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Escursione ai Laghetti di Colbricon: Un Percorso tra Natura e Storia

I Laghi del Colbricon si trovano sulla Catena del Lagorai, una catena montuosa che fa parte delle Dolomiti di Fiemme e che si estende per 70 km nel territorio compreso tra il Monte Calisio ed il Passo Rolle. I Laghi del Colbricon sono due laghi di origine glaciale e sono adagiati sull’ondulato pianoro che separa il Gruppo di Cavallazza dal Gruppo del Colbricon.

Informazioni Utili

  • Quota altimetrica: Bassa 1887 m.
  • Dislivello: Salita 140 m.

Come Arrivare

Raggiungete passo Rolle dal Primiero o dalla val di Fiemme. Da Trento si va in direzione nord per Bolzano fino ad arrivare a Ora dove giriamo a destra per la Valle di Fiemme passando per il passo San Lugano. Poco sotto il passo sul versante occidentale trovate malga Rolle dove è possibile lasciare i mezzi.

Partenza da Malga Rolle

Dopo aver parcheggiato alla malga Rolle qui possiamo ammirare lo spettacolo di Cimon de la Pala con i suoi 3175 m. Partendo da Malga Rolle (ottima alternativa per mangiare e comprare formaggi), dove potete lasciare la macchina nell’ampio parcheggio nelle vicinanze, attraversate la strada e scendete verso gli impianti di risalita.

Partenza da Malga Ces

Malga Ces si trova a 3 km di distanza da San Martino di Castrozza e qui si trova un grande parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto. Si parte dal piazzale di Malga Ces risalendo la pista da sci per circa 300 m. Sulla destra, indicato dalla segnaletica, inizia il sentiero che sale sul ripido crinale della Cavallazza e superato un semplice passaggio tra le rocce giunge in prossimità dei due splendidi laghetti alpini, molto frequentati durante la stagione estiva.

Il punto d’inizio della nostra escursione è Malga Ces (1.670 m.) ed il sentiero inizia giusto alle spalle della malga ed è indicato dal segnavia CAI 328. Il sentiero sale, completamente esposto al sole, con una pendenza moderata e costante costeggiando quella che in inverno è una pista da sci.

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Descrizione del Percorso

Sentiero dai Laghi di Colbricon

Dopo aver attraversato la strada di fronte al parcheggio, al di là della strada, è possibile iniziare l’escursione ai Laghi di Colbricon seguendo la strada su tracciato sterrato piuttosto largo scendendo fino ad arrivare all'inizio del bosco e dove troviamo i cartelli che ci indicano il sentiero. Il sentiero n° 14-348 si sviluppa in direzione sud con tratti di breve salita alternati a tratti di breve discesa; l’escursione fino ai Laghi di Colbricon dura circa 45 minuti su sentiero sempre comodo. La passeggiata si sviluppa su tracciato a volte lastricato in pietra, a volte in terra battuta attraverso boschi di larici ed abeti.

In alternativa, imboccate sul lato opposto della strada il sentiero 348 che in circa 30 minuti vi conduce fino ai laghi di Colbricon. Superato il passo a quota 1908 metri, dopo poche centinaia di metri arrivi al primo dei due laghi di Colbricon, quello più grande. Prima però di andare al rifugio, non perderti lo spettacolo del secondo laghetto, che sorge a poche decine di metri dal primo.

Arrivati ai laghi possiamo ammirare la cima di Colbriccon con i suoi 2602 m. continuiamo e subito dopo ci appare il Rifugio Colbricon posto nei pressi del maggiore dei due laghi.

La visione dei laghetti alpini, piccole gemme color smeraldo incastonate tra vette imponenti e boschi di conifere, è sempre emozionante!

Qualche centinaio i metri in piano e poi ecco apparire il più grande dei due laghi del Colbricon. Una piccola distesa lacustre di un intenso color verde smeraldo alle cui spalle si erge Cima Cavallazza (2.324 m.). Un panorama idilliaco che lascia senza parole per la sua bellezza!

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Sulla sponda del lago c’è una piccola spiaggetta sassosa con alle spalle un boschetto. Se la temperatura lo permette ci si può stendere a prendere il sole oppure si può trovare il proprio posto all’ombra e rilassarsi contemplando la bellezza del lago, facendosi accarezzare dall’aria fresca di montagna e ascoltando il fruscio delle foglie ed il cinguettio degli uccelli.

Giro del Colbricon

L’escursione ai Laghi di Colbricon pu continuare ancora un po’, proseguendo su sentiero pianeggiante che si sviluppa attorno ai due specchi d’acqua.

Il Giro del Colbricon vi porta direttamente nella guerra di montagna con manufatti, cittadine militari, caverne. Osservandovi attorno potete cercare di intuire cosa significasse combattere in queste condizioni ambientali.

Aggirate il lago superiore e percorrete il sentiero 349 in direzione forcella Ceremana. Proseguire nel giro ad anello che sale a forcella Ceremana (2426 m) tra vallette, grossi massi e numerosi resti di postazioni austriache.

Giungete così ai 1908 metri del passo Colbricon e cominciate a salire decisamente di quota in un ambiente solitario e d'alta montagna fino a una prima insellatura dove sono già visibili resti di insediamenti militari. Le pendenze diventano più dolci. Seguite i tradizionali segnali bianco-rossi e, in alternativa, gli omini di pietre fino ai 2420 della forcella Colbricon.

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Escursione alla Cavallazza

Dal Passo Rolle, saliamo la pista sciistica e la traccia del sentiero che raggiunge, prima la Cavallazza Piccola, con l’incontro di alcune fortificazioni della Grande Guerra, poi la Forcella e la Cima Cavalazza.

Passando sotto alle seggiovie dell’impianto, seguiamo la traccia del sentiero abbastanza evidente, affinché incontriamo una tabella indicativa che ci segnala la deviazione verso Cima Cavallazza Piccola. Affrontato quindi, con passo sicuro, il tratto appena menzionato, scendiamo dal lato opposto, articolato tra vari zig zag, con l’apparizione del Lago Cavallazza, trovasi sulle pendici del versante, e l’arrivo all’omonima forcella.

Iniziamo la discesa verso i sottostanti laghi del Colbricon. Noi umani procediamo con un po’ di cautela; in alcuni punti, nonostante il sentiero sia ben tracciato e visibile, il fondo è scivoloso perché su terriccio e classica ghiaietta insidiosa.

Aspetti Storici

Su queste cime si ricorse spesso alla baionetta e all'uso delle mine. Dopo una relativa tranquillità il fronte si accese nel luglio 1916 con un poderoso attacco italiano che - grazie pare anche alle indicazioni della guida alpina del Primiero Michele Bettega - portò alla conquista di cima Cavallazza, del passo Colbricon e della cima del Colbricon orientale.

Col 1917 si ricorse alla guerra di mine. In aprile è italiana la prima mina a brillare.

Nei pressi dei laghi di Colbricon sono stati ritrovati reperti di insediamenti risalenti al periodo mesolitico. Il sito fu scoperto nel giugno 1971 da Gianluigi Secco il quale, mentre pescava nei pressi del lago più grande, notò una pietra piuttosto singolare; la portò allo zio Luigi e si accorse che era una selce con segni di scheggiatura. In seguito il Dottor Bagolini del Museo Tridentino di Scienze Naturali riconobbe nelle selci del Colbricon la prima testimonianza di cacciatori mesolitici in alta quota.

Consigli Utili

  • In stagione turistica il tratto di sentiero è frequentato anche da altre persone che scendono e salgono in direzione opposta.
  • Il nostro umano deve sapere che: la discesa da Cima Cavallazza ai sottostanti Laghi di Colbricon è molto scivolosa in alcuni tratti per la presenza di ghiaia sottile/terriccio.
  • In inverno consigliamo di effettuare solamente la passeggiata ai Laghi di Colbricon e di evitare l’itinerario che prevede la Cavallazza come sopra descritto.
  • Consiglio spassionato: se decidete di intraprendere quest’escursione (consiglio che comunque vale per qualsiasi trekking in montagna) raggiungete la partenza di buon mattino!

Dog Trekking

Questo dogtrekking è molto versatile poiché per chi desidera fare una semplice passeggiata può andare a visitare solo i Laghi di Colbricon... Un dog trek facile solo ai Laghi di Colbricon. Un’escursione semplice, molto panoramica e perfetta da fare anche con i cani che potranno poi divertirsi bagnandosi nelle fresche acque dei laghetti!

Ci fermiamo a fare una breve pausa relax ai bordi di un piccolo laghetto ( ce ne sono diversi sparsi come francobolli qua e là) dove si riflettono ancora una volta le Pale e dove i dog trekker immergono le zampette e giocano un po’.

Arriviamo ai laghetti del Colbricon e facciamo una pausa per bagnare e rinfrescare le zampette rampanti ( Naira si concede un bagno completo..), poi facciamo un veloce giro del lago superiore e nei pressi del Rifugio Laghi di Colbricon imbocchiamo il sentiero n.

Acqua: in base alla stagione , comunque presente sotto forma di pozze d’acqua e laghetti fino a Cima Cavallazza, gli stessi laghi di Colbricon e rivoli d’acqua corrente nella parte del bosco.

Considerato sempre che il dog trekker deve stare al guinzaglio in quanto il sentiero è frequentato anche da altre persone che scendono e salgono in direzione opposta è buona cosa che sia abituato a non tirare e dunque a rimanere dietro al proprio conduttore onde evitare spiacevoli incidenti.

Ristoro

Appena usciti dal bosco ecco gli splendidi laghetti di Colbricon, dove si trova anche l’omonimo rifugio, che propone piatti tipici o panini, prezzi nella norma e servizio abbastanza veloce.

Dopo un ristoro al piccolo ma confortevole rifugio Colbricon si intraprende il sentiero che aggira il lago più grande e che porta a breve al passo Colbricon.

Noi abbiamo mangiato a Malga Ces ad escursione ultimata ma sinceramente non mi ha soddisfatta. Si mangia bene ed il personale è qualificato e gentilissimo ma… è un ristorante di medio alto livello. Non si respira il clima della malga di montagna anche se, mangiando ai tavolini all’aperto, il panorama è spettacolare!

In alternativa si può mangiar qualcosa a Rifugio Laghi del Colbricon ma tenete presente che sia questa struttura che Malga Ces non sono aperte tutto l’anno. Informatevi sui periodi di apertura!

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