Attrazioni della Basilica di Santa Maria Maggiore
Situata nel cuore di Roma, la Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali maggiori, nonché un simbolo della grandezza artistica e spirituale della Città Eterna. Questo capolavoro architettonico, dedicato alla Vergine Maria, non è solo una meta religiosa, ma anche un luogo di straordinaria bellezza culturale.
Origini e Leggenda
La costruzione della Basilica risale al IV secolo e, secondo la leggenda, è stata ispirata da un sogno. Secondo la tradizione, tutto ebbe inizio in una calda notte d’agosto del 352 d.C.. Il ricco patrizio romano Giovanni e sua moglie, privi di eredi, decisero di dedicare una chiesa alla Vergine Maria.
Si narra che la Vergine Maria apparve a Papa Liberio e a Giovanni nella stessa notte, indicando loro di edificare una chiesa dove fosse caduta la neve, in pieno agosto. Papa Liberio, recatosi sull’Esquilino la mattina seguente, trovò il colle coperto di neve. Il Papa tracciò il perimetro della futura basilica, che fu costruita grazie al contributo economico del patrizio romano.
Ogni anno, il 5 agosto, questo episodio viene rievocato con la celebrazione del “miracolo della neve”. Oggi il miracolo si rievoca con una pioggia di petali bianchi che scendono nell’aula liturgica della Basilica. La sua origine è legata al “prodigio della Neve” del 5 agosto 358: secondo la tradizione cristiana, al patrizio Giovanni e a Papa Liberio una nevicata estiva che imbiancò il colle indicò loro l’area in cui costruire la prima Basilica Liberiana.
Architettura e Struttura
L’impianto originale della Basilica, ispirato ai principi ellenistici di Vitruvio, richiama le basiliche imperiali del II secolo d.C., con una struttura che comprende una navata centrale alta e ampia, due navate laterali e un’abside semicircolare. Fondata probabilmente nel V secolo da papa Sisto III, è l’unica tra le grandi basiliche romane a conservare l’originaria struttura paleocristiana, articolata in tre navate separate da 36 colonne.
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La costruzione attuale fu avviata sotto Papa Sisto III (432-440), dopo il Concilio di Efeso che proclamò Maria "Theotokos", Madre di Dio. L’Architettura della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma L’edificio ha subito numerose trasformazioni, ma conserva la sua navata originale del V secolo, con splendide colonne ioniche e una struttura a tre navate.
Al primo sguardo colpisce la grande facciata (realizzata su quella precedente), i cui lavori iniziarono il 4 marzo del 1741, opera di Ferdinando Fuga. Si notano il portico con cinque aperture in basso e tre nella loggia superiore. Lironi, Bracci, Maini, Slodtz e della Valle lavorarono insieme per la costruzione della facciata che solo nel 1750 venne completata.
La Loggia, concepita da Ferdinando Fuga come una maestosa cornice per la facciata, offre una visione spettacolare della piazza e dei mosaici trecenteschi di Filippo Rusuti. Dietro sono ancora visibili i mosaici del XIII sec. L’autore dei mosaici è Filippo Rusuti e si mostrano al visitatore in tutta la loro magnificenza. Si nota il mirabile gioco di vuoti alternati sapientemente alle colonne, archi a tutto sesto, capitelli, cornici e statue che raffigurano San Carlo, B. Albergati, e i Santi Pontefici.
Il campanile, costruito nel XIV secolo, è il più alto della città, con i suoi 75 metri di altezza. Il campanile della basilica, alto 75 metri, conserva l’aspetto romanico trecentesco e ha la particolarità di scoccare alcuni rintocchi ogni sera alle 21: è un’abitudine che nacque nel ‘500 quando, narra la leggenda, una misteriosa campana cominciò a suonare fuori dall’orario canonico per richiamare una pellegrina che si era smarrita per le strade di Roma.
Interni e Tesori Artistici
Ciò che colpisce, appena entrati nella grande sala interna, è la fantasmagoria di colori e di luci che avvolge la chiesa. Entrando, si rimane incantati dai mosaici dorati del V secolo, tra i più antichi di Roma, che raccontano scene bibliche e trasmettono un senso di eternità e sacralità. Santa Maria Maggiore è, inoltre, celebre per i suoi mosaici del V secolo, che decorano l’arco trionfale e la navata centrale. Tali raffigurazioni rappresentano il primo ciclo figurativo apparso in una chiesa romana.
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Volgendo lo sguardo in alto possiamo ammirare la copertura a cassettoni dorati che rende l’interno ancora più luminoso e affascinante. Non dimentichiamo il magnifico soffitto a cassettoni, risalente al pontificato di Alessandro VI Borgia (1492-1503),realizzato con l’oro donato dalla Spagna dopo la scoperta delle Americhe. In origine vi erano 42 riquadri ora ne restano 27.
Pregevole e di grande rilevanza artistica è il pavimento a mosaico del XIII secolo in stile “cosmatesco”.
Durante la visita si potrà ammirare la Cappella Cesi voluta dal Cardinale Paolo Emilio Cesi e dal fratello Federico. Fu realizzata intorno al 1560 a ancora oggi l’autore rimane ignoto.
Proseguendo il tour di visita all’interno della chiesa, balzerà ai nostri occhi la statua della “Regina Pacis” realizzata da Guido Galli.
Artisticamente rilevante è anche la Cappella Sforza realizzata dal cardinale Guido Ascanio Sforza di Santafiora, arciprete della basilica. Anche suo fratello, il cardinale Alessandro Sforza Cesarini, diede il suo contributo curandone la decorazione, risalente al 1573. Nello stesso anno vennero eseguiti i ritratti inseriti nei monumenti funebri e la pala d’altare, opera di Gerolamo Siciolante da Sermoneta.
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Il nostro tour di visita all’interno della Basilica ci porterà verso l’abside, dove troviamo l’arco trionfale, anch’esso decorato con dei mosaici in cui sono state inserite scene dell’Infanzia di Cristo, alcune delle quali tratte da Vangeli Apocrifi (Annunciazione, Presentazione al Tempio, Adorazione dei Magi, incontro con il governatore Afrodisio, Strage degli innocenti, Re Magi presso Erode). Nella parte più alta dell’arco troviamo il Trono dell’Etimasia con una Croce, affiancato dai santi Pietro e Paolo, e sormontato dal Tetramorfo. Sotto, compare un pannello con l’iscrizione Xystus episcopus plebi Dei.
Altri tesori artistici presenti nella Basilica di Santa Maria Maggiore sono la tomba del Bernini situata su un lato all’altare maggiore. Poi abbiamo la Sacra Culla realizzata in argento e cristallo dal Valadier. Tra i tanti tesori custoditi nella basilica spicca un’opera unica: il primo presepe inanimato della storia, realizzato da Arnolfo di Cambio, celebre scultore toscano. Di mirabile fattura è il “Presepio” di Arnolfo di Cambio voluta da Papa Sisto III che al tempo creò nella primitiva Basilica una “grotta della Natività” a somiglianza di quella di Betlemme. I tre Re Magi con vesti e scarpe in elegante, rude stile gotico, e S. Giuseppe, ammirano l’avverarsi del miracolo. Naturalmente sono presenti il Bambino in braccio alla Madonna (di P.
Infine, la Sacra Culla, custodita nella Confessio sotto l’altare maggiore, racchiude preziose reliquie legate alla mangiatoia di Gesù.
Cappelle Laterali
La basilica ha subito profonde trasformazioni tra il XVI e il XVII secolo. Fu grazie ai papi Sisto V e Paolo V che nacquero le due cappelle laterali monumentali, la Sistina e la Paolina, autentici gioielli architettonici. Da Sisto III, che nel V secolo trasformò il primitivo oratorio dotandolo dei primi grandi mosaici, la basilica si arricchì continuamente: nel Duecento il Papa Niccolò IV affidò a Jacopo Torriti la decorazione musiva della nuova abside, dove questi realizzo l’Incoronazione della Vergine e le Storie di Maria; tra il 1585 e il 1612 sorsero le cappelle Sistina e Paolina per custodire la Sacra Culla di Gesù e la Salus Populi Romani.
Cappella Sistina
Nel transetto destro si trova una cappella chiamata Cappella Sistina, dedicata al Santissimo Sacramento e realizzata per volere di Papa Sisto V. Aperta alla fine del XVI secolo, la cappella Sistina di S. Maria Maggiore custodisce le spoglie dei papi Sisto V e San Pio V; di fronte e in asse con la Sistina, la cappella Paolina o Borghese, di inizio ‘600, racchiude i sepolcri di Clemente VIII e di Paolo V, sormontati da affreschi di Guido Reni.
Si tratta della più grande cappella costruita a Roma nel suo tempo, caratterizzata da una pianta a croce greca con due cappelle laterali. La struttura, sormontata da un tamburo con otto ampie finestre, domina l’oratorio del presepe situato al piano inferiore, accessibile attraverso una doppia scala. Gli affreschi e le decorazioni in stucco, realizzati sotto la direzione di Cesare Nebbia e Giovanni Guerra, raccontano la storia dell’infanzia di Gesù, arricchendo l’intero spazio con vivide rappresentazioni.
Cappella Paolina
La Cappella Paolina, o Cappella Borghese, conserva l’icona mariana Salus Populi Romani, ritenuta miracolosa e simbolo di protezione per il popolo romano. La Cappella Paolina, voluta da Papa Paolo V, è un capolavoro di ricchezza artistica e spirituale. Decorata con marmi policromi che culminano nel tabernacolo-reliquiario della Salus Populi Romani, progettato da Girolamo Rainaldi e impreziosito da colonne di diaspro e lapislazzuli, richiama simbolicamente la “porta del cielo”. Questo dipinto, secondo la tradizione, sarebbe stato realizzato da San Luca.
Altre Cappelle
La basilica regala al suo interno diverse cappelle uniche per il loro stile e storia. La Cappella Sforza, progettata inizialmente da Michelangelo per i cardinali Sforza, presenta una struttura dinamica con absidi ellittiche e un altare centrale. La Cappella Cesi, dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, si distingue per la sua eleganza rinascimentale. La Cappella delle Reliquie o del Crocifisso, ricostruita nel 1750 da Ferdinando Fuga, è interamente rivestita di marmi e decorata con colonne di porfido. Infine, la Cappella di San Michele Arcangelo, anticamente gotica, fu arricchita dagli affreschi di Piero della Francesca, che raffigurano i quattro Evangelisti. La volta di questa sala era decorata da affreschi di Domenico Cresti, detto il Passignano, raffiguranti Padri della Chiesa e profeti disposti attorno a una scena centrale dell’Immacolata Concezione. Durante il pontificato di Leone XII, il coro venne trasformato in Battistero dall’architetto Giuseppe Valadier.
Informazioni Utili per la Visita
Santa Maria Maggiore non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un luogo di profonda spiritualità. Oltre ad essere uno scrigno d’arte, Santa Maria Maggiore è un luogo di intensa spiritualità. Il 15 agosto, il papa celebra qui la Festa dell’Assunzione di Maria. Papa Pio IX vi celebrò la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione.
Per l’accesso alla cupola di seguito ti lascio tutte le informazioni relative alla visita. È possibile finalmente accedere e visitare una zona esclusiva della Basilica di Santa Maria Maggiore. La visita è a pagamento ed è guidata. Inoltre sono disponibili varie opzioni per visitare la basilica. La visita è da prenotare sul sito dei Musei Vaticani con acquisto online oppure recandosi direttamente al desk che si trova sotto il porticato della basilica.
N.B. - L’accesso alla Basilica è libero.
Linea A (rossa): scendi alla fermata Termini. Da lì, la basilica si raggiunge in 5 minuti a piedi. La sua posizione centrale, a pochi passi dalla stazione Termini, la rende facilmente accessibile.
Che tu sia un appassionato d’arte, un fedele o un semplice viaggiatore curioso, la Basilica di Santa Maria Maggiore offre un’esperienza unica.
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