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Escursione alla Grotta di San Michele a Olevano: Informazioni Utili

Il culto di San Michele Arcangelo è profondamente radicato in Campania, come testimoniano le numerose chiese, i santuari e le grotte a lui dedicate.

Fuori dai circuiti tradizionali, il territorio di Olevano sul Tusciano è un luogo unico e singolare, tutto da scoprire, ricco di testimonianze artistiche, religiose e naturalistiche.

Descrizione del Percorso

Il tour vi mostrerà alcuni dei sentieri più belli della zona, visitando i monumenti principali, con un bellissimo tour intorno al castello e il suo borgo. Ovviamente non può mancare l’escursione al santuario di San Michele.

In località Ariano, nei pressi della Centrale idroelettrica Enel, si parte per l’escursione costeggiando il fiume Tusciano fino ad imboccare il sentiero che conduce alla cella di San Vincenzo, antico insediamento di monaci che provvedevano alla manutenzione della grotta e a mantenere vivo il culto per quel luogo sacro.

Da qui si può ammirare il monte Castello con in cima il vecchio castello Longobardo. Dopo 500m si lascia la via mulattiera e si prende un vecchio sentiero fatto di scaloni arrivando subito dopo alla “Ciampa del Diavolo”, roccia con un impronta somigliante ad un piede caprino che la tradizione popolare attribuisce al diavolo precipitato dall’alto dopo essere stato sconfitto dall’Arcangelo Michele.

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Si prosegue ancora per una mezzoretta sino a raggiungere la grotta. Dopo la visita alla grotta si riscende verso il fiume Tusciano dove faremo sosta per un bel ristoro nel ben curato Parco San Michele.

Sulla strada del ritorno attraverseremo il fiume sul Ponte dell’angelo e ritorneremo verso il luogo di partenza con un sentiero denominato “Puntaturo” poichè veniva utilizzato per appostarsi e combattere il nemico durante la guerra.

La Grotta di San Michele: Un Santuario Unico

La grotta di San Michele è un unicum nel Sud Italia: uno straordinario santuario longobardo dedicato all’Arcangelo Michele dove potrete ammirare varie piccole chiese altomedievali, con affreschi e stucchi.

E’ proprio questa la particolarità del luogo: la grotta, scavata grazie al millenario lavoro delle acque, non si presenta come una semplice cavità con pareti lisce o affrescate, ma al suo interno è stato costruito un vero e proprio complesso religioso con edifici indipendenti, con architetture ben definite e pareti decorate egregiamente, che impreziosiscono ancor di più la cavità.

All’interno della Grotta troviamo una basilica e numerose cappelle, ampiamente affrescate. Nelle cappelle si distinguono due cicli pittorici: uno collegato al culto di san Pietro e l’altro cristologico. Si sale dal ponte sul Fiume con pendenza importante, ma quasi costante, fino alla Grotta dell’Angelo.

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La prima attestazione storica della grotta risale all’819, ma la sua origine è sicuramente anteriore a questa data. Si ipotizza infatti che la grotta sia in origine nata come insediamento monastico di matrice greco-basiliana, come conferma la tipicità dell’architettura e della decorazione delle varie cappelle riconducibile alla cultura bizantina.

Il Santo Papa Gregorio VII fece tappa alla grotta e in occasione dei festeggiamenti per il Santo che si tengono l’8 Maggio, ogni anno viene fatta una processione nella quale i fedeli e i cittadini trasportano a spalla la statua del santo, percorrendo le tre frazioni del paese e raggiungendo la grotta di San Michele. Con pifferi, tamburi e bandiere, viene rievocata la battaglia di Siponto tra Longobardi e Bizantini, vinta dai Longobardi che elessero San Michele arcangelo guerriero loro protettore.

Struttura della Grotta

La grotta comprende una prima ampia cavità che si estende in salita per circa 200 metri ed ospita le strutture di un convento, una Basilica dedicata a S. Michele ed altri manufatti sacri. Dopo tale altura l’antro si suddivide in due rami, uno dei quali conserva un giacimento preistorico. Fino ad oggi solo la basilica e la cappella ad essa adiacente sono state oggetto di restauro.

Gli altri manufatti, tra cui la cappella maggiore posta alla fine del percorso, a causa dell’umidità si deteriorano progressivamente e in mancanza di intervento tempestivo si degraderanno irrimediabilmente.

Flora e Fauna

Il paesaggio circostante è suggestivo, caratterizzato da una flora variegata. Invece c'è l'olivastro, il leccio, il terebinto. Molti i fiori, come la speronella e margheritine. Esso non supera i 60 cm. al vischio e all'agrifoglio, ruta, il pungitopo, detto anche albero di Giuda.

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Informazioni Utili per l'Escursione

  • Raduno: ore 08:30 presso ingresso ospedale SS. Tusciano, dalla pianura di Battipaglia in su fino all'acqua buona.
  • Percorso: Si sale dal ponte sul Fiume con pendenza importante, ma quasi costante, fino alla Grotta dell’Angelo.
  • Punti di interesse: ripe del Pappalondo, Cannabosto porta al Parco S. grotta, raggiungere il castello vero e proprio al centro dei bastioni rocciosi. Si ammirano da questo punto tutti i 1200 metri di monte Raione, della grotta dell'Angelo e le aperture della grotta di Nardantuono, della grotta di Nardantuono, attraverso un cunicolo, per l’area picnic del Parco S.

Avvertenze Importanti

Il responsabile dell’escursione si riserva di modificare l’itinerario, o annullare l’escursione, anche senza preavviso, qualora non sussistano, a suo giudizio, le condizioni di sicurezza indispensabili al suo svolgimento come da programma.

Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

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