Codice Visti Schengen: Guida Completa
Nel contesto dell’Unione Europea, l’Italia aderisce al Codice comunitario dei visti, stabilito dal Regolamento (CE) n. 810/2009, che fornisce le linee guida per il rilascio dei visti per l’area Schengen. Questo regolamento è cruciale per semplificare i viaggi all’interno dell’UE, mantenendo al contempo controlli efficaci sui flussi migratori. Vediamo in dettaglio come funziona il regime dei visti in Italia, considerando le modifiche e gli aggiornamenti recenti.
Cos'è lo Spazio Schengen?
Schengen è il nome di un paesino sito in Lussemburgo, laddove verso la fine degli anni 80’ e la metà degli anni 90’ si è pervenuti alla stipula di una convenzione sorta inizialmente tra 5 paesi (Belgio, Germania, Francia, Paesi Bassi e Lussemburgo), e poi sviluppatasi nel tempo con l’aggregazione di altri Stati, attualmente se ne contano ben 27. Lo spazio Schengen, è una vasta area territoriale che copre i 27 paesi che vi hanno aderito e che consente la libera circolazione dei soggetti tra tali paesi “senza frontiere”. Esso, per certi aspetti, altro non è che l’espressione delle politiche europee rivolte alla libera circolazione di beni e persone in un’ampia e vasta zona territoriale, ma va, comunque, tenuto distinto dalla zona UE, non essendo tutti i partecipanti dello spazio Schengen anche membri dell’UE.
I paesi che appartengono allo spazio senza frontiere interne, non effettuano più i controlli alle loro frontiere interne fra gli Stati Schengen. I controlli vengono rafforzati, secondo criteri prestabiliti, alle frontiere esterne, ossia le frontiere fra uno Stato Schengen e uno Stato non Schengen.
I 27 paesi aderenti e il territorio inerente ad oggi, sono, come da illustrazione presente nel sito del “Parlamento Italiano”, i seguenti:
- Austria
- Belgio
- Croazia
- Repubblica Ceca
- Danimarca
- Estonia
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Ungheria
- Islanda
- Italia
- Lettonia
- Liechtenstein
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Paesi Bassi
- Norvegia
- Polonia
- Portogallo
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna
- Svezia
- Svizzera
Tipologie di Visto
Il regime dei visti in Italia distingue tra visti Schengen uniformi, validi per soggiorni brevi (non superiori a tre mesi su un periodo di sei mesi), e visti nazionali, destinati a soggiorni di lunga durata (da 91 a 365 giorni). I visti per molteplici ingressi con validità prolungata possono essere rilasciati per uno, due o molteplici ingressi.Con riguardo al nostro ordinamento, sono tre i tipi di visto Schengen:
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- Visto Schengen Uniforme (VSU): di ingresso per transito o per breve soggiorno.
- Visto Nazionale (VN): d’ingresso per lungo soggiorno. In questo caso la durata può superare i 90 giorni, viene rilasciato dalle Rappresentanze italiane all’estero che consente l’accesso per soggiorni di lunga durata solamente nel territorio dello Stato che ha rilasciato il visto.
- Visto di transito aeroportuale (VTA): Valido per il transito nelle zone internazionali di transito di uno o più aeroporti degli Stati.
Visti Schengen Uniformi
I visti Schengen uniformi sono rilasciati per brevi visite o transiti aeroportuali. Un visto uniforme (valido per tutta l’area Schengen) può essere rilasciato per uno oppure molteplici ingressi con un periodo di validità non superiore a 5 anni.
L’ottenimento di un visto per ingressi multipli (MEV) con validità lunga consente ai viaggiatori di viaggiare nell’area Schengen più volte durante il periodo di validità del visto. I richiedenti devono dimostrare la necessità o l’intenzione di viaggiare frequentemente o regolarmente, come nel caso di viaggiatori d’affari o degli studenti. Per qualificarsi per una durata più lunga di sei mesi, i richiedenti devono generalmente avere una storia corretta dei visti già utilizzati (aver già ottenuto visti Schengen e averli utilizzati legalmente) ed essere in grado di dimostrare ragioni convincenti per i frequenti viaggi nello spazio Schengen.
Il visto Schengen, quindi, consente ai cittadini stranieri: Il soggiorno o il transito di breve durata nel territorio di uno Stato Schengen.
Visti Nazionali
I visti nazionali sono specifici per scopi come studio, lavoro, cure mediche o ricongiungimento familiare e consentono l’ingresso in Italia per soggiorni di durata da 91 a 365 giorni. Tuttavia, i visti nazionali consentono anche di viaggiare liberamente negli altri paesi Schengen per brevi periodi (un periodo non superiore a 90 giorni per semestre).
Una volta ottenuto un visto nazionale, il titolare può entrare in Italia per scopi specifici come studio, lavoro, cure mediche o ricongiungimento familiare.
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Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali" (VN), validi per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo D), con uno o più ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto. I titolari di Visto D possono circolare liberamente nei Paesi Schengen diversi da quello che ha rilasciato il visto, per un periodo non superiore a 90 giorni per semestre solo qualora il visto sia in corso di validità.
Visti a Validità Territoriale Limitata (VTL)
Visti a Validità Territoriale Limitata (VTL), validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto (o, in casi particolari, anche per altri Stati Schengen specificamente indicati), senza alcuna possibilità di accesso, neppure per il solo transito, al territorio degli altri Stati Schengen. Costituisce una deroga eccezionale al regime comune dei VSU, ammessa soltanto per motivi umanitari, di interesse nazionale o in forza di obblighi internazionali.Non possono essere richiesti direttamente dallo straniero ma, in pochi particolari casi, rilasciati dalla Rappresentanza diplomatica o consolare quando pur non in presenza di tutte le condizioni prescritte per il rilascio del Visto Uniforme, questa ritenga opportuno concedere ugualmente un visto per i motivi descritti, ovvero in presenza di un documento di viaggio non riconosciuto valido, per particolari ragione d’urgenza, o in caso di necessità.
Procedure e Condizioni per il Rilascio dei Visti
Il processo di rilascio dei visti è codificato per assicurare trasparenza e uniformità. La decisione finale su chi può entrare e per quanto tempo dipende dallo Stato il cui territorio è la destinazione principale del viaggio o, in mancanza di una destinazione principale chiara, dallo Stato del primo ingresso nell’area Schengen. Gli Stati membri conservano la libertà di valutare le domande caso per caso.
Lo straniero che richiede il visto deve rivolgersi personalmente alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel paese di origine o di residenza, di regola dovrà indicare anche i motivi e le circostanze del soggiorno. Ogni richiedente presenta un modulo di domanda compilato e firmato. Le persone figuranti sul documento di viaggio del richiedente presentano moduli di domanda separati. I minori presentano un modulo di domanda firmato da una persona che esercita la potestà genitoriale permanente o temporanea o da un tutore legale. I consolati fanno sì che i moduli di domanda siano ampiamente disponibili e facilmente accessibili ai richiedenti a titolo gratuito.
La competenza al rilascio dei visti spetta al Ministero degli Affari Esteri ed alla sua rete degli uffici diplomatico-consolari all’estero, i quali restano responsabili dell'accertamento del possesso e della valutazione dei requisiti necessari per l'ottenimento del visto stesso.
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La domanda per ottenere il visto di ingresso deve, pertanto, essere presentata alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana del Paese di origine o di stabile residenza dello straniero, allegando la documentazione necessaria a seconda del visto di ingresso richiesto. Per la documentazione necessaria per ottenere ciascuna tipologia di visto è possibile consultare database visti del Ministero degli Affari Esteri.
- Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, potrete verificare se avete bisogno di ottenere un visto per entrare in Italia. Visitate il sito “Il visto per l’Italia”.
- Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, per ogni tipologia di visto troverete anche le indicazioni sulla documentazione da presentare.
- Oltre alla documentazione indicata, l’Ufficio visti può sempre richiedere ulteriori documenti in relazione alla domanda di visto.
I tempi previsti dalla normativa variano a seconda del tipo di visto. Per i visti Schengen (cioè per brevi soggiorni) occorrono 15 giorni prorogabili, nei casi previsti, fino a 45 giorni. (art. 23 del Codice Visti ).
Per i visti nazionali (cioè per lunghi soggiorni), se l’istanza è valutata ricevibile e dopo gli accertamenti previsti, la Rappresentanza diplomatico-consolare rilascia il visto entro 90 giorni dalla richiesta (30 gg. La validità di un visto è generalmente maggiore della sua durata; stabilisce a partire da quale e fino a quale giorno il visto può essere fruito.
Il numero di ingressi è indicato sul visto, con l’indicazione 01 o 02 nel caso di uno o due ingressi, e l’abbreviazione MULT nel caso in cui si autorizzino più di due ingressi. Quando gli ingressi sono più di uno, il titolare del visto è autorizzato a uno o più soggiorni, la cui durata totale non sia superiore al periodo concesso dal visto, a decorrere dalla data del primo ingresso in area Schengen. Devono comunque ricorrere le condizioni riportate all’art. 5 del D.P.R. 31.8.1999, così come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica del 18 ottobre 2004, n. in caso di condanne, anche in seguito a patteggiamento, per i reati di cui all’art.
In caso di ingresso per ricongiungimento familiare il visto può essere negato solo se lo straniero rappresenta una minaccia concreta e attuale per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l’Italia abbia sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone.
Costo del visto
I visti di ingresso per soggiornanti di breve duratail 2 febbraio 2020 è entrata in vigore la riforma del codice visti, con cui è stato modificaro il regolamento (CE) n. 810/2009. il costo del visto d’ingresso per soggiorno breve è salito a 80 euro (prima era 60 euro), le risorse aggiuntive dovrebbero migliorare l’informatizzazione e l’efficienza dei consolati.
Diniego del Visto e Ricorso
Se avete un visto nazionale (cioè di lunga durata), il visto rappresenta solo l’autorizzazione all’ingresso in Italia. Nel caso di diniego di visto Schengen o di visto nazionale che non sia stato richiesto per motivi familiari, potete presentare ricorso, tramite un avvocato, al T.A.R. No, la decisione di diniego non si può cambiare, perché rappresenta la decisione finale presa su quella specifica richiesta di visto.
L'Allargamento dell'Area Schengen
Dal 31 marzo 2024, l’area Schengen ha accolto due nuovi membri: Bulgaria e Romania, rendendo l’UE ancora più integrata. Con l’esclusione di Cipro e Irlanda, l’area Schengen ora comprende tutti gli altri Stati membri dell’UE, oltre a Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, facilitando così la libera circolazione tra questi Paesi.
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