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Escursione al Monte Forato da Stazzema: un'avventura nelle Alpi Apuane

Abbiamo praticamente sempre parlato delle nostre belle montagne del Trentino Alto Adige, Veneto e Tirolo, con qualche puntatina in Lombardia. Ma in Italia abbiamo molte altre vette che vale la pena vedere, altri sentieri da provare e raccontare: oggi papà Alessandro e mamma Roberta ci accompagnano alla scoperta delle Alpi Apuane, in Toscana, attraverso una graziosa passeggiata che, dalla Stazzema, in provincia di Lucca, conduce sino al Monte Forato.

Il monte Forato (1223 e 1209 metri), in passato chiamato penna o Pania Forata, è un monte delle Alpi Apuane meridionali completamente all'interno del comune di Stazzema. La sua particolarità è di avere fra le sue due cime un grande foro naturale che ne rendono la figura caratteristica e unica nel suo genere.

“Ed ecco appresso sta il Corchia aspro, e il nudo Pietra Pana, cui la montagna forata s’addossa d’immane ponte adamantino a foggia, ch’arte tu credi eppur natura eresse!“ -Giuseppe Tigri-

Informazioni Utili

  • Dislivello: 670 metri - Stazzema m. 535 - Cima Nord monte Forato.
  • Lunghezza: 13 km.
  • Ascesa Totale: 870 m.
  • Difficoltà: (E) Escursionistico. Il percorso per la sua integrità si presenta come un’escursione a difficoltà impegnativa, adatta a tutti coloro con allenamento alla camminata in ambiente montano.
  • Tempo di percorrenza totale in cammino, soste escluse: 5 ore.

Percorso

I primi passi della nostra escursione verso il Monte Forato partiranno dal Comune di Stazzema dove inizieremo a camminare in salita lungo un sentiero immerso nei boschi.

Indicazioni Stradali: Dall' uscita autostradale Versilia (A12) tenere direzione prima per Forte dei Marmi, poi per Querceta. Proseguire a destra al primo incrocio e passare il cavalcavia sull'Aurelia. Si oltrepassa Ponte Stazzemese e Mulina, finchè, su un ampio tornante prima di arrivare a Stazzema, si imbocca la deviazione a destra contrassegnata con una rustica ma utile indicazione "Rifugio Forte dei Marmi".

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Poco prima di arrivare al centro abitato del paese di STAZZEMA imboccare la strada che si stacca sulla destra seguendo le indicazioni per il Rifugio Forte dei Marmi poste in corrispondenza di un ampio tornante. Proseguire per circa 2 km fino al punto in cui la strada diventa sterrata: proprio in questo punto sulla destra inizia il sentiero n. 5 da percorrere fino al bivio per il Rifugio Forte dei Marmi. Giunti al bivio imboccare il sentiero n.6 fino alla FOCE DI PETROSCIANA (2 ore).

Una volta parcheggiata la macchina a bordo strada in prossimità dell’imbocco del sentiero 5-6, si procede per circa 200 metri fino ad arrivare al bivio dove dobbiamo mantenere la sinistra, scegliendo così il segnavia 6.

Il primo tratto è numerato 5/6 perchè comune a tutti e due i sentieri, ma ben presto arriviamo alla biforcazione. Dobbiamo tenere la sinistra ed imboccare l'ampia pietrosa mulattiera che sale contrassegnata dal nr.6 lasciando a destra il nr.5 che porta invece al Rifugio Forte dei Marmi. Ignorando i vari sentieri che a sinistra salgono dai paesi a valle, e, a destra, conducono, i primi al Rifugio Forte dei Marmi, gli altri al Passo delle Porchette e al Monte Croce, proseguiamo sempre per il nr.6, che innalzandosi ci offre belle viste sulle Panie e sul Corchia.

Dopo aver superato il grazioso B&B Casa Giorgini proseguiremo guadagnando quota arrivando ad una finestra che ci offrirà scorci preziosi sulla Regina delle Apuane: la Pania della Croce. Il terreno si farà più roccioso e la vegetazione più rada, passeremo quindi sotto il versante delle guglie del Monte Procinto e il Monte Nona toccando la Fonte di Moscoso, dove potremo rifornirci di fresca acqua apuana.

Si parte! Dalla fonte in poi, procediamo verso nord fino alla Foce di Petrosciana, ove imboccheremo il sentiero 131. Da questo punto inconfondibile, cambio netto di direzione e ci portiamo verso ovest col segnavia 12, cui segue un ultimo tratto di salita fino al raggiungimento del Passo dell’Arco.

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Al colle si gira a destra, si rientra nel versante occidentale e, seguendo il sentiero n 8, si ritorna dolcemente e facilmente alla casa di quota 500 ed alla fontana. Si prende il sentiero 12 lungo la strada (ora diventata sterrata) con indicazioni Monte Forato fino ad una casa a circa quota 500 mt con fontana ove termina la strada, il 12 diventa sentiero, si salgono alcuni scalini, si svolta a sinistra e superato il ponticello di legno comincia la salita vera e propria che con pendenza costante (e non propriamente dolce) punta in direzione dell’arco. A 2/3 della salita si supera un caratteristico passaggio in discesa che richiede l’aiuto delle mani per superare una piccola forcella rocciosa nel bosco.

Possibili Itinerari

Arrivati alla Foce di petrosciana, in base alle condizioni di terreno e del livello del gruppo decideremo se affrontare il sentiero più panoramico o se continuare lungo la via di ascesa più moderata. Qui possiamo scegliere tra diverse alternative.

  • Sentiero 110 (EE): La prima è data dal sentiero 110, che inizia inerpicandosi sulle roccette a sinistra della foce e che passando per il crinale presenta alcuni metri esposti ma agevolati da un provvidenziale cavo di acciaio.
  • Via Ferrata R. Salvatori: Questo sentiero, ad un certo punto, può essere abbandonato per intraprendere, sulla sinistra la via ferrata R. Salvatori che conduce fino alla cima sud del Monte Forato (diff. EEA). È possibile scegliere 3 itinerari: il primo è più veloce ma più impegnativo e per escursionisti esperti tanto che è necessario avvalersi dell'attrezzatura da via ferrata; la via ferrata può essere saltata percorrendo uno stretto sentiero che si stacca sulla desta all'altezza della via ferrata e che porta direttamente al Forato; la terza opzione è il sentiero n 131 per 20 minuti e successivamente il sentiero n 12.
  • Sentiero 131 e 12: ● Il secondo, più lungo ma meno impegnativo, prevede di imboccare il sentiero n. 131 per circa 20 minuti e subito dopo il sentiero n.

La Cima Nord (m.1209), dove firmiamo il libro di vetta, con la croce bene in vista è a poche decine di metri.

Arrivati alla nostra meta ci troveremo di fronte ad uno spettacolo straordinario: un’apertura naturale nella roccia, un arco imponente che sembra quasi un’opera d’arte scolpita dalla natura. Da qui, la vista è mozzafiato: a perdita d’occhio si distendono le valli fino al mare e le cime frastagliate svettano nel cielo azzurro.

Sin dall’inizio siamo circondati da castagni e faggi che riparano la via per quasi tutto il tragitto, offrendo una gradevole frescura.

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Rientro

Per l’itinerario di ritorno si può ripercorrere lo stesso identico dell’andata oppure accorciare con la “direttissima” n. 110, mulattiera che scende dritto fino alla Foce di Petrosciana, che però sconsiglio come andata in quanto in salita è molto impegnativa.

Il rientro alle auto è previsto nel pomeriggio.

Camminare verso il Monte Forato è un’esperienza in un luogo dove la natura si fonde con la leggenda. I boschi delle Alpi Apuane, avvolti nel silenzio, raccontano storie di spiriti antichi e creature misteriose che si nascondono tra gli alberi. Ogni passo sembra risvegliare un eco del passato, come se il monte stesso custodisse la magia di tempi lontani. Qui, la realtà e il mito si intrecciano, creando un’atmosfera incantata e senza tempo.

Tutto l’itinerario è ben contrassegnato e i sentieri sono marcati, testimonianza della continua affluenza di persone che ci camminano sopra.

Il Forato è sempre il forato c'è poco da fare, regala sempre grandi emozioni.

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