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Come Prevenire la Diarrea del Viaggiatore: Consigli Utili

La diarrea del viaggiatore è una delle patologie più frequenti che possono presentarsi in chi sceglie viaggi verso mete esotiche e paesi in via di sviluppo come, ad esempio, Africa, Medio Oriente, Asia, America Latina. Colpisce ogni anno fra il 20 e il 30 per cento dei viaggiatori internazionali, circa 10 milioni di persone.

Con la definizione “diarrea del viaggiatore” si fa riferimento a una sindrome caratterizzata da diarrea di variabile intensità che colpisce le persone in viaggio, la maggior parte delle volte attraverso Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie e in cui è possibile ingerire acqua o alimenti contaminati da materiale fecale. È un evento molto comune, il cui rischio aumenta in base alla destinazione. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si stima che circa l’80% dei viaggiatori potrebbe essere esposto a episodi di diarrea durante una vacanza all’estero o al rientro.

Cause della Diarrea del Viaggiatore

A causare i sintomi della diarrea del viaggiatore possono essere vari batteri, virus o parassiti intestinali, ma in genere l’origine batterica è quella più comune. Gli agenti infettivi sono le cause principali e causano approssimativamente la diarrea del viaggiatore nell’80% dei casi. La principale è il contatto con batteri, virus e parassiti soprattutto attraverso il consumo di acqua contaminata e cibi crudi o poco cotti.

Il batterio più spesso responsabile del disturbo è Escherichia coli enterotossica (ETEC), alla base di circa il 30% dei casi. Lo specifico microrganismo all’origine della maggioranza dei casi di diarrea del viaggiatore dipende dall’area geografica considerata.

Modalità d'azione di Escherichia coli (ETEC)

Escherichia coli è un bacillo Gram-negativo appartenente alla famiglia degli enterobatteri (Enterobacteriaceae). I ceppi enterotossigenici di E. coli (ETEC) sono capaci di produrre tossine ben distinte di natura proteica: la tossina termostabile (ST) e quella termolabile (LT), simile a quella del colera (benché con attività molto minore) ed in grado di provocare la secrezione di cloro ed acqua nel lume dell'intestino.

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Sintomi della Diarrea del Viaggiatore

La diarrea del viaggiatore si caratterizza per frequenti scariche diarroiche dall’esordio improvviso che possono anche essere associate a nausea, vomito, gonfiore, crampi addominali, febbre e malessere. Le feci hanno consistenza alterata e volume maggiore alla norma. E’ comune anche l’alterazione della consistenza delle feci.

In genere, i sintomi della malattia insorgono dopo i primi giorni di viaggio, ma non è escluso che possano comparire anche in momenti successivi o dopo il ritorno a casa. La diarrea del viaggiatore compare, generalmente, nei primi giorni del soggiorno (raramente può manifestarsi al rientro dal viaggio) e si risolve spontaneamente nel giro di 2-5 giorni. La durata della diarrea del viaggiatore è variabile: da un minimo di 2 giorni fino a un massimo di 7-10 giorni.

La manifestazione viene definita lieve se si hanno meno di 3 scariche quotidiane senza altri disturbi, moderata quando le evacuazioni variano da 4 a 10, grave se le scariche sono più di 10 o se è presente sangue nelle feci. Il principale tra i sintomi della diarrea del viaggiatore è la diarrea (4-6 scariche al giorno con consistenza molle, acquosa o con tracce di sangue).

Come Prevenire la Diarrea del Viaggiatore

La migliore strategia per evitare la diarrea del viaggiatore consiste nel prestare attenzione a quello che si mangia e beve durante i viaggi. Per ridurre il rischio di contrarre la diarrea del viaggiatore serve avere una particolare attenzione a cosa si mangia e si beve, oltre ad alcune norme comportamentali.

  • Acqua solo in bottiglia: Ricordiamo di bere acqua solo dalle bottigliette sigillate ermeticamente. L’acqua in bottiglia è probabilmente sicura, ma assicurarsi che il tappo e il sigillo non siano aperti o danneggiati.
  • No a ghiaccio e cibi crudi: Non consumare ghiaccio: quando si ordinano drink chiederli senza ghiaccio. Evitare ostriche, molluschi e frutti di mare. Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.
  • Occhio all’igiene personale: Ricordiamo di curare l’igiene personale e di lavarci spesso le mani, soprattutto prima dei pasti. Lavare di frequente le mani, soprattutto prima di toccare i cibi e le bevande; asciugarle tramite gli erogatori ad aria presenti nelle toilette o all’aria piuttosto che utilizzare le salviette di carta o stoffa eventualmente a disposizione degli ospiti e a uso promiscuo.

Gli alimenti non sicuri includono insalate, frutta non sbucciata, carne e frutti di mare crudi o poco cotti, latticini non pastorizzati, l’acqua del rubinetto, il ghiaccio se non si è sicuri che sia prodotto con acqua sterilizzata. I cibi ben cucinati e conservati solitamente sono sicuri. I luoghi dove è più facile ingerire cibi contaminati sono mercati, piccoli ristoranti e buffet.

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Cosa Fare in Caso di Diarrea

Se nonostante tutte le precauzioni prese, la diarrea arriva, è necessario passare ai rimedi.

  • Non dimenticare i fermenti lattici: Non esistono specifici fermenti lattici per la diarrea del viaggiatore, ma mai come in questo i probiotici diventano un alleato indispensabile: presi in varietà e concentrazioni più elevate di quelli assunti durante la profilassi, riequilibrano la flora batterica intestinale durante e dopo gli attacchi diarroici e preservano la mucosa in caso di parallele terapie antibiotiche.
  • Idratati e reintegra i liquidi persi: È importante bere abbondantemente, per ripristinare l’equilibrio idrico ed elettrolitico. Oltre all’acqua naturale, possiamo scegliere tè o camomilla poco zuccherati, realizzati con acqua in bottiglia o portata precedentemente ad ebollizione.
  • Consuma pasti leggeri: Prediligiamo cracker e frollini secchi privi di farciture.

In presenza di diarrea può essere utile l’assunzione di un astringente quale la diosmectite o il racecadotril. Nella maggior parte dei casi, si considera la reidratazione orale mentre tra i farmaci contro la diarrea del viaggiatore possono essere usati agenti antidiarroici. Inoltre, l’uso di farmaci antidiarroici a base di microorganismi vivi si è dimostrato una strategia utile per la prevenzione e il trattamento della diarrea del viaggiatore.

Si consiglia però di mantenersi ben idratati durante tutta la durata del disturbo, per contenere la perdita di liquidi. In presenza di episodi di diarrea estremamente frequenti (3 o più in 8 ore), in particolare associati a nausea, vomito e crampi, si consiglia di fare riferimento al medico che potrebbe prescrivere una terapia antibiotica per 3-5 giorni.

Fermenti Lattici: Un Aiuto Prezioso

Prima di intraprendere un viaggio è sempre consigliabile iniziare ad assumere fermenti lattici e probiotici, per contribuire a promuovere il benessere intestinale. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di riequilibrare la microflora intestinale alterata. Possiamo iniziare ad assumere fermenti lattici e probiotici almeno una settimana prima della partenza, continuando per tutta la durata del viaggio e proseguendo al nostro rientro.

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