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Il Significato Profondo di "Buon Viaggio" di Cesare Cremonini: Un Inno alla Vita e alla Condivisione

MILANO - Oggi è il 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate e non c’è canzone migliore per iniziare questa calda stagione di “Buon viaggio” di Cesare Cremonini.

Caldo, spensieratezza, serate con gli amici, pantaloncini corti, letture sotto l’ombrelloni e mare: sono queste le cose che l’estate riporta alla mente, ma prima tra tutti c’è il senso del viaggio. È l’estate il tempo del viaggio e dell’avventura: viaggio, come disse lo stesso Cremonini, non è un suggerimento, ma è l’imperativo a lasciarsi andare: “è importante trovare il coraggio di prendere la strada che porta più lontano”.

L'Imperativo del Viaggio: Partire per Ricominciare

Era il 7 marzo 2020, quando dai giornali trapela la notizia che le frontiere della Lombardia stanno per essere chiuse, a causa dell’emergenza coronavirus. Nel giro di poche ore migliaia di persone si riversano alla Stazione Centrale di Milano per una fuga irrazionale e dettata dalla paura. Alcuni riescono a fuggire, altri scelgono di rimanere. Ma è solo questione di giorni, prima che la zona rossa venga estesa a tutto il territorio nazionale. Da quel momento, i confini delle regioni vengono chiusi per la prima volta nella storia della nostra Repubblica. Nessuno può più spostarsi da una regione all’altra, se non per comprovate esigenze di salute o lavoro. Sono passati quasi tre mesi da quel 7 marzo e oggi, 3 giugno 2020, finalmente le frontiere vengono riaperte. È tornato il tempo del viaggio e dell’avventura.

Lo stesso Cremonini ci fornisce l’interpretazione di questo brano: “Buon viaggio (Share the love) è una canzone positiva, leggera ma carica di significato, dove il viaggio non è una proposta ma l’imperativo a lasciarsi andare, trovando il coraggio di prendere la strada che porta più lontano.

Cremonini definisce il viaggio della vita come un “incanto” di cui godere. La routine spezza la continua meraviglia del mondo, della natura, delle persone, così infinitamente grandi e piccole.

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È una canzone che ci spiega quanto sia importante trovare il coraggio di prendere la strada che porta più lontano: “lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare, ché non c’è niente di più vero di un miraggio. E per quanta strada ancora c’è da fare… amerai il finale”. Questo pezzo rappresenta una ventata di positività che sprona l’ascoltatore a godersi quello che è il nostro viaggio più importante, ovvero la vita.

La Condivisione come Essenza della Vita: "Share the Love"

La seconda parte del ritornello, invece, esorta alla condivisione, senza la quale non saremmo vivi. Quanto è importante avere dei punti di riferimento attorno a noi per poterci orientare, confrontare e rassicurare durante il tragitto. Dovremmo essere capaci di cercare un ordine nella nostra vita attraverso la vita di un’altra persona.

La vita si arricchisce solo se condivisa. Questo è più che altro Cremonini a notarlo con quello che potremmo chiamare “il sottotitolo” della canzone: “share the love”. Vivere è bello perché qualcuno o qualcosa, più o meno consapevolmente, ci rende parte di sè attraverso i sensi e le emozioni.

Se il viaggio è una metafora della vita, allora sono indispensabili i compagni di viaggio, che noi stessi scegliamo. Nel caso di “Buon viaggio”, la persona in questione è l’amata, ma nonostante ci circondiamo delle persone a cui siamo legati di più, il margine di rischio c’è sempre.

La Metafora del Viaggio nella Vita: Compagni, Scelte e Misteri

La metafora del viaggio è utilizzata per indicare il viaggio della vita, per il quale sono sempre assolutamente necessari dei compagni di viaggio: il compagno di viaggio scelto in questo brano è l’amata, come per cercare un ordine nella vita attraverso la vita di un’altra persona.

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Una scelta di questo tipo è certamente coraggiosa, e non si sa come andrà a finire; è chiaro che sia necessario un periodo in cui si deve capire il compagno di viaggio scelto sia quello giusto. Non possiamo sapere come andrà a finire. Quante volte partendo con i nostri migliori amici scopriamo che non sono le persone che ci aspettavamo che fossero, o al contrario, quando riconosciamo in perfetti sconosciuti la nostra anima gemella.

Si dà tanta importanza a come si torna da un viaggio, ma qui il cantante bolognese vuole porre l’accento sulla partenza.

La prima strofa ha, infatti, tutto il sapore della partenza: l’augurio del buon viaggio, qualunque esso sia e qualunque sia la sua durata, “una vita o solo un giorno”.

La seconda strofa, che passa all’aspetto del viaggio come vita, ci ricorda che, se ponessimo un pizzico di attenzione in più, ci accorgeremmo che, tutte le meraviglie che cerchiamo, le abbiamo “sul palmo di una mano” e che dovremmo prendercene cura! Si ha poi una metafora sui “compagni di viaggio”, sulle persone che ci accompagnano quotidianamente: “Chi ha detto che le stelle puoi guardarle solo da lontano”? Se ti avvicinassi di più a loro, non riusciresti a goderti uno spettacolo ancora più grande? Delle relazioni ancora più intime e forti?

Infine Cesare chiude proprio ripetendo la prima strofa, come a ricordare che il viaggio non finisce mai, che si deve sempre ripartire e che il “come farlo” dipende solo da noi.

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Un Inno alla Leggerezza e alla Profondità

“Buon viaggio (Share the love) è una canzone positiva, leggera ma carica di significato, dove il viaggio non è una proposta ma l’imperativo a lasciarsi andare, trovando il coraggio di prendere la strada che porta più lontano” lo spiega lui stesso.

La sua prima canzone, Vorrei, l’ha scritta a 15 anni mentre era in vacanza con i genitori, mentre già da tre anni si era appassionato alla musica pop/rock illuminato da un album dei Queen che gli aveva regalato suo padre a natale. l’estro musicale è innegabile in Cesare Cremonini ed è anche piuttosto significativo di tutta la sua carriera, costellata di successi in gruppo (l’album Squérez? ha venduto più di un milione e mezzo di copie) e da solista.

La sua vita scorre con la musica in una contaminazione reciproca dai risultati piacevoli perché come dice Cremonini già dal titolo di un suo libro “ogni canzone è una storia”. E anche Buon viaggio lo è! Tanto per cominciare, il singolo è uscito il 27 marzo del 2015, giorno del trentacinquesimo compleanno del cantante ed è stata per lui un gran bel regalo. O forse è stato lui che ha fatto un bel regalo a tutti i suoi fan. Poi ha quello spirito allegro che catapulta inevitabilmente in un clima estivo e vacanziero anche se la si ascolta in pieno gennaio.

Perché, alla fine, è proprio questo che fanno le canzoni: ritagliano spazi fantastici nella normalità, offrono finestre aperte sul mondo anche se si è imbottigliati nel traffico, insomma: ognuna di esse è sempre una storia a sé.

"Buon Viaggio... Amerai il Finale": Un Promemoria per Vivere Appieno

Inutile negarlo: dietro la sua aria scanzonata e la sua leggerezza briosa, il brano firmato da Cesare Cremonini ha la caratura per essere una lezione. O un promemoria se non vi garbano le definizioni cattedratiche. Un consiglio, (ancora meglio!), a non aver paura di vivere nel tempo che si ha a disposizione.

Ed è un messaggio bellissimo e profondo che invece di far pensare al peggio, invita a non sprecare tempo, passioni e desideri rimandandoli a chissà quando. È sempre il momento giusto per vivere e dovremmo ricordarlo senza timore.

Il viaggio cantato da Cremonini, quindi, è quello della vita e richiede coraggio ed entusiasmo, fiducia e volontà, ma ha bisogno della compagnia giusta per essere affrontato, da scegliere con cura per essere certi di avere accanto delle ottime spalle ed essere certi di poterlo essere per loro.

Nel singolo la compagna di viaggio è la persona amata: un esempio su tutti per precisare, comunque, che per quanto si parta con entusiasmo e fiducia, rimane sempre l’incognita di come andrà a finire o a continuare.

Sì, esatto: ogni viaggio è un mistero per quanto pianificato possa essere e ci vuole coraggio per affrontarlo con lo spirito necessario a godere sino in fondo delle gioie e ad affrontare gli imprevisti. E alla fine la certezza più grande sarà quella di non poterne fare a meno.

È la canzone più passata in radio del 2015 e rimane una colonna sonora per l’estate, ma anche per qualsiasi avventura, scelta o cambiamento della vita. Il buon Cesare aveva spiegato che “le canzoni più difficili da scrivere sono proprio quelle apparentemente più semplici, le più dirette, quelle che non si lamentano di nulla, non tengono il muso, ma propongono modelli di pensiero” e la sua Buon viaggio è proprio questo: una canzone apparentemente semplice, orecchiabile e facile da cantare, ma ricca di un significato profondo.

Che Cremonini voglia fare il guru è difficile da credere, però il suo messaggio è chiaro e incisivo e l’invito a prendere la propria strada è inequivocabile.

C’è il profumo del mare nelle note del singolo, l’entusiasmo che precede ogni partenza e quella strizza positiva che si sente prima di ogni avventura. Ci sono emozioni diverse e contrastanti capaci di trovare un equilibrio e di spingere a continuare, ed alla fine si scopre che il segreto alla base di tutto è il coraggio: di osare, di rischiare e di essere felici perché il finale è quello che conta e che ripaga.

Il brano è classicamente “cremoniniano”, e si inserisce perfettamente nel panorama musicale di questo periodo. I temi presentati sono svariati: la partenza, il viaggio, la decisione di vita, l’amore.

Chi è da sempre un vero fan di Cesare Cremonini, sicuramente avrà avuto una sorta di dejà vu ascoltando le parole di questa canzone: i più attenti infatti avranno riportato la mente a un anno fa, esattamente ad Aprile del 2014 quando per uno spot del Cornetto Algida fu utilizzata come sottofondo la canzone Logico e la prima frase che compare nel video sembra proprio un rimando a questa canzone… “GODITI IL VIAGGIO…AMERAI IL FINALE”.

A svelarci tutti i retroscena su questa canzone, ancora una volta è lo stesso Cesare:“La canzone è stata scritta circa l’anno scorso, durante le registrazioni di Logico. No, non è una operazione commerciale, è una canzone. Mi piaceva il messaggio che mi trasmetteva lo spot per cui ho lavorato l’anno scorso e ci ho scritto una canzone. Come se avessi incontrato un cane, una città, una insegna luminosa, una parola qualunque che mi piaceva. Così come mi piaceva la (stra abusata) “Buon Viaggio”. Un augurio che si ripete ogni giorno in ogni parte del mondo e che contiene un mondo di sentimenti. La mancanza di chi parte e la gioia di chi si volta a guardare un nuovo destino da scoprire. Non mi pongo mai alcun problema di nessun genere quando scrivo, se non si onestà con me stesso. Ho lavorato a Buon Viaggio per più tempo di qualsiasi altra canzone io abbia mai pubblicato. Tre mesi di fila. Perché una canzone come questa anche se non si sente (e non si deve sentire) nasconde un universo di particolari nascosti o meno, alla ricerca di qualcosa che io trovo un molto piacevole e sono tanto tanto tanto contento che sia piaciuta così tanto. Anche se onestamente non mi aspettavo di trovarmi davanti al BIG Eros. Buon segno!

“Il video è una cosa molto particolare e mi sono divertito come un matto a farlo. Vedremo cosa succederà. Onestamente era moooooolto tempo che non mi capitava di esprimere una parte così positiva e leggera di me. Mi fa sentire…….senza armatura. Ma è una sensazione vertiginosa. Ed è sempre bello dimostrare che con la musica puoi davvero esprimere ogni singolo stato d’animo della vita. Sapendo di poter fare tutt’altro il giorno dopo”.

La clip è stata girata a Barcellona con una tecnica mai utilizzata prima né in Italia né in Europa, che si basa sull’impiego di telecamere GoPro e di obiettivi Fish-eye per creare immagini a base circolare con un effetto 3D molto originale. Il titolo del nuovo brano è Buon Viaggio (Share the love) preannunciando, quindi, l’uscita anche di un nuovo album, previsto per la fine di maggio; dopo solo un anno dall’ultimo progetto musicale, Logico, grande successo di vendite e critica. Molto probabilmente il cantautore bolognese tornerà a breve anche con concerti nei palasport e/o teatri e/o stadi, ma nulla è ancora confermato, supponiamo che l’uscita dell’album in primavera possa portare delle belle sorprese per tutti i suoi fans. Per completare questo periodo magico, come riportato sul suo sito, stasera Cesare sarà al Fabrique di Milano per ritirare i tre premi vinti agli Onstage Awards 2015.

Ve lo ricordate quando era il frontman dei Lùnapop e con loro cantava “ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi”? Ecco, a Cesare Cremonini la voglia di viaggiare e muoversi non è mai passata! E anche da solista è tornato a parlarne in Buon viaggio, un singolo che è stato disco di platino oltre che colonna sonora nello spot pubblicitario del cornetto gelato più famoso d’Italia e sigla finale del film Belli di papà con Diego Abbatantuono.

Il brano parla tutto di scoperte, coraggio e distanze, “di amare, non di amore; di vivere, e non di vita”, abbracciando una filosofia che si nutre di buone intenzioni ed ambisce a significati nuovi. E ha il ritmo giusto per proiettare chi l’ascolta in una dimensione vivace e delicata, capace di portare buonumore senza il rischio di essere irruente o persino invadente. Una melodia accattivante che conquista e trascina e, senza rendersene conto, ci si ritrova sospesi tra pensieri liberi e felici, distanti dai doveri quotidiani e con una gran voglia di andare lontano. Sì, ne ha fatta un’altra giusta Cesare Cremonini con questa canzone!

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