Accompagnatore Turistico all'Estero: Requisiti e Normativa
Molti giovani sono attratti dalla professione di accompagnatore turistico perché immaginano che consenta di viaggiare continuamente in maniera spensierata, conoscendo molte persone e vivendo in un costante clima vacanziero. Ma in cosa consiste lavorare come accompagnatore turistico? L’accompagnatore, in linea generale, segue ed assiste un gruppo turistico dall’inizio al termine di un viaggio organizzato in cui sia prevista tale figura.
L’accompagnatore turistico è chi, per professione, accoglie e accompagna persone singole o gruppi di persone durante il viaggio, assicurando assistenza prevalentemente per lo svolgimento di pratiche burocratiche, amministrative e logistiche, come l’ospitalità. Dovrà occuparsi delle formalità di frontiera e doganali e fare in modo che il gruppo (formato spesso da persone che non si conoscono fra loro fino al momento della partenza) sia ben amalgamato e possibilmente omogeneo.
Specializzazioni e Compiti dell'Accompagnatore Turistico
Nell’ambito di questa attività esistono delle vere e proprie specializzazioni. Pur senza sovrapporsi alla guida turistica locale deve conoscere e spiegare costumi, usi ed abitudini locali e fornire tutte quelle informazioni che permettono al turista di sentirsi a proprio agio.
L’accompagnatore in incoming viene definito all’estero tour leader in quanto deve per qualche ora, giorno o settimana, all’interno del nostro paese, diventare “capogruppo” di comitive di turisti, sia italiani sia stranieri, magari provenienti da diversi paesi. Dovrà quindi riuscire a proporre la sua leadership più volte nella giornata o con gruppi sempre diversi.
L’accompagnatore in daily tour si dedica alle escursioni giornaliere. Dovrà essere una persona precisa, puntuale ed ordinata perché fra i suoi compiti rientra anche quello di gestire soldi, biglietti e documenti di tutto il gruppo.
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Lavorare come accompagnatore significa scegliere di viaggiare costantemente, effettuando solo brevi rientri a casa, adattandosi ad un ritmo lavorativo senza orari. Gli incarichi di lavoro, tuttavia, possono essere abbastanza variabili: da pochi giorni a svariate settimane. In questo caso le tariffe possono mediamente variare fra 160 e 200 euro lordi a giornata lavorativa.
Requisiti e Formazione
Generalmente è richiesto quale requisito il possesso del diploma di scuola media superiore, non necessariamente di ambito turistico.
Una volta superato l’esame di idoneità si diventa accompagnatore turistico e ci si deve iscrivere ad un apposito albo regionale. L’esercizio della professione è subordinato anche al possesso di una licenza, annuale e rinnovabile, concessa dal comune di residenza.
Il colloquio orale riguarda, oltre agli argomenti già menzionati, anche materie come tecnica valutaria, elementi di legislazione turistica, compiti e norme dell’attività professionale ed una o più lingue straniere a scelta del candidato.
Gli aspiranti accompagnatori turistici dovranno indicare la lingua o le lingue straniere nelle quali intendono sostenere la verifica e sostenere la verifica sulle conoscenze linguistiche consistente in una prova orale.
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Per i soggetti in possesso di una laurea o diploma universitario in materia turistica o titolo equipollente non è obbligatoria la frequenza allo specifico corso di cui all’allegato 3 della DGR 1515/2011 (tali titoli si individuano in un corso di studio universitario che porti al rilascio di laurea o diploma e che, oltre ad una lingua straniera, comprenda nel piano di studi, almeno una fra le materie d’esame “geografia turistica italiana ed estera” e “organizzazione e legislazione turistica”.
Cosa serve per iniziare la professione di accompagnatore turistico?
- Corso di preparazione: frequentare un corso da Accompagnatore turistico come quello organizzato da FORMart, un corso formativo di 150 ore.
Chi può diventare accompagnatore turistico? Quali sono i requisiti?
- Avere compiuto la maggiore età.
- Voler lavorare all’estero o occuparsi dell’incoming di gruppi stranieri.
Normativa e Liberalizzazione
Con il decreto Bersani per gli accompagnatori turistici (come per le guide) vengono meno l’obbligo di autorizzazione preventiva allo svolgimento dell’attività, il rispetto dei parametri numerici e i requisiti di residenza. Ai laureati in lettere con indirizzo in storia dell’arte o in archeologia o titolo equipollente non può essere negato l’esercizio dell’attività di guida turistica o subordinato all’esame abilitante o a prove selettive, salvo la verifica delle conoscenze linguistiche e del territorio.
Qui di seguito riportiamo il Comma 4 dell’articolo 10 del Decreto Legge 31 gennaio 2007, n. “Le attività di guida turistica e accompagnatore turistico, come disciplinate dall’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, e successive modificazioni, non possono essere subordinate all’obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e a requisiti di residenza, fermo restando il possesso dei requisiti di qualificazione professionale secondo la normativa di cui alla citata legge n. Ai soggetti titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell’arte o in archeologia o titolo equipollente, l’esercizio dell’attività di guida turistica o accompagnatore turistico non può essere negato, né subordinato allo svolgimento dell’esame abilitante di cui alla citata legge n.
L’esercizio dell’attività di accompagnatore turistico è riservata a coloro che risultano iscritti nell’elenco degli accompagnatori turistici abilitati di cui all’articolo 7, della Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 33 tenuto dall’Ufficio Turismo della Provincia di Torino.
In base ai principi e alle norme in materia di liberalizzazione all'accesso alle professioni, il soggetto interessato ad avviare la propria attività di accompagnatore turistico nel territorio comunale di Prato non deve necessariamente essere residente a Prato o in Toscana; è sufficiente che dichiari esplicitamente il proprio intendimento di voler avviare l’attività nel Comune di Prato e dovrà essere in possesso di tutti i requisiti che la L.R.
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Opportunità e Specializzazioni
La carriera dell’accompagnatore è inevitabilmente legata alla professionalità, alla sua eventuale specializzazione e alle lingue straniere parlate. L’aumento del volume d’affari del comparto turismo di questi ultimi anni lo si deve anche alla crescente diffusione della “cultura del viaggio” che sta prendendo piede anche fra persone non abituate a viaggiare.
Si tratta di un settore molto particolare sia per l’alto numero di partecipanti sia perché, durante la vacanza, viene molto incoraggiata la comunicazione sociale. Per un accompagnatore il turismo aziendale può quindi costituire un’interessante specializzazione che, in un certo senso, lo avvicina alla figura dell’animatore.
L’accompagnatore turistico è competente nell’accogliere i turisti all’inizio del viaggio e nel fornire loro assistenza per tutta la durata del viaggio stesso, nell’espletare le necessarie incombenze amministrative, nel risolvere piccoli problemi che possono sorgere durante il viaggio o il soggiorno.