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Il Bucintoro: Viaggi, Storia e Leggende di Venezia

Venezia, una città intrisa di storia e leggende, ha sempre affascinato per la sua unicità e il suo ricco patrimonio culturale. Tra i simboli più emblematici della Serenissima, spicca il Bucintoro, la galea di stato utilizzata per le cerimonie più importanti della Repubblica di Venezia. La sua storia si intreccia con quella della città, diventando un simbolo di potere, ricchezza e tradizioni.

Le Origini e il Ruolo del Doge

La storia di Venezia inizia nel lontano 452 quando Attila assedia Aquileia, provocando la terza fuga dei Veneti. Nel 697, Paoluccio Anafesto viene eletto primo doge ad Eraclea. Il doge aveva un ruolo cruciale: convocare e presiedere l'assemblea, eleggere tribuni e giudici, convocare consigli del clero, disporre delle forze dello Stato, dichiarare guerra e stipulare paci con il consenso dell'assemblea, e garantire l'applicazione delle leggi.

Nel 717, Paoluccio Anafesto muore, e Marcello Tegalliano diventa il secondo doge. Successivamente, Orso Ipato diventa il terzo doge, noto per aver promosso l'esercizio fisico tra i giovani. Tuttavia, nel 737-742, il potere dogale viene temporaneamente sostituito da un magistrato militare, il Maestro dei militi.

Nel 756, Domenico Monegario viene eletto sesto doge e affiancato da due tribuni annuali per limitarne il potere. Nel 764, Maurizio Galbajo diventa il settimo doge, uomo di grande ingegno e abilità politica.

La Guerra e la Crescita di Venezia

Nell'809, durante la guerra tra Pipino re d'Italia e i Veneziani, Malamocco viene conquistata, ma Rialto resiste. Nel 810, Angelo Partecipazio viene eletto decimo doge e inizia la costruzione del Palazzo Ducale e di numerose chiese. Angelo Partecipazio, ovvero Badoaro, detto Agnello, viene eletto doge X. A frenare l’ampia autorità del doge, vennero eletti due tribuni per amministrare la giustizia civile e criminale; i primi tribuni furono Vitale Michiel e Pantaleone Giustinian.

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Nell'828, il corpo di San Marco Evangelista viene portato da Alessandria a Venezia, e San Marco diventa il protettore della città. Nel 829, Giovanni Partecipazio continua l'edificazione della chiesa di San Marco.

Nell'880, gli Slavi-Croati invadono l'Istria, ma Orso I Partecipazio allestisce una flotta e li sconfigge, reprimendo anche il commercio degli schiavi. Nel 998, i Dalmati chiedono aiuto ai Veneziani contro gli Slavi-Croati e i Narentani, e il doge li sconfigge, portando molte città della Dalmazia sotto il controllo della repubblica.

L'Apogeo della Repubblica

Nel 1000, Venezia si afferma come potenza marittima e commerciale. Nel 1080, Venezia supporta l'imperatore bizantino Alessio Comneno contro Roberto Guiscardo. Nel 1097, i Veneziani partecipano alla prima crociata e acquisiscono le reliquie di San Teodoro e San Nicolao.

Nel 1104, il doge ordina la Pala d'Oro per la Basilica di San Marco. Nel 1123, i Veneziani aiutano Baldovino II re di Gerusalemme e vincono il califfo d'Egitto a Jaffa. Nel 1148, i Veneziani aiutano l'imperatore d'Oriente contro Ruggiero re di Sicilia, sconfiggendo i Siculi a Corfù.

Il Bucintoro: Simbolo di Potere e Fasto

Il Bucintoro era la nave di stato della Repubblica di Venezia, utilizzata per le più importanti cerimonie pubbliche. La tradizione vuole che il primo Bucintoro risalga al 1311, sotto il doge Pietro Gradenigo, anche se non ci sono fonti certe. La sua funzione principale era quella di ospitare il doge durante la cerimonia dello "Sposalizio del Mare", in cui il doge gettava un anello nelle acque del mare Adriatico, simboleggiando il dominio di Venezia sul mare.

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Questa cerimonia, ricca di significati simbolici, rappresentava l'unione indissolubile tra Venezia e il mare, fonte della sua ricchezza e potenza. Il Bucintoro, con i suoi decori sfarzosi e la sua imponenza, era un'affermazione del prestigio della Repubblica Veneta.

La Cerimonia dello Sposalizio del Mare

La cerimonia dello Sposalizio del Mare affonda le sue radici in un evento storico: la vittoria dei veneziani sui pirati dalmati nel 1000, guidati dal doge Pietro II Orseolo. In segno di ringraziamento per la vittoria, il doge celebrò una messa solenne a bordo di una nave, gettando poi un anello in mare come simbolo del dominio veneziano. Nel 1177, papa Alessandro III, riconoscente per l'aiuto ricevuto da Venezia nella lotta contro Federico Barbarossa, istituzionalizzò la cerimonia, conferendole un carattere religioso e politico.

Costruzione e Decorazioni

Il Bucintoro era una galea di dimensioni imponenti, riccamente decorata con sculture, dorature e intagli. A bordo, oltre al doge e alle autorità veneziane, trovavano posto musicisti e cantanti, che allietavano la cerimonia con musiche e canti. Le decorazioni erano realizzate dai migliori artisti dell'epoca, e ogni dettaglio era curato nei minimi particolari, per celebrare la magnificenza di Venezia.

La Fine del Bucintoro

La storia del Bucintoro ebbe una brusca interruzione nel 1797, con la caduta della Repubblica di Venezia ad opera di Napoleone Bonaparte. Il Bucintoro fu distrutto per ordine dei francesi, che ne bruciarono lo scafo e dispersero le decorazioni. La sua distruzione rappresentò un duro colpo per l'orgoglio veneziano, simbolo della perdita dell'indipendenza e della fine di un'epoca.

Venezia e la Storia: un Legame Indissolubile

La storia di Venezia è costellata di eventi significativi, che hanno plasmato la sua identità e il suo destino. Dal trasferimento del corpo di San Marco nel 828 all'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel XIX secolo, Venezia ha attraversato periodi di splendore e declino, mantenendo sempre intatto il suo fascino e la sua unicità.

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Nel 1177, Papa Alessandro III viene a Venezia per salvarsi dalla persecuzione di Federico Barbarossa: pugna navale dei Veneziani contro l’armata di Federico in favore del Papa. Sotto questo doge si provvede a selciare la piazza San Marco, demolendo la muraglia merlata che le cingeva, si erigono le fabbriche d’intorno alla piazza, si restaura e si ingrandisce il Palazzo ducale, s’innalzano le due immani colonne sulla piazzetta, e da si costruisce il primo ponte di Rialto in legno.

Nel 1204 Alessio figlio d’Isacco imperatore bizantino implora l’assistenza dalla Repubblica e dei crociati per recuperare il trono paterno rapitogli dallo zio. In seguito dei torbidi scoppiati nella città di Costantinopoli si decide la sua conquista (dipinto di Domenico Robusti detto il Tintoretto nella sala del Maggior Consiglio). Viene eletto imperatore Baldovino conte di Fiandra.

Nel corso dei secoli, Venezia ha saputo reinventarsi, adattandosi ai cambiamenti politici e sociali, ma conservando sempre un forte legame con il suo passato. La sua storia è un tesoro inestimabile, che continua ad affascinare e ispirare visitatori provenienti da tutto il mondo.

Oggi, Venezia è una città unica al mondo, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, che continua a vivere nel ricordo del suo glorioso passato. Il Bucintoro, pur non esistendo più fisicamente, rimane un simbolo potente della storia e delle leggende di Venezia, testimone di un'epoca in cui la Serenissima dominava i mari e dettava legge nel Mediterraneo.

Cronologia dei Dogi di Venezia
Numero Nome del Doge Anno di Inizio
I Paoluccio Anafesto 697
II Marcello Tegalliano 717
III Orso Ipato 726
V Galla Gaulo 755
VI Domenico Monegario 756
VII Maurizio Galbajo 764
VIII Giovanni Galbajo 787
IX Obelerio Antenoreo 804
X Angelo Partecipazio 810
XII Giovanni Partecipazio 829
XIV Orso I Partecipazio 864
XV Giovanni II Partecipazio 881
XVI Pietro I Candiano 887
XVIII Orso II Partecipazio 912
XIX Pietro II Candiano 932
XXIII Pietro I Orseolo 976
XXIX Domenico Flabanico 1032
XXX Domenico Contarini 1043
XXXII Vital Faliero 1085
XXXIII Vital Michele 1096
XXXV Domenico Michel 1118
XXXIX Sebastiano Ziani 1172
XL Orio Mastopietro 1178
XLII Pietro Ziani 1205

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