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Escursione al Rifugio Antermoia: Un'Avventura Dolomitica

Il Rifugio Antermoia e il lago Antermoia sono due delle mete più ambite della Val di Fassa. Situato nel cuore del gruppo dolomitico del Catinaccio, in Val di Fassa, il lago di Antermoia si trova a circa 2500 m di altitudine. Questo luogo incantevole è uno scrigno segreto del Catinaccio.

Come Arrivare al Lago di Antermoia

L’unico modo per raggiungere il lago di Antermoia è a piedi: non ci sono impianti di risalita né strade percorribili in auto.

Ci sono diversi itinerari che salgono al lago e al rifugio, e che prevedono anche giri ad anello più lunghi e impegnativi con pause in rifugio. L'escursione al Lago di Antermoia è uno dei percorsi di trekking più gratificanti del Trentino-Alto Adige.

Secondo le guide escursionistiche, le vie più facili per arrivare al Lago di Antermoia sono quelle dalla Val di Fassa.

  • Percorso da Campitello di Fassa, attraverso la Val Duron: si parte dal paese in direzione del Rifugio Micheluzzi, raggiungibile a piedi o con una navetta da Campitello. Poi si attraversano la Val Duron, il Passo di Dona e infine si arriva al Lago di Antermoia. Questa è la via più semplice e con minore dislivello, si può fare anche in giornata.
  • Escursione di due giorni con pernottamento in rifugio: È possibile raggiungere il Lago di Antermoia anche partendo da Pera o Vigo di Fassa: con gli impianti di risalita si arriva fino al il Rifugio Ciampedie. Da lì si prosegue in direzione Gardeccia, Rifugio Vajolet, Passo Principe, Passo di Antermoia e infine si raggiunge il lago.

Oltre a questi, ci sono anche altri modi per raggiungere il Lago di Antemoia, ad esempio dall’Alpe di Siusi o ancora da Fontanazzo di Sotto.

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Itinerario Dettagliato dal Rifugio Micheluzzi

Qui vi raccontiamo quello che ha percorso Andreas partendo dal rifugio Micheluzzi in Val Duron e che si fa tranquillamente in giornata.

Partenza dal Rifugio Micheluzzi

L'itinerario più facile e diretto per il rifugio Antermoia e il lago Antermoia è salendo il passo Dona dalla val Duron, a Campitello di Fassa. Si parte dal Rifugio Micheluzzi (1848 m) seguendo la strada sterrata pianeggiante che risale la Val Duron (segnavia 532). Questo primo tratto della camminata è davvero piacevole, il paesaggio in questo vallone è spettacolare, con i prati verdi, le baite, il bosco, gli animali al pascolo, e sullo sfondo le bellissime cime dolomitiche.

Salita al Pas de Ciarejoles

Dopo circa 2 km si incontra il bivio con il sentiero 578 che sale sulla sinistra fino al Pas de Ciarejoles. Attraversiamo il torrente e imbocchiamo questo sentiero. Qui inizia la salita, fino al passo sono poco meno di 2 km per i primi 370 metri di dislivello. Qui si sale sopra i 2000 metri e il paesaggio inizia velocemente a cambiare, dal verde dei pascoli si passa alla roccia tipica dei paesaggi dolomitici.

Verso il Pas de Dona

Raggiunto il passo si prosegue e poco dopo si incontra il sentiero che sale dal rifugio Dona, e si continua a salire con piccoli tornanti ai piedi del Sas de Dona. Dopo circa 1 km e mezzo e altri 240 metri di dislivello guadagnati si arriva al secondo passo dell’itinerario, il Pas de Dona. Ormai manca poco, la meta è vicina! La salita è praticamente fatta, nell’ultimo tratto si cammina sul versante in quota fino a raggiungere il rifugio Antermoia, e da qui poco dopo si arriva al lago.

Dettagli Tecnici dell'Escursione

  • PARTENZA: Rifugio Micheluzzi (1848 m)
  • ARRIVO: Lago di Antermoia (2501 m)
  • LUNGHEZZA: 5,8 km circa
  • DISLIVELLO IN SALITA: 680 m circa
  • TEMPI: 2.30 h - 3.00 h circa
  • RITORNO: sullo stesso percorso
  • SENTIERI: 532, 578, 580
  • PUNTI RISTORO: Rifugio Micheluzzi, Rifugio Antermoia
  • ALTERNATIVA PARTENDO DA CAMPITELLO DI FASSA: circa 1h15 e 350 m di dislivello da aggiungere all’itinerario.

Consigli Utili per l'Escursione

Durante le tue escursioni in montagna porta sempre con te uno zaino con dell’acqua (riempi sempre la borraccia prima di cominciare la camminata), vestiti più pesanti e una giacca a vento nel caso il tempo dovesse cambiare. Controlla il meteo prima dell’escursione e studia il percorso su una cartina.

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Prepararsi bene prima è indispensabile per fare l’escursione in sicurezza e minimizzare i rischi. Una breve check-list per non dimenticare nulla:

  • Controllate il meteo e le previsioni del tempo a partire da una settimana prima dell’escursione.
  • Sono indispensabili scarpe da trekking, bastoncini e abbigliamento adatto alle condizioni climatiche.
  • Non partite senza mappa dei sentieri e una bussola da escursionismo. La cartina è la Tabacco 06 Val di Fassa e Dolomiti fassane.
  • Ricordate che in questa zona il telefono non prende.
  • Valutate il vostro livello di preparazione e le vostre condizioni psicofisiche prima di partire: se non vi sentite in forma o non avete mai fatto escursioni lunghe e con molto dislivello, meglio farne una più semplice.

Escursione ad Anello da Mazzin

Per i più avventurosi, è possibile effettuare un anello maggiormente impegnativo che si sviluppa lungo due ulteriori emozionanti valli: la “selvaggia” Val d’Udai e la suggestiva Val de Dona, partendo dalla piccola località di Mazzin.

Salita per la Val d'Udai

Da Mazzin (TN), saliamo per la Val d’Udai attraverso il sentiero 580, arrivando così al piccolo altopiano di Camerloi. Da qui, mantenendo ancora il segnavia 580, seguiamo le indicazioni per il Passo de Dona e il Rifugio Antermoia, per raggiungere, di conseguenza, anche l’omonimo lago.

Discesa per la Val de Dona

Cominciamo, quindi, il percorso di discesa ritornando al bivio di Camerloi e proseguendo, di conseguenza, per la Val de Dona, attraverso il sentiero 577 che passa, inoltre, per l’omonimo rifugio.

L’inizio del sentiero che sale lungo la Val d’Udai inizia esattamente dal piccolo centro di Mazzin, che si trova esattamente tra le località di Pozza e Campitello di Fassa. Al primo bivio che incontriamo manteniamo, ovviamente, la facile sterrata, che ci permette di inoltrarci, ulteriormente, sulla caratteristica valle, continuando ad affrontare una pendenza ancora abbastanza moderata.

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Difficoltà del Percorso

La via più facile e diretta per il rifugio Antermoia e il lago Antermoia è salendo il passo Dona dalla val Duron, a Campitello di Fassa. È un percorso di trekking, un’escursione mediamente impegnativa perché in salita, ma non ci sono particolari difficoltà. Serve solo un po’ di allenamento!

La salita è veramente tosta: la pendenza non molla mai e la fatica si fa proprio sentire. Ma con diverse soste (necessarie anche per ammirare il superbo panorama), finalmente si perverrà al Passo delle Ciaregole (m.

A seconda del giro che si vuole fare, l’escursione al lago di Antermoia va dal livello escursionistico al difficile. In ogni caso, vista la lunghezza dei percorsi e il dislivello (sia in salita che in discesa) è necessario essere allenati, abituati a camminare in montagna e avere l’attrezzatura adeguata anche in termini di abbigliamento. Non è un’escursione adatta ai principianti.

Punti di Interesse Lungo il Percorso

Rifugio Micheluzzi

Basedi partenza: Rifugio Micheluzzi, 1850 m.

Passo di Dona

Punto più elevato: Passo di Dona, 2516 m. Da segnalare: Dal Passo di Dona splendido panorama.

Rifugio Antermoia

Rifugio Antermoia - mt. 2496 mt. . Il Rifugio Antermoia (m. 2497), cui perverremo a breve. Dotato di molte panche all’esterno e altrettante all’interno, è il luogo di ristoro ideale per concedersi una sana e vigorosa mangiata dopo tanta fatica. I piatti tipici abbondano e sono quanto di cui abbiamo bisogno, insieme ad una dissetante bevanda.

Lago di Antermoia

Adagiato tra le alte pareti dell’omonimo Catinaccio di Antermoia e della Croda del Lago, non può che suscitare meraviglia e stupore.

Servizi e Ospitalità

Il Rifugio Re Alberto offre servizi di pernottamento e mezza pensione con prezzi in linea alle altre strutture della zona (circa 70€/80€ la mezza pensione). E’ dotato di diverse camere da 2 a 6 posti letti e di qualche grossa camerata. Vi è purtroppo un solo bagno con doppio servizio e doccia calda a gettoni (3€ per 3 min).

Piccolo consiglio, evitate di fare la doccia negli orari pre cena in quanto dovrete fare diversi minuti di coda per poterla utilizzare. La sala da pranzo è davvero molto ben tenuta, con tavoli e decorazioni in legno tipiche delle strutture ricettive di montagna, e i gestori sono molto gentili e disponibili.

Nelle stanze non si può salire con gli scarponi, quindi bisogna portarsi delle ciabatte e un sacco a pelo/lenzuolo per la notte.

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