Gualdo Tadino: Cosa Vedere e Fare in Questa Incantevole Città Umbra
Gualdo Tadino, situato nella provincia di Perugia, nel nord-est dell'Umbria, è un comune che sorge sugli Appennini Tadinati, nei dintorni del monte Penna.
La quiete della pianura, la dolcezza delle colline che si allungano verso Assisi, l’asperità dei rilievi appenninici: la cornice che abbraccia Gualdo Tadino è un patchwork di paesaggi differenti, uniti in un unico scenario incantevole. Il borgo di Gualdo Tadino si trova in provincia di Perugia, nel nord-est della regione Umbria.
È una città abitata sin dai tempi dei Romani, che però purtroppo ha perso buona parte del suo aspetto originario a causa delle numerose devastazioni provocate nei secoli da invasioni, incendi e terremoti. In origine Gualdo Tadino si chiamava Tarsina, ed era terra di antiche popolazioni umbre, ma con l’assoggettamento ai Romani il suo nome divenne Tadinum.
Gualdo Tadino ha origini antiche: durante l’Impero Romano fu prefettura, colonia e municipio; subì varie devastazioni e durante le invasioni barbariche fu uno dei pochi centri che resistette al re dei Goti, Totila. Questo luogo nel 552 fu teatro della famosa Battaglia di Tagina, durante la quale Narsete, generale bizantino, sconfisse l’esercito dei Goti, guidato dal re Badwila detto Totila. Il conflitto gotico-bizantino segnò la fine dei Goti in Italia.
La città venne distrutta nel 996 dall’Imperatore Ottone III ma risorse con il nome Gualdo (dal tedesco wald=bosco). Nel 1237 avvenne una terza ricostruzione a causa di un devastante incendio e gli abitanti vennero aiutati dai frati benedettini e dall’imperatore Federico II. Dopo varie vicissitudini e danneggiamenti la città venne ricostruita nel 1237 nei pressi dell’abbazia di S. Benedetto, sull’attuale Colle Sant’Angelo, dominato dalla Rocca Flea.
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Attrazioni Principali di Gualdo Tadino
Oggi Gualdo Tadino è una città cercata dai turisti soprattutto per i magnifici scenari naturali da cui è circondata: è dominata dalla dorsale appenninica e presenta un notevolissimo patrimonio di boschi, pinete, ampie distese di prati e, ovviamente, importanti monti quali il già citato Penna, il Monte Nero, il monte Maggio ed il Monte Serrasanta: località ideali per gli amanti del trekking, dell'escursionismo e della mountain bike, ma anche dello sci di fondo e addirittura dell'equitazione.
Rocca Flea
Il monumento più famoso e rappresentativo della singola Gualdo Tadino è invece, senza ombra di dubbio, la Rocca Flea, anticamente nota come Arx Major Terre Gualdi: un esempio di architettura fortificata italiana del basso medioevo, che venne costruita inglobando un antichissimo luogo di culto fondato in epoca longobarda (tra l'VIII ed il IX secolo dopo Cristo) e dedicato a San Michele Arcangelo. La Rocca Flea di Gualdo Tadino è una antica fortificazione militare che occupa lo spazio superiore del centro storico del comune umbro.
La Rocca Flea di Gualdo Tadino è stata più volte restaurata, rimaneggiata e ritoccata e, col passare dei secoli, ha avuto diverse destinazioni d'uso: prima struttura difensiva, quindi palazzo signorile e poi, a partire dal XIX secolo, addirittura carcere (prima femminile, poi mandamentale). Oggi la Rocca Flea è sede del Museo Civico cittadino, ospita l'antiquarium del territorio e conserva sia diversi esempi della ceramica storica gualdese che importanti opere di artisti quali Matteo da Gualdo, Avanzino Nucci, Sano di Pietro ed Antonio da Fabriano.
Concattedrale di San Benedetto
Parlando invece di architettura religiosa è doveroso nominare quanto meno la Chiesa di San Benedetto (anche nota come Duomo di Gualdo Tadino), ovvero la ricostruzione cittadina dell'antico "Duomo di San Benedetto Vecchio" edificato dai benedettini fuori le mura attorno all'anno 1006 dopo Cristo. La Concattedrale di San Benedetto di Gualdo Tadino è il Duomo della cittadina umbra, concattedrale perché una delle chiese madri della diocesi umbra di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.
La sua facciata è divisa in due da una cornice: sopra è presente un rosone romanico (vero e proprio vanto artistico della città), sotto si aprono tre portali inscritti tra colonnine a spirale e capitelli. Si tratta di un'abbazia costruita in stile romanico e gotico che durante i secoli ha però subito importanti rifacimenti: il suo interno ad esempio è stato interamente rimesso a nuovo durante il XIX secolo (dall'architetto Virginio Vespignani), mentre le sue decorazioni pittoriche risalgono al 1924.
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Situata nella piazza centrale della città, la Basilica Cattedrale di San Bendetto si fa notare per lo splendido rosone che nel tempo, per grandiosità e raffinatezza, è diventato uno dei simboli di Gualdo Tadino. L’interno è stato ristrutturato alla fine dell’Ottocento, per fronteggiare il consistente aumento del numero di fedeli, ma come il rosone anche i portali appartengono alla prima architettura.
Altre Attrazioni Religiose
La chiesa di San Francesco è invece un edificio gotico, realizzato tra il XII e il XIV secolo, con una navata unica che ricorda le chiese di Assisi. Notevole l’abside ottagonale, con la croce che rappresenta il Christus Patiens, le pitture di Matteo da Gualdo e l’originale della pala della Santissima Trinità del 1528.
Eventi e Manifestazioni
Detto ciò la storia di Gualdo Tadino non si respira soltanto attraverso i suoi monumenti più rappresentativi, ma anche tramite importanti manifestazioni culturali e folkloristiche che continuano ad andare in scena con cadenza annuale.
Giochi de le Porte
Tra le varie ci limitiamo a ricordare i particolarissimi "Giochi de le Porte", una rievocazione storica che si svolge l'ultimo fine settimana di settembre e che fa rivivere l'antico Palio medievale di San Michele Arcangelo, il patrono della città: le vie si tingono dei colori delle quattro porte dedicate ai santi Benedetto, Donato, Facondino e Martino e le squadre si contendono il privilegio di bruciare l'effigie della "bastola", ovvero la "strega" antica nemica di Gualdo.
Giochi de le Porte, che si svolge l’ultimo fine settimana di settembre, è una rievocazione storica dalle atmosfere medievali; l’intera cittadina si trasforma tra corteo storico, gare di tiro con l’arco, fionda e gare del somaro che diventa il vero protagonista della festa. Durante tutto dell’evento è possibile degustare specialità gastronomiche nelle caratteristiche taverne medievali del centro storico.
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Una manifestazione che unisce tutto il borgo e che si svolge a Settembre. Un evento che va vissuto, una tre giorni intensa, un weekend di festa e gare. I Giochi de le Porte vedono la partecipazione delle quattro porte della città: San Donato, San Facondino, San Benedetto e San Martino. L’apertura delle taverne e lo scambio dei doni tra le quattro porte, lo spettacolo degli Sbandieratori e dei Musici della città di Gualdo Tadino, l’elegante corteo storico e la grande sfida della domenica con le 4 gare [Corsa del Somaro con il carretto, Tiro con la fionda, Tiro con l’arco, Corsa con il somaro a pelo di tutte le Porte contemporaneamente].
La porta vincitrice ha il compito poi di bruciare la Bastola, strega antica nemica della città.
Dintorni di Gualdo Tadino
Il suo territorio è inoltre ricco di sorgenti di acque freschissime (non a caso ospita gli stabilimenti della Rocchetta S.p.A.) dotate di zone ristoro perfette per chi ama il relax. La città si trova inoltre a pochi chilometri dalla Valsorda, una splendida vallata che si collega ad alcune delle già citate vette circostanti e che offre paesaggi incontaminati di una bellezza davvero rara, oltre che una fitta rete di sentieri di varia difficoltà che permettono di scoprire diverse perle nascoste: dal Santuario della Santissima Trinità, eretto sulle rovine di un antico romitorio benedettino, a spettacolari scorci squisitamente naturali, resi unici dal rigoglio e dalla stupefacente varietà della flora.
Il territorio circostante è ricco di castelli, borghi, chiese e bellezze naturali.
Valsorda
Una delle realtà storiche del borgo è il ristorante Da Clelia situato nella Valsorda. Una valle ideale per escursioni, trekking, giri in mountain bike, merende primaverili. Proprio qui dove la spiritualità, tipica dell’Umbria, prende forma.
Durante la bella stagione da queste parti non si può non fare una tappa di gusto Da Clelia [chiuso in inverno]. Questo è un punto di ritrovo per tutta la comunità di Gualdo Tadino che adora salire in vetta quando il sole illumina la valle. Un bar, un ristorante e anche un camping per te viaggiatore che ami dormire immerso nella natura.
Abbazia Camaldolese di San Salvatore
A pochi km da Umbertide e 28,2 da Gubbio sorge la splendida Abbazia Camaldolese di San Salvatore e l’annesso eremo di Montecorona, chiamato anche Abbazia di San Salvatore di Montecorona, uno dei tanti luoghi sacri dell’Umbria e tra i più affascinanti della regione. La fondazione dell’abbazia si fa risalire all’XI secolo per mano di San Romualdo. Si estende su due livelli: la cripta e la chiesa superiore. Quest’ultima è suddivisa in tre navate e custodisce pregevoli opere in particolare gli affreschi e il coro ligneo.
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