Storia dell'Ente Provinciale del Turismo di Viterbo
Sulla scia di quanto già fatto da altri enti, anche la Provincia di Viterbo ha registrato un dominio Internet ed ha attivato il proprio sito web all’indirizzo www.provincia.vt.it. Il progetto è partito dall’Assessorato alla Cultura ed è stato coordinato dal Centro di catalogazione dei beni culturali (ccbc). Il sito Internet dell’Amministrazione Provinciale è già ricco di informazioni, in particolare per quanto riguarda le iniziative dell’Assessorato alla cultura.
Vi si possono trovare informazioni sul Parco storico archeologico ambientale d'Europa di recente istituzione, sugli Itinerari turistici della provincia di Viterbo (Via Francigena, Itinerari farnesiani, Strada dei vini dell’Alta Tuscia, ecc.).
Le Pro Loco e il Settore Turistico
Le Pro Loco sono associazioni che operano per la valorizzazione delle realtà e potenzialità turistiche, culturali, storiche, naturalistiche, enogastronomiche e sociali del proprio territorio. Esse si configurano come efficace strumento per una promozione turistica di base, ruolo che è riconosciuto loro ai sensi della legge regionale 2007 - n. Le Pro Loco operano nel territorio comunale in cui sono costituite.
Negli anni Settanta, le Pro Loco e tutto il settore culturale e turistico della Provincia di Viterbo vennero assorbiti dalla Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo con sede in Tarquinia, i cui Consigli erano composti da Assessori al Turismo dei Comuni più significativi della Provincia di Viterbo.
La Rivista "Tuscia"
In quegli anni di pionierismo turistico, la rivista Tuscia rappresentava nel Viterbese un “unicum” e per questo molto apprezzata. L’Ept di Viterbo era in Italia uno dei pochi enti turistici a vantarne una. E non era da poco. Grazie a questo mezzo di comunicazione, si affermò intanto il nome Tuscia (che in seguito caratterizzò l’immagine del nostro territorio) e, poi, si dette modo a molti viterbesi e non solo di conoscere aspetti e particolari storici, folclorici, artistici e di costume per lo più ignoti.
Leggi anche: Esplorare Milano: Consigli
Con il passare degli anni la rivista venne migliorata nei testi, nelle foto e nell’impaginazione, fino alla rivoluzione dell’offset e alla composizione al computer che le fecero fare una grande salto di qualità. Vi hanno scritto decine di giornalisti, tutti animati da un comune amore per le nostre zone.
Alla morte di Sandro Vismara, nel 1987, la rivista conobbe una crisi tecnica, fino a quando la direzione responsabile fu ripresa da Bruno Barbini (con il sottoscritto sempre alla segreteria di redazione) che avviò un secondo ciclo di successi. La “bella avventura” durò fino al 1997 quando l’Ept, per sopraggiunte difficoltà finanziare, fu costretto a cedere la testata a privati che nel 1998-1999 per fronteggiare le spese di produzione dovettero “aprire” alla pubblicità e al territorio regionale (esteso anche ad altre realtà del Lazio) con il risultato di snaturare la primitiva impostazione data dall’Ept. Poi l’inevitabile declino.
Oggi sarebbe impensabile riproporre una simile iniziativa editoriale.
Leggi anche: Islanda: informazioni utili per i turisti
Leggi anche: Val d'Ossola e San Bernardino: cosa non perdere
TAG: #Turismo