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Assistenza Sanitaria per Stranieri Irregolari: Un Diritto Garantito in Italia

In Italia, il sistema sanitario si basa sul modello Beveridge, di tipo pubblico, dove lo Stato e le Regioni garantiscono il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), istituito con la legge n. 833/1978. Questo sistema si fonda sui principi dell'universalità dei destinatari e della globalità delle prestazioni.

Nel corso degli anni, il legislatore ha adottato diverse misure per tutelare le categorie vulnerabili, inclusi gli stranieri, indipendentemente dalla regolarità del loro soggiorno.

Normativa di Riferimento

La disciplina principale in materia è il d.lgs 286/98, noto come Testo Unico sull’Immigrazione (TUI), in particolare gli artt. 34-36, che garantiscono cure differenziate per i residenti in Italia. Inoltre, la legge n. 47/2017 ha introdotto la piena assistenza sanitaria per i minori stranieri non accompagnati. Un'altra disposizione rilevante è il decreto-legge n. 113/2018, convertito dalla legge n.

Parità di Trattamento e Iscrizione al SSN

Il TUI stabilisce che chi soggiorna e lavora regolarmente in Italia ha diritto alla parità di trattamento e all'uguaglianza di diritti e doveri dei cittadini italiani, inclusa l'iscrizione nelle liste del Servizio Sanitario Nazionale. L'iscrizione al SSN è obbligatoria e da essa derivano i diritti all'assistenza sanitaria e la parità di condizione con i cittadini italiani e dei paesi membri dell'Unione Europea.

Se lo straniero è regolarmente soggiornante ma non lavora (studenti, turisti), l'iscrizione al SSN è facoltativa, con l'alternativa di stipulare polizze assicurative.

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Tutela del Diritto alla Salute

La sentenza della Corte Costituzionale n. 252/2001 ha chiarito che anche il non cittadino residente sul territorio beneficia del "nucleo irriducibile" della tutela del diritto alla salute, comprendente le prestazioni urgenti ed essenziali, di cui all’art. 35, c. 3 TUI. Questa sfera di tutela non è negoziabile, né può cedere rispetto ad altri interessi legati al fenomeno migratorio.

Accesso alle Cure per Stranieri Irregolari

A tutti gli stranieri irregolari è riconosciuto e garantito il diritto all’accesso alle cure attraverso l’erogazione del codice Stp - Stranieri temporanemante presenti.

  • È possibile accedere a prestazioni mediche se si è uno straniero irregolarmente presente in Italia.
  • Ai cittadini stranieri presenti irregolarmente sul territorio italiano viene assegnato, all’atto della richiesta di cure oppure su richiesta esplicita, un codice di identificazione, chiamato STP (Straniero Temporaneamente Presente), valido per 6 mesi e rinnovabile.

Il Codice STP (Straniero Temporaneamente Presente)

Il tesserino è rilasciato dietro semplice dichiarazione delle proprie generalità, ha validità su tutto il territorio nazionale e durata di sei mesi, rinnovabile. Può essere rilasciato dalla ASL, dalle aziende ospedaliere, dagli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico e policlinici universitari.

Il tesserino Stp consente di effettuare la dichiarazione dello stato di indigenza per l’esonero dal pagamento del ticket sanitario. L’accesso alle strutture sanitarie di uno straniero irregolare non comporta la segnalazione alle autorità di polizia salvo i casi di obbligatorietà di referto.

Allo straniero irregolare verranno prestate tutte le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti e comunque essenziali ancorché continuative per malattia ed infortunio e sono estesi a suo favore i programmi di medicina preventiva.

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Cittadini Comunitari Non Iscritti

I cittadini comunitari che si trovano in Italia da oltre tre mesi, non hanno la tessera Team perché, ad esempio, lontani da tempo dal paese di origine e non sono in possesso di attestato di iscrizione anagrafica, possono beneficiare delle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti ed essenziali. In alcune regioni ( Marche, Lazio, Sicilia) è previsto il rilascio di un codice chiamato Eni - Europei non iscritti.

Esenzione dal Pagamento del Ticket

Se il cittadino straniero non dispone di sufficiente danaro, pagherà solo una parte del ticket (quota di partecipazione). Il cittadino straniero totalmente sprovvisto di danaro (situazione di indigenza) può essere esonerato dal pagamento della quota di partecipazione al ticket, sottoscrivendo la “dichiarazione di indigenza”, valida 6 mesi.

Così come è previsto per i cittadini italiani, anche lo straniero presente irregolarmente in condizione di indigenza è esonerato dal pagamento del ticket in questi casi:

  • prestazioni sanitarie di primo livello (medicina generale, Sert, Consultorio familiare, ecc);
  • urgenze.

Minori Stranieri

La tutela della salute dei minori stranieri in Italia trova il suo fondamento nelle Convenzioni Internazionali, nella Convenzione di New York del 1989 sui diritti del fanciullo, e negli articoli 10 e 32 della Carta Costituzionale.

In particolare, la Convenzione di New York impone agli Stati di garantire ai fanciulli i diritti essenziali, tra i quali l'assistenza sanitaria, "senza distinzione di sorta", ovvero in condizioni di assoluta parità.

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In Italia, dal 2017, per tutti i minori stranieri presenti sul territorio - con o senza genitori - ed indipendentemente dalla regolarità del soggiorno, è prevista l'iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale.

I minori stranieri hanno quindi il diritto alle cure sanitarie in piena parità con i cittadini italiani. A tale riconoscimento si è giunti, da ultimo, con il D.P.C.M del 12 gennaio 2017 che ha previsto, all'articolo 63, comma 4, che anche "I minori stranieri presenti sul territorio nazionale non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono iscritti al Servizio sanitario nazionale ed usufruiscono dell'assistenza sanitaria in condizioni di parità con i cittadini italiani".

Parallelamente, sempre nel 2017, la legge n. 47 ha previsto l'iscrizione obbligatoria e gratuita al S.S.N. dei minori stranieri non accompagnati.

Non sono necessari la residenza o il permesso di soggiorno, per iscrivere al S.S.N. un minore straniero non accompagnato. La legge prevede in modo esplicito l'iscrizione al S.S.N. per "i minori stranieri non accompagnati, anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno, a seguito delle segnalazioni di legge dopo il loro ritrovamento nel territorio nazionale».

Per i minori non accompagnati, l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale viene richiesta dall'esercente, anche in via temporanea, della responsabilita' genitoriale o dal responsabile della struttura di prima accoglienza.

Iscrizione al SSN

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è l'insieme di strutture e servizi (ospedali, ambulatori, ecc) per la tutela della salute e dell'assistenza sanitaria a tutte le persone, italiane e straniere, senza alcuna differenza di trattamento.

Al momento dell'iscrizione, è possibile scegliere il medico di famiglia o il pediatra per i bambini.

Per i cittadini stranieri, comunitari e non, l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce tutta l'assistenza sanitaria e gli stessi trattamenti previsti per i cittadini italiani. Con l'iscrizione viene consegnata la tessera sanitaria, che permette di accedere a tutti i servizi.

L'assistenza sanitaria per tutti i minori stranieri, anche irregolari, è prevista tramite iscrizione al Servizio Sanitario. Restano esclusi solo i minori figli di cittadini comunitari irregolari, per i quali non è prevista l'iscrizione al Servizio Sanitario ma solo un'assistenza sanitaria tramite un differente iter burocratico (assegnazione di un codice ENI - Europeo non iscritto).

Questa importante discriminazione fra minori extracomunitari e comunitari si verifica in quanto l'articolo 63 del DPCM del 2017 riguarda solo i cittadini extra Ue. La mancata iscrizione al SSN comporta, tra le altre cose, il venir meno del diritto al pediatra di libera scelta con la conseguente possibilità di essere curati solo nei consultori o negli ambulatori STP/ENI.

Tutti i minori figli di stranieri irregolari (se nella fascia di età compresa fra 0 e 6 anni), sono esonerati dal ticket sanitario (quota fissa normalmente dovuta per l'accesso alle cure sanitarie) a parità di condizioni con il cittadino italiano.

Anche le prestazioni sanitarie per i minori stranieri non accompagnati sono erogate in esenzione dal pagamento del Ticket sanitari . L'affidatario del minore ha il compito di svolgere le pratiche necessarie per l'accesso alle prestazioni sanitarie ordinarie, quindi anche all'iscrizione al S.S.N. e la richiesta di esenzione dal Ticket per insufficienza del reddito.

Ogni Distretto sanitario deve assicurare le modalità di accesso all'esenzione. Quindi, anche qualora in una Regione non sia prevista una esenzione specifica per i minori stranieri affidati o in tutela (o non accompagnati), si può ottenere l'esenzione dimostrando che il minore non gode di un reddito sufficiente.

Nonostante il quadro normativo sopra illustrato, preveda per i minori stranieri irregolari un'assistenza sanitaria privilegiata, rispetto a quella garantita agli adulti irregolari (utilizzo del codice STP), permangono molteplici disparità fra regione e regione, legate soprattutto alla mancata iscrizione dei minori nella fascia 14-18 anni e dei minori privi del codice fiscale (C.F), di regola richiesto per poter assegnare la tessera sanitaria di iscrizione . Attualmente fra i minori figli di irregolari, solo quelli nati in Italia possiedono il C.F. e quindi il documento richiesto per l'iscrizione al Servizio Sanitario.

Nei restanti casi, in mancanza del C.F., in molte regioni vengono utilizzati i codici STP/ENI "ampliati" dalla possibilità di accesso al pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale.

La Regione Lombardia ha dimostrato che questa mancanza del C.F. può essere superata: iscrive i minori al SSR utilizzando un codice STP al posto del C.F.. La Deliberazione XI/1046 del 17/12/2018 della Regione Lombardia ha reso definitiva la sperimentazione in tal senso iniziata nel 2014.

Impatto della Pandemia di COVID-19

Dall’inizio della diffusione della pandemia di COVID-19, diverse categorie di soggetti vulnerabili non sono riuscite ad accedere ai trattamenti. Gli stranieri presenti in Italia hanno subìto ritardi nelle diagnosi della contrazione del virus e, secondo la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, molti restano esclusi dalla vaccinazione e dall’accesso alle cure anti-COVID.

Criticità e Possibili Soluzioni

La competenza dell’assistenza sanitaria degli stranieri irregolari è rimasta in un limbo tra i poteri statali e regionali, causando un conflitto in materia di prestazioni sociali. Alcune ipotesi per migliorare la situazione includono l'inserimento di mediatori culturali nelle strutture ospedaliere, la semplificazione delle procedure burocratiche, l'organizzazione dei servizi e la promozione di strumenti amministrativi come il tesserino STP.

Riferimenti Normativi

  • Convenzione ONU del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo (resa esecutiva con L.176/1991)
  • D.lgs n. 286/98 - Testo Unico sull’Immigrazione
  • Legge 7 aprile 2017, n. 47
  • D.P.C.M. 12.01.2017 (art. 63, comma 4)
  • Accordo del 2012 della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano

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