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Consorzio Alto Piemonte Turismo: Promozione del Territorio e Valorizzazione delle Eccellenze Locali

Il Consorzio Alto Piemonte Turismo svolge un ruolo cruciale nel rafforzare la competitività del territorio a livello nazionale e internazionale. Una governance unitaria consente di ottimizzare le risorse e creare sinergie efficaci tra i diversi attori locali.

Il Vino come Ambasciatore del Territorio

In Alto Piemonte il vino diventa “ambasciatore del territorio”. Attraverso un progetto di promozione turistica sono state coinvolte dieci cantine che, grazie all’uso di etichette digitali e della tecnologia Blockchain, potranno far conoscere i propri vini e la storia di ognuno di loro. Così l’innovazione si unisce alla promozione della filiera agroalimentare per valorizzare l’enoturismo e le eccellenze locali.

La viticoltura in Alto Piemonte è una tradizione millenaria: tra vitigni autoctoni e un clima favorevole e tipico della zona prealpina italiana, questa pratica è da sempre parte integrante della storia, dell’enoturismo e dell’economia locale.

La collaborazione tra queste realtà vuole infatti promuovere le attrattive turistiche del territorio tramite i suoi stessi prodotti tipici: per questo sono state coinvolte nel progetto dieci cantine, ciascuna delle quali ha messo a disposizione tre dei suoi vini che sono stati dotati di speciali QR code che ne raccontano la storia in oltre 36 lingue. Ad esempio, possiamo conoscere tutti i dettagli su come sono stati prodotti, su quali valori dei produttori si basano e su quali sono le caratteristiche che li rendono unici.

In ciascuna delle etichette digitali proposte dal progetto è presente la promozione di un’attività turistica sul territorio dell’Alto Piemonte: dalla visita alla cantina stessa a vari pacchetti legati ad altre attività, sia outdoor che indoor. In questo modo i vini diventano veri e propri ambasciatori del territorio, attraverso un viaggio dal ristorante alla cantina e ampliandosi all’intero territorio.

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Il Progetto e la Tecnologia Blockchain

L’obiettivo di questa collaborazione è supportare le piccole e medie imprese del comparto agroalimentare italiano e valorizzare i prodotti locali attraverso esperienze digitali attraverso cui condividere con i consumatori la storia e i valori dei piccoli produttori locali.

Il progetto nasce dalla partnership con QualityChain, una startup svizzera fondata da Ciro Borrelli, Saverio Salaris e Carlo Vespa, tre ragazzi italiani che hanno sviluppato una piattaforma che racconta la storia dei prodotti agroalimentari e lo fa tramite un’etichetta digitale, alla quale chiunque può accedere scansionando un QR Code apposto sul packaging.

Come raccontano, «i piccoli produttori lottano ogni giorno per sopravvivere in un panorama competitivo e omologato, ma possono usare un’arma potentissima: la qualità dei loro prodotti». Così il progetto trae la sua forza da questa visione: «Un mondo in cui i produttori possono dedicare la loro attenzione non solo a vendere, ma anche e soprattutto a informare ed educare sulla qualità dei prodotti».

«Convertire il prodotto d’eccellenza al ruolo di ambasciatore del territorio - ha raccontato il coordinatore di Alto Piemonte Turismo Dario Bertoli - è un’idea tanto semplice quanto efficace. Infatti l’utilizzo di questa tecnologia permetterebbe di rendere più trasparenti e tracciabili i prodotti attraverso la dimensione digitale. «Tracciare su blockchain significa prendersi piena responsabilità della propria filiera di fronte ai consumatori», spiegano Ciro, Saverio e Carlo.

Le Denominazioni di Origine Controllata

In Alto Piemonte si distinguono tre aree principali - le Valli Ossolane, le Colline Novaresi e le Coste della Sesia - e ognuna delle tre rappresenta una propria Denominazione di Origine Controllata.

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Consortium ha intervistato Andrea Fontana, presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, che dal 1999, tutela e promuove le dieci storiche DOP: due DOCG (Gattinara e Ghemme) e otto DOC (Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane), prodotte nelle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Piccole produzioni che complessivamente ammontano a circa il 1.5/2 % della produzione Piemontese, di cui il 50% è rappresentato dalla DOC Colline Novaresi, seguita da Gattinara (18%), Ghemme (8%) e Coste della Sesia (5%), mentre le altre sei denominazioni si divido il circa 15%. Attualmente le aziende che aderiscono al Consorzio rappresentano la quasi totalità della produzione, con marchi di antichissima tradizione e altri di nascita recente.

Nel mondo si trovano viti di Nebbiolo in areali insospettabili. Ma sicuramente i vini provenienti dalle aree vocate e storiche come Langhe, Roero, Alto Piemonte e Valtellina, dove si trova oltre il 70% della superficie coltivata a Nebbiolo, rispecchiano, con diverse sfaccettature, ciò che ci si aspetta da un bicchiere di Nebbiolo. Questo perché il terroir porta a degli archetipi di tipicità. Cosa rende unico questo vino? Coltivare e vinificare Nebbiolo dà molta soddisfazione, è come avere un vero amico sincero e schietto, che non tradisce con false aspettative; forse non è molto estroverso, anzi bisogna insistere un po’ per condividere con lui una bella esperienza, ma anche se te lo dimentichi lui c’è. Il Nebbiolo non è un vino immediato, non è il primo vino a cui i neofiti si approcciano, bisogna arrivarci con cautela per apprezzare a pieno tutte le sue potenzialità, per questo serve lavorare sulla promozione.

Il Consorzio negli ultimi anni, grazie alla capacità di ottenere finanziamenti Regionali, sta portando avanti molte iniziative come Taste Alto Piemonte, una tre giorni al castello di Novara dedicata alla presentazione delle annate in commercio delle dieci DO del territorio. La manifestazione - che negli anni della pandemia si è svolta on line - è in continua evoluzione con nuove attività mirate sia al mercato europeo che nazionale, incoming di giornalisti e importatori, con manifestazioni che coinvolgono i canali Horeca. Il Consorzio organizza alcune tappe del Taste anche in diverse città italiane e all’estero - in Europa - in collaborazione con altri Consorzi di promozione.

La ripresa post-Covid purtroppo è coincisa con la guerra in Ucraina. Di fronte a queste problematiche non bisogna demoralizzarsi, ma lavorare seriamente e consapevolmente, per sprecare il meno possibile le risorse a disposizione. Quando è iniziata la pandemia si prospettava un futuro terribile per i nostri vini, visto che la maggior parte del consumo avviene nei ristoranti, in realtà gli imbottigliamenti sono rimasti costanti.

Strategie di Promozione Turistica

La creazione di una maxi agenzia turistica per l'Alto Piemonte rappresenta un passo strategico per rafforzare la competitività del territorio a livello nazionale e internazionale. Una governance unitaria consentirà di ottimizzare le risorse, creare sinergie efficaci tra i diversi attori locali e promuovere una narrazione coerente delle nostre eccellenze. L'obiettivo è valorizzare le peculiarità di ogni area, potenziando al contempo l'attrattività complessiva del quadrante.

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Territorio più eventi: Per questo si sta pensando di promuovere insieme le manifestazioni natalizie biellesi, dal Borgo di Babbo Natale di Candelo al Presepe Gigante di Marchetto, dai mercatini di Sordevolo e Viverone ai presepi di Callabiana e Verdobbio. Lo scopo è fare in modo che i turisti, in bus o autonomi, possano conoscere tutto il territorio e desiderare di ritornarci in altre stagioni.

Allo stesso modo si è già pensato di fare sinergia tra Oropa 2020 (Incoronazione e progetto Coro) e la Passione di Sordevolo, inserendo nel pacchetto oltre la conca di Oropa anche la Burcina e l’alta Valle Elvo “a braccia aperte”, con Graglia, Muzzano, Bagneri e la Trappa.

Più lontana nel tempo ma validissima è la proposta avanzata da Riccardo Bresciani e da altri per far diventare Biella, nel 2022, la vera “capitale delle Alpi” con l’associazione delle Città Alpine, pensando di cogliere al contempo altre prestigiose opportunità, come l’Adunata Nazionale degli Alpini e l’Assemblea Generale del CAI, in occasione dei 150 anni della Sezione di Biella.

Il Territorio dell'Alto Piemonte

L’Alto Piemonte è un luogo ricco di fascino dove il territorio, protetto dai venti gelidi del Nord, beneficia invece dei venti freschi dei ghiacciai che creano nei vigneti il microclima ideale per l’intensità aromatica e la coltivazione del Nebbiolo.

Agli inizi del ‘900 la superficie vitata dell’Alto Piemonte era di circa 40.000 ettari, più o meno il comparto vitato attuale di tutta la Regione; in seguito ci fu un progressivo abbandono delle campagne che portò a una drastica riduzione delle superfici vitate, ma negli ultimi decenni molti giovani sono tornati alle vigne. Tutte le denominazioni locali stanno nuovamente crescendo e l’Alto Piemonte si sta riprendendo il suo spazio.

Alto Piemonte, non solo turismo

L’altra modalità vincente per fare promozione territoriale è quella di legarla alla valorizzazione dei prodotti locali. L’hanno capito da tempo i produttori di vino a nord del Po, dall’Erbaluce alle Coste del Sesia, aderenti al Consorzio Tutela Nebbioli, da sempre in competizione qualitativa con i grandi vini monferrini e langaroli. Sotto la bandiera dell’Alto Piemonte stanno arricchendo la loro immagine e conquistando mercati importanti.

I loro vini, insieme ad altri generi alimentari, a prodotti vari e alle nostre eccellenze tessili, saranno presenti nella prima Bottega Alto Piemonte, prevista a Ravensburg, in Germania, dove ha sede l’ufficio estero del consorzio degli operatori di Alto Piemonte Turismo.

Lo sviluppo della strategia di Alto Piemonte, per la quale lavoro da tempo per farla diventare una destinazione turistica apprezzata e un brand di prodotto riconosciuto a livello europeo, sarà presentata nel pomeriggio di lunedì 13 maggio, alle ore 15,30, alla Cascina Preziosa di Castellengo di Cossato, in un incontro aperto a tutti.

Un territorio ricco di Cultura, Natura e Buon Cibo. Un’area in posizione strategicamente vicina alle città di Milano, Torino e Genova, confinante con la Svizzera e a pochi chilo- metri dal confine con la Francia.

Tabella delle Denominazioni di Origine dell'Alto Piemonte

Denominazione Tipologia Province
Gattinara DOCG Vercelli
Ghemme DOCG Novara
Boca DOC Novara
Bramaterra DOC Biella, Vercelli
Colline Novaresi DOC Novara
Coste della Sesia DOC Biella, Vercelli
Fara DOC Novara
Lessona DOC Biella
Sizzano DOC Novara
Valli Ossolane DOC Verbano Cusio Ossola

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