Escursione Termica nel Deserto del Sahara: Un Fenomeno Affascinante
Il deserto del Sahara, il deserto caldo più grande del mondo con i suoi 10 milioni di km², presenta un ambiente caratterizzato da condizioni climatiche di aridità e da un’alta escursione termica. Questo lo rende un luogo ostile, ma ricco di storia e di suggestioni mitiche, con cui l’uomo si rapporta ormai da millenni.
Cos'è l'Escursione Termica?
Da un punto di vista scientifico, con il termine escursione termica si intende quell’intervallo di gradi centigradi ottenuto sommando la temperatura media del giorno e quella della notte. Ad esempio, se durante il giorno ci sono 30 °C e di notte - 4 °C, l’escursione termica sarà pari a 34 °C.
Escursione Termica nel Deserto del Sahara
Nei deserti caldi, come il Sahara, si assiste a una notevole variazione della temperatura giornaliera (escursione termica giornaliera) che di giorno può superare facilmente 50 °C all’ombra. Le temperature diurne possono superare facilmente i 50 °C all’ombra. Di notte, la temperatura può scendere sotto lo zero.
Nei deserti caldi l’escursione termica è giornaliera: di giorno la temperatura arriva anche a 60 °C e di notte scende sotto lo zero. Mentre nei deserti freddi l’escursione termica è annua, ossia riguarda le stagioni, con estati torride e inverni gelidi.
Cause dell'Escursione Termica nel Deserto
Nelle zone desertiche l’escursione termica ha dei livelli molto alti. Le cause sono principalmente due:
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- Il cielo è sempre sereno.
- Nell’aria non c’è umidità.
Questo fa sì che il sole scaldi l’ambiente durante tutto il giorno, portando però a una veloce dispersione di calore nel corso della notte.
A caratterizzare questi fenomeni sono diversi elementi, come la latitudine, ma anche la presenza di una catena montuosa che potrebbe impedire l’accesso alla regione desertica di masse d’aria cariche di umidità.
Adattamenti di Flora e Fauna
La vita nei deserti non è assente, anche se condizionata dalle ridottissime disponibilità d'acqua e dalle temperature estreme. Tanto nei deserti caldi quanto nei deserti freddi le forme viventi diventano sempre più rare procedendo verso le zone più interne.
Gli animali dell'ambiente arido appartengono a tutti i principali gruppi zoologici. Tra i maggiori problemi di sopravvivenza da risolvere troviamo la necessità di sfuggire alla calura o al freddo intenso, di ridurre la perdita d'acqua, di trovare il cibo in un ambiente così avaro e di proteggersi dai predatori in un habitat che ha ben pochi rifugi.
Adattamenti Animali
- Per sfuggire al terribile caldo emanato dal suolo alcune formiche del deserto corrono 'in punta di piedi', con le zampe ad angolo retto rispetto al terreno.
- Per mantenersi lontani dalla superficie rovente, i serpenti usano nascondersi tra i rami più alti dei rari cespugli.
- La volpe del deserto, il piccolo fennec, ha sviluppato orecchie molto grandi (arrivano a 15 cm), in cui il sangue sotto la pelle irradia una gran quantità di calore.
- Nel deserto, caldo o freddo, il risparmio dell'acqua è un'altra legge di sopravvivenza. A tale scopo gli insetti hanno un rivestimento di chitina, i serpenti hanno le squame, e tutti gli animali depositano escrementi e urine molto concentrati.
- Le feci dei dromedari sono talmente secche che si usano direttamente come combustibile per il fuoco.
- Il geco nella coda, il cammello e il dromedario nella gobba accumulano invece grasso che consumano lentamente: dimagriscono perciò durante le traversate del deserto, producendo acqua che passa nel sangue impedendo la disidratazione.
Adattamenti Vegetali
Alle condizioni estreme dei deserti, caratterizzati da elevate differenze di temperatura tra il giorno e la notte (deserti caldi) o tra l'estate e l'inverno (deserti freddi), dalla poca acqua, dal suolo intriso di sale che non viene mai dilavato dalla pioggia, da venti e tempeste di sabbia, anche le piante rispondono con diversi e interessanti adattamenti.
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- Le foglie si riducono fino a diventare spine, come nelle Cactacee, o sono ricoperte di una fitta peluria che rallenta la traspirazione.
- Durante la stagione arida cadono foglie e rami.
- La fase vegetativa, quella in cui la pianta fiorisce e fruttifica, è breve e concentrata nel periodo delle piogge.
- Spesso le piante del deserto possiedono appositi tessuti di riserva in cui si conserva l'acqua assorbita durante la pioggia, per cui vengono chiamate piante succulente.
- Le radici, molto estese, vanno 'a caccia' d'acqua in profondità.
Alcune piante, come le Crassulacee, hanno trovato la strada giusta. Sono piante succulente che durante il giorno tengono ben chiusi i loro stomi in modo da non far uscire l'acqua, ma, non potendo entrare così nemmeno l'anidride carbonica, di notte li spalancano assorbendo dall'esterno questo gas che subito legano a un composto chiamato acido fosfoenolpiruvico contenuto nelle loro cellule.
Consigli per un'Escursione nel Deserto del Sahara
Se volete collezionare un ricordo adrenalinico, l’esperienza che vi consiglio è di trascorrere una notte in tenda nel deserto del Sahara, accedendo da uno dei due accessi principali, Merzouga e Mhamid, caratterizzati dalle maestose dune di sabbia alte anche 150 metri.
Il mio primo consiglio è quello di organizzare il vostro viaggio in Marocco durante i mesi tra ottobre a maggio, il periodo più indicato per trascorrere una notte nel deserto marocchino. Durante i mesi tra giugno e agosto, infatti, il caldo è molto torrido e molte attività diurne non sono praticabili.
- Portare in valigia indumenti caldi come un maglione di lana, una giacca a vento, dei pantaloni felpati, calzini e maglia termica.
- Indossare scarpe da trekking comode e robuste.
- Non dimenticare di portare con voi una crema solare e un balsamo per le labbra, una borraccia di acqua fresca e una buona custodia che protegga la macchina fotografica dalla sabbia.
Morfologia dei Deserti
I deserti presentano una morfologia varia, frutto dell’azione del vento con zone sabbiose, dominate da dune, che si alternano a quelle rocciose. Spesso è l'azione del vento a determinare i paesaggi, come accade nel Sahara dove, da zone denudate caratterizzate da forme rocciose (hamada) o ciottolose (serir), si passa a zone di accumulo sabbioso (erg) dominate dalle dune.
Le aree desertiche rappresentano il 30% della superficie terrestre: il 14% è formato dai deserti polari, mentre il 16% dai deserti caldi e freddi.
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Principali Deserti del Mondo
L’Antartide, con 14,2 milioni kmq è il deserto più grande del mondo, troviamo poi il Sahara, situato nel Nord Africa, che occupa 8,6 milioni di kmq. Seguono il Deserto Arabico, che occupa un territorio che tocca Yemen, Golfo Persico, Oman, Giordania e Iraq, con 2,3 milioni di kmq; e il deserto del Gobi con 1,3 milioni di kmq, fra Mongolia e Cina.
Tabella Riepilogativa dei Deserti Principali
Deserto | Area (km²) | Localizzazione |
---|---|---|
Antartide | 14,200,000 | Antartide |
Sahara | 8,600,000 | Nord Africa |
Deserto Arabico | 2,300,000 | Yemen, Golfo Persico, Oman, Giordania e Iraq |
Deserto del Gobi | 1,300,000 | Mongolia e Cina |
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