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Visto di Ricongiungimento Familiare: Requisiti e Procedura Dettagliata

Il visto di ricongiungimento familiare è un'autorizzazione indispensabile per i cittadini stranieri non comunitari che desiderano entrare e soggiornare regolarmente in Italia per ricongiungersi con un familiare già residente. Questo articolo fornisce una guida completa sui requisiti, la procedura e le ultime novità normative relative a questo tipo di visto.

Cos'è il Ricongiungimento Familiare?

Per ricongiungimento familiare si intende l’ingresso e il soggiorno regolari in Italia di cittadini stranieri non comunitari che hanno intenzione di riunirsi ad un proprio familiare, anch’esso cittadino straniero non comunitario, presente in Italia e soggiornante mediante un titolo di soggiorno (Permesso di Soggiorno o Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo).

A chi si rivolge?

Il visto di ricongiungimento familiare permette ai membri di cittadini stranieri, con valido visto o permesso di soggiorno, di soggiornare legalmente in Italia.

Il Nulla Osta: Autorizzazione Preliminare

È l’autorizzazione indispensabile ai cittadini stranieri non comunitari per poter ottenere il Visto di Ingresso per Motivi Familiari e per la successiva richiesta di Permesso di Soggiorno. Il rilascio del Nullaosta al Ricongiungimento Familiare deve essere richiesto alla Prefettura (riferimento: Sportello Unico per l’Immigrazione) competente per territorio, compilando gli appositi moduli telematici.

Deve essere richiesto allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura competente per territorio tramite specifica procedura online. È possibile inviare la richiesta di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare in qualsiasi momento dell’anno.

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Come Fare Domanda

Il cittadino straniero non comunitario deve registrarsi sul sito web del Ministero dell’Interno tramite SPID, e successivamente compilare il modulo di domanda in formato elettronico.

Per la presentazione della domanda è possibile avvalersi dell’assistenza degli uffici comunali accreditati, delle associazioni nazionali rappresentative dei datori di lavoro, delle organizzazioni sindacali, e delle associazioni autorizzate ad accedere al sistema.

La Prefettura (Sportello Unico per l’Immigrazione) una volta ricevuta la domanda, convoca il richiedente, mediante appuntamento, per presentare la documentazione necessaria.

La Prefettura (Sportello Unico per l’Immigrazione) verifica la documentazione relativa ai requisiti necessari ed entro n. 90 giorni dalla ricezione della domanda rilascia il Nullaosta, oppure il provvedimento di rifiuto.

Il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare ha una validità di n. 6 mesi; pertanto il visto d’ingresso deve essere richiesto entro tale termine.

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La Procedura Dettagliata

La procedura per la richiesta di visto per Ricongiungimento Familiare si divide in due fasi:

  1. La Prefettura (Sportello Unico per l’Immigrazione) competente per territorio verifica requisiti relativi ad attività lavorativa, reddito e disponibilità di alloggio per il cittadino straniero non comunitario regolarmente presente sul territorio italiano e provvede al rilascio del Nullaosta per l’ingresso in Italia.
  2. L’Ambasciata o Consolato italiano nel Paese di origine o residenza abituale del familiare da ricongiungere verifica il requisito del legame di parentela e rilascia il visto di ingresso.

Il familiare per il quale è stata presentata domanda, una volta ottenuto il Nullaosta, richiede il visto d’ingresso all’Ambasciata o Consolato italiano nel paese di origine o residenza, presentando la documentazione relativa al rapporto di parentela (certificato di nascita o di matrimonio, tradotto e legalizzato).

La documentazione relativa al rapporto di parentela, se prodotta all’estero, deve essere tradotta in italiano, o plurilingue, e sottoposta a legalizzazione dall’Ambasciata o Consolato italiano o ad apostillazione se proveniente da Paese che aderisce alla Convenzione dell’Aja.

Chi Può Richiedere il Ricongiungimento Familiare: I Requisiti Soggettivi

Il cittadino straniero non comunitario che vuole fare richiesta di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare deve:

  • Essere titolare di Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo o un di Permesso di Soggiorno in corso di validità di durata non inferiore a 1 anno rilasciato per lavoro subordinato, lavoro autonomo, asilo politico, protezione sussidiaria, studio, motivi religiosi, motivi familiari oppure possedere un permesso di soggiorno per ricerca scientifica indipendentemente dalla durata.
  • Avere un reddito annuo minimo, percepito o presunto, proveniente da fonti lecite non inferiore agli importi calcolati in riferimento all’importo dell’Assegno Sociale.
  • Avere la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari, con Certificazione di idoneità alloggiativa o abitativa (si vedano i riferimenti legislativi in calce).

Inoltre, non devono esserci motivi ostativi all’ingresso del familiare da ricongiungere (derivanti dal Codice Civile e Codice Penale italiano o da segnalazioni in banca dati Schengen).

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Quali Familiari Possono Essere Ricongiunti?

I familiari per i quali è possibile chiedere il ricongiungimento sono:

  • Il coniuge non legalmente separato e di età superiore ai diciotto anni e non coniugato con un altro coniuge regolarmente soggiornante in Italia.
  • I figli minori, anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, non coniugati, a condizione che l’altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso. I minori adottati o affidati o sottoposti a tutela sono equiparati ai figli.
  • I figli maggiorenni a carico qualora non possono provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita a causa del loro stato di salute che comporti invalidità totale.
  • I genitori a carico, se non hanno altri figli nel Paese di origine o di provenienza, e che non siano sposati con un altro coniuge regolarmente soggiornante in Italia.
  • I genitori di età superiore ai 65 anni, se gli altri figli nel Paese di origine o di provenienza sono impossibilitati al loro sostentamento per documentati e gravi problemi di salute, e che non siano sposati con un altro coniuge regolarmente soggiornante in Italia.
  • Il genitore naturale di un figlio minore regolarmente soggiornante in Italia, che dimostri il possesso dei requisiti di disponibilità di un alloggio e di un reddito: per dimostrare tali requisiti si tengono conto di quelli dell’altro genitore regolarmente soggiornante in Italia.
  • Il genitore di un figlio di minore non accompagnato che sia titolare dello status di rifugiato.

Requisiti Specifici per l'Alloggio

I requisiti relativi all’idoneità abitativa, come indica la Circolare del Ministero dell’Interno del 18 novembre 2009 n. 7170 , in conformità con la direttiva dell’Unione Europea in materia di ricongiungimento familiare (articolo 7, par. 1, lett. a), sono quelli contenuti nel Decreto del 5 luglio 1975 del Ministero della Sanità, che stabilisce i requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione e che precisa anche i requisiti minimi di superficie degli alloggi, in relazione al numero previsto degli occupanti.

In particolare l’abitazione deve rispettare i seguenti requisiti:

Superficie per abitante

  • 1 abitante: 14 metri quadrati
  • 2 abitanti: 28 metri quadrati
  • 3 abitanti: 42 metri quadrati
  • 4 abitanti 56 metri quadrati
  • Per ogni abitante successivo + 10 metri quadrati

Composizione dei locali:

  • Stanza da letto per 1 persona: 9 metri quadrati
  • Stanza da letto per 2 persone: 14 metri quadrati + una stanza soggiorno di 14 metri quadrati

Per gli alloggi monostanza:

  • 1 persona: 28 metri quadrati (comprensivi del bagno)
  • 2 persone: 38 metri quadrati (comprensivi del bagno)

Altezza minima:

2,70 metri

Aerazione:

Soggiorno e cucina con finestra apribile. Bagno, quando non dotato di finestra, munito di impianto di aspirazione meccanica.

Il Visto di Ingresso per Motivi Familiari

Il Visto di ingresso per Motivi Familiari (tipologia “Visto Nazionale“) è un’autorizzazione che consente l’ingresso in Italia per un soggiorno di breve o lunga durata al cittadino straniero che raggiunga il familiare regolare in Italia.

Può essere rilasciato soltanto a seguito di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare richiesto alla Prefettura italiana competente per territorio.

Il cittadino straniero non comunitario, una volta ottenuto il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare richiede il Visto d’Ingresso all’Ambasciata o Consolato italiano nel paese di origine o residenza, presentando la seguente documentazione:

  • Formulario per la domanda di visto di ingresso.
  • Fotografia recente in formato tessera.
  • Documento di viaggio in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto.
  • Documentazione comprovante il legame familiare con il cittadino straniero non comunitario regolarmente soggiornante in Italia e che abbia richiesto il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare.

Permesso di Soggiorno per Motivi Familiari

L’unità familiare è un diritto fondamentale riconosciuto e tutelato dall’ordinamento italiano e che trova pieno riconoscimento anche per gli stranieri che desiderino riunirsi ai propri familiari. Il permesso di soggiorno per motivi familiari viene rilasciato per una durata pari al permesso di soggiorno del familiare straniero che ha richiesto il ricongiungimento familiare.

La titolarità del permesso di soggiorno per motivi familiari consente l’accesso ai servizi assistenziali, l’iscrizione ai corsi di studio o di formazione professionale e lo svolgimento di lavoro subordinato o autonomo entro i limiti d’età previsti dalla legge italiana.

In caso di morte del familiare in possesso dei requisiti per il ricongiungimento e in caso di separazione legale o di scioglimento del matrimonio, il permesso di soggiorno può essere convertito, in presenza dei requisiti, in peremesso per lavoro o per studio.

Infine, è prevista una tutela rafforzata contro l’allontanamento dal territorio dello Stato dello straniero che ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare ovvero del familiare ricongiunto. Tale tutela rafforzata impone all’amministrazione, prima di adottare un provvedimento di rifiuto del rilascio, revoca o al diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, di valutare in concreto la situazione dell’interessato, tenendo conto tanto della sua pericolosità per la sicurezza e l’ordine pubblico, quanto della durata del suo soggiorno e dei suoi legami familiari e sociali.

Nuove Disposizioni sul Visto Ricongiungimento Familiare con Cittadino Italiano e per Familiari di Cittadini UE

A partire dal 1° giugno 2024, sono entrate in vigore importanti modifiche nella procedura di rilascio dei visti per i familiari stranieri di cittadini italiani e dell’Unione Europea che desiderano ricongiungersi con il familiare residente in Italia. Le nuove disposizioni, introdotte con la modifica dell’art. 23 del D.L. 30/2007, segnano un cambiamento significativo nelle modalità di gestione di tali richieste.

Principali Novità: Il Visto Nazionale per Motivi Familiari

Con le nuove norme, non sarà più possibile rilasciare un visto di corto soggiorno (VSU) per turismo o visita a familiare a coloro che desiderano ricongiungersi con un cittadino italiano o UE. Al suo posto, verrà rilasciato un visto nazionale (VN) per motivi familiari, come previsto dal D.I. 850/2011, Allegato A, punto 10, con le seguenti caratteristiche:

  • Durata: 365 giorni, con ingressi multipli.
  • Gratuità: il visto sarà rilasciato senza costi, come previsto dall’art. 5, comma 3 del D.L. 30/2007.
  • Obbligo di permesso di soggiorno: i familiari dovranno, entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, presentare domanda di permesso di soggiorno per motivi familiari tramite il kit postale presso gli uffici postali.

Non è richiesto il rilascio del nulla osta da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI).

Quali Familiari Hanno Diritto al Ricongiungimento?

Le persone che possono beneficiare di questo visto sono individuate dall’art. 2 del D.L. 30/2007 e comprendono:

  • Coniuge.
  • Partner registrato (se l’unione è equiparata al matrimonio secondo la legislazione dello Stato membro di residenza).
  • Discendenti diretti:
    • Di età inferiore ai 21 anni.
    • A carico del cittadino italiano/UE o del suo coniuge/partner.
  • Ascendenti diretti a carico del cittadino italiano/UE o del suo coniuge/partner.
  • Adottati, adottanti e minori sotto tutela o affidamento permanente in base alla L. 184/1983.

Requisiti e Documentazione Necessari

I richiedenti del visto devono fornire i seguenti documenti:

  • Lettera di invito del familiare italiano/comunitario, che dichiari l’intenzione di esercitare il diritto all’unità familiare.
  • Documento d’identità del familiare residente in Italia.
  • Documentazione di stato civile attestante il rapporto di parentela o il matrimonio/partnership, tradotta e legalizzata.
  • Dimostrazione del carico economico, ove previsto, tramite prova di entrate economiche regolari da parte del familiare residente.

Cosa Deve Fare il Familiare del Cittadino Italiano una Volta Entrato in Italia

Dopo l’ingresso in Italia con il visto nazionale per motivi familiari, il familiare del cittadino italiano o UE ha 8 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione e ottenere il permesso di soggiorno (circolare Ministero Interno 400.8/2023/1Div).

Passaggi Obbligatori:

  1. Richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari entro 8 giorni dall’ingresso: Il familiare deve presentare la domanda compilando l’apposito kit postale disponibile presso gli uffici postali abilitati, in alcune città è possibile presentare la richiesta direttamente in Questura. La richiesta deve includere la documentazione che attesti il rapporto familiare e il visto nazionale.
  2. Documenti necessari per il permesso di soggiorno:
    • Copia del visto rilasciato.
    • Copia del passaporto in corso di validità.
    • Lettera di invito e documentazione che confermi il legame familiare (come l’atto di matrimonio o l’unione registrata trascritta in Italia).
  3. Rilascio del permesso di soggiorno: Una volta completata la procedura, il familiare otterrà un permesso di soggiorno per motivi familiari, con possibilità di rinnovo in base alla situazione familiare e al rispetto delle normative. Durante il periodo di elaborazione della domanda, il familiare può soggiornare regolarmente in Italia grazie alla ricevuta della richiesta postale.

Familiari di Cittadini Italiani Esenti dalla Richiesta di Visto

Non tutti i familiari di cittadini italiani devono richiedere un visto per entrare in Italia e ottenere il permesso di soggiorno. In base alla normativa vigente, i coniugi e i parenti entro il secondo grado conviventi con cittadini italiani possono richiedere il permesso di soggiorno anche senza visto di ingresso, a condizione che:

  • Il loro passaporto consenta l’ingresso senza visto.
  • Siano conviventi con il cittadino italiano e abbiano documentazione che lo dimostri.

Permesso di Soggiorno Senza Visto di Ingresso

Ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 394/1999, i familiari conviventi con cittadini italiani possono richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari, presentando direttamente la domanda tramite il kit postale presso gli uffici abilitati, allegando:

  • Documento che attesti il rapporto di parentela (es. atto di matrimonio, certificato di nascita).
  • Prova della convivenza con il cittadino italiano (es. certificato di stato di famiglia o residenza).

Tabella Riepilogativa dei Requisiti Economici (Esempio)

Numero di Familiari da Ricongiungere Importo Annuo dell'Assegno Sociale (Esempio) Importo Aggiuntivo per Familiare Reddito Minimo Annuo Richiesto
1 €6.085,32 €3.042,66 €9.127,98
2 €6.085,32 €3.042,66 x 2 €12.170,64
3 €6.085,32 €3.042,66 x 3 €15.213,30

Nota: Gli importi dell'assegno sociale sono soggetti a variazioni annuali.

La procedura di ricongiungimento familiare può sembrare complessa, ma con la giusta preparazione e documentazione, è possibile realizzare il diritto all'unità familiare in Italia.

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