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Conto Corrente per Stranieri Non Residenti: Requisiti e Procedura

Un conto corrente per non residenti è uno strumento bancario dedicato a chi vive all’estero ma ha necessità finanziarie in Italia. Questo tipo di conto offre servizi di base come l’apertura di un deposito, la gestione delle transazioni e l’accesso a strumenti di pagamento come carte di credito o bonifici internazionali.

Il conto corrente per non residenti non è altro che un prodotto bancario rivolto a soggetti che non vivono stabilmente nel nostro Paese. Gli istituti bancari hanno previsto la possibilità di offrire questo strumento per permettere a soggetti che vivono oltre ai confini nazionali (esteri o cittadini italiani iscritti AIRE) di gestire il proprio denaro rimanendo comunque in regola e potendo andare a gestire a distanza i propri affari ed esigenze finanziarie in Italia.

Caso classico è quello del soggetto espatriato che deve mantenere il conto corrente in Italia per effettuare pagamenti di imposte in Italia. Infatti, il modello F24 di pagamento delle imposte può essere pagato esclusivamente utilizzando un conto corrente italiano. Questa particolare tipologia di conto corrente è dedicata ai soggetti che non hanno più residenza fiscale in Italia.

Si tratta di tutti coloro che hanno bisogno di accedere ai servizi bancari in un paese diverso da quello in cui risiedono stabilmente. In particolare, è il caso dei cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero).

Come Aprire un Conto Corrente per Non Residenti

La procedura di apertura del conto è simile alla procedura ordinaria. Prima di tutto è opportuno andare ad individuare l’istituto bancario prescelto, valutando tra quelli che offrono questo tipo di servizio. A quel punto è necessario presentarsi presso l’istituto per andare a sottoscrivere il contratto, fornendo generalità e documenti di identità che attestino la maggiore età ed un domicilio italiano a cui poter inviare le comunicazioni.

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Alcuni istituti prevedono anche la possibilità di aprire il conto per corrispondenza, con procedure legata al deposito della firma presso un notaio, con il pagamento dei costi legati all’apertura del conto.

Quando si effettua l’iscrizione all’AIRE si è obbligati a comunicare alla banca il cambio di residenza. L’istituto bancario, a questo punto, è chiamato a convertire il conto in uno per residenti all’estero, oppure ne indurrà la chiusura.

Un soggetto che ha trasferito all’estero la propria residenza fiscale può mantenere in Italia un conto corrente, trasformando il proprio conto ordinario in conto per non residenti (informando il proprio istituto di credito).

Quindi, il soggetto che vive all’estero ed iscritto AIRE ha il compito di aggiornare della propria situazione il proprio istituto bancario italiano. Questi, di fatto, andrà a chiudere il conto corrente italiano andando a trasferire i depositi su un nuovo conto per residenti all’estero (aperto sempre dallo stesso istituto). Questa procedura è importante in quanto consente di essere in regola sulle disposizioni antiriciclaggio.

Caratteristiche e Funzionalità

Un conto corrente per non residenti offre identiche funzionalità rispetto ad un “normale” conto corrente. In particolare, è possibile effettuare tutte le operazioni solitamente previste, come prelevamenti, versamenti, accredito di utenze, bonifici, accredito dello stipendio, etc. Si possono anche ottenere servizi di consulenza dedicati alla gestione di liquidità, investimenti o piani pensionistici.

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Deve essere tenuto presente, inoltre, che la maggior parte dei conti correnti per non residenti ha la caratteristica di permettere solo operazioni di base: accrediti, versamenti, bonifici e prelievi.

Costi e Limitazioni

Sotto il profilo economico, questa tipologia di conto ha sicuramente dei costi di gestione più elevati rispetto ai conti correnti ordinari. Questo è dovuto a commissioni di importo più rilevante ed anche a costi legati a possibili operazioni di cambio in caso di trasferimenti di valute diverse dall’Euro.

I conti per residenti all’estero presso una banca italiana hanno, di norma, costi di gestione assai più alti che i conti per chi risiede in Italia, e hanno limiti superiori.

Utilità del Conto Corrente per Non Residenti

Detenere un conto corrente italiano per residenti all’estero è una soluzione molto utile per coloro che, pur vivendo all’estero, hanno bisogno di gestire affari in Italia. Può essere utile per ricevere pagamenti, conservare dei risparmi o gestire dei fondi in euro senza incorrere in spese ingenti dovute al cambio valuta, o a chi deve pagare imposte in Italia: tieni presente che, ad esempio, il pagamento dei modelli F24 richiede necessariamente la presenza di un conto corrente italiano.

Aprire un conto corrente per non residenti non è obbligatorio. Tuttavia, soprattutto per i soggetti trasferiti all’estero ed iscritti AIRE è opportuno effettuare questo tipo di operazione.

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Controlli Fiscali e Trasferimenti di Denaro

Quando un soggetto decide di effettuare una procedura di trasferimento di residenza fiscale all’estero, deve prestare attenzione ai c.d. “collegamenti con l’Italia“.

Il possesso di un conto corrente in Italia per non residenti da parte di un soggetto espatriato iscritto AIRE è uno degli elementi che viene preso in considerazione dall’Agenzia delle Entrate nei controlli sulla residenza fiscale.

Nel documento in commento l’Agenzia considera i trasferimenti di denaro in Italia come un elemento di collegamento con l’Italia, che potrebbe essere considerato in maniera negativa in un accertamento.

Allo stesso modo il mantenimento di un conto corrente in Italia ha un peso anche il relazione ad un altro criterio di collegamento che è quello del patrimonio del soggetto. Infatti, qualora la maggior parte del patrimonio personale di un soggetto espatriato rimanga in Italia, questo patrimonio assume il ruolo di collegamento del soggetto che rimane in Italia.

Sotto il profilo della residenza fiscale, per un soggetto espatriato, effettuare trasferimenti di denaro dall’Italia è possibile, ma occorre prestare la dovuta attenzione. Infatti, nonostante effettuare questo tipo di trasferimento sia davvero semplice, ma vi sono delle implicazioni da considerare.

L’Agenzia delle Entrate, nei suoi accertamenti sulla residenza fiscale dei contribuenti espatriati all’estero effettua anche valutazioni sui trasferimenti di denaro effettuati per ciascun periodo di imposta. Infatti, continui trasferimenti di denaro in Italia, magari relativi ad accrediti di stipendio estero, o trasferimenti di risparmi dall’estero all’Italia, sono solitamente valutati negativamente nella posizione di soggetto espatriato.

Tali movimentazioni devono essere sempre circoscritte, giustificabili e limitate, in quanto potrebbero essere utilizzate contro il contribuente come elemento di collegamento con l’Italia in caso di accertamenti.

Un soggetto espatriato, iscritto AIRE, deve prestare la dovuta attenzione sia al mantenimento di conti correnti in Italia, legati all’apertura di un conto corrente per non residenti, con relativo aggiornamento della propria posizione presso la banca.

Per questi motivi è sempre opportuno pianificare con anticipo il proprio trasferimento di residenza fiscale all’estero al fine di valutare la propria posizione personale su queste fattispecie.

Conto Corrente per Stranieri in Italia

Oggi avere un conto corrente è diventato quasi indispensabile. Senza di esso, infatti, è difficile ricevere o effettuare pagamenti in modo legale, visto che, con il passare degli anni l’utilizzo del contante viene ridotto sempre di più. Per questo, coloro che decidono di stabilirsi in Italia per i motivi più disparati, ad esempio per lavorare oppure per studiare, necessitano di un conto corrente.

In poche parole, a prescindere dalla propria nazionalità, oggi tutti hanno bisogno di un conto corrente.

Requisiti per Aprire un Conto Corrente per Stranieri

Nel nostro Paese, per aprire un conto corrente, non è necessario avere lo status di cittadino italiano. Tutto ciò che è necessario, oltre all’età minima prevista dalla legge, è la residenza. Di conseguenza, il primo step necessario è effettuare tutte le pratiche necessarie per poter ottenere la residenza in Italia.

Solo in questo modo, infatti, è possibile richiedere ed ottenere dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, una copia del proprio codice fiscale, requisito fondamentale per poter aprire il proprio conto corrente. Ulteriore requisito necessario per aprire il conto corrente è essere in possesso del proprio documento di identità in corso di validità.

Inoltre, alcuni istituti di credito potrebbero richiedere, durante la fase di stipula del contratto, che, in caso di passività, si ha la possibilità economico patrimoniale di sostenere le classiche spese (ad esempio quelle di chiusura del conto etc). In genere è sufficiente allegare alla documentazione la propria dichiarazione dei redditi, la più recente, oppure l’ultima busta paga percepita.

Conto Corrente senza Residenza in Italia

Per poter aprire un conto corrente in Italia è necessario avere lì la residenza, tuttavia, ove ciò non fosse possibile, ad esempio perché non è possibile attendere l’iter burocratico necessario per ottenere la residenza, è possibile optare per un’altra soluzione. È possibile aprire un conto corrente internazionale oppure estero. Purtroppo, però questa opzione è decisamente più onerosa rispetto al conto corrente in Italia per stranieri.

Inoltre non è nemmeno l’alternativa più comoda poiché occorre considerare che la valuta della moneta sarà quella del Paese di provenienza del denaro, ciò significa che ogni volta sarà necessario effettuare un cambio valuta, con inevitabili costi aggiuntivi e ulteriori limitazioni.

I conti correnti per non residenti permetto solamente operazioni basiche, come ad esempio l’accredito dello stipendio oppure i prelievi di contante, tuttavia, non viene meno per le banche rispettare ai classici obblighi di trasparenza, chiarezza e comprensibilità delle clausole, adeguata informativa sui tassi, sui costi, spese di commissione bancaria etc.

Conto Corrente per Asilo Politico o Rifugiati

Da qualche anno in Italia è possibile aprire un conto corrente per stranieri anche nel caso in cui il richiedente sia un rifugiato o se richiede asilo politico. Alcuni istituti di credito, infatti, permettono a costoro di ottenere un proprio indirizzo IBAN, in modo da poter ricevere somme di denaro dall’estero, il quale sarà collegato ad un conto corrente. Il tutto, ovviamente, senza che il richiedente sia in possesso di un documento di identità.

Ciò significa, in parole povere, che alcune banche permettono di aprire un conto corrente con l’esibizione del permesso di soggiorno ed ospitalità, senza necessariamente avere una carta di identità o una residenza in Italia.

Occorre precisare che ormai il problema è stato definitivamente superato grazie alla modifica dei decreti sicurezza voluti da Salvini, con la possibilità per i rifugiati o richiedenti asilo di essere iscritti all’anagrafe delle persone residenti in Italia e di avere anche la carta di identità.

Tuttavia, è necessario sottolineare che i costi, anche in questo caso, per aprire il conto corrente per non residenti sono solitamente più elevati rispetto al conto corrente “ordinario“. Ciò perché le commissioni sono decisamente più pesanti, le quali potrebbero essere ulteriormente inasprite nel caso in cui il soggetto richiedente sia originario di un Paese esterno all’area Euro.

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