Budapest: Cosa Vedere per Turisti "Per Caso"
È un volo Easy Jet quello che ci porta nella splendida capitale ungherese, Budapest. L’aeroporto si trova all’inizio della zona periferica della città e dista circa 16 km dal centro. Il primo impatto è di quelli che ti toglie il fiato. Le decorazioni, l'arredamento e lo sfarzo che si percepisce ci fan quasi dubitare di essere nel posto giusto. Tant'è che presi dal forte dubbio di esser stati oggetti della stangata ungherese da parte dell'autista dello shuttle, controlliamo subito la prenotazione. Anche il bar, insieme alla zona ristorante, sono di un'eleganza di cui non ci sentiamo quasi degni. Sorseggiamo quatto quatto le nostre coche e ce ne andiamo a dormire.
Come in tutti i nostri viaggi la leva mattutina è di tipo militare. Nemmeno il tempo di rendersi conto di essere al mondo che la nostra fame ci porta subito in zona colazione. Assolutissimamente no! Dolci tipici ungheresi, cornetti caldi, marmellate di 4/5 tipi, salami di ogni dove, formaggi e molto altro. A pochi passi dall'hotel ecco la nostra prima tappa: la Sinagoga.
Sinagoga e Quartiere Ebraico
La Sinagoga è splendida, sfarzosa nelle sue decorazioni, umile nel suo silenzio. È la più grande d'Europa e si trova proprio al centro del quartiere ebraico. Budapest è infatti una città con una delle più ricche comunità ebraiche e la Sinagoga ne rappresenta il vero fulcro. Immancabile è il museo che raccoglie alcuni oggetti classici della cultura ebraica.
Basilica di Santo Stefano
Bella, imponente, svetta nel centro di Pest. È la terza chiesa più grande del mondo e doveva essere in origine intitolata a San Leopoldo. Decidiamo di non entrarci, in quanto la coda avrebbe sicuramente rallentato non di poco il nostro programma.
Ponte delle Catene
Prossima fermata, Ponte delle Catene. Come molti altri ponti europei anche il Ponte delle Catene fu fatto saltare in aria per mano dei tedeschi in ritirata, nel 1945. Attraversato il ponte ci troviamo proprio alla base della funicolare che conduce alla prossima nostra tappa: il castello di Buda. Decidiamo di non prenderla, solito problema della coda chilometrica. Saremmo dovuti arrivare la mattina presto all'apertura ma credeteci, non ha senso.
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In mezzo agli alberi intravedere il castello che a poco a poco si avvicina sempre di più è una sensazione imperdibile. 300 metri di edificio che si stagliano sul colle di Varhegy e dalla cui sommità il panorama è da immortalare in decine di scatti. Ah, se capitate attorno alle 12 non perdetevi il cambio della guardia nella piazzetta adiacente al castello.
Chiesa di Mattia e Bastione dei Pescatori
Il nome della Chiesa è in onore del re ungherese che qui celebrò i suoi due matrimoni. Dapprima chiesa parrocchiale, successivamente Moschea in seguito all'occupazione turca a cavallo tra la metà del 500 ed il 600, edificio sacro in stile neogotico poi sul finire dell'800. A pochi metri il Bastione.
Se come noi ci capitate a fine Aprile, probabilmente troverete le casettine in legno in cui assaporare all'aperto i prodotti tipici ungheresi; come il Langos ad esempio, una specie di frittella con panna acida, formaggio in quantità industriale e bacon. In circa 40 minuti di cammino dal Bastione dei Pescatori arriviamo alla nostra penultima tappa: la Terror Haza.
Terror Háza (Casa del Terrore)
Già l'esterno suscita emozioni, con quella struttura in ferro che circonda il tetto dell'edificio e da cui è possibile leggere in ambedue i lati la scritta "Terror", la cui ombra si riflette nelle facciate dell'edificio grazie alla luce che penetra in essa. Il museo si articola su tre livelli attorno ad un ampio spazio in cui è collocato un carro armato. L'aria tetra che si respira ricorda quella del museo degli Ebrei di Berlino. Costo di due biglietti: 13 E.
È ora però di stemperare gli animi, di ritrovare la serenità e lo spirito giusto per proseguire nel nostro meraviglioso tour. Dopo una breve sosta in hotel, doverosa dopo quasi una giornata intera a spasso per la città, ci aspetta finalmente il giro in Battello (www.legenda.hu): costo circa 30 E in due. Ad attenderci la nostra Duna Bella boat. Un nome che sembra una canzone di Dean Martin. E dobbiamo dire molto apprezzato da tutti i passeggeri.
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E si sa, il mare mette fame. Il locale è davvero carino, arredamento moderno, ben illuminato ma senza appesantire troppo. Servizio veloce e cortesia impeccabile. Unico neo i tavolini forse un po' troppo piccoli in stile parigino. Ma vabbè, ci sta. Un bel piattone di Gulash, 2 Quiche con formaggio di capra e un po' di insalatina come condimento e 1 pezzo di Gerloczy, tipico dolce ungherese con cioccolato e caramello...
Solita sveglia, solita scorpacciata mattutina, pronti per uscire. Altra bella giornatona, ricca di appuntamenti. È il nostro modus operandi questo. Correre e incastrare tutto per non perdere nemmeno una cosa. Poi si sa, non sempre ce la si fa e a volte capita di dover fare delle rinunce in corsa. La rinuncia più grande questa volta è stata l'Isola Margherita. La prima tappa è il Mercato Centrale, vicino al centro storico.
Mercato Centrale
Il mercato si sviluppa su due livelli. Sebbene la digestione sia ancora in fase preliminare, la tentazione di acquistare qualche leccornia da sgranocchiare lungo il cammino è forte. CONSIGLIO: fate sempre attenzione alle zone coperte dalla metro che prendete e che sono indicate nei biglietti. Tra l'altro la metro di Budapest merita di essere vista. e le tribune. Dovete sapere che per ogni viaggio all'estero che facciamo è obbligatorio visitare musei, stadi o store ufficiali delle squadre di calcio locali.
Scarpe sulla Riva del Danubio
Ad attenderci la Passeggiata delle scarpe sulle rive del Danubio. Si tratta di uno dei memoriali tra i più famosi e suggestivi d'Europa, proprio per la sua particolarità. Il regista Can Togay voleva infatti creare un qualcosa di diverso, che rappresentasse al meglio la strage avvenuta ad opera del Nyilaskeresztes Párt, il Partito delle Croci Frecciate alleato nazista e reo di aver sterminato migliaia di ebrei.
Parlamento
Tocca ora a Parlamento, la nostra prossima tappa. Con la sua imponenza si estende sulla riva destra del Danubio dal lato di Pest. È magnifico, non c'è che dire. Lo stile neogotico nella parte esterna, ben visibile dalle sue facciate arricchite da guglie, torrette, arcate e finestre, si contrappone a quello barocco nei suoi interni; uno stile che, come si può notare addentrandosi tra i corridoi e gli stanzoni dell'edificio, ha risentito delle influenze rinascimentali.
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Lo sfarzo, la struttura interna e le decorazioni ricordano molto lo stile usato negli interni di certe chiese. Il punto principale è sicuramente rappresentato dalla scalinata d'onore posta al centro del palazzo. La possibilità di usufruire di una guida in italiano è certamente un plus. Il costo del biglietto è di circa 8E a testa. L'unica nota dolente è l'impossibilità di fare foto in alcune stanze.
Una volta usciti dal Parlamento veniamo assaliti da un personaggio losco, che ci minaccia prendendoci allo stomaco: la fame! Basta Langos però, è bene provare qualcosa di diverso ma pur sempre locale. Perché una delle cose belle di quando si viaggia è la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culinario con le ricette del posto che si visita. La nostra attenzione ricade quindi su due bei piattoni dall'aspetto per nulla leggero. Il primo è una specie di pagnotta scavata all'interno con, al posto della mollica, un ripieno di stufato di carne e patate. Il secondo una bella porzione di spezzatino con sempre le patate a fare da contorno.
Ma si sa, per finire un pasto degnamente il dolce è indispensabile. E con il Cafè Gerbaud lì a pochi metri, di certo non possiamo esimerci. Un locale elegante in cui respirare un'aria di nobiltà d'altri tempi. La pasticceria è però quella che l'ha resa davvero famosa. Paste e dolci davvero di un livello superiore, sia nel gusto che nel modo in cui vengono proposte.
Piazza della Libertà e Monumento Vivo
In anticipo sulla tabella di marcia decidiamo di fare una camminata digestiva tra le strade della città, senza avere una meta fissa. E il Monumento Vivo in Piazza della Libertà è quel fuori programma in cui tanto confidavamo. La scultura, creata durante il governo di Viktor Orban, è stata mal digerita dai cittadini ungheresi. I motivi di questo malcontento sono riconducibili alle ragioni per cui il monumento è stato creato: raffigurando l'Arcangelo Gabriele soggiogato dall'aquila tedesca, il governo ha infatti voluto commemorare tutte le vittime dell'occupazione nazista, tralasciando però le colpe del governo ungherese dell'epoca filo nazista e coprotagonista delle stragi magiare. Cosa che ai cittadini non è andata giù.
Viale Andrássy e Piazza degli Eroi
Siamo a metà pomeriggio ormai e le cose da vedere non sono ancora finite. La via è sicuramente la più importante e ricca di Budapest. Ricca per le abitazioni e le famiglie facoltose che vi risiedono. Nel percorrerla a piedi infatti la nostra memoria torna ai Boulevard Parigini. Ammirando quindi la bellezza dei palazzi, attraverso il corridoio creato dal verde ordinato degli alberi, raggiungiamo Piazza degli Eroi. Rappresenta forse il principale polo turistico della città e al suo centro svetta il famoso Monumento del Millenario, una colonna di 36 metri con l'Arcangelo Gabriele che la sovrasta dall'alto e il Monumento degli Eroi che la cinge dal basso. La dedica di tale monumento va per l'appunto a tutte quelle persone che, combattendo stoicamente per l'indipendenza dell'Ungheria, vi hanno perso la vita.
Parco Városliget
Come ogni viaggio che si rispetti è giunto per noi finalmente il momento di visitare il Parco comunale, il Vàrosliget. Un locale semplice, tradizionale, che serve piatti tipici sia nel modo in cui vengono serviti che in quello in cui vengono preparati. I piatti sono molto speziati, con carne e verdure come protagonisti del menù. La tovaglia a quadri rossi e bianchi ricorda un po' quella classica delle osterie romane. A loro non interessa la presentazione da ristorante stellato o un menù da cucina molecolare; e sono loro stessi a sottolinearlo nella prefazione del menù che danno ai clienti. Quello che vogliono è far conoscere a tutti i sapori della loro terra, quelli autentici, della loro infanzia. La cucina della nonna insomma.
E come in ogni viaggio anche in questo è giunto il momento di rincasare.
Consigli utili per spostarsi a Budapest
Ciao a tutti, visitando il Vs. innanzitutto il modo migliore per spostarsi è con la metro: ci sono 3 rami: rosso, blu e giallo che vi portano ovunque. Vi consiglio di acquistare il biglietto che dura tre giorni e dovrebbe costare sulle 8 euro. Con questo potete viaggiare anche in bus e in tram (villamos). In particolare la linea 4 e 6 gira da pest a buda. Esistono anche autobus notturni con gli stessi percorsi dei tram.evitate i taxi soprattutto se non parlate ungherese.
Dove mangiare a Budapest
Appena arrivati vi consiglio di passare a vorosmarty tér all’ufficio informazioni turistiche dove avrete delle buone mappe gratuitamente poi presso macdonald non per mangiare ma per recuperare 1 copia gratuita di pestiest su cui leggere i concerti o happening giusti e dove.per mangiare: buonissimi gyros da un greco presso ferenc korut, oppure al fatal (che vuol dire piatto di legno in ungherese…E non fatale) per delle immense prozioni di cibo con qualità buona e prezzo basso. Vi consiglio comunque di passare presso il grande mercato Vasarcsarnok ed acquistare (nel retro) del latte appena munto, delle uova fresche e le fragole ungheresi (magyar eper) ed assporarne la bontà.
Altre attrazioni da non perdere nei dintorni di Budapest
- Visitate il museo delle statue del comunismo un po fuori budapest ma ne vale la pena.
- Aquincum: rovine romane della capitale dell’antica pannonia prima ancora che arrivassero le tribu magiare, si arriva in poco tempo con un piccolo treno “HEV” con partenza da Battyany ter .
- Non mancate, tempo permettendo, di visitare anche Szetendre, cittadina appena fuori budapest con centro storico molto grazioso in cui risiedono minoranze etniche serbe.
- Consiglio vivamente di fare un bagno presso le terme RUDAS a buda che sono le più antiche della città e di origine turca, gli interni non sono certo turistici ma l’atmosfera e l’architettura ottomana è affascinante. In particolare 1 volta al mese si tiene un mega party presso questi bagni che dispongono di varie sale con musica, cocktails, bellissime ragazze, tutto molto rilassato e d’atmosfera, “hangulatos” come dicono gli ungheresi.
Locali e vita notturna
- Macska fogò: presso Nàdor sàndor u. Vicino al parlamento. Locale universitario entrata gratuita, no turisti, ottimo il venerdì.
- Kultiplex: vicino a ferenc korut presso ulloi u. C’è sempre qualche evento particolare
- Club figueras: presso bjcsy zsilinszky u. Con musica latina, hip hop il giovedì mi pare.
Vi consiglio di andare a bere qualcosa 8ma si mangia anche bene) nei vari locali a Raday u. Inoltre molti altri localini si trovano a jokai ter vicino all’oktogon sono però più turistici. Non potete mancare però di bervi una vera birra ungherese (borsodi vilagos, pecsi sorfozde, o anche dreher) presso un qualsiasi “sorozo” dove non entrano i turisti.
Prima che mi stanco ad elencarvi tutto, d’estate vi consiglio assolutamente lo “zold pardon”, giardino all’aperto con musica e disco a pest vicino al ponte Petofi, attracata li vicino c’è inoltre una barca dove si fa festa, mi sembra “Boat 58”.
Se vi capita andate ad un concerto dei “besh o drom”, “korai orom”, “amorf ordogok”, “Dés Laszlo” eventualmente “Tankcsapda” anche se fanno punk-rock per teenager ma sono abbastanza forti e popolari in ungheria.
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