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Cosa fare e vedere nelle città turistiche delle Marche

Ti stai ponendo questa domanda perché stai per arrivare in questa bellissima regione e vuoi scoprirne tutte le meraviglie?

Le Marche non sono semplicemente una regione: già dal nome plurale si intuisce la ricchezza e la varietà di luoghi e di paesaggi. È impossibile perfino scegliere un’immagine che la rappresenti: mare o montagna? Paesi o città? E fra le città, il capoluogo Ancona o Ascoli? O forse Macerata? Di una cosa siamo certi: con una simile varietà, quello che desiderate da una vacanza qui potete trovarlo.

Lo sapevi che nelle Marche in pochi minuti puoi passare dal mare ai monti, dalle colline alla campagna, dai laghi ai fiumi?

I tesori naturali delle Marche

Monti Sibillini e Monti Azzurri

I Sibillini, i Monti Azzurri, te li ho fatti presentare da uno dei personaggi più noti della nostra terra, Giacomo Leopardi. I Monti Sibillini sono immersi in mondo magico ricco di storia e leggende, dove regnano fate e folletti. Qui potrai arrivare fino al Lago di Pilato, attraversare le Gole dell’Infernaccio, entrare nella Grotta del Diavolo oppure incontrare la Regina Sibilla. Nei Monti Azzurri la magia e il mistero partono proprio dai nomi, qui storia e leggenda si mescolano da sempre dando vita a pura meraviglia.

Riviera del Conero

La Riviera del Conero è una cornice meravigliosa immersa nel verde della natura con l’azzurro del mare che si mescola con quello del cielo. Devi sapere inoltre che il Monte Conero offre agli appassionati di trekking e passeggiate davvero tante possibilità.

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Proprio fra Ancona, Sirolo e Numana troviamo il mare più bello della regione: il Conero (che è anche un parco regionale) regala scogliere di 500 metri a picco sul mare, con minuscole spiaggette di ciottoli bianchi, come bianca è la pietra che caratterizza questa montagna.

Ci sono diversi motivi per cui vale la pena visitare la Riviera del Conero:

  • Le spiagge: la Riviera del Conero ospita alcune delle spiagge più belle d'Italia, come la spiaggia delle Due Sorelle, la spiaggia di Mezzavalle e la spiaggia dei Gabbiani. Queste spiagge sono caratterizzate da sabbia bianca e fine, acque cristalline e un paesaggio selvaggio e incontaminato.
  • Il Monte Conero: il Monte Conero è un promontorio di 572 metri che si affaccia sul mare. La sua cima offre una vista spettacolare sulla costa e sulle isole circostanti. Il monte è anche un'area protetta, dove è possibile fare escursioni a piedi o in mountain bike.
  • I borghi: la Riviera del Conero ospita alcuni borghi medievali molto suggestivi, come Sirolo, Numana e Portonovo. Questi borghi sono caratterizzati da stradine strette, case in pietra e botteghe artigiane.
  • La natura: la Riviera del Conero è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Qui è possibile ammirare una varietà di piante e animali, tra cui il falcone pellegrino, il lupo e il camoscio.
  • L'enogastronomia: la Riviera del Conero offre una vasta scelta di ristoranti dove gustare i piatti tipici della cucina marchigiana, come il brodetto di pesce, i vincisgrassi e il ciauscolo.

Grotte di Frasassi

Se vieni nelle Marche in vacanza una visita alle Grotte di Frasassi è d’obbligo! Ti sto parlando di uno dei più affascinanti spettacoli della natura, meraviglia delle meraviglie. Le Grotte di Frasassi sono un esempio di cosa la natura nel corso dei millenni è riuscita a creare. La visita guidata all’interno di queste grotte è un percorso che si snoda per quasi 2 km e si conclude con un altro incanto della natura, la “sala Bianca”. Insomma uno spettacolo da togliere il fiato.

Le Grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo: la grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei, le stalattiti calcaree candide come la neve sono alcune delle tappe più suggestive. Oltre al percorso di visita turistico, è possibile scegliere percorsi avventura di diversa difficoltà, accompagnati da esperti speleologi.

Se sei nella zona di Genga non fare soltanto una sosta alle Grotte perché c’è ancora altro da fare e vedere. Hai mai sentito parlare del Tempio del Valadier, la chiesa nella Roccia?

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Le Marmitte dei Giganti

Arrivare nelle Marche e perdersi lungo la Via Flaminia, l’antica via aperta nel 220 a.C. che portava da Roma a Rimini, nella parte che costeggia il fiume Candigliano, è una delle cose che ti consiglio di fare. Le Marmitte dei Giganti presentano ripide pareti verticali per un’altezza massima di 30 mt sopra il livello del fiume e di 17,50 mt sotto. La larghezza massima tra le due sponde è di 13,20 mt, quella minima di poco più di un metro.

Città e borghi da non perdere

Ancona

Partiamo dal capoluogo, e lo facciamo proprio perché pur essendo la città amministrativamente più importante, non ha mai avuto particolare allure turistica. E invece Ancona non è solo un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, è anche una cittadina sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio, che è l’unica città in Italia dove, per la sua particolare conformazione a gomito, il sole sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico.

Visita Ancona con Itabus, raggiungi il capoluogo delle Marche comodamente in bus, questo è un posto dal fascino unico ed è nota anche come “città dorica” per le sue origini greche; nel 390 a. C, infatti, alcuni coloni greci esuli da Siracusa approdarono qui, e in seguito Ancona divenne un'importante città portuale, per via dei collegamenti con i principali centri del levante mediterraneo. Per questo consigliamo di iniziare la visita dal porto, uno dei più antichi d'Italia, e, da qui, salire fino al Monte Guasco, dove si trova la Cattedrale di San Ciriaco, un capolavoro di architettura romanico-gotica. La chiesa, dedicata al patrono della città, domina Ancona dall'alto e regala panorami mozzafiato.

L'itinerario prosegue con una tappa all'Arco di Traiano, un monumento romano costruito in onore dell'imperatore Traiano. Questo arco, perfettamente conservato, è un simbolo della storia millenaria di Ancona.

Poi, dirigiti verso le Grotte del Passetto, un complesso di grotte scavate nella roccia che si affacciano sul mare. Queste grotte, un tempo utilizzate dai pescatori, sono oggi un luogo suggestivo per una passeggiata o per fare foto indimenticabili.

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Dopo aver esplorato il centro storico, immergiti nella bellezza della Mole Vanvitelliana, un'imponente opera architettonica del XVIII secolo, progettata dal celebre architetto Luigi Vanvitelli. In origine, la Mole era un lazzaretto, un luogo di quarantena per le navi in arrivo. Oggi, è un centro culturale che ospita mostre, eventi e concerti.

Le peculiarità della Mole Vanvitelliana è che è stata costruita su un'isola artificiale pentagonale, collegata alla terraferma da tre ponti.

Urbino

Urbino è la città natale di Raffaello Sanzio, il grande artista rinascimentale di cui ricorre proprio quest’anno il cinquecentenario della morte. Ma soprattutto, Urbino è l’eredità artistica e culturale dei Montefeltro, la famiglia che regnò sul nord delle Marche durante il rinascimento. Magnifiche le due piazze contigue quella del duca di Montefeltro e quella del Rinascimento, su cui si affacciano il Palazzo Ducale, il Municipio, il Duomo, la chiesa di S. Domenico e l’Università.

Capolavoro rinascimentale tra i più ricchi e meglio conservati d’ Italia, Urbino è sito Unesco e riconosciuta come patrimonio dell’ umanità. Raffaello Sanzio, Piero della Francesca e Federico da Montefeltro sono alcuni dei personaggi più famosi legati a questa città. Si puo’ ammirare storia e cultura in ogni pittoresco scorcio di questo centro.

La vista della città, già di per sé, lascia senza parole. Urbino è una vera opera d’arte, uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura rinascimentale italiana. Urbino fu la corte di Federico di Montefeltro, importante mecenate rinascimentale, secondo solo a Lorenzo il Magnifico. Federico si impegnò anima e corpo per rendere bella, sicura e culturalmente interessante la sua città. Al suo servizio c’era anche Giovanni Santi, umanista, pittore e poeta, conosciuto per essere il padre di Raffaello. Il giovane artista si trovò così a crescere in un ambiente colto, ricco di stimoli, dove la sua innata dote artistica venne facilmente coltivata.

Ascoli Piceno

Sorprendente, elegante e riservata: Ascoli Piceno è uno scrigno di tesori. Piccola comunità, 50mila abitanti, con un centro storico che si gira comodamente a piedi, il mare a 30 km e l'Appennino anche a meno, secondo le cronache medievali era la città delle duecento torri. Oggi è chiamata più modestamente città delle cento torri, e in effetti non siamo lontani da quel numero. È proprio nel medioevo che la città inizia ad assumere quell'impianto architettonico urbanistico che si può ammirare ancora oggi. Merito anche del travertino, la pietra chiara utilizzata per la maggior parte dei suoi palazzi storici. Il centro storico si sviluppa lungo l'asse di corso Mazzini e il quasi parallelo corso Vittorio Emanuele, poi (o prima, a seconda della direzione) via Angelini.

E poi c’è piazza del Popolo, in stile rinascimentale, non grande ma di una bellezza armoniosa unica, di giorno e di notte. Vi si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo, cui deve il nome, e la chiesa gotica di San Francesco. La sistemazione della piazza rappresenta l'esatta applicazione dei principi teorici di Filarete ed Alberti che riprendendo le teorie vitruviane prevedevano piazze rettangolari, con una proporzione di 1:3 tra larghezza e lunghezza e circondate da portici.

Ascoli risulta essere una delle città più visitate d’Italia. La cosa che la rende unica fra tutte le altre cittadine italiane è la grande armonia con cui è costruita. La pietra, proveniente dalle cave del Piceno, è l’elemento preponderante nell’intero centro storico. Il culmine si ha all’arrivo in Piazza del Popolo, in assoluto una delle piazze più affascinanti che tu possa visitare non solo nelle Marche, ma anche nel resto del nostro paese. Il gioco di prospettiva regalato dai palazzi sui lati della piazza trasmette un senso di grandezza: tutti gli edifici furono costruiti, secondo il volere del governatore Raniero de’ Ranieri, seguendo rigide regole edilizie, con colonne in travertino, volte a mattoni rossi e finestre delle stesse dimensioni.

Conosciuta come la città dalle 100 torri, Ascoli Piceno è un magnifico centro conserva magnificamente numerose testimonianza del medioevo e rinascimento. Tanti palazzi e chiese da visitare in questa città d’ entroterra circondata tra i monti Sibillini e della Laga.

Macerata e Fermo

Se Ascoli Piceno è nota in Italia, se non altro almeno come patria delle olive ripiene, ci sono altri due capoluoghi marchigiani bellissimi dal punto di vista storico e architettonico che però non hanno la notorietà che meritano, e sono Macerata e Fermo. A Macerata piazza della Libertà è il cuore della città e su di essa si affacciano il Palazzo dei Priori, il cinquecentesco Palazzo della Prefettura, la Torre dell’orologio, la chiesa di S. Paolo e il teatro Lauro Rossi. Anche Fermo è una città segreta: salendo al centro storico, si ammira la piazza del Popolo, lunga e stretta, fiancheggiata da portici e chiusa all’estremità opposta da Palazzo degli Studi e Palazzo dei Priori, che ospita i musei civici. Quando ci arrivi pensi di essere alla sommità del colle su cui sorge Fermo, e invece ancora più su c’è la cattedrale gotica che da piazza del Girifalco domina tutto l’abitato. A pochi passi dalla piazza, seminascosta nelle strette vie che riscendono, ci sono le cisterne romane, un sistema di cunicoli anticamente adibiti alla raccolta dell’acqua piovana, oggi visitabili e all’occasione sede espositiva. Si estendono su 2.200 metri quadrati e sono le più vaste d’Europa assieme a quelle di Istanbul.

La zona intorno a Fermo merita di essere visitata perché ti porterà nella vera essenza delle Marche, facendoti vivere un’esperienza di serenità e relax, quasi come a tornare indietro nel tempo. Fermo è molto bella, ricca di tesori che ci arrivano direttamente dal passato. In particolare, ti segnaliamo il grande complesso delle cisterne Romane, oltre 30 vasche sotterranee che servivano a raccogliere l’acqua piovana, per poi distribuirla all’intera città.

Macerata ci accoglie con tutta la sua ricchezza artistica e culturale. Oltre 2000 anni di storia che si amalgamano perfettamente fra loro, lasciando testimonianze delle vicende della città durante le varie epoche.

Fabriano

Il nome di Fabriano è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana: iniziata tra il 1100 e il 1200, l'industria si sviluppò soprattutto tra Tre e Quattrocento. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina, è allestito all'interno del complesso di S. Domenico. Ultimo lembo della Marca d'Ancona a ridosso dell'Umbria, Fabriano è circondata da un paesaggio verde e naturalisticamente splendido.

Fabriano è conosciuta in tutta Europa come la “città della carta“, grazie alle tante industrie che negli anni si sono sviluppate intorno alla città. È possibile visitare il Museo della carta, che ripercorre tutta la storia e dove, soprattutto i bambini, potranno impegnarsi in laboratori creativi per imparare come si produce la carta.

Situata nell’ entroterra della provincia di Ancona in una vallata costellata da dolci colline e circondata dai Monti Appennini, Fabriano è un importante ed antico centro industriale. E’ una delle città italiane assieme a Bologna e Torino appartenenti alle “Città Creative Unesco”, nella categoria “Artigianato, arti e tradizioni popolari” grazie alla secolare tradizione di produzione della carta. Il favoloso centro storico offre molti interessanti spunti ai visitatori.

Loreto

Per afflusso di fedeli e pellegrini è seconda solo a Lourdes e a Fatima. Stiamo parlando del Santuario della Santa Casa della Madonna di Loreto, a sud di Ancona, vicinissimo a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi (altra tappa da segnare in agenda...). Secondo la tradizione, gli angeli avrebbero trasportato qui in volo dalla Palestina la casa di Gesù a Nazareth nel XIII secolo, facendolo diventare immediatamente un luogo di culto e pellegrinaggio.

Loreto è uno dei luoghi più visitati nelle Marche ed ogni anno tantissimi pellegrini arrivano qui a rendere onore alla Madonna da ogni parte del mondo. Loreto custodisce all’interno della sua Basilica uno dei tesori più preziosi della cristianità, la Santa Casa di Maria di Nazareth. Furono gli Angeli a trasportarla prodigiosamente fino a Loreto il 10 Dicembre 1294.

Altri borghi e città

  • Corinaldo: Si tratta di Corinaldo, conosciuta come la “città dei matti“. Sembra, infatti, che a Corinaldo gli abitanti siano caratterizzati da una grande inventiva, astuzia e ingegno. Corinaldo è anche un bellissimo borgo da visitare a piedi, con le sue mura e gli scorci sul paesaggio sottostante.
  • Mondavio: Non troppo distante da Corinaldo, in una posizione strategica dall’alto di un’altura, sorge Mondavio. Considerato uno dei borghi più belli d’Italia e certificato con la Bandiera Arancione (il marchio di qualità turistico-ambientale) dal Touring Club Italiano. Passeggiando per le stradine del paese ci aspettiamo di veder spuntare da dietro l’angolo una dama cinquecentesca con le sue ancelle, o un gruppetto di soldati. Il tempo sembra essersi fermato.
  • Osimo: Osimo si estende quieta al di sopra di una collina che si eleva in mezzo ai campi coltivati sottostanti. Dal paese la vista si perde e spazia fino al promontorio del Conero, un angolo incontaminato delle Marche che si getta nel mare Adriatico. Protetta dalle imponenti mura romane, perfettamente conservate, Osimo è una delle città delle Marche che più ha da raccontare delle sue vicissitudini. Ad esempio, forse non sai che Osimo presenta una vera e propria città sotterranea, fatta di cunicoli e grotte scavate nella montagna oltre 2500 anni fa, per proteggersi e per rifornirsi di acqua.
  • Jesi: Jesi è stata insignita, dall’Unesco, del titolo di “città esemplare” proprio per l’impegno messo nella conservazione e nella valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale che contiene. Passeggiando incontrerai palazzi imponenti, chiese, musei e biblioteche.
  • Senigallia: L’abbiamo già ampiamente menzionata nei precedenti articoli per la sua spiaggia, definita “di velluto“, che richiama turisti da ogni parte del mondo. Una tappa imperdibile è senza dubbio la Rocca Roveresca, simbolo di architettura militare di diverse epoche perfettamente armonizzate fra loro. Le fondamenta, infatti, riportano tracce della struttura originaria, costruita in epoca romana e, all’interno, si vedono i resti dei blocchi calcarei che costituivano un’antica torre quadrangolare. Su questa venne edificata, prima una rocchetta voluta dal cardinale Albornoz e, in seguito, nel XV sec. la Rocca di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
  • Pesaro: Terminiamo il nostro tour virtuale fra le città delle Marche più belle raggiungendo Pesaro. Siamo di nuovo sul mare e il clima che si respira è quello di una cittadina turistica, allegra, a prova di bambini e famiglie. Pesaro ti svela fin da subito il suo lato culturale: in centro abbondano musei, teatri e biblioteche.

Pensa che le Marche hanno ben 23 borghi che vantano il titolo di Borghi più belli d’Italia. Altro luogo che mi ha affascinato per il suo panorama a 360° è Smerillo. Un piccolo borgo immerso tra i Sibillini, qui ci si perde tra il cielo, la natura e il mare.

Nelle Marche le località certificate dal Tci come piccoli borghi di eccellenza sono tutte da scoprire. Molti sono piccoli borghi fortificati di epoca medievale-rinascimentali in posizione panoramica, come Monterubbiano (Fm), Acquaviva Picena (Ap), Corinaldo (An), Mondavio (Pu), oppure porte per scoprire l’area dei Monti Sibillini, come Valfornace (Mc), Sarnano (Mc) e San Ginesio (Mc), o ancora ospitano importanti luoghi d’arte e di culto come le abbazie di Chiaravalle di Fiastra a Urbisaglia (Mc) o quella di S. Firmano a Montelupone (Mc), o ancora il Santuario della Madonna di Macereto a Visso (Mc). O, per i più curiosi, il vicolo più stretto d’Italia, 43 cm, che è a Ripatransone (Ap).

Cosa mangiare nelle Marche

Mare, monti, colline, borghi, città, ma le Marche sono anche un concentrato di storia, cultura e tradizione custodite anche nei tantissimi musei presenti in tutto il territorio. Se poi siete degli appassionati di rocche e castelli davvero nelle Marche c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Abbiamo citato le olive ascolane, conosciutissime, ma l’elenco dei prodotti tipici marchigiani è davvero lungo. E non si limita a quelli enogastronomici: in questa regione si trova infatti il più importante distretto calzaturiero d’Europa, con marchi come Prada e Della Valle. Fra i prodotti gastronomici ricordiamo il tartufo bianco dei Sibillini, il tartufo nero di Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino; fra i vini, sicuramente il verdicchio, vino simbolo di questa regione, che si divide a sua volta in verdicchio dei castelli di Jesi e verdicchio di Matelica. Oltre al verdicchio, c'è poi il bianchello del Metauro doc, dalla storia millenaria alla cui valorizzazione sta lavorando il gruppo di produttori di Bianchello d'Autore.

La cucina delle Marche è un tesoro di sapori autentici, che riflette la varietà del territorio, tra mare e montagna. .La crescia, una sorta di piadina sottile e croccante, è la regina della tavola, ideale per accompagnare salumi e formaggi locali, è diffusa un po' in tutta la regione. Da non dimenticare i passatelli, una pasta fresca a base di pane grattugiato, uova e formaggio, tipici soprattutto di Pesaro.

Ancona, città portuale con una storia millenaria, offre una cucina influenzata dalla sua posizione sul mare. Lo stoccafisso all'anconetana, una ricetta tradizionale a base di stoccafisso, patate, cipolle e pomodori, è un piatto simbolo della città. I moscioli, le cozze locali, sono un prodotto DOP presidio Slow Food, cucinati in diversi modi, ad esempio gratinati o in umido.

Ci sono poi le olive all'ascolana, specialità tipica di Ascoli Piceno ma nota in tutta Italia, servite di solito come antipasto, la cui ricetta sembra risalire addirittura al 1800.

Civitanova Marche, propone una cucina legata alla tradizione marinara. La zuppa di pesce, una ricetta tipica della costa adriatica, a base di pesce fresco, pomodori, cipolle e crostini di pane, è un piatto da non perdere. Gli spaghetti alle vongole, un classico della cucina italiana, sono preparati con le vongole fresche del litorale.

Ecco alcuni prodotti tipici marchigiani:

  • il Ciauscolo, un salume tenero e spalmabile che arriva da Visso e si può assaggiare in tutto l’entroterra Maceratese.
  • le Olive all’ascolana, un’oliva tenera ripiena di carne macinata, impanata e poi fritta.
  • il Brodetto, da assaggiare a Porto Recanati, Ancona, San Benedetto, Fano e Porto San Giorgio.

Consigli utili per il tuo viaggio

Cosa preferisci un agriturismo, un hotel, un b&b oppure una casa vacanze?

Se arrivi nelle Marche a Luglio ti consiglio di controllare il calendario di Risorgimarche, e assistere almeno ad uno dei concerti ad ingresso libero.

Sei hai a disposizione 7 giorni nelle Marche potrai spaziare dal mare ai monti senza tralasciare borghi e città da non perdere.

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