Albergo Atene Riccione

 

Comacchio: Cosa Vedere a Piedi nel Cuore della Piccola Venezia

Comacchio, conosciuta anche come la "Piccola Venezia", è un affascinante borgo lagunare situato in Emilia Romagna, in provincia di Ferrara. Questa città, ricca di storia e cultura, è immersa nel suggestivo Parco del Delta del Po, un'area naturalistica di rara bellezza. Comacchio è un vero e proprio gioiello da scoprire, con i suoi canali che serpeggiano tra le case colorate e i suoi ponti storici che collegano le diverse isole su cui sorge il centro abitato.

Essendo molto piccola, Comacchio si gira tutta agevolmente a piedi. Visitandola camminerai tra palazzi storici e al fianco di canali attraversati da continui ponti. Potrai tranquillamente visitare la città in una giornata e lasciarti incantare dai suoi tanti scorci. Anche i dintorni sono molto suggestivi.

Comacchio è infatti la capitale del Parco del Delta del Po, un’area naturalistica di rara bellezza e che potrai scoprire attraverso passeggiate, percorsi in bicicletta, in canoa o in barca.

Dove si Trova Comacchio

Comacchio è in Emilia Romagna e più precisamente sulla costa Adriatica, a pochi chilometri dal mare e ad una cinquantina di chilometri dal centro di Ferrara, il suo capoluogo di provincia.

Il territorio su cui sorge il centro storico è una laguna composta da tredici isolotti collegati tra loro attraverso ponti che danno vita a un’area umida considerata sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale.

Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio

Come Arrivare a Comacchio

Comacchio si trova ad una distanza di circa 50 km da Ferrara, 90 km da Bologna e 40 km da Ravenna.

Il mezzo più comodo per arrivare a Comacchio è l’auto. L’uscita autostradale più vicina è Ferrara Sud, lungo la A13. Da qui si imbocca il raccordo autostradale Ferrara - Porto Garibaldi fino al 47° km dove si prende l’uscita Comacchio.

Arrivare a Comacchio con i mezzi pubblici richiede tempo.

A Comacchio non c’è la stazione ferroviaria, le più vicine sono a Ferrara (circa 50 km), Ostellato (21 km), Codigoro (19 km) e Ravenna (36 km). Da queste località si raggiunge Comacchio con il servizio autobus.

Dove Parcheggiare a Comacchio

Le aree di parcheggio a Comacchio sono numerose e non avrai difficoltà a trovare un posto in cui lasciare l’auto. Tra i parcheggi più comodi, vicini al centro e gratuiti, ci sono quelli lungo corso Mazzini, nella parte iniziale del corso, scandito dai portici che arrivano fino al Santuario di Santa Maria in Aula Regia.

Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica

Lungo il perimetro del centro cittadino son presenti poi ulteriori numerosi parcheggi di più ampie dimensioni, qualora tu non trovi posti lungo la via che ti ho indicato.

Itinerario a Piedi nel Centro Storico di Comacchio

La città di Comacchio ha dimensioni molto raccolte, ma lungo i suoi vicoli e i suoi numerosi canali nasconde una moltitudine di cose da vedere. Mezza giornata sarà risicata per vedere tutto, meglio dedicargli una giornata intera. E così percorrendo i suoi vecchi ponti e le sue belle vie vedrai una moltitudine di palazzi storici, chiese, musei e scorci suggestivi.

Ecco l’itinerario completo per scoprire la città:

Santuario di Santa Maria in Aula Regia

Il santuario di Santa Maria in Aula Regia, conosciuto anche come Madonna del Popolo, domina la parte più occidentale del centro storico di Comacchio. È da qui che parte l’itinerario tra tutte le attrazioni da vedere in città.

Questa chiesa era già esistente nel X secolo ed era affiancata da un importante monastero. La sua facciata simmetrica è in parte coperta dal porticato che si congiunge alla parte destra e procede in direzione del centro storico. Al centro spicca un grande arco che anticipa il portone d’ingresso incorniciato in pietra bianca. Al di sopra dei bassorilievi di angeli si rincorrono fino al timpano triangolare.

Leggi anche: Cosa fare alle Maldive

Il santuario di Santa Maria in Aula Regia è formato da un’unica navata con cappelle laterali sul lato destro che furono inglobate nella chiesa durante l’innalzamento e il prolungamento dei muri perimetrali, opera risalente al 1686, quando fu completata anche la copertura a volta.

Il nome della chiesa è legato all’icona di Santa Maria in Aula Regia, protrettrice di Comacchio, raffigurata in una terracotta quattrocentesca della Madonna col bambino e posizionata sull’altare maggiore.

Loggiato dei Cappuccini

Dal santuario di Santa Maria in Aula Regia prendi il lungo porticato che procede in direzione del centro. Questo si chiama loggiato dei Cappuccini e la sua costruzione risale al 1647. Purtroppo a distanza di 23 anni fu colpito da un devastante terremoto che ne distrusse una parte. Tra il 1676 e il 1686 venne ripristinato e poi fu restaurato nel 1818.

La costruzione avvenne su volontà del cardinale Giovanni Stefano Donghi per ringraziare la Madonna per aver frenato le acque del fiume Po che durante una piena arrivarono alle porte di Comacchio. Al termine del porticato, sul fianco destro della chiesa di Santa Maria in Aula Regia, potrai vedere una lapide che celebra la costruzione di quest’opera.

A metà dello scorso secolo il lungo susseguirsi di archi è stato spezzato da due archi di trionfo, creati per permettere al traffico automobilistico di accedere alle aree retrostanti il loggiato.

In totale puoi contare 142 arcate. Il loro scopo era difendere i passanti dal forte vento di Tramontana. Questa strada era infatti isolata dal centro e totalmente aperta sulle valli. La sua costruzione ha teoricamente raddoppiato l’estensione della città.

Manifattura dei Marinati

Da un’apertura nel loggiato dei Cappuccini potrai scorgere la manifattura dei Marinati, oggi parzialmente trasformata in un museo. Questo rappresenta una vivida testimonianza di archeologia industriale e del commercio e della lavorazione dei pesci di valle, tipica di Comacchio.

Questo museo cittadino è ricavato in uno stabilimento di produzione e lavorazione della carne delle anguille. Fino agli inizi del novecento erano alcune famiglie, in una sorta di oligopolio, che si occupavano di questa produzione, mentre successivamente la fabbricazione è stata unificata in questo stabilimento.

Visitando il museo potrai vedere le diverse sale, ognuna dedicata a un tema specifico. Tra queste c’è la sala dei Fuochi, dove trovi ancora oggi i dodici camini intervallati da nicchie in cui avveniva la cottura dell’anguilla, a cui seguiva poi la fase della marinatura.

Potrai inoltre vedere la Calata, ovvero il punto in cui approdavano le barche colme di anguille e pesci da destinare alla lavorazione. Qui trovi anche numerosi attrezzi del mestiere.

Molto bella è la sala degli Aceti, al termine della visita, dove troverai gigantesche botti piene di aceto, utilizzate per la salamoia.

Ancora oggi, per alcuni mesi all’anno, la manifattura dei marinati prepara il suo prodotto tipico.

Ex Chiesa di San Carlo

Tra i loggiati che corrono verso il cuore del centro storico di Comacchio potrai vedere anche l’ex chiesa di San Carlo, chiusa al culto in epoca napoleonica e mai riaperta.

La chiesa di San Carlo risale agli inizi del seicento, quando la venerazione per San Carlo Borromeo era piuttosto sentita e una confraternita a lui titolata chiese la sua erezione. La struttura è relativamente bassa e si innalza di poco rispetto ai porticati. Originariamente chiusa da un tetto piramidale, presentava l’altare maggiore dedicato a San Carlo e i due laterali dedicati al Crocefisso e a Santa Chiara.

Nel 1746, a causa di diversi terremoti, le condizioni della chiesa di San Carlo erano critiche, tanto che nel 1763 si scelse di abbatterla e ricostruila partendo dalle fondamenta, consegnando un edificio dalla facciata scandita da quattro paraste che si congiungevano in un alto frontone ad arco con una grande finestra circolare.

Successivamente alla soppressione, risalente al 1798, venne impiegata per diversi scopi, quali bottega, caserma per i soldati francesi, magazzino di armi, ogni volta trasformandone in parte l’aspetto. Nel 1905 venne acquistata da un privato che ne fece un mulino industriale, mantenendone la facciata arrivata a quell’epoca.

Ancora oggi puoi scorgere ciò che rimane dell’ex chiesa di San Carlo al di sopra del porticato.

Basilica di San Cassiano

Lungo la strada che continua in direzione del centro ti troverai davanti alla basilica di San Cassiano, il duomo cittadino dedicato al patrono di Comacchio. Siamo in piazza XX settembre e in questo luogo sorgeva anticamente una cattedrale romanica, costruita nel 708 e poi demolita nel 1694.

Già nel 1659 iniziò la costruzione di questa chiesa, su volontà del vescovo Sigismondo Isei, ma per la sua consacrazione bisognò attendere il 1740.

La sua imponente facciata è interamente in mattone, con alcuni dettagli in pietra d’Istria. Tre portali d’accesso sono sormontati da altrettante finestre, proprio al di sotto del timpano triangolare. Sulle due porte laterali ci sono invece due nicchie ad arco, attualmente vuote.

Gli interni sono ad unica navata, ma con dodici cappelle laterali arricchite da tele settecentesche di Biagio Bovi. C’è inoltre un crocifisso in legno seicentesco e una statua di Santa Lucia del quattrocento. Sull’altare settecentesco spicca invece la statua in legno, del cinquecento, del martire Cassiano.

Particolare è anche la torre campanaria, che sorge leggermente separata dalla chiesa, sul fianco destro. I lavori iniziarono una prima volta nel 1751, ma a causa di alcuni problemi strutturali ci fu un crollo nel 1757. Di questa rimane la base in pietra d’Istria su cui nel 1868 venne completato un nuovo campanile, privo però della sua sommità.

Corso Mazzini

Procedi lungo l’ultimo tratto di corso Mazzini fino alla loggia del Grano. Corso Mazzini è la lunga strada che dal Santuario di Santa Maria in Aula Regia conduce fino al cuore del centro di Comacchio. Dopo la prima parte in cui un lato è scandito dai portici, arriverai nella parte finale dove una lunga serie di case colorate, tutte differenti tra loro, si alternano velocemente.

Loggia del Grano

Sulla parte finale di corso Mazzini vedrai anche un piccolo palazzetto in mattoni, con grandi archi sui tre lati (due su ogni lato lungo e uno sul lato corto). Questa è la loggia del Grano, una delle prime opere della rinnovazione seicentesca del centro di Comacchio.

Venne infatti costruita tra il 1615 e il 1623 su volere del cardinale Giacomo Serra allo scopo di accogliere un granaio pubblico al piano rialzato, mentre il pian terreno era utilizzato come luogo d’incontro e riunioni.

Il piano rialzato è sorretto da colonne in pietra d’Istria.

Torre dell’Orologio

Al fianco della loggia del Grano si erge la torre dell’Orologio di Comacchio, anche nota come torre Civica. Le sue origini sono più recenti, risale infatti al 1825. Prese il posto di un’antica torre cinquecentesca, crollata nel 1816 e dedicata alla Madonna della Visitazione, sulla quale era stato posto un grande orologio. Questa aveva preso a sua volta il posto di una torre trecentesca.

In questo punto della città arrivavano le acque del canale Marchesano, che poteva essere oltrepassato grazie al ponte di Piazza (o della Preda), prima che l’area venisse spianata nel 1847.

Il lato che dà verso la piazza è dotato di una nicchia centinata che accoglie la statua della Madonna della Visitazione, a cui la torre dell’Orologio è dedicata. Questa statua era stata posta sulla precedente torre cinquecentesca e poi recuperata incolume in seguito al crollo.

Chiesa del Santo Rosario

A pochissimi passi di distanza dalla torre dell’Orologio, su piazza del Popolo, c’è la chiesa del Santo Rosario. La chiesa del Santo Rosario è la più grande chiesa di Comacchio dopo il duomo e il Santuario di Santa Maria in Aula Regia. Le sue origini vanno ricercate nel 1618, quando la confraternita del Santo Rosario decise di costruire una propria chiesa.

La facciata in mattoni è simmetrica. Se al centro si apre il grande portone incorniciato in pietra d’Istria e sormontato dallo scudo araldico della confraternita e da una finestra vetrata rettangolare, sui lati ci sono due nicchie per lato sovrapposte. La parte sommitale è chiusa da un frontone triangolare.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata, con una volta a botte ribassata, su cui si affacciano due cappelle per lato. Sull’latare ci sono due pale seicentesche che raffigurazione la decollazione di San Giovanni Battista e un’Annunciazione. Il pezzo più prezioso che puoi vedere dentro la chiesa è però la Madonna lignea del seicento, che raffigura la Madonna con una tunica bianca seduta su di una ricca sedia.

Sul fianco sinistro emerge l’alto campanile a base quadrata.

Chiesa del Carmine

Continua l’itinerario tra le cose da vedere a Comacchio e raggiungi la chiesa del Carmine. Questa è la chiesa più antica tra quelle della “Comacchio moderna”. Risale infatti agli inizi del seicento ed è dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo.

Le sue forme sono semplici, con una facciata scandita verticalmente da quattro paraste in mattone che sorreggono il timpano triangolare e incorniciano il portone ad arco a tutto sesto. Sul lato sinistro di innalza imponente il campanile a base quadrata e costruito in mattoni. Questo risale al 1756.

All’interno della chiesa del Carmine è conservato un grande dipinto seicentesco su legno, che occupa l’intera abside e che custodisce l’immagine vestita della Madonna con il Bambino.

TAG: #Escursioni

Più utile per te: