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Consigli per donne che viaggiano da sole

Il fenomeno del Female Solo Travel, ovvero donne che viaggiano da sole, è in costante crescita. Ognuna di loro sta attraversando una fase diversa della vita ma tutte lanciano lo stesso messaggio alle donne che stanno valutando l’idea di fare un viaggio da sole.

Viaggiare da sole aumenta la fiducia in se stessi, concede totale libertà di fare ciò che si vuole, senza dover scendere a compromessi.

Secondo una survey di Solo Traveler, l’83% dei soggetti coinvolti è donna e viaggia con tre principali motivazioni: voler vedere il mondo senza aspettare gli altri, fare quello che si vuole quando lo si vuole e per la sensazione di libertà e indipendenza.

Testimonianze di viaggiatrici solitarie

Fabiana Palmieri (26), di Torino, lavora come commercial controller nel settore automobilistico. Il suo amore per i viaggi è nato con la vincita di una borsa Erasmus per studiare sei mesi a Lisbona ed è cresciuto quando ha completato gli studi a Sydney.

“Ho fatto il primo viaggio da sola quando studiavo a Sydney perché le mie vacanze non coincidevano con quelle dei miei coinquilini.

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L’esperienza di viaggio più bella è stata fare snorkelling nella Grande Barriera Corallina. Prima abbiamo raggiunto Whitsundays’ Beach in barca, una spiaggia paradisiaca, e poi ci siamo immersi. L’eccitazione di fare snorkelling in quelle acque mi ha fatto dimenticare di non saper nuotare. Ho sconfitto la mia paura e vissuto l’esperienza più incredibile di sempre.”

“Familiari e amici si preoccupano per me e io lo apprezzo. Il segreto è tenerli sempre aggiornati su dove mi trovo e dove sono diretta. Non mi è mai successo niente di brutto, ma consiglio di tenere gli occhi aperti. Comprate un’offerta telefonica con connessione internet inclusa e non andate mai in giro con i contanti. Nella maggior parte dei paesi si può pagare con carta, considerate l’opzione di averne una seconda di scorta.”

“Il vantaggio di viaggiare da soli è avere il controllo su tutto. Se volete fermarvi, vi fermate, se non vi piace un posto, vi spostate. Lo svantaggio è che a volte ci si può sentire un po’ soli. Un esempio: quando ho visto i meravigliosi tramonti della costa orientale australiana avrei voluto che i miei amici o il mio partner fossero stati lì con me.”

“La sensazione di libertà e il coraggio che si provano viaggiando da soli a vent’anni sono unici. Ti senti invincibile, non esistono ostacoli insuperabili. A vent’anni, decidere dove e con chi stare non è semplice. Il mio è stato un percorso incredibile e spesso faticoso, ma i viaggi in solitaria mi hanno aiutato molto più di quanto potessi immaginare.

Se temete davvero è la solitudine, sappiate che non c’è motivo di preoccuparsi. La rete dei backpacker è solida e pronta ad aiutare chi ha bisogno. Viaggiare da sola mi ha mostrato la mia forza individuale, mi ha insegnato a farmi valere e a gestire problemi e preoccupazioni senza l’aiuto di nessuno. Il mio consiglio per chi sta valutando questa opzione è di non stare a pensarci troppo. Chiudete gli occhi, fate un bel respiro e..."

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Rachel Hill (32) è un’imprenditrice della Florida. Ha iniziato a viaggiare da sola durante l’università, quando ha deciso di prendersi un semestre di pausa per insegnare in una scuola elementare di Nairobi. Adesso vive tra la Florida e il Messico.

“Viaggiare da sola a trent’anni è fantastico. A vent’anni ho imparato a conoscermi, raggiungendo la mentalità e la prospettiva per affrontare la decade successiva con la consapevolezza di ciò che sono. Mi sono divertita a viaggiare da sola a vent’anni ma parallelamente cercavo di capire chi fosse la vera me, cosa volessi dalla vita, quanto valessi davvero.

Ogni donna dovrebbe fare almeno un viaggio da sola nella vita. Il mio consiglio è cominciare cercando la tipologia di esperienza che fa per voi e le destinazioni dove potete trovarla, poi stabilite il budget. Ho visitato più di 30 paesi da sola. Alcuni dei miei preferiti sono stati lo Zambia, la Thailandia, le Filippine e l’isola di Curaçao. Vorrei andare in Antartide come prossima meta.”

“Una delle esperienze di viaggio più belle è stata visitare il Circolo Polare Artico in Lapponia. Faceva freddissimo ma è stato incredibile, ho viaggiato su una slitta trainata da cani, ho pescato sul ghiaccio, ho guidato la moto da neve e tanto altro ancora. In viaggio da sola ho vissuto delle esperienze uniche incontrando persone nuove e instaurando amicizie bellissime e genuine. Sono stata persino adottata da una famiglia! Una volta in Egitto mi sono “imbucata” ad un matrimonio e ho ballato con la sposa, lo sposo e gli invitati per tutta la notte.

Penso che i vantaggi di viaggiare soli superino di gran lunga gli svantaggi. I vantaggi includono la possibilità di seguire i propri tempi, di vivere delle avventure se siete single, di spingersi fuori dalla comfort zone e di schiarirsi le idee nei periodi di confusione. L’autostima e la sicurezza in sé stessi aumentano. Ovviamente. Siete viaggiatrici in solitaria, siete già tipe toste!”

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“I pochi svantaggi sono che potreste soffrire la nostalgia di casa e/o la solitudine. Inoltre, se optate per certe soluzioni, i prezzi possono salire. Ricordate ad esempio che i costi dell’alloggio non si dividono.”

“Onestamente posso dire di non aver mai vissuto brutte esperienza in viaggio da sola. È successo a volte che alcuni uomini mi fissassero un po’ troppo a lungo ma non mi sono mai sentita in pericolo. La mia più grande risorsa è l’istinto.

Se ho anche solo il sospetto che ci sia qualcosa di strano, mi fido ciecamente di me stessa. Informo sempre la mia famiglia e gli amici sui miei spostamenti.

Viaggiando da sola ho scoperto di essere una persona resiliente e sicura di sé. Quando stai esplorando un ambiente sconosciuto e puoi contare solo su te stessa, ti senti potente e in grado di fare qualunque cosa. Il miglior modo per incoraggiare le donne di trent’anni a sperimentare questa strada è condividere i miei viaggi, così come lo fanno tantissime altre trentenni.

Claudia Tavani (44) è di Cagliari, Sardegna. Ha iniziato a viaggiare da sola all’età di 38 anni ed è una blogger di viaggi a tempo pieno.

“Ho finalmente deciso di partire da sola quando il bisogno di viaggiare secondo le mie regole è diventato più forte di tutto. Volevo essere egoista al 100% e non dover soddisfare i bisogni di nessuno. Volevo focalizzarmi solo su me stessa.”

“Viaggiare da soli a quarant’anni è meraviglioso. Faccio tutto quello che voglio, quando voglio. Finalmente posso viaggiare secondo le mie esigenze. Decido io se voglio condividere parte del viaggio con le persone incontrate lungo la strada o continuare a godermi la solitudine.

Il primo vero viaggio in solitaria che mi sono goduta è stato il giro di Bolivia, Cile, Argentina e Uruguay. A febbraio ho visitato la Terra del Fuoco in Argentina. Ho partecipato a un paio di tour in ottima compagnia e ho fatto amicizia con l’organizzatore che mi ha orgogliosamente mostrato la tipica ospitalità fueguina. È stata una settimana a base di asado, buon vino e chiacchiere tra amici. Molto di più di un semplice viaggio.”

“Per me, il vantaggio più grande di viaggiare da sola è non dover scendere a compromessi su niente. Nessuno mi dice cosa fare, cosa non fare, dove andare o dove non andare. Viaggiare da sola mi rende più aperta a fare nuove esperienze e a incontrare persone nuove, perché ho più libertà e tempo per parlare con persone che non siano compagni di viaggio.”

“Lo svantaggio più grande, oltre a non dividere le spese, è la consapevolezza di non avere nessuno su cui contare se mi dovesse succedere qualcosa. L’unica brutta esperienza che ricordo è stata provare il couchsurfing a Santiago de Chile e dover lasciare la casa di punto in bianco nel mezzo della notte.”

“Quando si tratta della mia sicurezza, mi fido del mio istinto. Se non mi sento tranquilla a fare qualcosa o ad andare da qualche parte, non lo faccio, punto. Se qualcuno mi trasmette una sensazione strana, lo/la evito.

Solo perché hai 40 o più anni non significa che non ti meriti del tempo per te stessa. Negli anni ho cambiato il mio modo di viaggiare, ho un ritmo molto più lento adesso perché infilare troppe attività in un arco di tempo breve mi stanca. Per me contano le conversazioni con la gente del posto, la qualità dei momenti.

Per quanto riguarda il ritmo di viaggio, adesso preferisco la qualità alla quantità. Visito meno posti ma passo più tempo in ciascuna destinazione. Non si tratta di spuntare le voci della lista “Cosa da fare prima di morire” (detesto questo approccio) ma di vivere un’esperienza significativa. Viaggiare mi ha dimostrato che sono più aperta e generosa di quanto pensassi. Il mio consiglio per ogni donna che sta pensando di fare un viaggio da sola è solo: parti!

Marie-France Roy (56) è una scrittrice di viaggio e blogger di Montréal. Oggi vive a Toronto. Viaggiare è stato il suo sogno fin da bambina.

“Ho fatto il mio primo viaggio da sola nel 1992, destinazione Parigi, avevo 29 anni. Avevo passato anni a studiare, lavorare e mettere da parte i soldi, poi ho aspettato altri anni ancora cercando di convincere fidanzati e amici a venire con me. Sembrava che tutte le persone che conoscevo avessero altre priorità. Alla fine, ho deciso di partire da sola. L’alternativa era non partire proprio e io sentivo di aver atteso già fin troppo tempo.

Quando viaggi da solo non devi consultare nessuno o scendere a compromessi, poi è molto più facile conoscere altri viaggiatori o persone del posto. Sembrerà un controsenso, ma in realtà si incontrano molte più persone quando si è da soli. Riesci anche a fare più attenzione a ciò che ti circonda. Senza un compagno di viaggio a distrarti, sei più attento, fai caso ai piccoli dettagli e ti fermi a riflettere sulle tue scoperte.

Esistono chiari vantaggi nel viaggiare da sola ad una certa età. Negli ultimi anni, capita spesso che altri passeggeri del volo mi aiutino a tirar giù la borsa dalla cappelliera senza che debba neanche chiederlo.

Prendo delle precauzioni come non passeggiare di notte da sola in luoghi deserti e mi informo sui pericoli o sulle aree malfamate dei paesi che visito. Faccio le vaccinazioni necessarie con regolarità e porto con me un kit di pronto soccorso. Tengo le carte di credito in posti separati e porto con me solo piccole quantità di denaro contante. E mi fido sempre del mio istinto.”

“È impossibile viaggiare da soli per tre decenni senza incorrere in qualche esperienza negativa: la mia è accaduta a Puerto Iguazú, quando sono stata morsa da un cane randagio ad una settimana dalla partenza per una crociera in Antartide.

Quella crociera è stata senza dubbio il viaggio più bello di sempre. Il paesaggio naturale incontaminato tra iceberg blu, ghiacciai e centinaia di pinguini e animali sembrava non aver mai visto esseri umani prima di allora. Le esperienze più speciali si sono presentate ogni volta che mi sono spinta al di là della comfort zone. Per esempio, fare paracadutismo in tandem a 46 anni, oppure l’autostop per la prima volta in Nuova Zelanda a 52, un paese che reputo sicuro per provare cose nuove.”

Un’altra esperienza incredibile è stata visitare le Isole Galápagos a bordo di un piccolo battello e fare trekking lungo il Cammino Inca. Altre esperienze speciali sono legate agli incontri con i local, alcuni mi hanno invitato a mangiare con loro, altri mi hanno portato a bere nel loro posto preferito.

Quando ho iniziato a viaggiare alloggiavo in alberghi economici e affittacamere. Ho scoperto gli ostelli solo intorno ai 35 anni e a volte ho dormito anche nei dormitori sebbene preferisca sempre avere una stanza solo per me. Oggi scelgo di dormire in una stanza o un appartamento AirBnB oppure cerco un albergo o un affittacamere conveniente. Adesso mi piace l’idea di avere il mio bagno privato. Di tanto in tanto ho utilizzato un portale chiamato Trusted Housesitter in cui ci si offre di badare alla casa di qualcuno che si deve assentare in cambio di alloggio gratis: da donna matura, ispiro anche maggiore fiducia.

Quando ho iniziato a viaggiare, tutto era nuovo e volendo vedere quante più cose possibili, mi spostavo di città in città ogni pochi giorni. Probabilmente i miei livelli di energia erano più alti allora. Dormivo molto meglio prima dei 50, questo sicuramente aiutava.

Adesso preferisco rimanere più a lungo nello stesso posto e scoprirlo con calma girando i quartieri a piedi e osservando le persone nei bar. Mi piace ancora partecipare alle lezioni di cucina, i trekking guidati o le gite di un giorno, ma non mi sento obbligata a visitare ogni attrazione turistica.

Ciò che direi a tutte le cinquantenni è: se avete voglia di vedere il mondo, cominciate subito. Non vorrei usare toni lugubri, ma la gente comincia a morire intorno ai 50 anni. La mia zia preferita è morta a 57 e ho perso un amico che aveva 61 anni l’anno scorso.

Ci sono migliaia di viaggiatori in solitaria di tutte le età là fuori, e pare che la maggior parte siano donne. Non sarai sola. Se sei sempre circondata da persone, un ottimo modo per abituarsi alla solitudine è esplorare la propria città da sola.

Come qualsiasi altra cosa nella vita, viaggiare da soli diventa sempre più facile con il tempo, sia dal punto di vista pratico che psicologico. Facendolo con frequenza diventerà una normalità. Viaggiare da sola mi ha dimostrato che sono più forte e piena di risorse di quanto avessi pensato un tempo, e che posso gestire qualsiasi situazione e risolvere ogni problema.

Isabel Conway (60) è una premiata scrittrice di viaggio di Limerick, Irlanda, che ha vissuto e lavorato anche in Belgio, Svezia e Olanda. Adesso vive a Kinsale, Cork.

“Ho cominciato a viaggiare da sola per caso. Dovevo andare a San Francisco con un’amica ma c’era sciopero delle banche e lei era rimasta bloccata da un picchetto. Io ho raccolto i miei risparmi e sono partita comunque. Una volta arrivata a San Francisco mi sono sentita completamente sola.

Ho fatto un tour della città e sono dovuta fuggire da un uomo inquietante che si era preso una cotta per me e mi rincorreva in giro per Alcatraz. Io avevo 21 anni, lui l’età di mio nonno. Uscire la sera non è facile quando si è da soli. Mi mancava potermi sedere in un bar e rilassarmi.

Quando avevo 18 anni e studiavo a Dublino era normale fare l’autostop per ottenere un passaggio verso l’università, ma non lo è certo adesso. Penso che alcuni paesi che ho visitato fossero più sicuri per le donne in passato in confronto ad oggi. Un aspetto grandioso di diventare adulti è che si sviluppa un sesto senso per i luoghi e le persone pericolose. Il mio consiglio è dare sempre l’impressione di sapere dove si è diretti, mai dare a vedere di essersi persi, guardandosi intorno per strada con una mappa in mano. Non portate borse a spalla o macchine fotografiche a tracolla.”

Tuttavia, sono convinta che si debba avere fiducia nelle persone perché sebbene sia importante fare attenzione a non esporsi ai pericoli, in genere la gente è disponibile e generosa con i viaggiatori stranieri.

Rispetto ai primi viaggi fatti 40 anni fa, adesso si trovano molte più informazioni su internet e sui social media per organizzare al meglio l’itinerario. Sono stata ovunque nel mondo in solitaria. Anche durante i viaggi stampa per il lavoro, rimango spesso un po’ più a lungo per visitare il paese da sola. Mi piace vedere il mondo attraverso i miei occhi e parlare con la gente.

Quello che direi alle donne della mia età che vogliono viaggiare è: se avete la possibilità e i soldi, partite e basta! Non state ad aspettare...

Consigli pratici per viaggiare da sole

  • Scegliere la destinazione con cura: Optare per luoghi noti per la sicurezza e l'accoglienza. Canada, Portogallo, Svizzera, Islanda e Malta sono spesso consigliati.
  • Pianificare l'itinerario: Avere un'idea generale del viaggio, ma lasciare spazio alla flessibilità per incontri inaspettati. Condividere l'itinerario con persone fidate e rimanere in contatto regolarmente.
  • Sicurezza: Evitare di camminare da sole di notte in luoghi isolati e cercare di non arrivare in un luogo nuovo nel cuore della notte. Fidarsi del proprio istinto.
  • Documenti e beni: Fare copie digitali e cartacee dei documenti importanti. Avere due carte di credito conservate in luoghi diversi. Utilizzare una cintura porta soldi discreta.
  • Lingua: Imparare qualche parola nella lingua del posto per facilitare la comunicazione.
  • Contatti: Partecipare a visite guidate o attività per incontrare altre persone. Non aver paura di avviare una conversazione con la gente del posto.
  • Assicurazione di viaggio: Stipulare un'assicurazione di viaggio per affrontare eventuali imprevisti.

Destinazioni consigliate per donne che viaggiano da sole

Secondo uno studio di HomeToGo, le 5 migliori destinazioni per donne che viaggiano da sole, valutate in base a sicurezza, ospitalità, attività, trasporti e costo della vita, sono:

  1. Italia
  2. Indonesia
  3. Perù
  4. Islanda
  5. Marocco

App utili per viaggiatrici solitarie

  • Travel Ladies: Un'app gratuita per connettersi con altre donne in cerca di compagne di viaggio, trovare alloggi sicuri e condividere esperienze.
  • TripWhistle: Fornisce numeri di emergenza per paesi stranieri.

Ulteriori consigli

  • Fidarsi del proprio istinto.
  • Essere aperte a nuove esperienze.
  • Godersi la libertà e l'indipendenza.

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