Albergo Atene Riccione

 

Viaggio a Capo Nord in Moto: Un'Avventura Indimenticabile

La meta di un viaggio indimenticabile è Nordkapp: il percorso prevede di raggiungere prima le isole Lofoten in cinque giorni con una moto - una Harley Davidson Road King - per partecipare al raduno “Nordic Harley Days” e poi fare il post-ride a Capo Nord insieme ad altri partecipanti al raduno.

Preparazione e Partenza

Le moto devono essere tagliandate poco prima della partenza e con pneumatici nuovi visto i km che si andranno a percorrere. Partenza alle 7.00 da Firenze, all’ultimo minuto tolgo dal bagaglio una maglietta a maniche corte perché non credo che farà molto caldo, anzi prevedo freddo e pioggia…

Itinerario e Tappe

Giorno 1: Firenze - Rothenburg Ob Der Tauber (Germania)

Per ora caldo, malgrado sia presto, non c’è molto traffico anche se sulla nuova variante di valico ci sono dei lavori… ma non l’hanno inaugurata da poco? Comunque troviamo una lunga fila appena entriamo sull’autostrada del Brennero ma per fortuna riusciamo a svicolare abbastanza bene e raggiungiamo il confine verso l’ora di pranzo. Ci fermiamo per il pieno e per un panino veloce, dopo aver pagato il bollino austriaco di 5 euro circa. Raggiungiamo facilmente Monaco di Baviera, ma poi cominciano i lavori sulle autostrade tedesche: si viaggia su due corsie, senza quella di emergenza, il navigatore va in tilt e invece di farci salire verso Stoccarda ci devia verso Norimberga. Cosi per raggiungere Rothenburg Ob Der Tauber - la nosyta prima destinazione - ci schiacciamo c.a. 100 km in più e passiamo in mezzo alla campagna! Dopo 950 km totali di viaggio arriviamo all’hotel Rappen, tempo per una veloce doccia e cena tipica bavarese, con tanto di ottima birra nella gasthof attigua all’albergo. Siamo troppo stanchi per fare una giratina nel paese ma ciò che intravediamo è davvero caratteristico.

Giorno 2: Rothenburg Ob Der Tauber - Travemunde (Germania)

Stamani partiamo con calma, abbiamo una tappa di poco più di 600 km, per raggiungere Travemunde per prender il traghetto notturno che ci porterà direttamente in Svezia a Trelleborg. Mi sarebbe piaciuto fare un giretto nel centro di Rothenburg ma Vittorio vuole partire perché teme che stia arrivando una brutta perturbazione… Così ci rimettiamo in viaggio ma le autostrade tedesche sono una vera delusione: lavori a tutto spiano, rallentamenti e code infinite, naturalmente non si fa attendere nemmeno una bella acquata: la prima del nostro viaggio e purtroppo la prima di una lunga serie! Sostiamo per il pieno e per un panino veloce; le autostrade sono gratuite ma negli autogrill si paga il bagno. Ogni tanto si trovano delle aree di sosta con bagni gratuiti ma sono in condizioni bruttine e poi tanto dobbiamo fermarci comunque per la benzina, quindi tanto vale pagare anche i 70 centesimi di rito ogni volta per il bagno! Arriviamo a Travemunde verso le cinque del pomeriggio ed entriamo in paese convinti di vedere dei cartelli stradali con le indicazioni per l’imbarcadero. Purtroppo non è così e Vittorio è costretto ad impostare il navigatore con le coordinate esatte del molo di partenza. Ci mettiamo in fila, abbiamo prenotato il viaggio via Internet con la TT Line (188 euro in due con cabina e passaggio moto), rimaniamo in attesa con altre macchine e con un’altra moto con due ragazzi che sono stracarichi di bagagli e hanno una sella ricoperta dal pelo di qualche animale…non oso pensare quanto sia piacevole starci sopra quando piove o quando fa veramente caldo! Verso le 19.00 ci fanno salire a bordo; lasciamo la moto che non viene nemmeno legata, in quanto l’addetto ci dice che non ce n’è bisogno dato che il mare è calmissimo. La nostra cabina è grandissima, è per l’handicap, non so come mai ci sia toccata ma stiamo veramente comodi. Mangiamo qualcosa al bar e godiamo di un’ottima vista: siamo all’interno di una grandissima nave, con 12 ponti e tanti servizi.

Giorno 3: Trelleborg - Uppsala (Svezia)

Sbarchiamo in orario alle 7.30 a Trelleborg, in terra di Svezia: il cielo è grigio e non promette niente di buono. Il porto è molto grande, usciamo e preleviamo un po’ di corone ad un bancomat. Raggiungiamo facilmente l’autostrada, che lontano dalle città è scarsamente frequentata. Il tratto verso Stoccolma ha la doppia corsia e distributori sono frequenti; pranziamo ad un Mac Donalds, dove riposiamo un pò e godiamo del wifi ma - purtroppo - ripartiamo con la pioggia. Mentre siamo in una stazione di servizio si avvicina una coppia di harleysti svedesi, con la quale scambiamo due parole: alla fine sono meravigliati che in poco tempo abbiamo già fatto tanti km! Arriviamo in serata all’hotel Fyrslund nella zona adiacente l’autostrada ad Uppsala, accolti da un vento freddo. Check in e saliamo nella camera, davvero minuscola ma una bella doccia ci rimette al mondo. Scendiamo per la cena ma il ristorante dell’hotel è chiuso; proviamo da Subway ma anche quello ha già chiuso… Poi improvvisamente il ristorante riapre ma ci sono solo due scelte sul menu; data la situazione ci vanno più che bene anche se non sono tipiche di questi posti: kebab e maiale fritto! Vorà dire che il famoso salmone svedese lo mangeremo a Marrakech… Spendiamo 315 corone in due e ce ne andiamo a letto dato che la tappa di domani sarà ancora più impegnativa.

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Giorno 4: Uppsala - Storuman (Svezia)

Oggi siamo partiti verso le 8.00 e abbiamo continuato verso nord; l’autostrada ha iniziato a diventare a una sola corsia ed abbiamo cominciato ad attraversare zone ricche di alberi e di laghi. Abbiamo girato verso ovest in una strada secondaria, il cielo è diventato sempre più nero e la pioggia è cominciata a cadere in abbondanza, per fortuna senza durare troppo a lungo. I boschi sono sempre più fitti e non sono più recintati, per cui incontriamo una renna sul bordo della strada che non si spaventa nemmeno sentendo il rombo dell Harley! Abbiamo ancora benzina ma cominciamo a preoccuparci: non abbiamo trovato posti di rifornimento e di ristoro da più di 2 h! Ci fermiamo un attimo per sgranchirci le gambe e il posteriore ma io ho davvero necessità anche di un bagno; sarei anche decisa ad inoltrarmi nella boscaglia ma Vittorio mi convince ad aspettare. Ha ragione lui, poco dopo infatti troviamo finalmente un cartello che segnala un paese e una pompa di benzina! Il bancomat funziona, entriamo nel supermercatino e io chiedendo urgentemente del bagno. Son molto gentili, ci fanno andare nel bagno del personale; poi compriamo del pane e del formaggio con una coca per pranzo e ci sediamo al tavolinetto fuori dal supermercato con un bel sole che ci riscalda. Riprendiamo il viaggio e dopo pochi km in un paese ovviamente troviamo un’area di servizio bellissima! Mannaggia…Arriviamo a Storuman in serata all’hotel Toppen, 950 corone in due. Alla reception impieghiamo un po’ di tempo in quanto un finlandese ha dei problemi con la prenotazione fatta su Booking mentre io ho contattato direttamente l’hotel e non ho problemi. Abbiamo una bella stanza, tranquilla, il paese ha meno di 3000 abitanti… una botta di vita! Ceniamo al ristorante dell’hotel con pytt i panna e insalata ai gamberetti, innaffiati da un’ottima birra. Paghiamo in anticipo 389 corone in due (evidentemente hanno paura che qualcuno possa fregarli…): fanno sempre così sia per gli alberghi ed anche in molti ristoranti.

Giorno 5: Storuman - Isole Lofoten (Norvegia)

Iniziamo l’ultima tappa, direzione isole Lofoten, quella che si rivelerà essere la più dura del viaggio per via della pioggia, del freddo e della la lunghezza… ma alla fine sopravviveremo! Siamo diretti ad ovest, verso il confine con la Norvegia; le strade sono molto belle, in montagna, peccato che la pioggia ci colpisca e il freddo si intensifichi. Raggiungiamo la vetta delle montagne ed avvistiamo la neve, il cielo sempre più grigio ci dà il benvenuto… Ci fermiamo per mangiare qualcosa in un’area di servizio, scegliamo qualcosa di caldo, sembra di essere in un rifugio montano, la temperatura è invernale. Riprendiamo a viaggiare, scendiamo verso il mare, ma la situazione climatica non migliora. Attraversiamo delle gallerie che sembrano risalire all’800: sono buie e molto strette, il casco bagnato rende impossibile una visuale discreta, menomale che non c’è molto traffico! Arriviamo precisi a Borgnes per prendere il traghetto mentre sta partendo ma non riesco a sfilare la carta di credito dal portafoglio, ho le mani congelate e i guanti fradici di pioggia! Alla fine saliamo sul ferry e chiudono il portellone all’istante: evidentemente aspettavano solo noi per partire! E’ una era fortuna perche altrimenti saremmo stati costretti ad attendere due ore e mezza il ferry successivo, lì al molo senza riparo e sotto l’acqua! Prendiamo subito una cioccolata calda ma non facciamo in tempo a scaldarci che già arriviamo perchè la traversata per le Lofoten dura solo 45 minuti. Penso che ormai ci siamo e invece dobbiamo affrontare ancora due ore di strada sotto un’interminabile pioggia. Le strade sono belle, ma la cappa nera del maltempo ci impedisce di godere di questi stupendi panorami. Non so come farò a resistere, desidero solo una doccia bollente… Il navigatore ci tradisce un’altra volta e siamo costretti a tornare indietro. Finalmente, verso le otto raggiungiamo l’hotel Scandic a Svolvaer (sede del raduno Harley), dove resteremo per 3 giorni finalmente in assoluto relax! Dopo una doccia superlativa ceniamo a buffet in hotel e poi raggiungiamo la piazza dove si trova il raduno. Ci registriamo e ci vengono consegnati i braccialetti identificativi, le pin e il programma del raduno. Un ragazzo molto disponibile e simpatico ci chiede se l’indomani possiamo farci intervistare da una tv norvegese che cerca i motociclisti venuti da più lontano: Vittorio non è molto convinto ma io sono subito entusiasta.

Giorno 6: Isole Lofoten

Stamani mi sono alzata piena di gioia, vedremo le isole in tutta tranquillità e per di più c’è un bellissimo sole! La colazione è davvero fantastica, mi riempio il piatto con salmone fresco e affumicato, formaggio e pane nero, una goduria: ora siamo finalmente in vacanza, ora riconosco la Norvegia! Non facciamo a tempo a tornare in camera che squilla il telefono, la tv ci sta aspettando. Meno male che Vittorio accetta di buon grado, si vede che la dormita, il sole e la colazione gli hanno ridato entusiasmo! Nella piazzetta ci aspetta un giornalista e un cameraman, vogliono sentire il rombo, ci chiedono da dove veniamo, quanto ci abbiamo impiegato e se è finito il tempo degli harleysti in tenda. Per noi due non è mai cominciato, per la verità! Mi fa piacere che anche Vittorio sia in forma, se sono stanca io, figuriamoci lui che ha guidato per 3700 km in cinque giorni ed ha certo preso vento e freddo più di me! Ci uniamo a un gruppo di partecipanti al run del mattino per raggiungere il museo vichingo. La strada è bellissima, i panorami mozzafiato, attraversiamo ponti, spiaggette dove qualcuno ha anche il coraggio di fare il bagno, colline e piccoli villaggi. Entriamo nel museo vichingo che francamente sa di poco: c’è qualche reperto, assistiamo alla proiezione di un filmato con l’audio guida in italiano ma alla fine ci sono solo due sale con qualche teca. Finalmente anche un negozio: adoro lo shopping, mi dà una carica…ma qui non c’ è molto da comprare e poi lo spazio a disposizione nel bagaglio non è moltissimo e devo scegliere bene! Usciamo, malgrado il bellissimo sole tira molto vento ed ho freddo, tremo al pensiero che potrei soffrirne ancora di più nei prossimi giorni, non sono poi così attrezzata. La maglietta termica, che secondo Vittorio e il commesso di Motorama mi doveva far schiantare di caldo è invece appena sufficiente, considerato che ho altri 3 strati addosso. Devo escogitare qualcosa prima di partire per Capo Nord!Scendiamo dalla collina del museo e raggiungiamo a piedi il mare dove c’è una festa vichinga con tende, mercatino e persone vestite in costume. Sembra una sorta di festa medievale come quelle che fanno dalle nostre parti. C’è anche una barca vichinga che fa fare un piccolo giro per la baia. Lì facciamo amicizia con un gruppo di italiani provenienti addirittura da Palermo che sono simpaticissimi e con i quali condivideremo in allegria i giorni a seguire.Sono una famiglia con due amici e con anche una coppia di norvegesi di Oslo che frequentano da qualche anno grazie ai raduni precedenti. E’ piacevole scambiare quattro chiacchiere nella propria lingua, ridere al sole e dimenticare la fatica dei giorni passati. Decidiamo di mangiare qualcosa insieme, anche se praticamente è quasi ora di merenda ma dopo l’abbondante colazione fatta al mattino non si avvertiva il morso della fame. Raggiungiamo dopo una mezz’oertta di moto Hennisvager, un ristorantino davvero carino. Rune (il nostro nuovo amico norvegese…) ci chiede di scegliere se stare fuori o dentro a mangiare e noi optiamo per l’interno; il sole sta calando e quindi preferiamo il teporino del locale. La moglie di Rune invece, un po’ scaratteriata, ci dice che lei è norvegese e quindi mangia fuori, ha già una birra in mano e non ha fatto nemmeno un brindisi con noi. Rimango abbastanza basita…Alla fine ci sediamo ad una tavolata, Rune è molto cordiale e ci consiglia il carpaccio di balena, il piatto tipico locale. Ordiniamo molto contenti di provare una specialità del luogo; so che gli animalisti non saranno contenti ma noi non siamo certo vegetariani e adoriamo provare i piatti tipici. Dopo un po’ che chiacchieriamo e brindiamo allegramente si unisce a noi anche la moglie di Rune che comunque ha già il suo piatto di balena! Rune ci spiega intanto come mangiarlo e dopo poco il piatto finalmente arriverà a tutti. Ci portano un tagliere con del carpaccio affumicato di balena, pane sottilissimo tipo il carasau sardo, un ciotolino di cipollina fresca tritata finemente ed uno di maionese allo yogurt. E’ davvero una bontà e va giù rapidamente accompagnato da una bella birra gelata. Salutiamo gli altri e ci fermiamo a vedere il paesino: quattro case, una pasticceria e due negozietti di souvenir. Compro qualche calamita da regalare ma i prezzi sono alti e la scelta limitata. Torniamo in hotel molto soddisfatti della bella giornata trascorsa; un po’ di relax e poi andiamo a fare un salto al raduno. Scambiamo quattro chiacchiere con un po’ di gente e poi ce ne andiamo a dormire.

Giorno 7: Isole Lofoten

Decisamente oggi non è la giornata di ieri: il cielo è nuvoloso e fa molto freddo ma comunque ci uniamo al gruppo che visiterà la parte nord dell’isola, decisamente più esposta al brutto tempo in quanto affacciata sull’oceano. Il percorso si inerpica nelle stradine dell’interno dell’isola, saliamo attraversiamo paesini dove la gente ci saluta festante, superiamo gruppi di intrepidi ciclisti e raggiungiamo una baia dove riempiamo l’unico locale del luogo e dove possiamo rifare colazione con dolci e caffè. Scambiamo due parole con una corpulenta donna norvegese che si è presa due pezzoni di torta e con un inglese piuttosto infreddolito (eppure è inglese e quindi dovrebbe essere abituato a questo clima infausto…). Torniamo verso l’albergo e ci prepariamo per la cena con gli amici palermitani; intanto girellando per i pochi negozi mi è venuta l’idea di comprare un piumino. Naturalmente Vittorio trova l’idea inutile ma io vado dritta all’obiettivo e appena ...

Capo Nord: Il Punto Più a Nord d'Europa

Capo Nord - lo dice il nome stesso - viene definito come il punto più settentrionale d’Europa, quanto meno dell’Europa continentale (eh sì, perché non bisogna dimenticarsi che ci sono le isole Svalbard, le terre abitate più a nord non solo d’Europa ma di tutto il mondo). In realtà Nordkapp non è il vero punto più a nord d’Europa. Il primato spetta al promontorio di Knivskjellodden, che si trova sempre sulle coste norvegesi, poco oltre Nordkapp (1.500 metri più a nord per l’esattezza).

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Come Arrivare a Capo Nord

Per andare a Capo Nord ci sono diverse possibilità in quanto ai mezzi: molti viaggiatori partono direttamente da casa con i propri mezzi (è un grande classico farlo in bici, in moto o in camper); molti altri ci arrivano volando in Scandinavia e quindi noleggiando un mezzo lì; altri ancora ci arrivano con i mezzi pubblici (i più romantici in nave).

Via Terra

Se decidete di partire con la vostra auto direttamente dall’Italia, la strada più “breve” è quella che attraversa Svizzera, Germania, quindi Danimarca, Svezia, un piccolo tratto di Finlandia e infine l’ultimo tratto in terra norvegese.

Ponte di Øresund

Così facendo eviterete di percorrere le panoramicissime ma tortuose strade norvegesi e non dovrete nemmeno caricare la macchina su una nave: vi basterà attraversare il ponte di Øresund che collega Copenaghen, in Danimarca, a Malmö, in Svezia. Attraversare il ponte richiede però il pagamento di un pedaggio: per automobili e camper fino a 6 m di lunghezza il costo attualmente è di DKK 440.00 (circa 59€), per una moto DKK 225.00 (circa 30€), per un van DKK 880.00 (circa 118€).

Nordkapptunnelen

L’ultimo tratto di strada per arrivare a Capo Nord è parte della Strada europea E69 e prevede l’attraversamento di cinque tunnel, di cui uno sottomarino di quasi 7 km, 212 metri al di sotto del livello del mare: il Nordkapptunnelen, ovvero il Tunnel di Capo Nord. Aperto nel 1999, è andato a sostituire l’attraversamento in traghetto, un tempo l’unico modo per raggiungere Capo Nord (che di fatto si trova su un’isola, l’isola di Magerøya). Percorrere questo tunnel sottomarino richiede cautela (ha una pendenza del 9% e si deve procedere a velocità ridotta). Fino al 2012 il tunnel era a pagamento, ora non più.

Voli e Noleggio Auto

In alternativa potete volare in Norvegia dall’Italia e quindi noleggiare un auto direttamente sul posto, in città o in aeroporto. L’aeroporto più vicino a Capo Nord si trova nel minuscolo paese di Honningsvåg, raggiungibile con voli interni dalla Norvegia (la compagnia Norwegian Widerøe effettua collegamenti diretti dalla città di Hammerfest). In alternativa potete volare su Alta o Lakselv.

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Mezzi Pubblici

L’auto o un proprio veicolo non è l’unica opzione per raggiungere Nordkapp: potete farlo anche con i mezzi pubblici. Non è invece possibile arrivare a Capo Nord in treno. Il punto più a nord servito da una linea ferroviaria è Narvik, 700 km a sud di Nordkapp.

  • La compagnia Boreal effettua collegamenti da Alta a Honningsvåg (sono circa tre ore di strada).
  • La compagnia Nor-way Bussekspress effettua invece collegamenti dalla città di Tromsø, a circa 530 km da Nordkapp.
  • La compagnia Lapin Linjat ha collegamenti da Rovaniemi, in Finlandia; anche in questo caso il viaggio è lungo (dura all’incirca 11 ore).
  • Ci sono anche bus locali giornalieri (il North Cape Express) da Honningsvåg a Capo Nord. I bus partono tutti i giorni accanto all’ufficio turistico alle 11:30 (11:45 in estate) e arrivano alle 12:15 a Capo Nord. La partenza per il rientro è alle 13:45 con rientro a Honningsvåg alle 14:30.
  • Il servizio traghetti di Hurtigruten, il postale dei fiordi norvegesi in servizio dal 1893, percorre la costa norvegese da Oslo a Bergen spingendosi fino alle isole Lofoten ma anche fino a Tromsø e Honningsvåg (il viaggio dura circa 17 ore). Gli itinerari sono diversi, a seconda della stagione e delle località che si desidera raggiungere.

Regole Stradali e Pedaggi

Una cosa da tenere bene a mente quando si viaggia verso Capo Nord è che per percorrere molti tratti stradali norvegesi è necessario registrarsi per il pagamento dell’eventuale pedaggio (non ci sono caselli autostradali dove pagare al momento), pena il pagamento di sanzioni. Inoltre: in generale in Norvegia il limite di velocità è di 80 chilometri all’ora, che scende a 50 km/h (o 30 km/h) nei centro abitanti e raggiunge un massimo di 110 km/h per autostrade e superstrade. La guida in stato di ebbrezza è severamente punita: il tasso alcolemico massimo è 0,02%. Anche usare il cellulare alla guida viene severamente punito. Le strade norvegesi sono comunque sempre ben tenute e ben segnalate, anche nei dintorni di Capo Nord.

Cosa Vedere Lungo il Percorso

Una prima cosa importante da sapere è che Nordkapp corrisponde al nome del promontorio, non c’è un villaggio o una città vera e propria con questo nome. La strada per arrivarci - la famosa E69 di cui parlavo poco sopra -, è una strada molto scenografica, che costeggia e risale i fiordi, tra distese di brughiere, spiagge bianche (con un mare che a volte ha anche colori inaspettatamente quasi tropicali!), piccoli abitati con le caratteristiche casette rosse (le troverete dappertutto a queste latitudini) e montagne dal profilo aguzzo. Questo per dire che la strada per arrivare a Capo Nord è già essa stessa il viaggio!

Per andare da Olderrfjord a Capo Nord ci vogliono circa due ore di strada, ma mettetene in conto di più perché vi vorrete fermare per fare foto ogni cinque minuti (e lo dice una che non è una amante dei paesaggi nordici).

Ingresso a Capo Nord

In realtà fino al 2021 era previsto un biglietto di ingresso e si doveva pagare anche se non si desiderava entrare al centro visitatori. Dopo di che le cose sono cambiate: ad agosto 2023 (quando ci siamo stati noi, alle 23:00) il pagamento era gratuito e così pure l’ingresso all’area; si pagava solo l’ingresso al centro visitatori.

Altra informazione importante è che non ci sono orari di ingresso: si può visitare Nordkapp tutti i giorni, 24 ore su 24. All’ingresso c’è una sbarra ma nessuno vi fermerà. Il mio consiglio è comunque quello di consultare la webcam prima di andarci.

Alloggi Vicino a Capo Nord

La cosa migliore è scegliere un alloggio nelle immediate vicinanze, ovvero intorno a Skarsvåg. Qui si può scegliere tra tre opzioni: hotel, bungalow o camping.

Il camping è suddiviso in due aree, a poca distanza l’una dall’altra: da una parte le cabin private, con bagno in comune, e un piccolo ristorante; nell’altra zona invece c’è la reception, la cucina a uso comune, i bagni comuni e il prato dove è possibile piantare la tenda di fronte a un bel laghetto o parcheggiare il proprio camper o van.

Consigli Utili

  • Pianificazione del Percorso: Considerare le condizioni stradali e i pedaggi.
  • Equipaggiamento Adeguato: Prepararsi per il freddo e la pioggia, anche in estate.
  • Alloggi: Prenotare in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione.
  • Rifornimenti: Assicurarsi di avere sempre carburante a sufficienza, poiché le stazioni di servizio possono essere distanti tra loro.

Tabella dei Costi Indicativi

Voce di Spesa Costo Approssimativo
Traghetto TT Line (2 persone + moto) 188€
Pedaggio Ponte di Øresund (moto) 30€
Pernottamento in hotel (a notte) 90-150€
Pasto medio (a persona) 30-50€

Capo Nord è sicuramente la meta di questo grande viaggio in moto ma è anche l'inizio di un meraviglioso percorso di scoperta nella natura ancora selvaggia di questo angolo di paradiso.

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