Prima dei miei viaggi (se sono lunghi e all’estero) mi sono iscritta nel sito della Farnesina. A casa lascio ai miei l’itinerario del mio percorso, invio la location appena arrivo a destinazione e avviso dove mi fermo. E’ bene avvisare persone diverse che non si conoscono tra di loro. Considera anche che per ritornare a casa potresti avere bisogno di usare dei mezzi di trasporto come per esempio un treno, un bus, un ferry, un aereo. Nei treni la bici non si può trasportare dappertutto. In Italia per esempio sui treni di alta velocità la bici va imballata. Negli Intercity c’è un numero limitato per trasportare la bici senza imballarla. Stessa cosa per i bus. Flixbus ha alcuni bus dotati di portabici, altrimenti va inserita nella stiva. Per quanto riguarda l’aereo, va verificato con la compagnia il peso totale in kg.

Percorsi Facili per Principianti

Viaggiare in bici è nella tua lista dei desideri, ma non sai da dove partire? Niente paura: qui ti sveliamo i migliori percorsi pensati per chi come te ha tanta voglia di iniziare a scoprire il mondo pedalando, ma ha poco allenamento. Dalle ciclabili d’Austria alle Fiandre, passando per la Francia.

Una vacanza in bicicletta è sinonimo di libertà: paesaggi e aria aperta, un itinerario da seguire al tuo ritmo, la possibilità di fermarti dove e quando vuoi. Se invece scegli un viaggio di gruppo, l’accompagnatore ti guida lungo il percorso ed è sempre pronto ad assisterti in caso di bisogno e a darti utili consigli.

  • La “Regina delle Ciclabili”: così ci piace definire la Ciclabile del Danubio. È facile, pianeggiante, ricca di punti di ristoro e servizi per chi pedala.
  • Pianeggianti vie verdi, tanta natura e oltre 300 castelli: la ciclabile dei Castelli della Loira è un’altra destinazione perfetta per chi cerca la prima vacanza facile in bicicletta. Tra castelli, foreste e vigneti, le facili piste ciclabili si alternano a vie alzaie lungofiume e stradine a basso traffico, rendendo la pedalata sempre varia e stimolante.
  • Serve altro a convincerti? Qui si seguono le innumerevoli e comode ciclabili che si intersecano tra loro in armonia e ti permettono di scoprire ogni angolo del paese sulle due ruote. Grazie ai knooppunten, ovvero gli incroci tra i percorsi, pedalare in sicurezza e senza perdersi non è mai stato così semplice.
  • C’è una facile ciclabile che collega valli profonde coronate dalle Alpi, laghi puliti dove fare un tuffo nelle calde giornate d’estate e graziosi paesini tutti da scoprire: parliamo della Ciclabile della Drava. I suoi punti di forza?
  • Appello agli appassionati di vini: in terra tedesca c’è una serpeggiante ciclabile che segue fedelmente il corso della Mosella ed è immersa in rigogliosi vigneti che invitano a pause enogastronomiche tra una pedalata e l’altra.
  • Cerchi un’esperienza facile e insolita? Un bici e barca è un viaggio ideale per chi è alle prime armi con i percorsi in bici. Di giorno pedali e di notte dormi in un confortevole hotel galleggiante.

Checklist Essenziale per Cicloturisti

Ma per evitare spiacevoli inconvenienti è necessario prestare attenzione a qualche semplice suggerimento.

  1. Alle prime armi? Evitate di svuotare il portafoglio acquistando bici oltremodo accessoriate: per iniziare non servono due ruote futuristiche. Tuttavia, ci sono alcuni criteri che possono aiutare nella scelta. Per esempio, la sella deve essere confortevole, ma non troppo ingombrante e molleggiata, e il portapacchi - indispensabile - deve essere robusto e ben ancorato al telaio. Inoltre, fanali e catarifrangenti sono obbligatori per legge in Italia e in tutti i paesi europei: vietato farne a meno, per la propria sicurezza e quella altrui.
  2. In questo caso, optate per una bici da turismo. Si tratta di bici vigorose, comode da guidare anche per lunghe ore, accessoriate con cambio a diverse velocità. Prestate attenzione ai copertoni: evitate quelli troppo robusti, ma anche i modelli superleggeri che rischiano di forarsi al primo sassolino. E ricordate che gli pneumatici posteriori danno più stabilità di quelli anteriori.
  3. Chi l’ha detto che una MTB non sia indicata per il cicloturismo? Anche questo tipo di bici può essere utilizzato per itinerari turistici: se è troppo pesante, potete sostituire gli pneumatici da sterrato con altri più leggeri.
  4. Se è la vostra prima esperienza da cicloturisti con un vero viaggio in bici, andateci piano.
  5. Non partite senza mappe e informazioni dettagliate sulle caratteristiche del percorso che affronterete. Ormai con Internet si può trovare tutto ciò che serve: dai resoconti dei ciclisti che hanno già affrontato quel tragitto, ai dati tecnici su dislivello, tipo di suolo stradale, aree di sosta e così via. Controllate anche se l’itinerario rientra in una delle reti cicloturistiche del paese.
  6. A seconda del viaggio si possono prediligere indumenti più o meno tecnici, ma i pantaloncini aderenti e dotati di rivestimento interno e le magliette da ciclista di tessuto traspirante con tasche posteriori sono sempre una buona scelta. Per le mani, i mezzi guanti sono utili se si trascorrono parecchie ore impugnando il manubrio.
  7. Senza valigia le borse saranno indispensabili. Nell’acquisto, procedete tenendo a mente queste caratteristiche: devono essere impermeabili, facili da montare e rimuovere dal portapacchi e comode da trasportare a mano. Sono pratiche anche le borse anteriori da agganciare al manubrio e quelle posteriori con bauletto. Una piccola pochette legata al sottosella si rivela utile per trasportare documenti e cartine.
  8. Dopo una giornata a pedalare, quando viene sera bisogna assicurarsi di avere un tetto sotto il quale finalmente riposarsi. È meglio prenotare in anticipo e preferire le strutture ricettive vicine a stazioni ferroviarie o di altri mezzi pubblici, così da essere più comodi nei trasferimenti con la bici. Quando scegliete il vostro albergo, campeggio o ostello, verificate che disponga di un deposito, di un’officina per provvedere alle riparazioni e di servizi dedicati ai ciclisti. www.albergabici.it e www.italybikehotels.it sono dei buoni siti da consultare per trovare la struttura ideale (guardate anche la lista di bike hotel suggerita da noi).
  9. In Italia è possibile viaggiare in treno con la propria bicicletta. Sul sito ufficiale di Trenitalia sono indicati i treni regionali, nazionali e internazionali che consentono di portare con sé la propria due ruote (sono identificati da un simbolo a forma di bici).
  10. Non dimenticate di portare con voi una borsa per gli attrezzi con una camera d’aria di scorta, un kit per la riparazione delle forature, chiavi fisse o a brugola, fili dei freni, pinza e piccolo cacciavite, una valigetta di pronto soccorso in cui tenere cerotti, garze e disinfettante.

TAG: #Viaggi #Italia

Più utile per te: