Escursioni al Rifugio Lagazuoi: Difficoltà e Percorsi
Il Rifugio Lagazuoi si trova sulla cima dell’omonimo Monte, sopra il Passo Falzarego. Ci troviamo quindi nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, Patrimonio Unesco. Lagazuoi è una delle tantissime gemme preziose che il nostro incredibile territorio custodisce.
Come Arrivare al Lagazuoi
Per prima cosa, devi raggiungere Passo Falzarego, a poco più di 17 chilometri da Cortina d’Ampezzo. Il Passo Falzarego collega l’Agordino e la Badia con Cortina d’Ampezzo, per mezzo della Grande Strada delle Dolomiti. Ne avevo già parlato per quanto riguarda il vicino giro delle 5 Torri e Passo Giau.
Opzioni di Escursione
Organizzare un’escursione al Rifugio Lagazuoi è davvero semplicissimo e alla portata di tutti, grazie alla comoda funivia che consente di raggiungere la vetta senza troppa fatica. Un’escursione al rifugio Lagazuoi può durare poche ore o più giorni. Nel rifugio è infatti possibile pernottare (prenotando per tempo) quindi puoi decidere di fermarti anche per un fine settimana.
Funivia del Lagazuoi
L’alternativa più comoda è la funivia, operativa normalmente da poco prima di Natale alla metà di aprile e dalla fine di maggio fino alla metà di ottobre. In estate la funivia Lagazuoi è particolarmente richiesta, il mio consiglio, ancora una volta, è quello di arrivare presto il mattino. Noi abbiamo optato per il percorso misto, salendo in funivia e scendendo a piedi, seguendo il Sentiero del Fronte.
Sentieri a Piedi
Arrivare al Rifugio Lagazuoi a piedi non è particolarmente difficile, ma occorre avere già una certa dimestichezza con i sentieri di montagna, un po’ di allenamento e, ovviamente, scarpe o scarponcini da trekking. Due sono i sentieri che conducono al Rifugio Lagazuoi, entrambi partono da Passo Falzarego (c’è un parcheggio ma non è molto grande, se non arrivi il mattino presto dovrai andare avanti e lasciare l’auto a bordo strada, dove trovi posto).
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- Sentiero del Fronte (CAI 402): un percorso senza particolari difficoltà, che presenta comunque un dislivello positivo di 660 metri, per una durata di circa un’ora e mezza. Il suolo è a tratti ghiaioso e si rischia di scivolare, specie in discesa, che richiede effettivamente più tempo rispetto alla risalita. Per questo è importante avere le giuste calzature.
- Gallerie dell’Anticima del Lagazuoi: una ferrata più impegnativa che conduce nel cuore di tunnel costruiti dai soldati durante la Grande Guerra. Obbligatoria la torcia per attraversare il tunnel. Il dislivello è sempre lo stesso, ma in questo caso il sentiero è assai più ripido e richiede un po’ più di tempo.
Sentiero Attrezzato Kaiserjager
Il Sentiero Attrezzato Kaiserjager al Lagazuoi è un piacevole itinerario attrezzato che senza particolari difficoltà tecniche sale al Piccolo Lagazuoi. L'itinerario è ideale per avvicinarsi alle vie ferrate e si svolge in un bellissimo contesto paesaggistico con tante testimonianze della Grande Guerra, che in questo versante ospitava le truppe austriache. Itinerario di media lunghezza e dislivello con possibilità di rientro in funivia oppure tramite la ferrata all'interno della galleria di guerra nel Lagazuoi.
Avvicinamento
Dal parcheggio proseguiamo in leggera discesa individuando un sentiero che prosegue inizialmente in modesta pendenza si indirizza verso le pareti sud del Lagazuoi. Dopo alcuni minuti il sentiero piega a destra e proseguiamo fino a incontrare le indicazioni di un sentiero verso sinistra che si stacca in direzione del Lagazuoi. Osservando la parete, individuiamo la gola sopra la quale c'è un ponte sospeso. Proseguiamo in direzione della parete seguendo la traccia fino a raggiungere una cengia attrezzata. Inizia qui il Sentiero Attrezzato Kaiserjager al Lagazuoi (45' dal parcheggio).
Ferrata
Proseguiamo sulla cengia e raggiungiamo un canalino. Risaliamo il canalino sfruttando alcune travi di legno che creano gradini artificiali fino a raggiungere una serie di infissi metallici che ci aiutano a risalire il canalino dove ostruito. Queste staffe non hanno una fune metallica ed eventualmente ci si deve assicurare ad essi. Dopo gli infissi proseguiamo nel risalire l'ultima parte del canale. Siamo ora su una cengia attrezzata che ci conduce verso destra. Proseguiamo lungo la cengia aggirando la parete e incontrando il ponte sospeso. Attraversiamo il robusto ponte e sul versante opposto risaliamo prima una facile serie di roccette poi un balzo verticale più deciso oltre il quale la visuale si apre verso la parete del Lagazuoi e sul proseguo del percorso.
Discesa
Iniziamo la discesa scendendo lungo il crinale in direzione del frequentatissimo Rifugio Lagazuoi (2778 m - 15' dalla vetta). Dal rifugio avremo due opzioni di rientro:
- Scendere tramite funivia al sottostante Passo Falzarego da cui seguire la strada asfaltata e a tratti il sentiero che la costeggia fino a raggiungere (2 Km - 40' dal passo - 1h 15' dalla vetta - 3h 15' totali), oppure
- rientrare percorrendo il sentiero attrezzato della Galleria del Lagazuoi. Questo sentiero inizia dal Rifugio Falzarego da dove scendendo un ripido sentiero raggiungiamo il primo lungo tunnel di guerra. Il primo tunnel è lungo circa 1100 m e necessita di torcia frontale essendo al suo interno buio e attrezzato con fune metallica.
Punti di Interesse al Rifugio Lagazuoi
Il Rifugio Lagazuoi sarà il punto di riferimento per questa escursione. Si trova a 2.752 metri di altitudine (il più alto di Cortina d’Ampezzo), inutile dire che il panorama che si gode da qui è qualcosa di veramente straordinario. Qui si può anche mangiare, ordinando una delle tante specialità gastronomiche tipiche del territorio, compresi panini, per chi volesse rimanere più “leggero” (le virgolette sono d’obbligo, quando si tratta di panini in rifugi alpini!). All’esterno è presente anche un’originalissima sauna, disponibile su prenotazione.
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Museo all'Aperto della Grande Guerra
Chi organizza un’escursione al Lagazuoi sa benissimo di arrivare in un vero e proprio museo a cielo aperto. Le trincee furono installate lungo tutto il crinale della montagna e sono oggi visibili a tutti grazie ad uno straordinario intervento di restaurazione. Si possono quindi osservare i rifugi scavati nella roccia, le guglie e i torrioni, le gallerie e le postazioni di attacco. Il museo a cielo aperto è visitabile gratuitamente, seguendo percorsi specifici di diversa difficoltà. Per un’esperienza ancor più intensa e per molti aspetti certamente più toccante è possibile richiedere una visita guidata con un rievocatore storico in divisa originale.
Percorsi dal Rifugio
Il primo percorso da fare a piedi, partendo proprio dal rifugio, è quello che conduce alla croce posta sulla cima del monte Lagazuoi. I bambini più piccoli vanno tenuti sotto controllo in ogni momento, possibilmente per mano. Il percorso comunque è davvero suggestivo, per me è stata una sorpresa davvero inaspettata. Una seconda opzione è quella di percorrere l’anello del Lagazuoi, che parte dalla cima del Lagazuoi Piccolo (salendo appunto in funivia), che passa per Forcella Lagazuoi, Forcella Granda e Forcella Travenanzes. Sono circa 2.5 chilometri, con un dislivello di 200 metri.
Il Sentiero del Fronte Dettagliato
Il Sentiero del Fronte sul Lagazuoi è un itinerario che porta a scoprire quella che fu la linea del fronte sul Lagazuoi durante la Prima Guerra Mondiale. Devi arrivare in auto a passo Falzarego, in Veneto, dove si trova il Lagazuoi, a metà strada tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia. Da Cortina invece, si raggiunge percorrendo la SR48, che in circa 25 minuti porta al passo. Dopo aver parcheggiato, dovrai salire al Rifugio Lagazuoi con la funivia Lagazuoi da passo Falzarego, con un biglietto di sola andata.
E’ possibile anche percorrere il Sentiero del Fronte in salita a piedi, ma il dislivello è davvero importante, soprattutto per la pendenza, per cui consiglio di percorrerlo in discesa, anche per godersi meglio il panorama e le varie postazioni. Come già anticipato, il Sentiero del Fronte al Lagazuoi si sviluppa lungo quella che fu l’antica strada di rifornimento per le postazioni al fronte.
La funivia porta nei pressi del Rifugio Lagazuoi. E una volta sceso dall’impianto, resterai davvero a bocca aperta per il panorama incredibile che si ammira. Il Rifugio Lagazuoi si trova infatti sulla vetta sul Monte Piccolo Lagazuoi, che sorge a 2.752 metri, vantando forse la terrazza più panoramica delle Dolomiti con vista su vette importanti come le Cunturines, le Cime di Fanes, le Tofane, le Odle e avanti fino alla Marmolada. Per cui, come prima cosa, prenditi il tempo per ammirare e fotografare il paesaggio.
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Prima di cominciare la discesa lungo il Sentiero del Fronte, indicato dal n. Conquistata la vetta, e fatte le doverose foto di rito alla croce di vetta e al paesaggio davvero unico, tornerai indietro al rifugio dove cercherai i segnavia del sentiero 401. La discesa prosegue su un fondo non lineare, con sassi e ghiaia un pochino instabili, per cui i bastoncini da trekking sono molto utili per mantenere l’equilibrio.
Il Sentiero del Fronte in discesa regala però un paesaggio mozzafiato, con l’imponente Tofana di Rozes davanti. Lungo il sentiero ci si fermerà molte volte, perché il paesaggio impone di essere ammirato e sicuramente l’emozione prenderà il sopravvento, nel ricordare i tanti giovani soldati caduti in queste trincee. Sono davvero tante le gallerie di trincea che si incontrano e il mio consiglio è di mettere la testa dentro ad ognuna di loro. In una c’è persino un vecchio tavolo con una bottiglia di vetro impolverata, un’istantanea ferma nel tempo che riporta subito alla vita al fronte.
Continuando la discesa si passerà anche da una baracca degli ufficiali austriaci. E così tra una galleria e l’altra si scende fino alla forcella Travenanzes, dove si dovrà lasciare il sentiero 401 e seguire i segnavia che indicano il sentiero 402. In alcuni punti, lungo il Sentiero del Fronte le indicazioni non sono sempre chiarissime, c’è in particolare un punto dopo la forcella che può portare fuori strada, lungo un canalone verde, perché la traccia si perde. Il sentiero continua come detto lungo la parete del Lagazuoi, incrociando anche altri tunnel, baracche e attacchi di vie ferrate.
La prospettiva cambia, tornando piano piano a mostrare il Passo Falzarego e verso la fine del sentiero si vedranno anche le 5 Torri di Cortina. Tornato all’auto sono certa che l’animo sarà carico di emozione per questo sentiero, che in discesa non è particolarmente difficile, ma che possiede un altissimo valore storico.
Guerra di Mina sul Lagazuoi
L’esercito austro-ungarico occupò il Lagazuoi fin dall’inizio della Grande Guerra, costruendo trincee e postazioni di difesa sul Lagazuoi, così come nei valichi montani dei passi di Valparola e di Falzarego, strategicamente posizionati per entrare a Bolzano e al Brennero. Il Regio Esercito comprese presto che, se voleva vincere, avrebbe dovuto aggirare il nemico ai lati, sfruttando ad esempio l’anticima del Piccolo Lagazuoi e il Sass de Stria.
Per scacciare gli italiani da queste posizioni, l’esercito austro-ungarico fece esplodere quattro mine, la più potente delle quali, il 22 maggio 1917, fece saltare in aria una porzione di parete alta 199 metri e larga 136. Anzi… Gli italiani risposero all’attacco scavando una galleria di 200 metri di dislivello all’interno della montagna, fino all’anticima del Piccolo Lagazuoi. Il 20 giugno 1917 fecero brillare sotto di essa 32.664 kg di esplosivo e poi, attraverso la galleria, tentarono la conquista delle postazioni sopravvissute all’esplosione. Anche in questo caso però nessuno dei due eserciti riuscì a prevalere.
Il cratere provocato dalla mina italiana è tuttora visibile, insieme all’enorme cumulo di detriti scivolati a fondovalle.
Tabella Riassuntiva Percorsi
| Percorso | Difficoltà | Dislivello | Durata | Note |
|---|---|---|---|---|
| Funivia | Facile | N/A | Breve | Ideale per tutti |
| Sentiero del Fronte (CAI 402) | Moderata | 660 metri | 1.5 ore | Terreno ghiaioso |
| Gallerie dell’Anticima | Impegnativa (Ferrata) | 660 metri | Variabile | Necessaria torcia |
| Sentiero Attrezzato Kaiserjager | Media | N/A | Variabile | Ideale per neofiti delle ferrate |
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