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Escursioni alla Cima Rosetta: Un'Avventura Indimenticabile nelle Pale di San Martino

Il gruppo delle Pale di San Martino colpisce per le sue guglie, torri, campanili, bastionate e per la sua policromia al mutar del sole e delle stagioni. Le vette sono disposte attorno all’enorme tavoliere roccioso dell’Altopiano che si estende per uno spazio di circa 50 chilometri quadrati ad un’altezza tra i 2500 ed i 2800 metri. Alcuni giorni trascorsi in Primiero ci hanno portati a scoprire dei bellissimi posti con lo spettacolo delle Pale di San Martino sullo sfondo.

Punto di Partenza e Percorso Classico

L’escursione parte da un parcheggio situato vicino un tornante lungo la strada che sale da San Martino di Castrozza al Passo Rolle, ovvero nelle vicinanze dell’entrata della stazione di risalita della cabinovia Col Verde a San Martino di Castrozza. Si parte nella zona alta di San Martino di Castrozza 1498 m dal parcheggio della seggiovia segnavia Sat 701. Si rimontano i larghi tracciati delle piste da sci, arrivando al bar Col Verde 1965m. Da qui si segue il sentiero 701 fino allo spallone erboso (del Col Verde) 2096 m. Con alcune curve sul costone sovrastante si arriva alla base delle rocce del Dente del Cimone, poi con un lungo traverso verso destra tra sfasciumi si passa per due canaloni nel Vallon di Sottocorona (piccoli tratti attrezzati agevolano la salita). Con un’ultima serie di tornanti si giunge al passo Rosetta 2572 m ed in breve al rifugio Rosetta 2581 m.

Al limitare del paese di San Martino di Castrozza, si trova la cabinovia di Colverde che ci porta a 1965 metri e poi con una comoda funivia si sale fino a 2.609. Una volta scesi dalla funivia inizia la passeggiata verso il rifugio, possibile anche con bambini dai 5 anni in poi con l’accorgimento di dotarli di scarponcini e portate sempre con voi uno spolverino perché può essere utile in caso di vento soprattutto a queste quote.

Salita alla Cima Rosetta

Prima di sostare al rifugio, si può far visita alla vicina cima della Rosetta (2743 m) che permette di essere raggiunta tramite un sentiero segnato da numerosi ometti senza particolare difficoltà. Dalla cima si può ammirare l’intero altopiano delle Pale di San Martino oltre ala vetta del vicino Cimon della Pala e Cima della Vezzana.

Percorso Alternativo: Il Sentiero dei Finanzieri

Un itinerario alternativo per raggiungere il Rifugio Rosetta è il Sentiero dei Finanzieri. Si può parcheggiare l'auto nella malga Fosse di Sopra (1936m), poco prima di raggiungere il Passo Rolle. Dopo una breve discesa, il sentiero sale gradualmente di quota, tagliando almeno 300 metri di dislivello della classica salita al Rifugio Rosetta. Il sentiero abbandona abbastanza presto il bosco in favore di mughi e ghiaia.

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Man mano che si sale, il panorama si fa più maestoso. Un altro po’ di bosco, una bella salita lungo il dosso delle Crode Rosse (2194 mslm), con i suoi squarci rossastri e stratificati. Incrociamo il bivio con il sentiero 706 (2280 mslm) e l’indicazione per la Ferrata Bolver Lugli e il Bivacco Fiamme Gialle, che si trova a ben 3005 mslm… impossibile non farci un pensierino! Oggi però proseguiamo (ora sul sentiero 712a) e in meno di mezz’ora siamo in vista del Bar Colverde sotto di noi. Non ci resta che accelerare il passo per seminare quante più persone possibile.

Discesa e Anello Escursionistico

Dopo la sosta al rifugio, per la discesa, ci si incammina dal rifugio su sentiero (segnavia SAt 702) fino al vicino Passo di Val di Roda. Da qui si scende con numerose serpentine nella rocciosa parte superiore della Val di Roda, per poi transitare sotto la cima omonima.

Per chi desidera fare un anello escursionistico, è possibile seguire il sentiero 707, caratterizzato da vari sali e scendi e qualche breve tratto un po’ esposto. Da quest’ultimo bivio, verso destra, intraprendiamo il sentiero 709, che ci conduce ad un ulteriore ed importante bivio, quello del Passo Pradidali Basso. Da questo punto cominciamo a scendere verso sud, sempre su segnavia 709, in direzione del Rifugio Pradidali: su codesto tratto, immerso in un affascinante “canyon” roccioso, prestiamo una certa attenzione presso qualche punto, poiché sono richieste l’aiuto delle braccia e piedi ben saldi per scendere senza spiacevoli sorprese.

Arrivati, quindi, al Rifugio Pradidali, lo aggiriamo e imbocchiamo, verso destra, il sentiero 715. All’incontro di un ulteriore e imminente bivio, svoltiamo ancora a destra e affrontiamo l’ultima salita prevista in questo trekking, in direzione del Passo di Ball. Conclusi, di conseguenza, i numerosissimi tornanti, prestiamo un occhio di riguardo sugli ultimi bivi presenti in questa uscita, dove dobbiamo proseguire per la forestale della Val di Roda, in direzione di San Martino di Castrozza - Cabinovia Col Verde, ignorando pertanto il Sentiero del Cacciatore.

Chi ha fatto solo il Sentiero dei Finanzieri, o che sia salito fino al Rosetta e abbia fatto l’anello, può scegliere di fare il ritorno per il Sentiero dei Cacciatori. Il suo imbocco si trova poco prima del Colverde, dove c’è il bivio tra 701 e 712a. Prendi in direzione del Bar Colverde (1965 mslm) e poi del Rifugio Malga Pala (1897 mslm). Da qui, segui il segnavia 725-21.

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Informazioni Utili

Dislivello: 600 metri fino al Rifugio.

Tempo: 2 ore e mezza per salire al Rifugio. Per l’anello ci vogliono 3 ore e mezza.

Difficoltà: Principalmente è la lunghezza, a farla da padrona. La durata lo rende un giro tipicamente estivo.

Acqua: Ci sono un paio di ruscelli lungo la prima parte del Sentiero dei Finanzieri e poi presso i Rifugi.

Tabella Riepilogativa Percorsi

Percorso Dislivello Tempo di percorrenza Difficoltà
Salita Classica (San Martino - Rifugio Rosetta) 600 metri 2.5 ore Media
Sentiero dei Finanzieri -300 metri rispetto alla salita classica Variabile Media
Anello Escursionistico (con discesa via Rifugio Pradidali) Variabile 3.5 ore Difficile (per la lunghezza)

Consigli Importanti

È inutile dire che San Martino di Castrozza e le Pale di San Martino hanno un fascino senza equali. L’altopiano delle Pale di San Martino è un altro mondo. Già che ci siamo: con le Pale non si scherza! Quando inizi ad allontanarti dai rifugi, ricordati che stai entrando in un ambiente massimamente inospitale. Bellissimo e affascinante quando c’è il sole, quanto incomprensibile e disorientante se c’è la nebbia. E pericoloso, perché perdersi in quel caso è davvero un attimo.

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ATTENZIONE: L’itinerario quì descritto è stato percorso personalmente. Il racconto, comprese le foto e la traccia GPS, descrive anche lo stato dei sentieri al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Chiunque volesse ripeterlo deve verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dei sentieri.

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