Albergo Atene Riccione

 

California: Turisti per Caso alla Scoperta delle Meraviglie

Indottrinata per bene da film e serie tv, io sono cresciuta praticamente con il “sogno californiano”, e quando ho ricevuto questo bellissimo regalo per la laurea per me è stato un sogno divenuto realtà, ho letteralmente pianto dalla gioia e oggi, a maggior ragione dopo averlo fatto, posso dire che si tratta di un viaggio indimenticabile. Se avete appena staccato un biglietto per la California e state cercando informazioni e consigli utili, come prima cosa lasciatemi dire: ben fatto.

La California è veramente unica nella sua poliedricità, offrendo grandi metropoli, mare, deserti, montagne e boschi, e si può star certi che non ci si potrà annoiare.

Pianificazione del Viaggio: La Chiave per un'Esperienza Indimenticabile

La parola d’ordine per un viaggio del genere è: pianificare, per essere sicuri di sfruttare al massimo il tempo di cui si dispone. Quando, dicevo, ho ricevuto in regalo i biglietti di questo viaggio di due settimane dal mio ragazzo, mi sono immediatamente tuffata nelle ricerche. In questo internet mi ha aiutato moltissimo, al punto che mi sento di dire che la guida cartacea è superflua - io l’ho ricevuta come parte del regalo, ed è stata utile soprattutto in una prima fase, ma non offre niente che non possa essere sostituito da un’accurata ricerca online.

In particolare, guide pratiche di persone che hanno fatto lo stesso viaggio prima di noi sono state preziose (ad esempio questa) e per ciò ho pensato di condividere la mia esperienza, senza la pretesa di scrivere una guida, ma un diario che possa offrire spunti e che contenga alcune delle risposte alle domande che mi ponevo prima della partenza.

Quanto Tempo Necessita un Viaggio in California?

Due settimane permettono di vedere tantissime cose, ma sinceramente, se ne avete la possibilità, vi consiglio di ritagliarvene tre: rallentate un po’ i ritmi, vi godete ogni cosa senza correre e senza l’ansia di dover giungere in tempo alla destinazione successiva, potete aggiungere anche qualche tappa in più. Il mio è durato due settimane, su questo non ho potuto decidere.

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Come Muoversi in California? L'Importanza dell'Auto

Con l’auto! Senza dubbio il mezzo più rapido ed efficiente per spostarsi da una città all’altra e anche all’interno delle città stesse. Vi consiglio vivamente di aspettare di avere compiuto 25 anni, perché se ne avete 24 e 10 mesi come noi, il noleggio dell’auto vi costerà esattamente il doppio del normale a causa della tassa aggiuntiva per i guidatori under25, che va dai 25 ai 35 $ al giorno, a seconda della compagnia.

Occhio a questo fatto perché talvolta nei siti dei noleggi anche se mettete come età 24, vi mostrano i prezzi del noleggio normale, e subdolamente non scrivono (o scrivono piccolissimo in fondo alle terms and conditions) che dovrete pagare questo supplemento pari o superiore al costo nel noleggio stesso! Vi fanno la sorpresona appena andate a prendere l’auto.

Se partite prima di questa età, quindi, consiglio di cercare dei pacchetti appositi “young driver”. Il più conveniente l’ho trovato su usrentacar.com, e comprendeva questa tassa, guidatori aggiuntivi e riconsegna con serbatoio vuoto ad un prezzo sommariamente più conveniente rispetto agli altri che avevo trovato. La compagnia era Alamo.

I parcheggi a pagamento sono ovunque, ma anche capire dove posteggiare in strada dopo un po’ è semplice: basta guardare i cartelli con gli orari e i giorni della settimana (occhio alla pulizia delle strade) e guardare la segnaletica orizzontale, talvolta ci sono delle croci che delimitano i parcheggi, altre volte il bordo del marciapiede bianco o rosso fa intendere dove si può e non si può sostare.

Ah, un’ultima cosa: patente di guida internazionale? Non fatevi fregare questi 40€ dalla motorizzazione italiana, in California non interessa a nessuno.

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Quando Iniziare a Programmare il Viaggio?

Prima che potete. Alcune cose vanno assolutamente prenotate con anticipo, o rischiate di non trovare disponibilità (ad es. Alcatraz); gli alberghi, il noleggio dell’auto e i parchi di divertimento vi costeranno meno se prenotati con anticipipo.

Vi consiglio di fare delle ricerche generiche, chiedere consigli ad amici e parenti che hanno già fatto questo viaggio (alcuni consigli per noi sono stati preziosi!), dopodiché farvi una bella griglia di una pagina con i giorni che avete a disposizione (mi raccomando non dimenticate che maggio ne ha 31 come invece ho fatto io) e incastrate le varie tappe come un puzzle, compatibilmente con le distanze e le tempistiche.

Google Maps: Il Tuo Alleato Indispensabile

Ahh Google Maps, se non ci fossi stato tu! Vi consiglio di stringere un bel sodalizio con Google Maps, scaricatevelo su tutti i dispositivi possibili, sarà una risorsa a dir poco preziosa sia in fase di pianificazione che in viaggio, per indicarvi la strada, calcolare le distanze e i tempi di percorrenza!

Questi ultimi sono precisi all’ordine del minuto! Nel senso che se vi dice che arrivate alle 8:56, potete scommetterci quello che volete che alle 8:56 sarete in quel punto preciso, perché Google Maps sa esattamente dove sono gli incidenti, gli ingorghi e i rallentamenti lungo la strada, e forse anche quando dovete andare in bagno e quando avete voglia di un caffè!

In California poi ci è sembrato particolarmente accurato, dice pure le corsie in cui stare in autostrada per uscire o comunque andare dalla parte giusta. La versione web più completa permette di studiare percorsi più elaborati con varie tappe intermedie, deviazioni, indicazione dell’orario di partenza o di arrivo… Bel lavoro Larry Page!

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Internet Sì o Internet No Mentre Sono Lì?

Io direi internet si! Ma non solo quello: forum di viaggi, blog e siti di ogni genere possono tornarvi utili. Non potrete sempre contare sul wifi. Noi abbiamo attivato l’offerta Tim in viaggio Pass, vedete voi se e quale vi conviene.

Cosa Portare: L'Essenziale per un Viaggio Perfetto

  • L’ESTA.
  • La macchina fotografica. Se c’è un posto dove scattare milioni di foto, quello è la California.
  • Abiti di pesantezza molto varia. Si va dal caldissimo al freddissimo, anche nella stessa giornata. A tal proposito leggete più avanti.
  • Se l’avete o qualcuno ve lo può prestare, il navigatore satellitare con le mappe americane.

Ma non avevi detto di usare Google Maps? Starete pensando. È vero, ed è anche vero che il Tomtom in genere è un po’ più imbranato nel trovare le destinazioni, ma a parità di percorso è più comodo se ve lo appiccicate al vetro e guardate con i vostri occhi dove andare, inoltre se siete nel mezzo della death valley e non si prende una tacca sul cellulare nel raggio di 100 miglia, può essere abbastanza confortante averlo. Ciò detto, non è indispensabile.

  • Caricatori da auto, batterie esterne. Se siete caduti anche voi nel tunnel degli smartphone belli ma che si scaricano in 20 minuti, vi torneranno molto utili.

Itinerario di Viaggio: Alla Scoperta delle Meraviglie Californiane

Los Angeles: Venice Beach e Santa Monica

Atterriamo a Los Angeles intorno alle 15. L’aeroporto è praticamente in centro città, così prendiamo un taxi. Per Los Angeles abbiamo scelto degli appartamenti proprio di fronte la spiaggia a Venice Beach (AIR Venice). Ci siamo lasciati incantare dalle foto degli appartamenti con ampie finestre che si affacciano proprio sull’oceano, abbiamo addirittura scelto di pagare di più per la camera con la vista migliore.

Effettivamente l’appartamento è proprio come sembrava, non rimaniamo delusi né dalla vista né dall’arredo moderno ed essenziale stile Ikea. Non di lusso ma decisamente gradevole. Il tempo di posare i bagagli e scendiamo subito a fare una passeggiata a Venice! Il lungomare, che si estende a nord fino alla spiaggia di Santa Monica, è esattamente come si sognano le spiagge californiane: distese di sabbia infinita, spiagge profonde, c’è da camminare un bel po’ prima di arrivare al mare!

Qua e là ci sono le capanne di legno dei baywhatchers, manca solo una Pamela Anderson d’altri tempi che esce con salvagente sotto braccio. E le palme, le immancabili altissime palme. Venice beach ha uno stile alternativo, il lungomare è affollato di ragazzi in bicicletta, skateboard, e moltissime bancarelle di artisti di strada. Ci sono palestre all’aperto che espongono premi di bodybuilding, capannelli di ragazzini che ballano, forse giravano uno spot.

Si sente forte l’odore del mare e ogni tanto dell’erba, d’altra parte numerosi sono anche gli smoke shops. Camminando verso nord ci avviciniamo a Santa Monica, molto più tranquilla e borghese. Los Angeles è anche la città del fitness e infatti ci sono innumerevoli ciclisti e gente che corre lungo la spiaggia. Ci sono anche delle altalene bellissime sulla spiaggia e delle ragazze che dondolano davvero in alto!

Non posso resistere a un’altalena così ci fermiamo 10 minuti anche noi, e poi la vista sulla spiaggia è così bella, è quasi il tramonto e c’è il Santa Monica pier proprio lì che volando sull’altalena pare di poterlo toccare con le dita. Dopo è lì che andiamo, anche quello è pieno di gente, bambini, musica e ristoranti. Ne scegliamo uno che ci ispira per mangiare un Clam chowder, la tipica densa zuppa di pesce servita nella scodella di pane.

UCLA, Beverly Hills e Sunset Strip

Andiamo a fare colazione in un piccolo caffè a Venice chiamato Flakes, tipica colazione americana con bagel e uova, molto buona.

La nostra prima tappa è la UCLA. Non abbiamo ancora la macchina, il che non è l’ideale in una metropoli delle dimensioni di Los Angeles e con oltre 100 linee di bus… ma anche questa volta Google Maps ci viene in soccorso! Basta inserire la destinazione e selezionare i mezzi pubblici, lui ci dice esattamente che bus prendere, a che ora passerà, dove cambiare e a che ora arriviamo. Non avremmo mai potuto capire quella ragnatela di linee altrimenti!

Arrivati alla UCLA la giriamo un po’, confondendoci tra gli studenti che vanno a lezione (ma forse siamo un po’ troppo eleganti per confonderci, la divisa qui sembra essere pantaloncini da ginnastica e trainers). Una breve passeggiata anche a Westwood, il quartiere adiacente all’università, poi riprendiamo il bus.

Arriviamo a BEVERLY HILLS! Chi non ne ha sentito parlare. C’è una zona chiamata Golden triangle, e non è d’oro per niente: oltre ad abitazioni vistosamente ricche, c’è la famosa Rodeo Drive, una delle vie dello shopping più lussuose e famose al mondo - Pretty woman, vi dice niente? Non sono Julia Roberts e non posso comprare montagne di abiti in questi negozi dalle loro commesse snob, però passeggiare per la strada è davvero bello, la strada in sé è magnifica, e ci fermiamo a mangiare alla Cheesecake Factory, da buoni fan di Big bang theory (si, continuerò a parlare di film e telefilm fino alla fine).

Scopriamo tra l’altro per coincidenza che quello è il loro primo ristorante, l’originale. Le cameriere non sono vestite come Penny, ma il cibo è ottimo e la cheesecake stupenda. Camminando fino alla successiva fermata del bus, vediamo il Beverly Hills signal (è tipico qui negli Stati Uniti che ogni quartiere, città o attrazione abbia la propria insegna più o meno iconica).

L’autobus ci porta fino alla SUNSET STRIP. Questa via è nota nel mondo cinematografico per la presenza di studi, locali di musica rock, ristoranti un tempo frequentati da star del calibro di Marilyn Monroe… La nostra guida ci aiuta a individuarli (roxy bar, whisky a go go ad esempio).

In fondo a questa strada c’è Hollywood! Facciamo un giro tra le stelle dei marciapiedi, il Kodak theatre (dove si celebra la notte degli Oscar), qualche centro commerciale, e vediamo - ma piccola, è molto lontana - l’insegna di Hollywood.

Universal Studios

Oggi è la giornata dedicata agli Universal Studios. Dopo una rapida colazione nel nostro appartamentino vista oceano, andiamo in taxi all’agenzia Alamo presso l’aeroporto perché finalmente è giunto il momento di prendere la macchina. La procedura è rapidissima! Non c’è nessuno prima di noi, mostriamo i documenti, firmiamo, ci dicono di andare in una determinata fila del parcheggio dove sono posteggiate le auto della nostra categoria, possiamo semplicemente scegliere quella che più ci piace, le chiavi sono dentro e partire. Fantastico!

Noi avevamo pagato per un’auto categoria suv: dovremo fare taaaante miglia per cui serve un’auto comoda. Vogliamo un’auto americana per cui la nostra scelta cade su una Dodge Journey grigio scuro: una gran bella macchina, una guida (rigorosamente automatica) fluida… Certo che le belle stradone americane aiutano! Insomma, impostiamo il navigatore e via. Alle 9 siamo agli Universal Studios. Il biglietto l’avevamo comprato prima, front of the line.

Eravamo molto preoccupati per le lunghe file, ma sarà che siamo arrivati presto, sarà che è un giorno di settimana… tutta questa confusione non c’è. Avevamo persino studiato un “piano”, sui forum degli appassionati dei parchi divertimento, sull’ordine in cui fare le varie attrazioni per ottimizzare i tempi e riuscire a farle tutte. In fin dei conti non ci serve, le facciamo tutte due volte, una prima quando non c’è fila, e la seconda, più tardi quando c’è più confusione, con il nostro pass.

Le più belle sono quelle di Transformers, dei Simpson e il VIP tour. Usciamo dal parco alle 5, abbiamo quindi un po’ di tempo prima di sera e decidiamo di andare al farmer’s market e il centro commerciale all’aperto The Grove, (sono adiacenti) su consiglio di un’amica. Effettivamente ne vale la pena! Il centro è molto carino, così come il mercato, pieni di colori, di fontane, di gente.

Orange County: Newport Beach e Huntington Beach

Siamo stanchissimi, il giorno prima abbiamo lavorato fino a sera entrambi, ma nei nostri sogni ad occhi aperti già immaginiamo le assolate spiagge californiane. Il volo della lufthansa fa scalo a Francoforte giusto il tempo per il controllo documenti e atterra a Los Angeles alle 12.30 circa ora locale. Ritirati i bagagli ci dirigiamo alla fermata delle navette che portano chi ha prenotato un’auto direttamente ai parcheggi per ritirarla.

Noi l’avevamo prenotata con Alamo ad un prezzo vantaggioso e che includeva anche il guidatore aggiuntivo gratis di modo che abbiamo potuto darci il cambio alla guida durante il viaggio. Ti fanno sceglire direttamente l’auto tra quelle presenti nella categoria scelta (per noi economy) e noi veniamo attratti da una Nissan versa celeste e così con il nostro bolide partiamo da Los Angeles diretti a Newport beach nella famosa Orange County, la contea scintillante del famoso telefilm.

Ma non siamo in macchina nemmeno da 5 minuti che subito ci imbattiamo nel traffico delle autostrade di Los Angeles; ma non importa perchè siamo così contenti di essere qui che niente può buttarci giù. Mentre il mio compagno guida io mi guardo intorno ammaliata dalla magnificenza di qualsiasi cosa. Qui tutto è grande: autostrade a 5-6 corsie, camion con ruote più alte di tutta la nostra auto, cartelli pubblicitari giganteschi e visibili da chilometri di distanza.

Dopo circa un’ora di viaggio arriviamo nel nostro albergo e giusto il tempo di darci una rinfrescata, ci dirigiamo a Balboa una piccola penisola a sud di Newport dove sembra di essere rimasti indietro nel tempo: una ruota panoramica, negozietti e ristoranti che sembrano usciti da un film anni ’50… insomma sembra di stare in una cittadina che conosciamo da tempo.

E’ quasi l’ora del tramonto e la luce dona un riflesso dorato a tutto; prendiamo il Balboa ferry, un piccolo traghetto che al costo di un dollaro ti trasporta sulla piccola isola di fronte a Balboa. Qui è un susseguirsi di ville miliardarie con annesso molo privato….sogniamo un po’ di poterci trasferire in questo paradiso e poi torniamo indietro e ci dirigiamo al pier, per ammirare il tramonto che ci lascia assolutamente senza fiato.

Le palme sono delle grosse ma slanciate forme nere su uno sfondo dai colori arancio e rosa, il sole sembra molto più grande qui….gli ultimi surfisti, i più coraggiosi, ancora fanno il bagno e noi ci dirigiamo nella piccola cittadina di Newport per la cena e poi ci buttiamo stanchi nel letto.

Forse per il jet lag, nonostante la stanchezza del giorno prima ci alziamo presto, inforchiamo i costumi e ci dirigiamo alla spiaggia di Hungtinton beach. Se siete mai stati da Hollister la riconoscerete subito: è quella sulla quale sono costantemente proiettati i maxi schermi. Fa caldo, il sole è alto, sembra di stare in un episodio di baywatch e avvistiamo anche la classica jeep rossa di salvataggio. Decido che nonostante l’acqua non sia propriamente calda, questo è l’oceano e non posso perdermi l’occasione di un bagno!

Mi tuffo, ma sarà troppo l’entusiasmo, prendo in pieno un’onda che con la sua forza mi scaraventa a riva… decido quindi che è meglio continuare a prendere il sole! Nel pomeriggio ci dirigiamo a fare shopping a fashion island, un enorme centro commerciale all’aperto e per il tramonto andiamo al così detto Inspiration point… un promontorio con ville sull’oceano dove rimaniamo senza parole. Ve lo consiglio se passate per Newport! Ceniamo nel ristorante che si trova in fondo al pier di balboa, intorno a decine di pescatori che rimangono qui fino a tarda sera.

San Diego: Seaport Village e Gaslamp Quarter

Anche oggi ci svegliamo presto, raccogliamo i bagagli e ci mettiamo in marcia verso San Diego. La mattina vorremmo fermarci in spiaggia a laguna beach che ci hanno detto essere una delle migliori, ma non riusciamo a trovarla (più che altro non ne troviamo l’accesso perchè veniamo costantemente frenati dall’ingresso di resort privati). Ma sulla strada per laguna beach, poco prima di Dana point, troviamo un promontorio con un percorso sterrato dove i californiani fanno footing (sarà una costante nella vacanza qua corrono sempre!) e che è riserva naturale del topo del pacifico. Da qui ammiriamo tutta la baia sottostante ed in lontananza sentiamo il verso dei leoni marini.

Un pranzo veloce e arriviamo al nostro hotel a San Diego. In realtà è a sud della città e leggermete fuori, a National City, ma con le enormi strade americane tutto è raggiungibile in poco tempo. Un po’ di riposo e il pomeriggio ci dirigiamo al Seaport village: si tratta di un piccolo villaggio turistico costruito di fronte alla baia di San Diego. Ogni piccolo negozio è specializzato in qualcosa (per lo più si tratta di souvenir) e c’è anche un negozio che vende solo articoli natalizi, completamente decorato a festa e con musiche natalizie di sottofondo anche se siamo in piena estate!

Il paesaggio dalla baia è stupendo: davanti a noi una distesa celeste, dietro di noi enormi e altissimi palazzi come la più tipica città americana. Sta per tramontare il sole, così camminiamo lungo la baia, dove è possibile ammirare una portaerei delle marina militare oramai museo e proprio lì vicino un’enorme statua denominata “unconditional surrender” che raffigura un marinaio che bacia un’infermiera e che dovrebbe essere un omaggio alla famosa foto scattata nel 1945, alla fine della guerra.

Il tramonto alle sue spalle rende il tutto ancora più romantico. Di sera ci spostiamo invece al quartiere storico di San Diego, nonche’ quello più animato, il Gaslamp Quarter. Si estende tra la quarta e la quinta strada ed è così chimato per i tipici lampioni a gas che caratterizzano le sue strade. Questo è il centro della vita notturna, i palazzi dell’epoca vittoriana fanno da sfondo a questo animato quartiere e ospitano innumerevoli ristoranti e negozi. L’atmosfera è inoltre resa magica dalle lucine che si trovano intorno ad ogni albero del quartiere.

Seaworld e La Jolla

Le previsioni danno brutto tempo e in effetti guardando fuori dalla finestra non ci aspettiamo niente di buono. Decidiamo quindi di dedicare la giornata a Seaworld, un enorme parco dove si possono ammirare i diversi animali che popolano l’oceano, dalle orche ai delfini agli squali, ma che ha anche una facciata molto più nobile. Seaworld è anche un’associazione per la salvaguardia della fauna dell’oceano pacifico e non si contano nemmeno più gli animali che ha salvato e rimesso in libertà. Al vedere i delfini fare i loro balzi nell’acqua mi emoziono come avessi di nuovo 8 anni. Siamo così presi dalla giornata che quando ci dirigiamo di nuovo alla macchina ci rendiamo conto che sono già quasi le otto!

Stremati ma felici, mangiamo in un piccolo ma grazioso locale di fronte all’albergo (lo stesso dove ci viene servita la colazione) e ci mettiamo a dormire. Purtroppo il tempo è ancora nuvoloso e freschino ma decidiamo di avventurarci comunque per la spiaggia. Ci dirigiamo a La Jolla cave, una riserva naturale per i leoni marini, dove si può stare sdraiati in spiaggia o nuotare vicino a loro… basta non toccarli se non si vuole essere morsi!

Questi fantastici animali sono davvero tantissimi e affollano i grandi scogli dormendo paciosi uno accanto all’altro. Scendiamo nella parte più bassa, quella della spiaggia vera e propria, e troviamo una mamma ferita con il proprio cucciolo, probabilmente cacciati dal branco. Oggi non ce la sentiamo di fare il bagno, fa davvero freddo e per un po’ si mette anche a piovere, ma ci godiamo comunque lo spettacolo.

Old Town di San Diego

Nelle guide avevamo letto tanto della Old Town di San Diego che spinti dalla curiosità siamo andati a visitarla. Qui si può camminare tra i vecchi edifici della città, alcuni restaurati altri addirittura ricreati, e sembra di stare nel vecchio west… è come camminare in un vecchio film! Inoltre qui la cultura del west si mescola a quella messicana (in fondo il confine con il Messico è solo a pochi chilometri) per cui si può visitare un’enorme stalla dove è stato allestito il museo delle carrozze, girovagare per la Fiesta del Reyes ed assistere a spettacoli di danze tradizionali messicane, visitare la casa de Estudillo, grande spazio in cui sono state ricostruite le stanze di una casa tradizionale, e addirittura girare per il campo santo un vero e proprio cimitero tradizionale messicano.

Poco distante da questo variopinto insieme di culture si trova inoltre Heritage Park, dove sono state riportate tutte le case vittoriane rimaste della vecchia San Diego… è davvero rilassante girare per questo parco ed immaginare di vivere in una di quelle colorate villette! Una delle cose che ci ha colpito è che qui è tutto gratuito… un enorme museo all’aperto. Siamo riusciti a trovare anche un museo dei trenini elettrici, una collezione privata davvero gigantesca in cui i simpatici padroni hanno ricostruito un enorme paesaggio dell’America degli anni ’50 in cui il trenino gira intorno. Il mio compango è andato in delirio! Sembrava non voler venire più via!

Tabella Riassuntiva delle Tappe Consigliate

Città/LuogoAttività/Attrazioni
Los AngelesVenice Beach, Santa Monica Pier, UCLA, Beverly Hills, Sunset Strip, Universal Studios
Orange CountyNewport Beach, Huntington Beach, Balboa Island
San DiegoSeaport Village, Gaslamp Quarter, Seaworld, La Jolla, Old Town

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