Guida all'Uso delle Carte Topografiche per l'Escursionismo
Comandamento numero uno dell’andare in montagna: non uscire di casa senza una carta topografica. Avere una buona conoscenza delle carte topografiche può fare la differenza tra un’esperienza sicura e appagante e un’uscita potenzialmente pericolosa quando si affronta un’escursione in montagna. Una carta topografica è una rappresentazione dettagliata e in scala di una porzione di territorio, che include informazioni su altitudini, conformazione del terreno, sentieri, corsi d’acqua, vegetazione e insediamenti umani.
In questo articolo puoi trovare le regole base essenziali di come leggere una carta topografica, giusto per iniziare a capire di che cosa si tratta. In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo.
Terminologia Essenziale
Iniziamo col dire cos’è una cartina topografica. Riprendiamo per semplicità la definizione dalla più famosa enciclopedia on-line Wikipedia: “La carta topografica è una rappresentazione bidimensionale di un territorio. Le carte topografiche sono disegnate impostando una scala che indica il rapporto fra le dimensioni sulla carta e le reali dimensioni del territorio rappresentato. La carta topografica rappresenta le principali caratteristiche formali di un territorio, da una parte di origine naturale, dall’altra costruite dal fare umano nel tempo (strade, edifici, canali, insediamenti, vegetazione agricola)."
Riassumendo al massimo quindi, per gli aspetti che ci interessano, potremo dire che una cartina topografica è uno strumento che ci permette di capire dove ci troviamo e dove e come possiamo muoverci.
- Il nome: Non si chiama “cartina”, che è quella per farsi le sigarette. Non si chiama nemmeno mappa, che è quella con la X sul tesoro dei pirati, e non può essere redenta nemmeno dalle aggiunte “mappa cartografica” o “mappa topografica”.
Elementi Chiave di una Carta Topografica
Ogni cartina topografica è caratterizzata da una scala che identifica il rapporto tra dimensioni sulla carta e dimensioni reali.
- Scala: indica il rapporto di riduzione tra la realtà e la rappresentazione sulla carta.
- Scala numerica: una frazione che rappresenta il rapporto di riduzione.
- Scala grafica: un segmento graduato che rappresenta il rapporto di riduzione.
- Livello di dettaglio: indica la quantità di informazioni riportate sulla carta.
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Curve di Livello
Le curve di livello sono uno strumento magico. Sono le linee marroncine che simboleggiano il territorio e sono una caratteristica molto importante: saperle leggere è fondamentale. Linee che uniscono punti di uguale altitudine sul terreno. Collegano i punti con la stessa elevazione e permettono di visualizzare l’aspetto dei paesaggi mostrandoli in una carta 2d.
Le curve di livello sono linee chiuse che collegano punti con la stessa altitudine sul terreno. Più le curve di livello sono vicine, maggiore è la pendenza del terreno. Più le curve di livello sono vicine fra loro e più è ripido il pendio; più sono lontane e più il territorio risulta dolce e pianeggiante.
Nelle carte 1:25000 ci sono 5 linee ogni 100 metri di dislivello e le quote del centinaio sono rappresentate da una linea marrone più spessa ( 1100-1200-1300). Gli intervalli si trovano fra le due linee più spesse e risultano più sottili. L’intervallo delle curve varia a seconda della carta topografica (e della scala utilizzata).
- Curve di livello: linee che uniscono punti di uguale altitudine.
- Equidistanza: la differenza di altitudine tra due curve di livello consecutive.
Simbologia
Le cartine topografiche contengono veramente moltissimi simboli, alcuni dei quali molto intuitivi. Vi consiglio comunque un attenta lettura della legenda per evitare di prendere “fischi per fiaschi“! Diciamo che la cosa risulta piuttosto semplice in quanto vengono riportati nella legenda della carta topografica.
- Colori: utilizzati per differenziare le diverse tipologie di elementi (es. azzurro: corsi d’acqua, laghi e mari).
Anche se per una corretta lettura della carta bisognerebbe conoscere tutte le convenzioni grafiche in questo breve paragrafo vi descriverò quelle che secondo me sono le essenziali per cominciare a capire cos’abbiamo davanti agli occhi. Fate attenzione perché le varie simbologie, per forza di cose, sono strettamente correlate.
- I simboli possono essere ad esempio bivacchi, rifugi, castelli, rovine, monumenti, cascate, sorgenti, punti osservazioni e molti altri.
- Tratteggiato nero: sono tracce di sentiero, dismesse, o vie per boscaioli, non segnalate, non viene fatta manutenzione, sono vecchi sentieri in disuso ma che esistono ancora.
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Sentieri
Ciò che dobbiamo assolutamente saper leggere sono: i sentieri: i percorsi fruibili dagli escursionisti senza aver bisogno di materiale alpinistico (corda, imbrago, piccozza o ramponi), sono simboleggiati da linee rosse continue o tratteggiate e sono sempre associate ad un numero. Nella realtà troverete un simbolo bianco-rosso (come fosse una piccola bandiera) lungo il sentiero (il numero non è sempre indicato).
Quando poi sulla cartina in corrispondenza di un sentiero (vi ricordo segno rosso tratteggiato o continuo) trovate anche delle croci in rosso fate attenzione: è la simbologia associata alle ferrate! Percorsi da svolgersi esclusivamente con adeguata attrezzatura alpinistica in quanto spesso con forti esposizioni.
Qualsiasi altro segno troviate (striscia gialla o blu con rispettivi numeri, strisce o croci in rosso ed altro sono simboli che servono per il governo del bosco…non sono sentieri!).
Orientamento e Navigazione
La prima cosa da fare per orientarsi è conoscere o meno la simbologia riportata sulle cartine topografiche è importantissimo. Un altro passo fondamentale sarà poi quello di orientare la cartina verso nord. Questo è un passaggio che, se non eseguito, potrebbe portarvi inevitabilmente a sbagliare. Senza questa prima collimazione infatti non saprete in che direzioni saranno i vostri riferimenti/obiettivi.
Brevemente: per orientare una carta dobbiamo girarla finchè il nord della carta topografica combacerà con il nord magnetico e quindi per farlo ci serve la famosa bussola. In pratica, individuato il tratto del nostro sentiero, prendiamo la bussola, allineiamo il suo lato sul tratto di sentiero individuato, giriamo la ghiera della bussola finchè la freccia di orientamento sia allineata con il nord del reticolo della carta.
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Come Orientarsi
- Identificare il nord: La carta topografica presenta il nord geografico nel bordo superiore.
- Quando si utilizza la bussola, il primo passo è stabilire il nord magnetico. Aspettare che l’ago si stabilizzi, puntando verso il nord magnetico.
Per svolgere al meglio questa breve ma essenziale procedura bisogna avere con se una bussola; posizionata sopra la carta si allinea il nord che indica la bussola con il bordo della cartina (attenzione a non allinearla con il reticolo blu: si tratta di linee legate a proiezioni di latitudine e longitudine).
Tecniche di Orientamento
- Traccia le linee sulla carta: con una matita, traccia linee sulla carta dalla posizione dei punti di riferimento nella direzione degli azimut misurati.
- Una volta orientata la carta, è importante individuare dei punti di riferimento.
- Rimanga sempre orientato, durante un’escursione.
Altre Informazioni Utili
Partendo dal reticolo geografico, si individua la porzione di carta che e’ interessata dal nostro itinerario. Ma cosa è il reticolo geografico? Sono dei quadranti (trovate sotto la foto contornata di rosso) di suddivisione della carta topografica. Altre info sono la distanza, il dislivello, punti di appoggio.
Misurazioni
- Misurare le distanze: La scala della carta indica la relazione tra la distanza reale sul terreno e la distanza misurata sulla carta.
- Valutare il dislivello: Le curve di livello rappresentano l’altitudine del terreno.
- Distanza: per calcolare la distanza tra due punti abbiamo bisogno di appositi strumenti, come scalimetro o curvimetro. In assenza di questi, possiamo utilizzare un filo o la stringa di uno scarpone per ricalcare il percorso su mappa; distendendo poi il filo sulla scala grafica potremo calcolare la distanza effettuando la conversione in metri in base alla scala cartografica.
- Quota: è la distanza verticale di un punto dal livello medio del mare. Sapere esattamente a quali quote ci muoveremo durante la nostra escursione ci permetterà, ad esempio, di prevedere eventuale presenza di neve in inverno.
- Dislivello: è la differenza di quota tra due punti.
Una volta misurata la distanza in centimetri, e moltiplicata per 250, avrai un metodo veloce di misura, “ a portata di mano”.
Chiamato in inglese “PACE COUNTING o PC” è un ottimo e semplice metodo per misurare le distanze. Per questo tu avrai il tuo personale “Pace Counting”.
Consigli Pratici
- Se vuoi preservare nel tempo la tua carta geografica, esci in gita con una fotocopia della porzione interessata dal tuo giro, tenuta dentro una busta di plastica.
- Non siamo contrari alle app, anzi: e averne una sul telefono ti permette non solo di cavarti d’impaccio di fronte a un bivio inaspettato, ma anche di tagliare corto alcuni passaggi.
- Non si chiama “cartina”, che è quella per farsi le sigarette. Non si chiama nemmeno mappa, che è quella con la X sul tesoro dei pirati.
- Le informazioni che trovi sulla carta possono non essere aggiornate.
- Pianificare il percorso: studia la carta topografica per identificare il percorso più adatto alle tue capacità.
Preparazione e Sicurezza
E’ fondamentale avere la carta topografica e saperla leggere un minimo, come è importante preparare l’itinerario scelto a casa, informarsi preventivamente sul percorso scelto, leggere le relazioni, eventualmente informarsi in loco, sopratutto se si è alle prime armi.
- Assicurati di avere le conoscenze e l’attrezzatura adeguata prima di intraprendere un’escursione.
- In caso di dubbi o difficoltà, non esitare a chiedere aiuto a un esperto.
- Anche gli escursionisti più esperti possono commettere errori nell’interpretare una carta topografica.
- In caso di dubbi o difficoltà, è sempre meglio chiedere aiuto ad un esperto di orientamento.
Ma anche capire se lo hai oltrepassato. Se il tempo è sensibilmente maggiore a quanto avevi previsto!
La lezione definitiva è questa: leggi le relazioni. Ok, se dal paese devi salire alla malga 100 metri di dislivello più in alto, magari non serve.
Ricorda: la Sicurezza è fondamentale!
Siete pratici di montagna e volete cominciare a muovervi in autonomia sui sentieri? Questo allora è l’articolo che fa per voi…in poche parole cercherò di spiegarvi l’importanza di questi supporti cartografici e come utilizzarli al meglio.
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