Azioni per un Turismo Sostenibile: 10 Punti Chiave
Negli ultimi anni, sempre più persone hanno manifestato il desiderio di viaggiare in modo sostenibile, cercando di ridurre al minimo il loro impatto ambientale. Di conseguenza, i viaggiatori tendono a preferire imprese turistiche e strutture ricettive che adottano misure concrete per proteggere l’ambiente. Le aziende del settore, quindi, devono adattarsi a questo cambiamento della domanda e rispondere alle esigenze dei clienti con soluzioni innovative e responsabili.
Ma quali possono essere dei temi chiave sui quali si può adottare un cambiamento verso un turismo sempre più green? Ecco 10 punti fondamentali che le imprese devono considerare per rendere possibile questo obiettivo:
1) Riduzione dei Consumi Energetici e Idrici
Per un turismo green le imprese devono adottare strategie per ridurre al minimo gli sprechi di acqua e di energia. Gli hotel e le strutture ricettive sono tra i maggiori consumatori di energia. Per questo è utile investire in tecnologie a risparmio energetico (come l’utilizzo di luci a LED) e utilizzare pratiche per il risparmio idrico come i sistemi di recupero e riciclo dell’acqua così da ridurre significativamente i costi e l’impronta ecologica.
2) Sostegno all’Economia Locale
È fondamentale che aziende turistiche riconoscano l’importanza di investire nelle comunità locali, perché offrire opportunità di lavoro e collaborare con fornitori locali non solo supporta l’economia, ma aiuta anche a promuovere la cultura e le tradizioni delle destinazioni.
3) Azzerare le Emissioni di CO2
È ormai noto che l’aumento dei viaggi in aereo e le attività legate al turismo marittimo contribuiscano significativamente al riscaldamento globale. Per questo, è necessario che le aziende che operano all’interno del settore turistico adottino soluzioni come l’utilizzo di energie rinnovabili, l’attuazione dell’isolamento termico e la compensazione delle emissioni tramite investimenti in progetti di compensazione del carbonio come può essere la piantumazione di alberi.
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Per intraprendere un percorso di sostenibilità, il primo passo è condurre un audit energetico, ovvero una valutazione approfondita dei consumi giornalieri, mensili e annuali della struttura. Uno degli interventi più efficaci è l’installazione di impianti fotovoltaici, che non solo garantiscono energia pulita, ma consentono di ridimensionare l’approvvigionamento energetico in base al fabbisogno individuato dall’audit.
Pannelli fotovoltaici sul tetto di una struttura ricettiva eco-sostenibile
4) Condizioni di Lavoro Eque
Il turismo è uno dei principali settori di impiego, ma spesso i lavoratori affrontano condizioni precarie, con contratti stagionali e salari bassi. Le aziende dovrebbero invece impegnarsi a garantire salari giusti, sicurezza sul lavoro e opportunità di crescita professionale. Inoltre, è importante investire nella formazione del personale per migliorare la qualità del servizio.
5) Approvvigionamento Responsabile
Una scelta fondamentale per le aziende turistiche è la scelta dei fornitori. Oggi i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti che acquistano, quindi è necessario che anche le strutture ricettive rispettino gli standard ecologici e sociali, promuovendo filiere corte e sostenibili.
Per un turismo green le imprese devono considerare la sostenibilità dei prodotti che acquistano.
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6) Standard di Sostenibilità Condivisi
Molte catene alberghiere hanno adottato modelli di franchising che, se ben gestiti, possono favorire una gestione più responsabile delle risorse. Tuttavia, le aziende devono garantire che tutte le strutture affiliate rispettino gli stessi standard di sostenibilità e qualità, monitorando attentamente la gestione ambientale e sociale a livello locale.
7) Sicurezza Alimentare
Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza alimentare. Le aziende devono garantire che i prodotti serviti siano tracciabili e provenienti da filiere certificate e privi di contaminanti. È essenziale rispettare le normative di sicurezza alimentare, adottare processi di controllo rigorosi e assicurare trasparenza nelle informazioni fornite ai consumatori.
8) Sicurezza Digitale
La tecnologia riveste un ruolo sempre più importante anche in ambito turistico. Le aziende devono garantire la protezione dei dati personali dei clienti dai rischi informatici, adottando misure di sicurezza avanzate e assicurando la privacy degli ospiti. Una gestione sicura delle informazioni è fondamentale non solo per mantenere una buona reputazione, ma anche per prevenire gravi perdite economiche in caso di violazioni.
9) Regolarità Fiscale
Le strutture turistiche, soprattutto quelle che operano con modelli di franchising o filiali internazionali, devono prestare particolare attenzione a evitare pratiche di evasione fiscale.
10) Facility Management e Impatto Sociale
Il facility management svolge un ruolo chiave nel raggiungimento dell’obiettivo di impatto zero entro il 2050, obiettivo fissato dall'Unione Europea. Un aspetto fondamentale della sostenibilità è l’impatto sociale. La sostenibilità passa anche dall’educazione e dalla trasparenza.
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Il settore dei viaggi continua a sorprendere per vitalità. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, gli arrivi turistici internazionali hanno registrato un ulteriore +5 % nel primo trimestre del 2025, avvicinandosi stabilmente ai volumi pre-pandemia. Dopo il Covid-19, il viaggio ha smesso di essere una pausa occasionale ed è diventato una forma di consumo ricorrente, soprattutto tra i più giovani.
In particolare, Millennials e Gen Z mostrano una crescente predilezione per l’esperienza rispetto al possesso: si viaggia per vivere, raccontare, condividere. «Questo cambio culturale non è marginale, ma rappresenta un driver strutturale di crescita, destinato a influenzare profondamente la domanda e l’offerta di servizi turistici nei prossimi anni», secondo gli esperti di Banor. Nel 2022 la spesa mondiale per viaggi e turismo era pari a 5 trilioni di dollari.
Secondo l’ultimo sondaggio dell’International Air Transport Association (Iata), il 47% dei viaggiatori intende spendere più dell’anno precedente, mentre il 53% prevede di mantenere lo stesso budget. Dati che confermano la centralità crescente del travel nei comportamenti di consumo. Una dinamica alimentata da tre fattori: la tenuta dell’economia nordamericana, con bassa disoccupazione e salari reali in ripresa, che favorisce la spesa esperienziale; l’espansione della classe media asiatica, che nel solo 2025 dovrebbe accogliere 70 milioni di individui netti; la discesa dei prezzi del carburante che permette alle compagnie aeree di aumentare la capacità a costi più contenuti, migliorando la connettività.
Tuttavia il settore del travel è tutt’altro che omogeneo. Banor nota, infatti, che al suo interno convivono modelli di business profondamente diversi, con livelli di intensità di capitale molto variabili. Al contempo, margini, ciclicità, leva operativa e fabbisogno di capitale variano in modo significativo da un segmento all’altro, influenzando la resilienza e le strategie di crescita di ciascun operatore.
«Tra le online travel agency, Booking Holdings mantiene una posizione dominante con oltre 1,1 miliardi di room nights e 31 milioni di strutture transate nel 2024», precisa Banor. Airbnb, dal canto suo, continua a ridefinire l’ospitalità. Con oltre 5 milioni di host e 8 milioni di annunci in più di 100.000 città, la piattaforma fa leva su un traco organico superiore al 90%, su soggiorni sempre più lunghi (oltre il 20% delle prenotazioni supera i 28 giorni) e sul recente lancio di Icons, un catalogo di esperienze esclusive pensato per valorizzare il carattere immersivo e personale del viaggio.
Sul fronte più tradizionale della grande ospitalità, continua Banor, Hilton e Marriott International continuano a guidare il settore globale, con un totale aggregato di circa 2,7 milioni di camere gestite in modalità asset-light. Entrambe le catene fanno leva su piattaforme digitali evolute e su programmi di fidelizzazione capillari, che contano insieme oltre 420 milioni di iscritti nel mondo. Questi ecosistemi non solo alimentano la loyalty, ma rappresentano oggi un canale diretto ad alto margine, che convoglia oltre la metà delle prenotazioni totali.
Il modello operativo, basato sulla gestione senza proprietà diretta degli immobili, consente di massimizzare la scalabilità e contenere la ciclicità degli investimenti. In parallelo, aggiunge Banor, la relazione con il cliente viene rafforzata da strumenti digitali che permettono personalizzazione, accesso a vantaggi esclusivi e maggiore fidelizzazione.
Quattro tendenze chiave stanno ridisegnando il futuro del travel. La professionalizzazione delle alternative accommodation, grazie a standard condivisi e sistemi di distribuzione più avanzati, sta ampliando l’offerta e aumentando la capacità di monetizzazione. In secndo luogo, il fenomeno del bleisure - la combinazione di viaggio d’affari e svago - continua a espandersi, riempiendo le notti infrasettimanali: oltre il 60% dei viaggi business viene ormai esteso con una componente leisure.
Terzo, la crescente spesa esperienziale, oggi in aumento a doppia cifra e superiore a quella per trasporto e alloggio, rispecchia un cambiamento profondo nelle gerarchie del consumo. Quarto, l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando pricing, personalizzazione e cross-selling, contribuendo ad aumentare il valore medio della transazione.
Sullo sfondo, alcuni elementi di rischio: la geopolitica che potrebbe impattare la crescita economica globale, potenziali pressioni sui costi energetici e regolamentazioni più stringenti sugli atti brevi in alcuni grandi centri urbani. Una recessione, infine, potrebbe ridurre la propensione alla spesa di alcune fasce di viaggiatori.
Tabella riassuntiva delle azioni per il turismo sostenibile
| Azione | Descrizione |
|---|---|
| Riduzione dei consumi energetici e idrici | Implementare tecnologie a risparmio energetico e pratiche per il risparmio idrico. |
| Sostegno all'economia locale | Investire nelle comunità locali offrendo opportunità di lavoro e collaborando con fornitori locali. |
| Azzerare le emissioni di CO2 | Utilizzare energie rinnovabili, attuare l'isolamento termico e compensare le emissioni tramite progetti di compensazione del carbonio. |
| Condizioni di lavoro eque | Garantire salari giusti, sicurezza sul lavoro e opportunità di crescita professionale. |
| Approvvigionamento responsabile | Scegliere fornitori che rispettino gli standard ecologici e sociali, promuovendo filiere corte e sostenibili. |
| Standard di sostenibilità condivisi | Garantire che tutte le strutture affiliate rispettino gli stessi standard di sostenibilità e qualità. |
| Sicurezza alimentare | Garantire che i prodotti serviti siano tracciabili, provenienti da filiere certificate e privi di contaminanti. |
| Sicurezza digitale | Proteggere i dati personali dei clienti dai rischi informatici, adottando misure di sicurezza avanzate e assicurando la privacy degli ospiti. |
| Regolarità fiscale | Evitare pratiche di evasione fiscale. |
| Facility Management e Impatto Sociale | Raggiungere l'obiettivo di impatto zero entro il 2050, obiettivo fissato dall'Unione Europea. Un aspetto fondamentale della sostenibilità è l’impatto sociale. |
«Nei prossimi mesi il comparto del travel & leisure potrebbe muoversi verso una crescita più normalizzata, dopo gli anni di espansione post-pandemica, ma resta un settore vivo, ibrido, trasformativo, dove tecnologia, demografia e nuovi valori di consumo convergono in modelli di business sempre più adattivi», sostiene Banor. «La spinta strutturale alla mobilità, l’attenzione per l’esperienza e la capacità di intercettare nuovi stili di vita fanno del turismo non solo un mercato in crescita, ma anche uno dei comparti più promettenti in cui operare ed investire per chi guarda al lungo termine».
Tuttavia, oggi più che mai, il settore turistico deve confrontarsi con una questione cruciale: integrare pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e al tempo stesso rafforzare la propria competitività. Per trasformare le strutture ricettive in realtà realmente sostenibili, è essenziale contare sull’expertise di professionisti come quelli di Unoenergy.
Il progetto “Azioni di valorizzazione e promozione del settore turistico dei territori e delle produzioni di qualità” finanziato dal Ministero del Turismo e realizzato in collaborazione con Unioncamere Nazionale ha l’obiettivo dichiarato di valorizzare i territori, i prodotti e le comunità del nostro paese sui mercati interni ed esteri, attraverso l’impostazione e la realizzazione di azioni per strutturare l’offerta di un turismo italiano nuovo che passi anche dal valorizzare e promuovere le filiere del Made in Italy che si confermano un atout fondamentale per attrarre turisti in Italia ma anche per rafforzare la narrazione dell’Italia e del suo valore attraverso le strutture - come le attività della ristorazione italiana all’estero - che fanno del mangiare bene e dell’autenticità italiana una cultura e uno stile distintivo della propria offerta.
Dal claim Italian Way of Tourism verso un più attuale The Italian Why: questo è, in sintesi, il senso dell’iniziativa; veicolare un nuovo racconto dell’Italia, un racconto fatto da motivazioni, i why che costituiscono la ragione per stimolare una domanda di turismo che cambia e che troverà un’Italia cambiata, nei prodotti turistici, nelle destinazioni ancora tutte da scoprire, nel ripensamento del senso della qualità della vita, più lenta, a misura d’uomo, autentica e reale, ovvero dalle motivazioni di visita dell’Italia e dei punti di forza di una nuova offerta turistica italiana che prenderà necessariamente in considerazione anche le nuove necessità dei turisti, dovute alle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, che hanno ridato rilevanza a nuovi fenomeni come quello dello slow tourism e della staycation.
Un italian why che si presta, grazie al progetto e ai risultati che da questo ci si attendono, ad essere declinato nell’italian why to stay e nell’italian why to eat.
L’italian why to stay Le attività mirano alla promozione di destinazioni minori, emerse negli ultimi grazie al fenomeno del turismo di prossimità, allo sviluppo di un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, dove le comunità locali sono gli attori principali del processo di sviluppo turistico e gli stakeholder partecipano alla co- progettazione e strutturazione del format di sviluppo locale condividendo i valori, i tempi e i modi alla base della vita locale.
L’italian why to eat Anche l’enogastronomia rientra nel nuovo racconto dell’Italia per la grande valenza della cucina nel patrimonio culturale italiano, un patrimonio strettamente legato all’identità dei luoghi di produzione delle materie prime, un “sapere produttivo” antico e autentico, tipico della ristorazione italiana, che si esprime attraverso produttori e ristoratori, da accompagnare nella creazione di una narrazione in linea con valori del progetto.
Per la realizzazione delle attività Unioncamere si è avvalsa del supporto tecnico-scientifico di Isnart ha potuto contare sulla collaborazione di 6 Camere di commercio italiane (oltre la Camera di commercio di Chieti-Pescara, le Camere di Cagliari-Oristano, di Cosenza, Padova, Taranto e Trieste) e di 4 Camere di commercio estere (Danimarca, Germania, Spagna e Svezia).
Le azioni previste:
AZIONE 1 - Progettazione esecutiva e coordinamento linee di attività
AZIONE 2 - Turismo lento e intermodalità dolce Questa attività ha previsto il coinvolgimento di stakeholder e operatori turistici in tavoli di lavoro e momenti info-formativi per la creazione di modelli di intervento, a cui altri territori che volessero specializzarsi sul prodotto turistico del turismo lento, potranno poi ispirarsi per adottare interventi utili e per fornire alle imprese gli elementi necessari a rendere l’appartenenza ad una slow tourism destination un concreto vantaggio competitivo.
- Turismo lento - cicloturismo: La Via Verde della Costa dei Trabocchi (in collaborazione con la Camera di commercio di Chieti-Pescara)
- Turismo Lento: Cammino Enogastronomico nel Territorio Ionico Tarantino (in collaborazione con la Camera di commercio di Taranto)
- Turismo Lento religioso: Cammino di Sant’Antonio (in collaborazione con la Camera di commercio di Padova)
- La Sardegna Nuragica e il Sud Sardegna (in collaborazione con la Camera di commercio di Cagliari-Oristano)
- Duino-Aurisina (in collaborazione con la Camera di commercio della Venezia-Giulia)
- Cosenza e la Sila Grande (in collaborazione con la Camera di commercio di Cosenza)
AZIONE 3 - Rilancio dell’immagine dell’Italia attraverso la rete dei Ristoranti Italiani nel Mondo per stimolare la formazione di un panel di ristoratori italiani all’estero certificati Ospitalità Italiana che hanno potuto:
- Perfezionare il proprio concept culinario in una full immersion nella cucina italiana là dove nasce, attraverso l’interazione diretta con chef altamente qualificati che hanno alla base del loro menu design una forte connotazione territoriale e una grande capacità trasformativa delle materie prime.
- Entrare in contatto con la qualità delle produzioni che alimentano la tipicità della gastronomia offerta dai ristoranti coinvolti e, attraverso l’affascinante mondo della produzione tipica, poter esplorare l’identità, la ricchezza e la varietà dei territori.
- Rafforzare il loro ruolo di ambassador: l’esperienza condotta a diretto contatto con la cucina italiana di qualità e con il mondo delle produzioni tipiche ha permesso loro di portare a casa un perfezionamento professionale, integrato con la conoscenza dei luoghi visitati, delle aziende locali e del loro valore, della loro storia e tradizione, affinché possano arricchire e aggiornare i contenuti dello storytelling sul valore dell’autentico Made in Italy che li vede impegnati nell’interscambio con la loro clientela.
Questa linea ha previsto 4 educational tours comprensivi di stage presso ristoranti italiani di alto livello di Parma, Trieste, Cosenza e dei Castelli Romani, per delegazioni di chef provenienti da Germania, Svezia, Danimarca e Spagna, individuate grazie al lavoro delle corrispondenti Camere di Commercio Italiane all’estero.
Le delegazioni straniere erano composte anche da blogger/instagrammer che, con i loro contributi, chiamati a catturare e divulgare il racconto dell’Italia più autentica, dei valori, dei paesaggi delle località che visiteranno in modo da supportare il racconto complessivo dell’esperienza turistica.
AZIONE 4 - Valorizzazione innovativa per comunicare le destinazioni Grazie alla collaborazione con importanti media partner, sono stati generati materiali promozionali capaci di raccontare il progetto, i territori e le comunità in modo innovativo, originale e unico.
Sono stati realizzati:
- 1 landing page di progetto, con 1 pagina per ciascuna destinazione per raccontare il progetto attraverso i contenuti UGC (User Generated Content) e i contenuti creati da blogger coinvolti nell’iniziativa.
- 1 video e 10 foto per destinazione per alimentare l’hashtag di progetto e promuovere il territorio.
- 1 blogpost per destinazione per raccontare le esperienze e gli attrattori del territorio in chiave di storytelling.
- 1 hashtag di progetto che alimenterà un social wall con i contenuti generati dal territorio, sia in seguito ai workshop che in maniera spontanea, anche tramite il coinvolgimento di community dei territori.
Il materiale promozionale è stato accompagnato da linee guida per la comunicazione contenenti indicazioni, per gli stakeholder e gli operatori turistici dei territori interessati, su come utilizzare i materiali e alimentare il sito e gli strumenti social creati ad hoc, anche dopo la conclusione ufficiale del progetto.
AZIONE 5 - Percorsi di sviluppo per le imprese sui temi della qualificazione aziendale e di filiera per promuovere e sostenere i processi di integrazione tra le imprese turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa, con l’obiettivo di supportare i processi di organizzazione della filiera turistica, per accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditoria locale. Favorire la coesione tra gli stakeholder e valorizzare le reti di impresa significa supportare i territori che lavorano in maniera reticolare e che sanno mettere a sistema conoscenze e competenze.
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