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Viaggio in Guatemala: Consigli Essenziali per un'Avventura Indimenticabile

Nonostante non sia uno dei paesi più facili che io abbia visitato, un viaggio in Guatemala fai da te è veramente fattibile per chiunque, basta porre un pochino di attenzione ed ascoltare consigli che le persone del luogo hanno da dare.

Quando Andare in Guatemala

Il Guatemala ha due stagioni: la stagione umida e quella secca. La stagione secca cade tra novembre e aprile e la stagione delle piogge è tra maggio e ottobre. Il consiglio, che poi è quello che ho seguito io, è quello di provare a programmare la tua visita durante la stagione secca, quando è più probabile trovare cielo azzurro e bel tempo. Tuttavia, poiché questo è il periodo più gettonato, i prezzi sono più alti e hotel ed escursioni vengono prenotate più in fretta, per cui pianifica e prenota prima.

Durante la stagione delle piogge avrai più libertà di lasciare le cose all’ultimo minuto e i prezzi saranno più bassi, quindi viaggiare in questo momento è vantaggioso. E non preoccuparti, anche se il tempo non è così buono, le mattine sono generalmente soleggiate e secche, quindi potrai comunque uscire e goderti tutto ciò che questo bellissimo paese ha da offrire.

Guatemala Fai da te in 15 Giorni: Itinerario e Consigli

Durante il nostro viaggio in Messico, Guatemala e Belize, abbiamo deciso di dedicare a questo genuino paese un itinerario di circa 15 giorni, anche se con il senno di poi gliene avrei dedicati un paio di più visto che ci sono luoghi che avrei voluto visitare ma per i quali non abbiamo avuto tempo a sufficienza.

Del resto quando si viaggia fai da te non è sempre facile capire attraverso internet o la lettura dei blog quanto tempo un luogo meriti veramente, o quanto tempo viene sprecato in trasporti infiniti, nella snervante ricerca del bus giusto, negli imprevisti e nelle lunghe attese. A volte si pensa di riuscire a fare due o tre cose in un giorno solo e poi si finisce per riuscire a farne a male pena una e allora qualsiasi programma salta. Se poi invece che essere attenti pianificatori si è anche improvvisatori, questa variabile tempo diventa decisamente indecifrabile e alla fine si è, volenti o nolenti, costretti a rinunciare a qualcosa.

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Altre volte invece non si capisce esattamente cosa un luogo è in grado di darci finchè non ci si mettono i piedi dentro ed ecco che i due giorni che si pensava di trascorrerci diventano anche 4 o 5. Del resto quando si arriva in un posto e si resta letteralmente con la bocca aperta dallo stupore, è cosa buona e giusta dedicargli il tempo che si merita.

In ogni caso questo è il mio itinerario in Guatemala di (circa) 15 giorni, da quando siamo entrati dal Messico in Guatemala passando a piedi la frontiera a Talismàn, a quando ne siamo usciti dalla parte opposta per concederci qualche giorno di meritato riposo nella serena e pacifica isola di Caye Caulker, in Belize.

Itinerario e Tappe

Noi siamo arrivati dall’itinerario in Messico. Dopo San Cristobal de Las Casas ci siamo spostati a Boca del Cielo e da qui, attraverso la frontiera di Talismàn siamo entrati in Messico per fermarci come prima tappa a San Marcos (tappa intermedia) e arrivare successivamente sul Lago Atitlàn.

Effettivamente quindi posso dire che il nostro itinerario di 15 giorni in Guatemala comincia dal Lago Atitlan: qui abbiamo soggiornato alcuni giorni (in realtà siamo stati in Guatemala più di due settimane) per rilassarci dopo più di un mese di viaggio e visitando nei dintorni tutte le varie cose da fare e vedere (vedi dettagli in seguito). Dal lago Atitlan ci siamo poi spostati ad Antigua, l’antica Capitale del Guatemala: anch’essa meriterebbe almeno 3 giorni pieni per essere esplorata come si deve.

Da Antigua abbiamo poi raggiunto Lanquin per visitare Semuc champey: abbiamo volontariamente “saltato” Guatemala City in quanto non ci sono particolari attrattive ed è una città abbastanza difficile (per non dire pericolosa) da visitare da soli, senza un tour organizzato. A Lanquin ci siamo fermati un paio di giorni, giusto il tempo di visitare Semuc Champey (veramente imperdibile) e poi siamo andati verso Rio Dulce: la cittadina di per sè non è nulla di eccezionale, ma da qui si può fare l’escursione in barca lungo l’omonimo fiume, Rio Dulce appunto, per raggiungere Livingston e tornare indietro. L’ultima tappa del nostro viaggio in Guatemala è stata la cittadina di Flores, la base naturale per visitare Tikal e poi da lì ci siamo spostati a Belize City per continuare il nostro viaggio.

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Consigli Utili

Noi abbiamo effettivamente viaggiato quasi escusivamente sui mezzi locali (chicken bus) ma il viaggio è lungo, stressante, devi cambiare mille volte, insomma un’esperienza bellissima ma anche molto impegnativa e che richiede molto tempo. Il mio primo consiglio è quindi per spostarti, di usare gli shuttle bus che tutti gli ostelli e hotel organizzano per i viaggiatori stranieri. Ti fanno risparmiare un sacco di tempo, sono generalmente comodi e non hanno costi esagerati. E sono molto più sicuri!

Noi siamo arrivati dal Messico per poi continuare verso il Guatemala, ma se organizzi un viaggio solo in guatemala probabilmente arriverai a Guatemala City e ripartirai da Guatemala City. Non preoccuparti: da qui è facilissimo fare un giro ad anello nel seguente modo: Guatemala City - Lanquin - Rio Dulce - Flores - LagoAtitlan - Antigua - Guatemala City.

Se non vi interessano le escursioni sui vulcani, ma volete fermarvi ad Antigua solo un paio di giorni, il mio consiglio è di cercare poi di visitare il triangolo di Ixil. Quindi un altro itinerario di 2 settimane in Guatemala potrebbe essere: Città del Guatemala - Antigua - Lago Atitlan - tringolo di Ixil- Semuc Champey - Rio Dulce Livingston -Flores e Tikal- per tornare poi a Città del Guatemala (magari in aereo, ci sono voli interni che collegano Flores a Città del Guatemala) per il volo di ritorno.

Il Guatemala non è pericoloso ma non è neppure da sottovalutare. in realtà i crimini (che in genere sono rapine) ci sono ma sono localizzate in alcune “zone” del Paese. Quando decidi di andare da qualche parte senza agenzia o un ostello che ti organizzi il tour, chiedi sempre ai locali quali strade evitare. Se rimani nelle zone turistiche puoi stare abbastanza tranquillo, a meno che tu non faccia cazzate, ma di questo sei responsabile solo tu.

Il pericolo più grande 8per lo meno dalla mia esperienza) sono i chicken bus: sono vecchi scassati e una buona parte di autisti sono matti come dei cavalli: essendo pagati a tratte (ovvero più persone caricano e più corse fanno, più guadagnano) tanti sovraccaricano i bus e guidano veloce e senza alcun controllo. Nonostante il chicken bus sia un’esperienza fantastica nel senso di vita e di incontri, se vuoi stare tranquillo evitali come la peste. Non tutti sono così, ma alcuni si e ti giuro che io pensavo, nella tratta da San Marcos al Lago Atitlan, che sarei morta sfracellata in qualch burrone.

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Non è andata così grazie al cielo, ma se ci tornassi, non ripeterei l’esperienza per niente al mondo. Due settimane sono suffienti per vedere i maggiori luoghi di interesse del Guatemala, ma se vuoi viverlo davvero dovresti valutarne almeno tre. Visita i mercati: sono luoghi incredibili, pieni di vita e meravigliosi da fotografare. A differenza del Messico, non ho avuto problemi in guatemala a fotografare.

Itinerario Dettagliato: Giorno per Giorno

Giorni 1 e 2: Dal Messico al Lago Atitlan

Arrivare dal Messico al Guatemala passando per la frontiera di Talismàn porta via più tempo del previsto. Attraversare la frontiera a piedi è abbastanza semplice, le formalità doganali si sbrigano in qualche minuto (si paga e si mette il timbro sul passaporto) e a piedi si fa un pezzetto di strada assaliti da assillanti bagherini che cercano di cambiarti soldi ad un cambio piuttosto favorevole, per loro chiaramente.

Consiglio PRO: i bagherini ci sono anche prima della frontiera ma il cambio migliore si ottiene una volta giunti in Guatemala: basta resistere poche centinaia di metri.

Dalla frontiera non ci sono trasporti pubblici, l’unica soluzione è quella di prendere un taxi che porti fino ad un piccolo paese e da li saltare sul primo chicken bus in partenza. Visto che in Guatemala non si viaggia di notte (o per lo meno sarebbe meglio non farlo) ci fermiamo a dormire a San Marcos (da non confondere con quello sul Lago Atitlan), dove troviamo come unico alloggio una camera spartanissima senza bagno all’interno di un garage. Del resto abbiamo pagato 4 dollari non è che potessimo pretendere tanto di più, eh.

Il giorno seguente partiamo presto alla mattina: per arrivare ad Atitlan la strada è lunga e si deve cambiare chicken bus anche più di una volta. Finamente dopo tante ore, tanti balzelli e tanta fifa dopo arriviamo a Panajachel dove prendiamo la barca pubblica che porta fino a San Pedro La Laguna. Cerchiamo un hotel (impossibile non trovare da dormire, San Pedro è la mecca dei backpackers in Guatemala) e abbiamo ancora tempo per fare un giro e cercare la scuola di spagnolo e l’escursione sul Indian’s Nose per i giorni successivi.

Giorni 3, 4 e 5: Lago Atitlan ed Escursioni

Il Lago Atitlan è il lago più profondo di tutto il Centro-America ed è coronato da tre vulcani intorno: il Vulcano San Pedro, Tolimàn e Atitlan. Il Lago ospita intorno a sè più di una dozzina di città diverse: piccoli villaggi, grandi città, villaggi indigeni. Ogni posto è così diverso uno dall’altro che è bello riuscire ad esplorarli tutti quanti.

La verità è che sono 7 i villaggi assolutamente da visitare sul Lago Atitlan:

  • Panajachel: la porta al Lago Atitlan
  • Santa Cruz la Laguna: il villaggio verticale
  • San Marcos la Laguna: il villaggio hippie
  • Jaibalito: il villaggio che non c’è
  • San Pedro la Laguna: la tana dei backpackers
  • Santiago: la casa del Maximon
  • Santa Catarina Palopo

Noi abbiamo “fatto base” a San Pedro e oltre a visitare tutti i suoi dintorni, abbiamo approfittato di questi giorni per riposarci e per studiare spagnolo in una delle tante scuole sul Lago Atitlan. Di corsi ce ne sono davvero per tutti i gusti e tutti i livelli, per chi trascorre sul lago un paio di giorni, a chi invece si ferma parecchi mesi alloggiando anche presso le famiglie del posto.

Noi ci siamo fermati qualche giorno e mentre la mattina studiavamo spagnolo al pomeriggio ne approfittavamo per fare escursioni nei paesi vicini come Santiago e San Marco la Laguna. Dal lago Atitlan partono anche sentieri per svariati trekking sui vulcani intorno. Il lago Atitlan è comunque uno di quei luoghi da cui non te ne andresti mai.

Giorno 6: Chichicastenango

Giornata dedicata agli acquisti dei souvenir nel mercato di Chichicastenango che si tiene due volte a settimana ed è facilmente raggiungibile dal Lago Atitlan con gli shuttle bus messi a disposizione dagli hotel e dagli ostelli di San Pedro. Nonostante sia una delle occasioni più turistiche che si possano trovare in Guatemala, il mercato e’ una bella occasione per comprare artigianato a prezzi molto convenienti, oltre ad essere anche molto interessante.

Una raccomandazione ci tengo a fare. Ho visto turisti contrattare fino allo sfinimento sconti di un euro sui tessuti che le donne si portano appresso da vendere al mercato. Contrattare è buona cosa, ma ci sono dei limiti etici che non si dovrebbero superare. In Guatemala le donne lavorano i tessuti ancora al telaio e ci passano intere nottate: quando incontrano i turisti pur di vendere a volte sono costrette a scendere sotto il reale valore della merce, rimettendoci.

Per noi contrattare un dollaro è un gioco, ma per loro è il lavoro con cui mantengono la famiglia. Ricordate quando contrattate che non state comprando solo un pezzo di stoffa ricamata: state comprando un pezzo di stoffa ricamata a mano che oltre ad essere frutto di un duro lavoro è anche il risultato di centinaia di anni di tradizioni passate di mano in mano di madre in figlia.

Giorno 7: Da Atitlan ad Antigua

Giornata di spostamento dal Lago Atitlan fino ad Antigua. In Guatemala sia che si prendano i chicken bus, sia gli shuttle per i turisti, gli spostamenti portano via un sacco di tempo. Quando ci si sposta meglio non pianificare niente per la stessa giornata. Arrivati ad Antigua abbiamo avuto comunque ancora il tempo di cercarci l’ostello, di fare un piccolo giro di ispezione e di cercare le escursioni per i giorni successivi.

Giorno 8: Antigua

Dopo le escursioni folli dei giorni scorsi ci godiamo un po’ di meritato riposo e ci dedichiamo alla visita della cittadina di Antigua che è veramente un gioiellino. Antigua è preparatissima ad accogliere i turisti: hotel e ristoranti di ogni genere, negozi di souvenir (belli i gioielli in giada) intrattenimento e spettacoli serali. Insomma la mecca dei turisti.

Antigua è la destinazione da non perdere in ogni itinerario di viaggio, ed è facile capire perché. Antigua è la città più bella del Guatemala e vanta case coloniali, chiese, strade acciottolate: nonostante Antigua sia la città più turistica del Guatemala, mantiene ancora la sua atmosfera autentica e l’atmosfera di una piccola città. Fatta eccezione per l’architettura e i vulcani, qui i viaggiatori possono entrare in contatto con lo stile di vita tradizionale indigeno, perché molti discendenti di indigeni vivono ancora in città o nelle comunità vicine.

Ci sono due ragioni principali per visitare Antigua: esplorare il centro storico (ci sono molte cose da fare per tenerti occupato), da solo o con una visita guidata e visitare almeno uno dei tanti vulcani nelle vicinanze. Il vulcano più vicino ad Antigua è il vulcano Agua che incombe dietro la città e crea l’opportunità perfetta per scattare foto, ma i viaggiatori spesso visitano anche il vulcano Pacaya (puoi raggiungere il vulcano in auto o fare un tour da Antigua) o il tour più popolare tra i viaggiatori con lo zaino è una salita notturna al vulcano Acatenango.

Giorni 9 e 10: Trekking sull’Acatenango

Due giorni di trekking faticosissimo con pernottamento in tenda sulle pendici dell’Acatenango uno dei vulcani attivi del Guatemala. L’escursione è davvero fatico ma ne vale assolutamente la pena: siamo partiti presto alla mattina e per almeno 8 ore abbiamo camminato in salita fino al luogo del nostro accampamento, dove trascorriamo la notte. Di fronte a noi, Fuego in tutta la sua forza ha dato spettacolo tutta la notte con una serie di eruzioni di lapilli incandescenti. I fuochi artificiali della natura. Bellissima esperienza che consiglio a tutti di fare (ma la salita è dura eh)

La mattina seguente ci svegliamo prima dell’alba (verso le 4 del mattino) per percorrere l’ultima sfiancante salita che ci porta fino alla cima del vulcano per ammirare l’alba.

Informazioni Utili

Clima: Il Guatemala ha due stagioni, la stagione secca cade tra novembre e aprile e la stagione delle piogge è tra maggio e ottobre.

Documenti: Per entrare in Guatemala è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso.

Valuta: La moneta guatemalteca è il Quetzal (1 Euro = 10,71 Quetzales).

Vaccinazioni: No, non sono richieste vaccinazioni obbligatorie.

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