Coppie di Fatto Italo-Straniere: Requisiti e Permesso di Soggiorno
Un cittadino extracomunitario in regime di convivenza di fatto con un cittadino italiano può richiedere ed ottenere il permesso di soggiorno grazie al diritto al ricongiungimento familiare, garantito dal D.Lgs n.30/2007.
Permesso di Soggiorno per Convivenza More Uxorio nelle Coppie Internazionali Binazionali
Il team di avvocati esperti in diritto dell’immigrazione dello Studio Legale Damiani&Damiani ha ottenuto diverse sentenze da Tribunali Italiani, con le quali si riconosce il diritto all’ingresso in Italia e il rilascio del permesso di soggiorno al cittadino extracomunitario convivente di cittadino italiano.
Aggiornamenti Giurisprudenziali
Il partner extra UE ha diritto al permesso di soggiorno anche se non è in Italia. I Tribunali di Roma e Milano censurano i Comuni, affermando che il convivente extracomunitario deve essere iscritto all’anagrafe.
Esempio di una sentenza favorevole è il caso di Susan, cittadina peruviana, e Mario, convivente italiano.
Estratto dal Decreto del Tribunale
Il Tribunale ha riconosciuto il diritto di iscrizione all’anagrafe per il partner extra UE di coppia binazionale, come evidenziato nel seguente estratto:
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“Nel procedimento sommario di cognizione iscritto al N.R.G. il Giudice dott. ha pronunciato il seguente - DECRETO: Letto il ricorso presentato con richiesta di emissione di provvedimento urgente in corso di causa. Con ricorso depositato i ricorrenti - cittadina indonesiana - e - cittadino italiano - hanno chiesto l’accertamento della loro convivenza di fatto, costituente una stabile relazione, debitamente provata ai sensi della Direttiva 2004/38/CE, come recepita dal D.L.vo 30/2007, e, in via d’urgenza, l’emissione di provvedimento che consenta l’iscrizione anagrafica della sig.ra e l’inserimento nello stato di famiglia del compagno sig. con annotazione anche del loro contratto di convivenza, ai sensi della legge 76/2016.”
I ricorrenti, in coppia di fatto tra italiano e straniero, hanno allegato la loro stabile relazione, che dura dal 2019, e la decisione di coabitare, fissando abituale dimora nel Comune di dove il sig. dispone di un’abitazione. Hanno documentato di avere presentato al Comune dichiarazione di iscrizione anagrafica e di registrazione dell’accordo di convivenza -stipulato in data 14/11/2019 davanti all’avv. Anna Sagone, in qualità di pubblico ufficiale- (doc. 5), ai sensi della legge 76/2016.
Il Tribunale ha ordinato al Sindaco del Comune di provvedere, temporaneamente e con riserva, all’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente e al suo inserimento nello stato di famiglia con annotazione anche del loro contratto di convivenza, ai sensi della legge 76/2016 in quanto riconosciuti aventi diritto al ricongiungimento familiare per coppia di fatto.
La convivenza more uxorio è una coabitazione tra due persone legate affettivamente, che convivono nella stessa abitazione senza però essere sposate legalmente. Per accertarsi dell’esistenza del legame affettivo e ottenere il permesso di soggiorno è previsto il controllo e l’accertamento della convivenza.
Questo importante riconoscimento del diritto al permesso di soggiorno in forza del regime di convivenza di fatto con un cittadino italiano è stato ottenuto grazie all'impegno degli avvocati Irene Damiani e Anna Sagone, dello studio legale Damiani&Damiani.
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“Nonostante per effetto dell’art. 3 del D.Lgs 30/2007, lo Stato Italiano riconosca il diritto del partner extracomunitario di cittadino europeo con cui questi abbia una relazione affettiva di fatto, cioè stabile, ad avere il permesso di soggiorno, la P.A. lo aveva finora negato. Per la coppia assistita abbiamo prodotto una corposa memoria difensiva - dicono gli avvocati Irene Damiani e Anna Sagone - ed ottenuto il ripensamento ed il conseguente rilascio dell’iscrizione del contratto di convivenza, l’iscrizione anagrafica nello stato di famiglia, la conseguente residenza e il permesso di soggiorno al familiare extracomunitario in regime di convivenza di fatto con il cittadino italiano”.
Nella memoria prodotta a difesa del loro assistito gli avvocati Irene Damiani e Anna Sagone hanno fatto valere il diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari extracomunitari, di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, come riconosciuto dalla direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 e recepito dal D.lgs 30/2007.
Legislazione sulla Convivenza di Fatto e Permessi di Soggiorno
La Legge Cirinnà del 2016 ha equiparato la convivenza di fatto ufficialmente registrata al matrimonio. Tale estensione ha portato ad un orientamento giurisprudenziale che, nel rispetto dell’art. 3 della Costituzione Italiana, ritiene che la legislazione attuale consenta il rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari anche al convivente straniero di cittadino italiano.
Tale interpretazione è supportata da una sentenza del Consiglio di Stato del 2017, che sottolinea l'importanza di una relazione stabile, anche se i conviventi non coabitano sotto lo stesso tetto.
Il riconoscimento della Questura di Torino e il conseguente rilascio del permesso di soggiorno per convivenza, costituisce un precedente di grande importanza sul fronte dei diritti di soggiorno e cittadinanza negati agli extracomunitari, familiari di cittadini italiani.
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Matrimonio tra un Cittadino Italiano e un Cittadino Straniero
Un "matrimonio misto" in Italia si riferisce all'unione tra un cittadino italiano e un cittadino straniero. Per contrarre matrimonio in Italia, i cittadini stranieri devono ottenere un nulla-osta dall'autorità diplomatica competente (Consolato o Ambasciata) in Italia e possedere un documento che attesti la regolarità del soggiorno in Italia. Il nulla-osta deve essere legalizzato presso la Prefettura competente. In assenza di nulla-osta, è necessaria una sentenza del Tribunale Italiano.
Documentazione Richiesta
- Passaporto: Documento d'identità valido.
- Documento che Attesti la Regolarità del Soggiorno: Necessario per confermare la legalità della permanenza nel territorio italiano.
- In assenza di Nulla-Osta, è richiesta una sentenza del Tribunale Italiano in seguito a un provvedimento di rifiuto emesso dall'ufficiale di stato civile.
Per gli stranieri residenti in Italia, l'ufficiale di stato civile si occuperà di acquisire gli altri documenti necessari per le pubblicazioni di matrimonio.
La procedura per celebrare un matrimonio in Italia è la stessa anche nel caso in cui entrambe le persone coinvolte siano cittadini stranieri.
Dove Andare
Per tutte le informazioni, occorre rivolgersi all’Ufficio “Stato Civile” del proprio comune di residenza.
Effetti sulla Cittadinanza dei Coniugi e dei Loro Figli
Quando gli sposi hanno cittadinanza diversa possono acquisire, in seguito al matrimonio, la cittadinanza dell'altro coniuge, se la legislazione dei rispettivi stati lo prevede. La legislazione italiana prevede che, a seguito del matrimonio, un cittadino straniero possa richiedere la cittadinanza italiana se sposato con un cittadino italiano.
I requisiti includono:
- Residenza legale in Italia per almeno due anni dopo il matrimonio (o tre anni se residenti all'estero).
- Validità del matrimonio.
- Assenza di separazione tra i coniugi, anche di fatto.
- Assenza di condanne penali e impedimenti relativi alla sicurezza nazionale.
Per quanto riguarda i figli nati da un matrimonio misto, questi possono possedere la doppia cittadinanza dalla nascita fino alla maggiore età, tramite il "diritto di sangue" da entrambi i genitori, purché le leggi dei rispettivi paesi lo consentano.
Ulteriori Informazioni
Un matrimonio celebrato in Italia, sia tra un cittadino italiano e uno straniero sia tra due cittadini stranieri, non è automaticamente riconosciuto come valido nello Stato di origine del cittadino straniero.
Per ottenere la validità internazionale dell'atto di matrimonio, è necessario presentarlo al Consolato o all'Ambasciata del paese straniero in Italia. Questo passaggio è essenziale per soddisfare le specifiche richieste legali dello Stato estero interessato.
I cittadini italiani che progettano di sposarsi in un paese estero devono considerare che le normative matrimoniali possono variare significativamente da un paese all'altro.
Pertanto, è consigliabile informarsi presso l'Ufficio di Stato Civile del paese straniero su quale documentazione sia necessaria per il matrimonio. Se si incontrano difficoltà nel trovare l'ufficio competente, si può richiedere assistenza al Consolato del paese estero situato in Italia. Questo passo assicura il rispetto delle leggi e delle procedure locali del paese in cui si intende celebrare il matrimonio.
Normativa di Riferimento
L'articolo 116 del Codice Civile regola il matrimonio di uno straniero con un italiano o fra due stranieri in Italia.
Tabella Riepilogativa Requisiti per Matrimonio Misto in Italia
| Requisito | Dettagli |
|---|---|
| Nulla Osta | Rilasciato dall'autorità diplomatica del paese straniero in Italia. |
| Documento di Soggiorno | Necessario per attestare la regolarità del soggiorno in Italia. |
| Passaporto | Documento di identità valido. |
| Residenza (per cittadinanza) | Almeno due anni in Italia dopo il matrimonio. |
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