Albergo Atene Riccione

 

Egitto: Novità e Tendenze del Turismo

Il turismo in Egitto è in continua evoluzione, con nuove attrazioni e iniziative che mirano a valorizzare la ricchezza culturale e naturale del paese. Il 2024 è stato l'anno di un nuovo record per il turismo in Egitto. Sono stati ospitati, secondo i dati diffusi dal Ministero, 16 milioni di visitatori da tutto il mondo. Una cifra destinata ad aumentare perché questa destinazione sta diventando la porta d’accesso su un mondo in movimento: da una parte verso un’Africa multiforme e dall’altra verso il turismo occidentale che trova qui una storia millenaria ma anche grande voglia di futuro. Stiamo parlando di opere architettoniche e infrastrutture, eventi legati all’arte contemporanea, turismo declinato al benessere e alla spiritualità.

Il Grand Egyptian Museum (GEM): una nuova era per l'archeologia egizia

Una delle principali novità è l'inaugurazione del Grand Egyptian Museum (GEM) al Cairo. "Dodici gallerie del museo sono state aperte al pubblico nell'ottobre 2024" spiega El-Kady "e ora si sta procedendo verso l'apertura completa". Solo la struttura architettonica, progettata da uno studio irlandese, vale il viaggio: una geometria triangolare, tantissimo vetro e soprattutto grandi finestre che si affacciano sulle Piramidi di Giza. L'ingresso della galleria, sormontato da luci blu elettrico, è particolarmente suggestivo, mentre le gallerie aperte coprono la vita dell'antico Egitto dalla preistoria e dalle prime dinastie fino al periodo tardo.

Buona parte del patrimonio archeologico arriverà dalla sede storica, ma saranno esposti anche reperti mai visti prima. Ma il Museo ospiterà anche mostre temporanee e fiere, come Art Cairo, grande fiera di arte contemporanea che si è appena conclusa, dove hanno esposto artisti egiziani e non solo. Il titolo della collettiva sarà: Forever Is Now.05. Nell’attesa si possono visitare i nuovi quartieri del Cairo consacrati alle gallerie d’arte, come quello cosmopolita di Zamalek, sull’isola di Gezira, circondata dalle acque del Nilo.

Turismo spirituale: sulle orme della Sacra Famiglia

Un'altra novità che coinvolge la capitale egiziana riguarda un itinerario sacro. "L'arrivo di Gesù Cristo e della Sacra Famiglia in Egitto figura tra gli eventi storici più importanti avvenuti sul nostro territorio" continua El-Kady "e a questo fatto abbiamo voluto dedicare un percorso che unisse tutti i luoghi toccati da Maria, Giuseppe e Gesù. A quel tempo esistevano tre vie per viaggiare dalla Palestina in Egitto, ma la Sacra Famiglia, fuggendo dalla persecuzione del re Erode, decise per un percorso diverso, citato nei libri sacri Copti". L'obiettivo è quello di rafforzare il “turismo spirituale” e di mettere in luce la storia cristiana del Paese.

"Abbiamo rinnovato questi luoghi sacri, arricchendoli di elementi paesaggistici, illuminazione e segnaletica, migliorando le strade di accesso e sviluppando strutture ricettive lungo il percorso". L'itinerario, costellato di grotte dove sostò la famiglia, sorgenti fatte scaturire da Gesù e monasteri costruiti nei secoli successivi, parte dal Sinai, in particolare da El Zaranik, da Basta e Farma; poi si dirige verso il villaggio di Mostorod, a 10 chilometri dal Cairo, dove la Vergine Maria fece il bagno e Gesù fece nascere una sorgente esistente ancora oggi; da qui passò a Wadi El Natrum, nel delta del Nilo, e poi a Aid Shams e El Mataria, dove la famiglia si riposò all'ombra di un sicomoro conosciuto oggi con il nome di Albero di Maria. La Famiglia si diresse poi verso il Cairo, dove oggi si trovano numerose antiche chiese cristiane; la Chiesa di San Sergio racchiude la grotta dove si rifugiò la Sacra Famiglia. Procedendo verso sud, i tre attraversarono la zona di El Maadi (dove ancora si venera la scala di pietra usata nella sua discesa alla riva del Nilo), giunse a Deil El Garnus e Jabal al Tair, dove oggi sorgono molte chiese e monasteri, tra cui il Monastero della Sacra Vergine con la sua grotta. Nella zona del Monte Kuskam si trova il monastero di Al Muharrak, chiamata la seconda Betlemme: qui la Sacra Famiglia rimase per ben sei mesi. Altri luoghi ancora toccò sulla via del ritorno.

Leggi anche: Tutto quello che devi sapere sullo Spazio Schengen

Un altro luogo particolarmente energetico, scelto per le pratiche di mindfulness, è il Monastero di Santa Caterina, nel Sinai. "Patrimonio Unesco, è dedicato a santa Caterina d'Alessandria ed è il più antico monastero cristiano ancora esistente" racconta il direttore "e sorge alle pendici del monte Horeb dove, secondo la tradizione, Mosè avrebbe parlato con Dio nell'episodio biblico del roveto ardente e dove egli ricevette i comandamenti". La novità è tutta nello sviluppo dell'area adiacente, dove sono in via di costruzione nuove infrastrutture, hotel e centri di accoglienza per i fedeli cristiani, ebrei e islamici. "L'obiettivo anche in questo caso è di riportare alla sua grandezza il Monastero, rendendolo una grande attrazione spirituale".

Le destinazioni classiche: Cairo, Luxor e Marsa Alam

Oltre alle novità, l'Egitto continua a offrire le sue destinazioni classiche. Il Cairo non è soltanto la capitale dell’Egitto ma anche la città più popolosa del Paese e una delle metropoli più grandi del mondo. Il suo nucleo originario, infatti, risale al 969 ed è un dedalo di stradine che si aprono su fontane di marmo, imponenti moschee e quartieri medievali. Il Cairo copto, invece, rappresenta la parte cristiana della città e comprende anche l’isola di Roda dove si trovava il Nilometro, strumento usato fin dal tempo dei faraoni per misurare il livello del fiume e cercare di prevedere le future inondazioni.

Oltre a Il Cairo, tappa obbligata per chi intende visitare l’Egitto è Luxor, la città che sorge dove un tempo si trovava l’antica Tebe. Poco distante da Luxor c’è il complesso templare di Karnak uno dei complessi religiosi più grandi e impressionanti dell’antico Egitto, che si è sviluppato in oltre 1.000 anni. Secondo le ultime indagini, tra le mete preferite dagli italiani per le prossime vacanze pasquali è Marsa Alam.

Turismo sostenibile: un impegno per il futuro

L’Egitto punta sempre più sul turismo sostenibile. Dal 2020, è una figura chiave all’interno del Comitato di Esperti del Ministero del Turismo e delle Antichità, ed è incaricato di promuovere sia il turismo internazionale che quello interno.

Da quando nel 2022 abbiamo ospitato a Sharm el-Sheikh la COP27 Internazionale, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, abbiamo definitivamente sancito l’importanza del tema anche dal punto di vista turistico per il nostro paese. È da lì che è nata la necessità di certificare in maniera ufficiale gli hotel sostenibili: ad oggi possiamo affermare che il 28% delle camere d’hotel stanno usando energia sostenibile per il sostentamento ma l’obiettivo è di far crescere questa percentuale fino al 40% entro il 2030. Tanti gli investimenti che il governo sta mettendo a disposizione delle comunità locali per accelerare il cambiamento; il trasporto locale ad esempio si sta convertendo ai bus elettrici grazie a due importanti compagnie egiziane leader nella produzione di macchine elettriche, ulteriore incentivo a convertire anche il trasporto privato. Per fare un esempio l’area delle Piramidi di Giza nel prossimo futuro sarà visitabile solo con autobus elettrici. Particolare attenzione infine anche al rispetto della fauna, patrimonio inestimabile anche, ma non solo, dal punto di vista turistico: sono molte le ong che si prendono cura delle creature che abitano i fondali come i coralli o i delfini, ma anche il deserto come le volpi.

Leggi anche: Egitto: storia e turismo

Anticipazioni di cui ha parlato, nel corso della Bit di Milano, Amr El-Kady, CEO dell’Autorità Egiziana per il Turismo (ETA). Lo stesso operatore propone anche un viaggio con soggiorno all’Adrere Amellal, un autentico eco-lodge nell’Oasi di Siwa. Gli edifici si fondono con il paesaggio e non c’è elettricità. In compenso le stanze sono illuminate da dozzine di candele di cera d’api e dal cielo stellato del deserto.

Consigli utili per i viaggiatori

Ai cittadini italiani per l’accesso al Paese viene richiesta una carta d’identità elettronica o cartacea valida per l’espatrio o un passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data del viaggio. In Egitto, non è consigliabile bere l’acqua del rubinetto, quindi bisogna optare per le bibite sigillate ed evitare l’aggiunta di ghiaccio. Oltre il 90% della popolazione professa la religione musulmana.

Abiti in cotone, occhiali da sole e cappello sono indispensabili per godere appieno una vacanza in Egitto. Sia per gli uomini sia per le donne, è consigliabile indossare abiti lunghi che coprano le spalle e le gambe. Per le donne, in articolare, si consiglia di usare un abito lungo o una lunga gonna con una camicia a maniche lunghe.

Vaccinazioni consigliate: difterite, tetano, epatite virale A e B, febbre tifoide, rabbia e poliomelite.

Leggi anche: Cosa Vedere in Egitto: Itinerari e Consigli

TAG: #Turismo

Più utile per te: