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Turismo in Tibet: Informazioni Utili per Viaggiatori Italiani

La Regione Autonoma del Tibet (TAR) è parte integrante della Repubblica Popolare Cinese, ma l'accesso è ristretto. Oltre al visto cinese, è necessario un permesso di viaggio specifico per il Tibet.

Visto per la Cina e Permesso di Viaggio per il Tibet

Non esiste un visto specifico per il Tibet, ma riportiamo informazioni sul visto cinese, essenziale per l'ingresso nel paese. Prima di tutto, assicurati che il tuo passaporto abbia una validità di almeno 6 mesi oltre il periodo previsto per il tuo soggiorno in Cina. Non è previsto il rilascio di visti turistici alle frontiere, e le informazioni seguenti si riferiscono ai soli cittadini italiani.

Visto Gratuito fino al 31 Dicembre 2025

Fino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani in possesso di passaporto ordinario possono viaggiare in Cina per affari, turismo, visite a familiari e amici e transito per un massimo di 30 giorni senza richiedere un visto d'ingresso.

Quando è Necessario il Visto (oltre 30 giorni)

Tutti i cittadini italiani devono ottenere un visto turistico (tipo L) per la Cina per soggiorni superiori a 30 giorni. Per recarsi a Hong Kong o Macao per turismo, non è richiesto alcun visto per soggiorni inferiori a 90 giorni. Tuttavia, se si arriva dalla Cina, è necessario un visto a doppio ingresso per rientrare in Cina.

Non è richiesto alcun visto anche nel caso di transito inferiore alle 24 ore con destinazione verso un terzo paese (da documentare con biglietto aereo ed eventuale visto per il paese di destinazione) e si deve rimanere nella zona di transito del aeroporto di Hong Kong.

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Come e Quando Ottenere il Visto

Il visto turistico per la Cina si ottiene esclusivamente tramite i Chinese Visa Application Service Center (CVASC), la società di servizi che gestisce il servizio di richiesta del visto secondo i criteri stabiliti dall’Ambasciata e dal Consolato, che in Italia si trovano a Milano e a Roma oppure alle agenzie di viaggio e tour operator o alle agenzie di visti specializzate nella gestione di pratiche presso i Consolati esteri in Italia. Da marzo 2023 sono in vigore nuove regole per l’ottimento, cosi non si puo’ piu presentare una richiesta cartacea, ma si fa tutto online presso uno dei seguenti uffici al quale poi si deve mandare i documenti. Se ti trovi in un altro paese, il visto va richiesto presso il CVSC del rispettivo paese.

Il visto cinese si può anche richiedere tramite le agenzie di viaggio regolarmente registrati.

Validità ed Estensioni dei Visti Turistici

Il visto turistico a entrata singola dura un massimo di 90 giorni mentre quello a ingresso doppio dura un massimo di 30 giorni per ingresso; ovvero un massimo di 60 giorni con l’obbligo di uscire dalla Cina dopo i primi 30 giorni, per esempio facendo una visita a Hong Kong. La validità dei visti turistici è solitamente 30 fino ad un massimo di 60 giorni di permanenza nel paese e permette l’entrata nel paese entro tre o sei mesi a partire dalla data di rilascio, un visto con validità tre mesi per esempio diventerà inutilizzabile se non si entra in Cina entro i tre mesi successivi al rilascio dello stesso. Per cui consigliamo di non richiedere il visto troppo in anticipo.

Il visto turistico si può estendere presso gli uffici del Public Security Bureau (PSB), Entry and Exit Administration Office, almeno sette giorni prima della scadenza del visto. Non vi è alcuna garanzia che l’estensione venga concessa e consigliamo di farlo quindi in tempo utile in caso non verrebbe concesso per uscire dal paese. Numero di entrate ed uscite dalla Cina sono definite a singolo e doppio, con visto a ingresso singolo, lo stesso scade automaticamente alla prima uscita dalla Cina. La lettera d’invito deve contenere sia il nome, genere e data di nascita del visitatore, le informazioni concernenti l’itinerario, durata del soggiorno, etc. nonche e le informazioni concernenti la persona che invita, quindi nome, numero di telefono, indirizzo, firma e copia della carta di identità cinese o, se la persona non è cinese, copia della pagina del passaporto contenente la foto e della pagina contenente il permesso di residenza.

Hong Kong e Macao

Chi si reca a Hong Kong o Macao per un soggiorno di durata inferiore a 90 giorni ottiene il visto all’arrivo. Si può richiedere in loco e in un secondo momento il rilascio del visto per la Cina, ma se prevedete già il proseguimento per la Cina stessa, consigliamo di fare il visto già prima del viaggio nel vostro paese di residenza per non dover perdere tempo in loco.

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Aree Ristrette al Turismo

Alcune prefetture nella Mongolia Interna, dello Xinjiang, del Sichuan, dello Yunnan e la totalità della Regione Autonoma del Tibet sono ristrette per i viaggiatori stranieri o a volte anche per gli stessi cittadini cinesi.

Visitare il Tibet dalla Cina

Un visto turistico per la Cina non consente automaticamente di visitare il Tibet. Per farlo, occorrono ulteriori permessi come il Tibet Travel Permit che viene rilasciato con criteri restrittivi soltanto ad agenzie autorizzate. Questo vale anche per coloro che entrano con il visto gratuito fino al 31 dicembre 2025 per la Cina .

L’ottenimento tuttavia è meno complicato di come si pensi. Prima di viaggiare in Tibet, devi mandare la copia del passaporto e del visto turistico a chi vi organizza il viaggio, come a noi, che, ricevuto la documentazione richiesta, tramandiamo tutto alle autorità’ a Lhasa per il rilascio dei vari permessi e lettere necessarie che poi consegniamo all’arrivo in Cina.

Informazioni Generali sul Tibet

Il Tibet, comunemente, comprende la provincia del Ü-Tsang e Ngari, con il suo centro nella città sacra di Lhasa. Contrariamente a quanto si crede, diverse etnie abitano questo paese da secoli, e le guerre nei secoli indicano un grande influsso sul continente circostante. Un viaggio nel Tibet è sempre un'avventura, un'emozione straordinaria tra misticismo e esplosioni di colori e cieli tersi. Preparati con noi al tuo viaggio!

  • Nome ufficiale: Xīzàng Zìzhìqū (Regione Autonoma del Tibet)
  • Nome tibetano: Bod Yül (Paese del sale)
  • Forma di governo: Giunta Regionale Autonoma
  • Capo dello stato: Il Presidente della Repubblica Popolare della Cina
  • Capitale: Lhasa con circa 846.000 abitanti (2023)
  • Superfice: 1.228.400 km² (Italia: 301.338 km²)
  • Ora legale: +8 ore rispetto all’ora solare e +7 rispetto all’ora legale in Italia (+1 GMT).
  • Popolazione: 3.648.000 (censimento del 2020), 91% di etnia tibetana, cinesi di etnia Han 8% e 8% minoranze come Monpa, Lhoba, Mongoli e Hui.
  • Lingue: Tibetano è la lingua ufficiale assieme al cinese, lingua nazionale ufficiale. L’inglese, come nel resto della Cina, non è molto diffuso.
  • Religioni: La Cina è ufficialmente atea. In Tibet prevale il Buddismo Tibetano 78,5%, Bön-po 12,5%, la rimanente popolazione segue Islam, cristianesimo e il buddismo cinese.
  • Valuta: Yuan (Renminbi), la moneta ufficiale cinese.
  • Elettricità: 230 Volt e cicli 50, si consiglia l’uso di un adattatore internazionale.
  • Telefono: il prefisso internazionale della Cina è +86 mentre dalla Cina il prefisso internazionale per l’Italia è +39.

Consigli Utili Prima di Partire

Il Tibet è chiamato il "tetto del mondo", circondato dal Tanggula a nord, il Karakorum a ovest e l'Himalaya a sud. Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliabile non bere acqua dal rubinetto e consumare acqua in bottiglie sigillate o bevande calde. È essenziale avere un'assicurazione sanitaria che preveda il rimpatrio aereo in caso di necessità.

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A causa dell'altitudine, è possibile soffrire di mal di montagna o avere problemi di respirazione. Il periodo migliore per visitare il paese va da maggio alla fine di ottobre, mentre negli altri mesi dell'anno il freddo è molto intenso.

Cosa Vedere in Tibet

Con un’altitudine media che supera i quattromila metri, l’altopiano del Tibet è chiamato il “tetto del mondo”. Da sempre esercita una forte attrazione sui viaggiatori, per via dei maestosi paesaggi e della coinvolgente spiritualità che contamina i centri abitati.

È la città sacra del buddhismo tibetano e lo si capisce appena ci si trova di fronte all’imponente Palazzo del Potala, una grande fortezza che domina il centro e la valle. All’interno del palazzo abita il Dalai Lama, la massima autorità religiosa del Tibet, in mezzo a più di mille stanze, distribuite su tredici piani. Altrettanta spiritualità si respira attorno al tempio di Jokhang e ai suoi affascinanti tetti dorati a pagoda.

Superare l’ingresso del Jokhang, assieme agli altri fedeli buddhisti, è un’esperienza unica: all’interno si passeggia in un cortile principale circondato da edifici sacri e cappelle. Dove si può ammirare il Buddha Jobo, una statua dorata e riccamente adornata di gioielli e nastri di seta. Tra un corridoio e l’altro si vedono ruote delle preghiere, statue di Buddha avvolte nella penombra, centinaia di lumini al burro di yak accesi dai pellegrini. Appena fuori dalla città spicca il Norbulingkha, la residenza estiva del Dalai Lama.

Dopo l’immersione nella cultura tibetana, ci vuole un po’ di shopping e l’indirizzo in cui recarsi è Barkhor. Sulle bancarelle si trova ogni tipo di souvenir: oggetti d’argento lavorato, scatoline, gioielli in argento e pietre dure ma soprattutto simboli legati ai rituali buddhisti come le ruote della preghiera, statuette, preghiere stampate su tessuto o su carta.

Per chi visita la regione di Lhasa, una tappa obbligata è il Monastero di Sera, costruito nel 1419 da un discepolo del grande maestro Tsongkhapa. Andando verso la parte occidentale del Paese si raggiunge l’enorme Monastero di Drepung, tra i più grandi centri di culto tibetano, frequentato dalla setta dei Berretti Gialli.

Shigatse è sulla strada che porta verso il Nepal ed è la sede del Panchen Lama, secondo capo del Buddhismo tibetano, nel Monastero di Tashi-Lhunpo. All’interno la Cappella Maitreya con una statua del Buddha del Futuro alta 26 metri. Andando verso sud-ovest s’incontra il Monastero di Sakya, affascinante ma non tanto quanto la vista che, nelle giornate limpide, si gode dalla strada di primo mattino: la cima del monte Everest. La vetta, conosciuta anche come Qomolangma, “dea della Terra”, è un’altra delle attrazioni che Shigatse ha da offrire.

Il paesaggio a Gyantse è quello esaltante che ci si aspetta dal Tetto del Mondo. La città è tra le più antiche del Paese e l’atmosfera è medioevale, con una fortificazione su un’altura, Gyantse Dzong, e lo stupendo stupa del Kumbun che sembra vegliare sugli abitanti.

Il monte Kailash è una delle vette sacre del Tibet ed è proprio il suo statuto a renderla impraticabile per le avventure di escursionisti e scalatori. Secondo alcune credenze, qui risiederebbe il dio Shiva. Eppure, ogni anno il monte Kailash attira pellegrini e fedeli buddhisti e induisti che si radunano alla sua basa per circumnavigarla.

Avventurarsi al Campo base dell’Everest è possibile. Si può partire anche da Lhasa, poi basta proseguire verso Shingatse e Dingri. Al monastero di Sera, si può assistere al rito del dibattito dei monaci buddhisti.

Quando Andare

Il periodo migliore per visitare il Paese va da maggio alla fine di ottobre. Negli altri mesi dell’anno il freddo è molto intenso. In generale, le condizioni meteorologiche possono variare velocemente e la temperatura può scendere sotto lo zero anche in estate.

Trasporti

Il modo migliore per arrivare in Tibet è in aereo. Non esistono voli diretti dall’Italia a Lhasa ma è necessario considerare gli scali, servendosi di più compagnie aeree. Il treno è una delle soluzioni più amate per muoversi in Tibet. In particolare, i viaggiatori amano sperimentare un itinerario lungo la linea ferroviaria più alta del mondo che collega la regione del Qinghai al Tibet. La durata del percorso è variabile.

Documenti Necessari

Per un viaggio in Tibet sono necessari diversi documenti: il passaporto con validità residua di almeno sei mesi, il visto per entrare in Cina, il permesso del Tibet Tourism Bureau (TTB) per entrare in Tibet e il permesso speciale (Alien Travel Permit) nel caso si vogliano visitare particolari regioni. In generale i criteri di rilascio sono riservati ad agenzie autorizzate e soltanto per visite di gruppo; quindi, bisogna prenotare il viaggio da un’agenzia Italiana. Con la lettera di conferma del viaggio dell’agenzia si può richiedere il visto d’ingresso presso l’Ambasciata cinese o il Consolato.

A seguito di un accordo ufficiale con il Nepal, i turisti che intendono visitare la Regione Autonoma del Tibet, passando per il Nepal, devono richiedere il visto presso l’Ambasciata cinese a Kathmandu. Non è possibile viaggiare in autonomia in Tibet ed è necessario fare riferimento a un’agenzia locale che fornirà le informazioni necessarie a organizzare il viaggio alla scoperta di questa splendida regione e presenzierà ogni qualvolta doveste fare uno spostamento.

Clima Stagionale

  • Gennaio e Febbraio: Possono essere piuttosto freddi in tutto il Tibet, ma i cieli sono generalmente tersi. È possibile che nevichi, ma l'accumulo di grandi dimensioni in inverno è raro.
  • Aprile ad inizio Giugno: Eccellente per fantastici panorami di montagna.
  • Stagione di trekking: Va da fine Aprile a metà / fine Ottobre. I mesi sopra elencati sono generalmente asciutti, offrendo una buona visuale sulle montagne e buone condizioni per il campeggio ed il trekking.
  • Luglio e Agosto: È possibile fare trekking durante i mesi estivi, ma molto probabilmente pioverà almeno 3 volte a settimana ed i cieli saranno abbastanza nuvolosi durante il giorno, oscurando le montagne.
  • Trekking attorno al Monte Kailash: Tra i mesi da Maggio a Ottobre, raccomandiamo Giugno, Settembre e Ottobre come i migliori per andare al Kailash.

Tipicamente le piccole pensioni e le sale da tè nei pressi di Kailash chiudono alla fine di ottobre o all'inizio di novembre a causa del freddo intenso e della possibilità di neve.

Viaggi Organizzati con Guide Italiane

Amitaba propone viaggi in Tibet accompagnati da guide italiane o che parlano la lingua italiana, normalmente nel periodo estivo (consultare il Calendario) ed è specializzata nell’organizzazione di ogni tipo di percorso e di visita anche per viaggiatori individuali e per gruppi autonomi.

Modalità di un Viaggio

Gran parte dei viaggi che Amitaba propone in Tibet è accessibile a tutti coloro che hanno interesse per la cultura tibetana; non sono viaggi riservati agli “sportivi”. Usualmente si raggiungono i siti di interesse con mezzi meccanici e sono solo gli itinerari di trekking o i pellegrinaggi che richiedono di camminare in alta quota, che è l’unico vero ostacolo per il visitatore. Il Tibet è chiamato anche “Il tetto del mondo”, ma fortunatamente la maggior parte dei siti è posta sotto i 4000 metri e le visite, dopo un adattamento all’altitudine, sono eseguibili da chiunque abbia una normale capacità fisica.

Formalità e Valuta

Per recarsi in Tibet è necessario munirsi di un visto cinese e se ci si reca nel territorio delineato come “Regione Autonoma del Tibet” o in zone poste vicino ai confini meridionali del Kham servono dei permessi supplementari. Molte aree di confine verso l’India, il Nepal, il Bhutan e la Birmania sono del tutto chiuse al turismo. Le formalità inerenti ai permessi d’ingresso vengono tutte curate da Amitaba.

Se si entra in Tibet dal Nepal è sufficiente trasmetterci una copia del passaporto in tempo utile prima della partenza per predisporre il rilascio del visto cinese all’arrivo a Katmandu. Se ci si reca in Tibet dalla Cina è invece necessario ottenere il rilascio del visto prima della partenza dall’Italia.

Si raccomanda di portare dei dollari in contanti (meglio se anche di piccolo taglio) per eventuali spese; in Tibet gli euro non sono ancora abitualmente riconosciuti e si possono cambiare solo nelle città principali e in alcune banche. Le carte di credito si stanno sempre più diffondendo ma generalmente sono utilizzabili solo nei negozi e esercizi ricettivi dei centri principali.

Accesso al Tibet

Il punto d’ingresso aeroportuale normalmente utilizzato è Gongsar, posizionato a circa 3600 metri di quota, che serve sia Lhasa che Tsetang ed è collegato a diverse città cinesi ed a Katmandu. Sono stati aperti alcuni altri aeroporti, ad esempio a Bayi nel Kongpo o a Senge Tsangpo (Shiquanhe) nella regione di Ngari del Tibet Occidentale, la cui possibilità di utilizzo da parte dei visitatori va preventivamente verificata.

Per arrivare nel Tibet Classico è possibile utilizzare percorsi stradali o la ferrovia che collega Xining, capitale del Qinghai, con Lhasa, e che ora arriva fino a Shigatse; il treno tra Xining e Lhasa impiega circa venti ore e si possono utilizzare cabine con le cuccette, in vagoni che sono pressurizzati (si superano i 5000 metri di quota), ma l’effetto della quota di sente lo stesso.

La rotta stradale maggiormente utilizzata è quella che collega Shigatse a Katmandu in Nepal. E’ un percorso entusiasmante perché attraversa una zona himalaiana stupenda, concedendo nelle giornate limpide la vista di ben tre dei giganteschi “8000″: Everest, Cho Oyu e Shisha Pangma.

Alloggi e Ristorazione

Ovunque possibile si utilizzano dei buoni alberghi, scelti anche in funzione della loro posizione; ad esempio, a Lhasa si alloggia vicino al Barkor, nei pressi del Jokhang. Nei centri minori, dove esistono solo locande, si utilizzano le migliori disponibili e, ove è possibile la scelta, si cerca di utilizzare esercizi di proprietà o gestiti da tibetani. In alcuni casi potrebbe essere utile o necessario (se non si porta l’attrezzatura da campo) utilizzare gli umili ostelli dei monasteri. Fuori dalle principali città un certo spirito di adattamento è comunque sempre necessario; si consiglia di portare con sé un sacco-lenzuolo. Per alcune destinazioni può anche essere utile il sacco a pelo; quando lo si ritenesse necessario, viene indicato nel programma.

La cucina è sufficientemente ricca; è facilissimo, ad esempio, trovare degli ottimi tagliolini saltati con le verdure, e anche una gran varietà di pietanze cinesi. La birra è economica e si trova ovunque. Anche la frutta fresca è disponibile in quasi tutte le località.

Trasporti Interni

Per tutti gli spostamenti terrestri previsti dai programmi Amitaba utilizza veicoli privati che, in funzione delle destinazioni, possono essere pulmini o jeep - le jeep si utilizzano dove le 4 trazioni possono essere fondamentali, ad esempio lungo la strada che collega Shigatse al confine nepalese, dove i pulmini potrebbero bloccarsi se c’è fango. Nei percorsi più difficili in aree remote dove non c’è assistenza è importante avere con sé anche un buon meccanico ed evitare di usare mezzi che dipendano da componenti elettroniche non riparabili.

Visite

Per molte visite è necessario fare dei tratti a piedi; questo richiede una normale capacità fisica e può essere difficile solo nei primi giorni per via dell’alta quota.

Tabella riassuntiva documenti necessari

Documento Descrizione Come Ottenerlo
Passaporto Con validità residua di almeno sei mesi Ufficio Passaporti del proprio comune di residenza
Visto Cinese Necessario per soggiorni superiori a 30 giorni Chinese Visa Application Service Center (CVASC)
Tibet Travel Permit Permesso speciale per entrare in Tibet Tramite agenzia di viaggio autorizzata
Alien Travel Permit Permesso speciale per visitare alcune regioni specifiche Tramite agenzia di viaggio autorizzata (se necessario)

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