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Costo e Tecniche dell'Allevamento del Piccione Viaggiatore

Per poter allevare piccioni viaggiatori, animali dotati di forte istinto di volo verso il luogo natio, occorre mettere in atto la tecnica migliore e procedere per gradi. Il piccione viaggiatore è una delle tante varietà di piccione di tipo domestico, capace di grande resistenza alle intemperie e alle distanze molto elevate.

Addestramento e Orientamento

L'addestramento dei piccioni viaggiatori viene fatto per farli diventare dei bravi viaggiatori. Per supportare l'orientamento dei piccioni viaggiatori, bisogna saperli addestrare e abituarli a ritornare al nido. Il periodo più adatto per allevare piccioni viaggiatori è la primavera, operando in modo graduale l'animale nell'arte del ritorno. L'addestramento serve ad allenare la muscolatura e il fiato degli animali per il volo a lunga distanza. Nel lancio singolo, i piccioni viaggiatori vanno lanciati in volo uno per volta per farli ragionare come singoli.

Igiene e Cura

I piccioni viaggiatori sono animali abbastanza puliti, ma possono essere suscettibili all'attacco esterno di virus e batteri esterni, perciò le loro gabbie vanno pulite regolarmente. Gli spazi in cui vivono i piccioni vanno puliti un paio di volte a settimana, eliminando gli escrementi, disinfettando bene e togliendo gli accumuli alimentari. Va detto che la gabbia per piccioni viaggiatori va posta in un luogo riparato, dato che tale tipologia di uccelli si adatta meglio ai climi caldi e col freddo possono ammalarsi e morire.

Alimentazione

L'alimentazione di un piccione non va mai trascurata, dato che per avere un buon sistema immunitario occorre seguire una dieta equilibrata. Una sana e bilanciata alimentazione si basa su un mix di cereali, che gli forniscono le sostanze principali del suo regime alimentare. Il cibo per piccioni viaggiatori va scelto con attenzione, magari abbinando cibo confezionato e cibo fresco. Una sana e bilanciata alimentazione per piccione viaggiatore, si basa su un mix di cereali, che gli forniscono le sostanze principali del suo regime alimentare.

Il Viaggiatore Tedesco da Esposizione

Il Viaggiatore Tedesco da Esposizione è un colombo di aspetto vivace, buon riproduttore e ottimo volatore. Ha una forma corta e robusta, il corpo elegante a forma di cuneo, portato quasi orizzontalmente che insieme alle altre parti del corpo dona eleganza ed armonia. Il Viaggiatore Tedesco da Esposizione è una razza creata in Germania alla fine del secolo scorso attraverso una scelta molto accurata di bei colombi viaggiatori e di altre razze affini.

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Caratteristiche Fisiche

  • Occhi: Grandi, prominenti e molto espressivi. I contorni sono sottili, delicati e regolarmente sviluppati.
  • Becco: Di lunghezza media, robusto, armonioso, proporzionato, pieno e a punta smussata quando è chiuso. Le caruncole nasali sono delicate, appoggiate sul becco, ben aderenti e lisce.
  • Dorso: Corto e compatto non appare massiccio e goffo.
  • Ali: Ben chiuse e formate da remiganti larghe.
  • Gambe: Di lunghezza media, la parte inferiore delle cosce è ricoperto da piumaggio molto aderente.

Convivere con un Piccione in Casa: L'Esperienza di Sgorby

Molti si chiedono se è davvero possibile convivere con un piccione libero in casa, e come si fa. Come in ogni rapporto d’affezione (umano o animale non fa differenza), è fondamentale l’imprinting. Sgorby è stato raccolto caduto dal nido a pochi giorni dalla nascita. Era un uccellino curioso assai, coperto di una peluria gialla, con zampe enormi e una testa da rapace preistorico. Incerti a quale specie di volatile appartenesse, e giacché bruttino, mia sorella pensò bene di chiamarlo SGORBY, nome certo ingrato ma simpatico, che perciò non gli abbiamo cambiato. Non voglio essere patetica; chiunque abbia svezzato un animaletto sa quali sensazioni si provano nel nutrirlo, accudirlo, prendersene cura anche a costo di qualche sacrificio, che però, in virtù del legame reciproco che si crea, non costa alcuna fatica. Così Sgorby piano piano è cresciuto, sempre libero tra i miei spazi, le mie abitudini, le mie cose più care.

Pulizia e Igiene di un Piccione Domestico

La domanda che tutti mi hanno posto da subito è quanto sporca, abituati agli assembramenti di piccioni di città che deturpano edifici e monumenti. Vorrei far notare che anche gli umani costretti in massa in spazi risicati sporcano e trasmettono malattie, mentre singolarmente sono individui puliti e del tutto innocui. Un piccione non fa differenza. Per loro natura, gli uccelli sono creature pulite che tengono molto alla cura di sé; del piumaggio, delle unghie e dell’igiene in generale. Peraltro, il mio colombo si nutre esclusivamente di un misto di semi selezionati, e beve una quantità d’acqua inferiore ad un bicchierino da liquore. Per cui le sue deiezioni, certo frequenti e senza fissa dimora, somigliano a piccoli spumoncini compatti che si raccolgono con uno strappo di carta igienica e Amuchina. Per il resto, un giornale posizionato sul pavimento sotto la postazione in cui dorme cambiato al mattino, e una lavata veloce di pavimenti la sera con acqua e candeggina, bastano e avanzano per tenere puliti sia lui che la casa. In totale, un colombo chiede al giorno non più di 15 minuti di cure, incluse le pulizie. È anche un animaletto estremamente economico: con 4 euro di semi mangia almeno tre mesi. È inoltre un uccello inodore, che al massimo lascia per casa qualche bellissima piuma grigia. Bastano infine, a puro scopo preventivo uno spry anti acaro, e bagnetti regolari (acqua tiepida, un poco di aceto e qualche goccia di amuchina), che peraltro lui stesso chiede. Ed ecco che il tanto bistrattato piccione diventa un animaletto morbido, pulito e da baciare.

Carattere e Abitudini di Sgorby

Inoltre, il piccione è un uccello fedelissimo, simpatico, intelligente e molto curioso. Oggi Sgorby ha 4 mesi, e questa che vi descrivo è la sua giornata tipo. Non so se per caso o per telepatia, si sveglia al mio stesso orario, più o meno alle 7, anche se dormiamo lui nel mio studio e io in camera mia. Salta giù dalla sedia e vola lungo il corridoio, entra nella mia stanza posando le zampette sul pavimento con passo cauto. Se vede che sto ancora dormendo aspetta sul pavimento, se mi vede sveglia salta sul letto e aspetta che mi alzi, fissandomi con la sua testolina curiosa. Mentre faccio la doccia eccolo saltare sul bordo fissandomi dall’alto. Se non vuole saltare si accuccia sulle pantofole e aspetta che esca dalla cabina. La mattina Sgorby è come un’ombra: ovunque sono io lui vola, mi rincorre, salta sulle spalle o in testa, si arrampica sulla schiena. Devo sempre muovermi con cura per evitare di calpestarlo, tanto mi è vicino. Poi andiamo in cucina a fare colazione. Metto una tovaglia; da un lato poso la mia tazza coi biscotti e dall’altra la ciotolina coi suoi semini, che becca vorace. Finita la colazione vado nello studio a lavorare. Di solito Sgorby si mette sullo schienale della mia sedia, e lì resta calmo e curioso ad osservare ogni mio movimento. Altre volte salta sul tavolo a giocare coi pennelli e i rotoli di scotch. È pure capitato che è atterrato di colpo sul quadro nel pieno di una velatura delicata o di una stesura a corpo di colore. Ma ad essere sincera, più che dispiacermi del quadro guastato, la mia preoccupazione è stata di pulirlo subito perché non ingerisse sostanze tossiche. Gli ho fatto costruire una cassetta al balcone provvista di acqua e semi, per abituarlo all’aria aperta e all’autonomia. Sgorby però per adesso non cerca la libertà ed è poco curioso all’aria aperta. Fuori va solo se costretto: resta rannicchiato in cima all’infisso annoiato e spaventato, e lì sta immobile per ore. Per il resto del giorno, Sgorby è in casa un animaletto talmente silenzioso che a volte me ne dimentico, salvo trovarlo adagiato sul divano a riposare tra i cuscini, o dietro le mie spalle, gonfio come un gufetto a dormire, con un occhio che apre ogni tanto per controllare che sto facendo. Altre volte si mette a beccare convulsamente alcune cose in particolare, come pluriball, pilucchi di lana sui maglioni, polistirolo, anfratti di muro e carte rumorose. Fidandosi degli umani, è anche socievole coi miei ospiti, di cui riconosce subito le predisposizioni nei suoi riguardi. Se avverte ostilità becca o resta in disparte, se invece si sente attenzionato scherza coi lacci delle scarpe, salta sul braccio degli amici, e si innervosisce se trascurato. Ma lì provvedo io, con dosi di bacetti distribuiti durante l’intero arco della giornata, che a volte raccoglie prestando la testolina, altre rifiuta beccandomi con forza o lanciandomi schiaffi con le ali che sembrano precisissime mosse di Karate. Sì, perché il colombino Sgorby ha un suo carattere, fatto di momenti sì e no, di dolcezze e repulsioni, di affezioni e paure, di dipendenze e straordinarie libertà. Come tutti gli uccelli preferisce le postazioni più alte, così ha da poco imparato a volare sopra gli armadi, ma ci resta poco. Basta infatti allontanarsi o spegnere la luce, ed eccolo scendere spaventato a rincorrermi. Quando esco, come dicevo, cerco di lasciarlo al balcone, per abituarlo alle mie assenze. Ma Sgorby, pure a balcone chiuso ha imparato a riconoscere il mio passo tra le scale. Così appena apro la porta lui è già ai piedi del vetro pronto ad entrare, col collo lungo come un cigno e gli occhi pieni di un’euforica gioia. Una volta dentro cerca subito la sua posizione preferita, lo schienale della mia poltrona da lavoro, dove inizia un rito che ripete più volte al giorno, e che consiste nel ruotare su se stesso tubando. Io lo accarezzo e lui a volte si calma, altre mi attacca beccandomi. Anche il becco di Sgorby però ha un’anima. Può fare male se pizzica le mani quando non vuole essere toccato, ma è pure capace di gesti delicati che a me sembrano proprio baci, come quando mi viene incontro cercando il mento, il collo, le labbra. Ancora non so se Sgorby è maschio o femmina, ma è di sicuro geloso, soprattutto degli uomini. A causa di alcune contratture muscolari sto facendo in questi giorni un po’ di fisioterapia. Genny, il fisioterapista, mi raggiunge a casa la sera per un’ora di massaggi decontratturanti. Appena Sgorby lo vede entrare lo raccoglie circospetto. Poi ci raggiunge volando in cucina. Salta sul tavolo, apre le ali come un sontuoso mantello di re o di regina, e comincia a passeggiare in circolo sulla tovaglia, con passo perentorio e maestoso. Ogni tanto si ferma, e con un’altera zampetta sospesa a mezz’aria fissa Genny con occhio severo. Allora io per tranquillizzarlo cerco di accarezzarlo. Ed ecco che le mie mani, che di solito attacca come nemici, diventano all’improvviso qualcosa di caro, che difende e protegge ricoprendo le dita di dolci colpi di becco; gioca coi polpastrelli, abbassa le palpebre, strofina la testolina e il petto contro i palmi, poi abbassa il corpo e si lascia accarezzare a lungo, immobile e calmo. Insomma, io lo amo di un amore che è quello che spero sempre dovrebbe legare un uomo ad ogni creatura, e tutte le creature tra loro: senza linguaggio verbale, senza pretese di possesso, vocato al bene più puro ed alla dedizione più gioiosa. Io non ho la più pallida idea di quale futuro attenda Sgorby.

Informazioni sul Colombo

Uno dei quattro pilastri su cui è basato l’Allevamento Poggio di Ponte sono i Colombi. Tutte le varietà dei nostri Colombi domestici derivano dalla specie Columba Livia, il colombo selvatico, detto anche “torraiolo” o “di roccia”. Il Colombo ha un’alimentazione piuttosto varia, è principalmente granivoro e adora cereali e leguminose; è una specie non migratrice capace di orientarsi egregiamente per ritrovare la colombaia fino a centinaia di kilometri di distanza (Colombo Viaggiatore). La vita di un piccione comune varia dai 3 ai 5 anni allo stato selvatico, ma può raggiungere anche 15 anni per le razze addomesticate. Fatta eccezione per alcune specie ben precise, dove il dimorfismo sessuale è accentuato grazie al mantello, di solito non è facile distinguere i due sessi; solo quando stanno insieme si può osservare il tipico comportamento del maschio che corteggia la femmina gonfiando il collo, roteando più volte su se stesso in una bizzarra danza ed emettendo un suono rugoloso e molto particolare. Spesso si riesce a distinguere la femmina dalla statura, di solito leggermente più piccola, e dal fatto che a volte si lascia rincorrere dal pretendente. Durante l'accoppiamento, il maschio e la femmina di Colombo si prendono per il becco e piegano il collo a vicenda molte volte, fino a quando la femmina non si accovaccia ed il maschio le salta sulla schiena per fecondarla. Entrambi i membri della coppia covano a turno due uova di colore bianco deposte dalla femmina, per circa 18/20 giorni e i piccoli, per i primi 5 giorni di vita, saranno alimentati con una specie di latte proveniente dal gozzo dei genitori. In un mese i piccoli sono pronti per volare ed abbandonare il nido e solo dopo sei mesi sono in grado di riprodursi.

Costo record per un piccione

PECHINO - In Europa i turisti cinesi fanno incetta di borse di Gucci, occhiali di Prada, abiti di Armani; comprano vini francesi; gli investitori accumulano oro; le grandi società statali acquistano terre in Africa; i collezionisti si portano a casa opere d'arte moderna. Ma ora un cinese ha battuto il record di spesa per un piccione: 310 mila euro per un esemplare belga da competizione. Il piccione è un esemplare di un anno, l'allevatore gli ha anche dato un nome significativo: Bolt, come il supercampione olimpico dei 10 e 200 metri di corsa. Leo Heremans, l'allevatore belga, è un personaggio molto noto nell'ambiente, assicura l'agenzia Reuters che ha lanciato la notizia. Nel weekend ha messo all'asta la sua collezione di 530 piccioni per un prezzo totale di 4,3 milioni di euro. All'evento erano presenti compratori di 29 Paesi, ma nove dei dieci piccioni più pregiati e costosi sono stati aggiudicati ad appassionati cinesi.

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Per chi non li conoscesse, Dastardly e Muttley sono i protagonisti «cattivi» di un cartone animato degli anni Settanta dei geniali Hanna e Barbera. Su aerei in stile Prima guerra mondiale cercano in ogni modo di fermare il piccione viaggiatore Yankee-doodle, per evitare che il pennuto consegni la posta al nemico.

Tabella riassuntiva delle cure di Sgorby

Attività Frequenza Durata
Pulizia deiezioni Quotidiana Strappo di carta igienica e Amuchina
Cambio giornale sotto la postazione Quotidiana Mattina
Lavaggio pavimenti Sera Acqua e candeggina
Bagnetti Regolari Acqua tiepida, aceto, Amuchina

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