Escursione alla scoperta dei Fenicotteri a Comacchio: Informazioni Utili
Stai organizzando una giornata nelle valli di Comacchio e vuoi conoscere le varie escursioni per poter vedere i fenicotteri? Sei nel posto giusto.
Le Valli di Comacchio sono infatti delle zone paludose dove dal 1992 si sono venuti a stabilire questi meravigliosi animali, proprio grazie alle condizioni favorevoli che hanno trovato.
Esplora i suggestivi canali del centro storico, le antiche saline e le valli del Parco del Delta del Po, habitat privilegiato dei fenicotteri rosa.
Dove si trovano le Valli di Comacchio?
Le Valli di Comacchio si trovano in Emilia-Romagna, tra le province di Ravenna e Ferrara, a sud del Delta del Po e a nord della riviera romagnola.
Come Arrivare a Comacchio
Se però non hai a disposizione l’auto, ti avverto già che Comacchio non ha una propria stazione ferroviaria, per questo ti sarà un pò più complicato raggiungerla perché le stazioni più vicine sono quelle di Ferrara (distante 52 km circa), di Ostellato (distante 21 km circa), di Codigoro (distante 19 km circa) e di Ravenna (distante 36 km circa).
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In Auto
Partendo da Comacchio (è necessario seguire le indicazioni, poste su cartelli stradali color marrone che riportano "Percorso Storico-Naturalistico Valli di Comacchio"), si imbocca il Ponte di San Pietro, metallico, di color bianco (a meno di 50 mt. dalla Caserma dei Carabinieri al bivio tra Via Spina e Via Trepponti).
In Bus
Da Comacchio ca. 13 km. Seguire i cartelli stradali di color marrone che riportano per: "Percorso Storico-Naturalistico Valli di Comacchio"). Si imbocca la SP 1 in direzione "Ostellato" che costeggia il canale navigabile Ferrara-Comacchio. Dopo circa 1,5 km, si svolta in direzione Anita/Portomaggiore, oltrepassando il cavalcavia che conduce verso le aree bonificate. Proseguendo (1 km e ½ circa) si imbocca la prima strada alberata a sx; si procede fino allo stop dove si gira di nuovo a sx e si percorre la strada per 2,5 km; in fondo si gira a dx costeggiando l argine di Valle Fattibello (Strada Foce), al termine si incontra un ponte di ferro (a senso di marcia alterno).
Escursioni per ammirare i Fenicotteri
L’escursione migliore per poter avvistare i fenicotteri è sicuramente il giro in barca nelle valli di Comacchio. Un modo esclusivo per scoprire da più vicino i suoi canali, dove vivono centinaia di fenicotteri e altri uccelli acquatici.
A bordo della barca ovviamente non sarai solo perché ad accompagnarti ci sarà una guida ambientale che ti racconterà tantissime curiosità sul territorio e che ti porterà alla scoperta delle stazioni da pesca.
Personalmente ho trovato l’escursione davvero bella e suggestiva anche perché avrai la possibilità di osservare i fenicotteri nel loro habitat naturale, come è giusto che sia dal momento che sono animali selvaggi, e per questo mi sento davvero di consigliartela.
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Per quanto riguarda le informazioni più tecniche ti ricordo che il giro in barca parte dalla Stazione Foce, che dista circa 10 minuti in macchina dal centro di Comacchio. Lì troverai un grande spiazzale dove potrai parcheggiare l’auto e dove poco più avanti troverai uno stand per procedere con il pagamento del biglietto. I responsabili delle escursioni avranno un foglio con tutte le prenotazione della giornata quindi ti basterà dare il tuo nome e cognome per ottenere il ticket da presentare poi prima di salire in barca.
Non dimenticare che in barca non troverai nessun servizio igienico ma una volta raggiunto Bettolino del Foce, proprio a lato dello stand per il pagamento del biglietto, troverai dei servizi igienici che potrai utilizzare gratuitamente. Il tour dura circa 1.45h.
Bike & Boat: Escursione in Barca e Bicicletta
"Bike & Boat" è un bellissimo itinerario che alterna la barca alla bicicletta, lungo un percorso ad anello che dal mare porta alle Valli e a Comacchio. Navigando e pedalando in ambienti naturali unici al mondo, incontreremo i fenicotteri presenti da anni in colonie numerosissime e la ricca avifauna che popola questi luoghi. L'escursione comprende la visita al Museo della Manifattura dei Marinati.
Questo tour che alterna la barca alla bicicletta ti permetterà di attraversare le valli e di scoprire la Salina di Comacchio. Il punto di partenza per questa esperienza è dalla Manifattura dei Marinati con arrivo in barca alla Stazione Foce. Da lì proseguirai in bicicletta lungo gli argini per scoprire da un’altra prospettiva le bellezze del territorio. Il noleggio della bici ha un costo di 5€ a persona.
Itinerari in Bici
Uno splendido itinerario nel cuore delle Valli di Comacchio in un percorso sospeso tra terra e acqua.
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- Partenza: Comacchio
- Lunghezza: 27.1 km
- Dislivello: pianeggiante
L’itinerario ciclabile inizia da Comacchio, cittadina lagunare caratterizzata da ponti e canali. Dopo la visita del centro storico, si raggiunge la Manifattura dei Marinati, antica fabbrica dei pesci, ove avveniva, e avviene tuttoggi, la marinatura dell’anguilla e del pesce di valle. In direzione delle valli, dopo aver superato il pittoresco quartiere di San Pietro, si arriva all’argine di Valle Fattibello, dove dalla torretta si può ammirare il vasto panorama. Attraversato il ponte levatoio, si percorre l’argine della valle fino a Stazione di Pesca Foce: qui ci si imbarca sulla motonave per l’escursione storico-naturalistica nelle Valli di Comacchio.
La piacevole navigazione è alternata a soste per la visita ai casoni dei pescatori, il casone di guardia Coccalino e le antiche stazioni da pesca Pegoraro e Serilla, ed è allietata dall’osservazione di innumerevoli specie di uccelli acquatici.
Al termine dell’escursione è possibile proseguire l’itinerario raggiungendo in bicicletta la Salina di Comacchio, luogo di nidifi cazione di numerose specie di uccelli tra cui spicca il Fenicottero rosa.
Se non te la senti di fare il giro in barca non preoccuparti perché questo giro in bicicletta ti porterà a scoprire questi territori via terra. Il percorso è lungo 7km e insieme a delle guide ambientali visiterai la salina di Comacchio, famosa per la sua produzione di sale, e i lungo argini delle valli. Anche in questo caso avrai la possibilità di vedere i fenicotteri nel loro stato naturale e di ammirare panoramici unici.
Finestra dei Fenicotteri
E' di nuovo aperta al pubblico la Finestra dei Fenicotteri, straordinario habitat nelle saline di Comacchio - a pochi minuti da Lido di Spina - all'interno del quale hanno ripreso a sostare, da qualche anno, sempre più copiose colonie di fenicotteri (oggi diverse migliaia).
Il progetto "Finestra dei fenicotteri" è partito in via sperimentale lo scorso anno, promosso dal Parco del Delta del Po grazie anche al coinvolgimento di decine di soggetti privati che operano in ambito turistico sul territorio. Dopo il grande successo della scorsa stagione, riprendono allora le escursioni in pulmino elettrico organizzate dal Parco del Delta del Po Emilia-Romagna in collaborazione con Antea S.r.l. e Aqua S.r.l.
L'itinerario parte dai lidi (da Comacchio, toccando i vari lidi ferraresi); arrivati al Casone di pesca di Valle Campo, inizia il percorso all'interno di una delle più importanti zone umide d'Europa. Il percorso con il pulmino elettrico si snoda in mezzo alla Valle salmastra, fino a raggiungere i vecchi impianti di acquacoltura. Un breve percorso a piedi condurrà i visitatori in uno degli angoli più incantevoli del Parco del Delta del Po, appunto la "Finestra dei Fenicotteri", dove migliaia di Fenicotteri fanno da cornice ad un ambiente unico.
Ecco le modalità di svolgimento del percorso:
- Tutte le mattine dal lunedì al venerdì, partenza da Comacchio alle 9 e ritorno a Comacchio alle 12 (gli orari di carico dai vari lidi si possono trovare
- Tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, partenza su prenotazione con minimo 6 partecipanti.
- Le uscite, in programma fino al 3 settembre, hanno una durata di 2 ore.
- Posti disponibili: 8 persone per ogni turno.
- Prezzo del biglietto: intero € 10,00, ridotti € 7,00.
E' possibile prenotarsi e chiedere informazioni attraverso il servizio informativo telefonico, al numero 346 8015015, attivo tutti i giorni escluso il lunedì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.
Il Fenicottero Rosa: Habitat e Alimentazione
Il fenicottero rosa predilige lagune costiere con acque basse, saline, laghi salati con banchi di fango. Nidifica in colonie su isole fangose o nelle acque poco profonde, costruendo col fango una struttura a forma di tronco di cono alta circa 40 cm. Si nutre di minuscoli invertebrati e microalghe.
Il fenicottero abita l'Europa meridionale, l'Asia sud-occidentale e l'Africa. In Europa la specie è confinata alla regione mediterranea e la sua presenza è strettamente legata alle condizioni climatiche: l'areale si contrae infatti nei periodi di siccità, estendendosi invece nelle annate più piovose.
Ad oggi nelle valli di Comacchio sono presenti più di 20.000 fenicotteri e questo fa si che le valli di Comacchio siano una delle colonie più importanti d’Europa e la seconda in Italia. Pensa che durante il periodo di Covid ne sono nati 1.500 esemplari contro i 700/800 all’anno in condizioni normali.
Devi sapere però che i fenicotteri non ci sono sempre stati nelle valli di Comacchio ma sono arrivati nel 1992 dal Camargue, a causa di una grande siccità che si registrò quell’anno e che spinse questi animali a migrare per cercare un ambiente favorevole.
Le condizioni ideali che ricercano i fenicotteri per stabilirsi sono infatti : l’abbondanza di cibo, i fondali bassi, l’acqua salmastra e una bassa presenza di nemici naturali.
Per quanto riguarda il cibo i fenicotteri mangiano piccoli crostacei, vermi, invertebrati e larve, tutti animali che vivono nel fango e che abbondano nelle valli. Pensa che è il cibo a determinare il colore dei fenicotteri a partire dai 3 anni di età, infatti durante le escursioni che ti porteranno a scoprire queste valli noterai fenicotteri di diversi colori, c’è chi avrà un colore più bianco e chi più roseo.
Un’altra caratteristica che cercano i fenicotteri sono i bassi fondali, perché loro non galleggiano ma sono sempre in appoggio con le loro zampe. Per mangiare infatti i fenicotteri muovono il fango con le zampe, e poi scavano con il becco in cerca di cibo.
Anche le acque salmastre sono ideali per i fenicotteri perché gli ambienti salini sono l’habitat di molti crostacei di cui i fenicotteri si nutrono, inoltre le acque salmastre raramente congelano e quindi il fenicottero ha sempre la possibilità di trovare cibo.
Le Valli di Comacchio: Un Ecosistema Unico
Un percorso storico-naturalistico, a bordo dell’unica imbarcazione autorizzata dal Parco del Delta, che consente di cogliere, tra natura e storia, gli aspetti unici della Valle. Circondati da centinaia di uccelli acquatici, fra cui i fenicotteri, navigherete nell’antico paleoalveo del Po, accompagnati da una esperta guida ambientale, alla scoperta dei luoghi di pesca e di un ambiente insolito e suggestivo.
L’escursione prevede la sosta e la visita a vecchie Stazioni da Pesca, dove potrete vedere le strutture e gli arredi originali dei casoni, le attrezzature legate alla vita dei Vallanti (i pescatori delle Valli), nonché un impianto da pesca tradizionale (Lavoriero) fedelmente ricostruito con canna palustre.
Un tempo le valli di Comacchio erano delle immense lagune che si estendevano per più di 80.000 ettari ma poi tra il 1922 e il 1987 vennero realizzate delle grandi opere di bonifica riducendo la laguna a circa 14.000 ettari. Le ragioni per cui si prese questa decisione furono due: per permettere la coltivazione dei terreni e per evitare il diffondersi delle malattie infettive come la malaria, il colera etc.
Per quanto riguarda la pesca l’obiettivo era quello di creare l’ambiente migliore per far crescere il più velocemente possibile orate, branzini, cefali, anguille per poi rivenderli.
I pesci devono trovare cibo, nascondigli e acque tiepide per crescere e riprodursi, per questo motivo si lavorò creando bassi livelli di acqua, regolando la temperatura e mantenendo sotto ad un certo livello la salinità.
I fondali bassi, tipici delle valli, sono essenziali perché nell’acqua bassa la luce del sole riesce a penetrare e il sole è essenziale per la sopravvivenza delle piante acquatiche, che a loro volta producono ossigeno, sono una fonte di cibo per i pesci vegetariani come i cefali e le orate e sono un rifugio per i pesci più piccoli. Inoltre le acque basse sono più calde rispetto al mare per la maggior parte dell’anno, permettendo così sia agli animali sia alle piante di sopravvivere anche in inverno.
Parlando della salinità dell’acqua invece questa è importante che non superi certi livelli perché provocherebbe la morte di tantissimi animali. Per agire su questo parametro sono stati quindi installati sul fiume Reno delle chiaviche ( dei canali di apertura) che in condizioni normali sono chiuse, ma che vengono aperte qualora fosse necessario far entrare l’acqua dolce e abbassare la salinità delle valli.
Un altro intervento creato dall’uomo per aumentare il pescato è stato quello di installare un lavoriero tra le valli e l’Adriatico. Per pescare con questo metodo si aspetta il cambio di stagione autunnale, perché l’acqua delle valli diventa più fredda rispetto a quella del mare dal momento che un minor quantitativo di acqua trattiene minor calore .
Oltre al cambio di stagione è fondamentale che si ci sia l’alta marea, in questo modo vengono aperte le chiuse generando così delle correnti che dal mare risalgono i canali fino alle valli. Quando i pesci delle valli sentono l’acqua del mare in entrata iniziano a nuotare contro corrente per uscire in mare. A quel punto il lavoriero serve per bloccare i pesci in spazi circoscritti che poi con reti a mano vengono presi. E’ un tipo di pesca molto simile alla tonnara.
Parco Regionale del Delta del Po
Il Parco Regionale del Delta del Po, istituito nel 1988, è il più esteso dei Parchi Regionali, racchiude il settore meridionale dell’ampio apparato deltizio del Po e si sviluppa sino a comprendere tutto il delta storico e le foci di alcuni fiumi appenninici.
Un territorio che incornicia un orizzonte maestoso dove boschi secolari, pinete e oasi si alternano a testimonianze archeologiche risalenti al periodo etrusco, romano, bizantino, ad architetture riconducibili alla dorata età estense senza comunque dimenticare i segni del quotidiano lavoro di sopravvivenza delle genti che hanno abitato questi luoghi ed hanno contribuito a modellare il volto dell’ambiente con bonifiche e canalizzazioni.
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