Escursioni a Macugnaga: Difficoltà e Percorsi
Macugnaga, incastonata ai piedi della maestosa parete est del Monte Rosa, offre una varietà di percorsi escursionistici adatti a tutti i livelli di preparazione. Che tu sia un escursionista esperto o un principiante, troverai sicuramente un sentiero che fa al caso tuo. La neve non abbonda ai piedi della parete Est del Monte Rosa e ad approfittarne sono gli escursionisti.
Celebrazioni Storiche e Iniziative CAI
Il Raggruppamento delle Sezioni CAI Est Monte Rosa organizza una giornata per celebrare i 150 anni della prima ascensione alla Punta Dufour, la cima più alta del massiccio. Tre escursioni di diversa difficoltà raggiungeranno la parete est del Monte Rosa per celebrare il 150esimo anniversario della prima ascensione della cima più alta del massiccio, la Punta Dufour, avvenuta il 22 luglio 1872.
Il Presidente della Sezione CAI di Macugnaga, Antonio Bovo, ha annunciato l'iniziativa durante l’Assemblea annuale. L'iniziativa è nata in seno al Consiglio della Sezione, da un'idea del Segretario Roberto Marone sviluppata e promossa dal Vicepresidente Flavio Violatto e, infine, accolta dall'attuale presidente generale del CAI Antonio Montani.
«Il 22 luglio del 1872 i britannici Charles Taylor e i fratelli William Martin e Richard Pendlebury, con la guida macugnaghese Giovanni Oberto, la guida svizzero-macugnaghese Ferdinand Imseng e la guida austriaca Gabriel Spechtenhauser, riuscirono nell’impresa, raggiungendo la Punta Dufour dalla parete di Macugnaga lungo il canalone che nel decennio successivo verrà intitolato a Damiano Marinelli, a ricordo della tragedia del 8 Agosto 1881», racconta Violatto.
Percorsi Consigliati
Ecco alcuni percorsi consigliati, adatti a diversi livelli di difficoltà:
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Val Quarazza: Escursione Facile al Lago delle Fate
È la gita più facile e proprio per questo più frequentata. Ci si mette in cammino dalla frazione di Isella, uno degli angoli più suggestivi di Macugnaga. Per l’andata vale la pena prendere il sentiero che parte dalla chiesetta frazionale e attraversa un’ampia prateria per prendere quota grazie a una mulattiera che si inerpica nel fitto di una faggeta. Appena oltre il bosco si raggiunge la frazione di Motta, quindi sempre seguendo le indicazioni si arriva in breve al Lago delle Fate. In questi giorni, causa lavori di dragaggio del fondo, il lago non mostra il suo volto più accattivante, ma il luogo è comunque piacevolissimo. Da qui si prosegue in falsopiano lungo la strada sterrata che si inoltra in Val Quarazza. Sono davvero tanti gli alberi abbattuti dal vento dei giorni scorsi, ma la via è sgombra e sicura. Si cammina fino alla località di Crocette, il luogo dove fino alla metà del secolo scorso veniva lavorato l’oro estratto dalle miniere delle vicinanze.
Alpe Sonobierg: Panorami Maestosi
Si parte invece dalla frazione di Staffa, sede del Municipio, per raggiungere l’Alpe Sonobierg, letteralmente Alpe del Sole. Si seguono dapprima i segnavia per l’Alpe Meccia, risalendo un sentiero nel bosco piuttosto ripido per circa un’ora. Attraversato un torrente (quasi in secca in questa stagione), si raggiungono dopo altri 10 minuti le baite della Meccia, posizionate su un prato da cui si gode una splendida visuale sia sulla Est del Monte Rosa che sulla Val Quarazza. Si continua in falsopiano per una decina di minuti fino a una antica frana che si risale su pietre ben stabili. Quindi si attraversa a sinistra e con un ultimo balzo si giunge all’Alpe Sonobierg (1 ora e 40 dalla partenza). Il panorama è ancora più maestoso e il sole che non manca mai consente soste confortevoli anche in gennaio. Qui inizia la comoda discesa, che porta prima alla stazione intermedia della funivia del Monte Moro, quindi all’Alpe Bill. Evitando di imboccare l’evidente strada sterrata, si rientra nel bosco camminando sulla mulattiera che torna in paese passando dal Rifugio Scarteboden, il luogo perfetto per un’ultima sosta panoramica e, qui, corroborante. Tempo di percorrenza: 3 ore, dislivello 550 metri.
Pecetto - Lago delle Locce: Escursione di Media Difficoltà
- Difficoltà: E/EE
- Lunghezza salita: 7,2 km
- Dislivello: 900 m
- Tempo salita: 3 h 30 min
Il percorso parte da Pecetto, segue il Sentiero Antonio Lenzi fino al Lago Secco, prosegue per l'Alpe Rosareccio e l'Alpe Crosa, raggiungendo infine il Rifugio Zamboni-Zappa e il Lago delle Locce.
Accompagnatori/info: Antonio Bovo 333 3147373 - Flavio Violatto 335 5991409 - Marcello Totolo 328 5433718
Strà Granda: Un Viaggio nella Storia
In questa terza porzione di Strà Granda è il Monte Rosa con la sua parete himalayana ad amplificare la già grande bellezza del percorso. Nel primo tratto, fino all’Alpe Bill, si cammina su una comoda mulattiera, all’interno di una bella abetaia, con costanti visioni panoramiche sul Monte Rosa. Raggiunta l’Alpe Bill, il sentiero si sovrappone in alcuni tratti con l’antica mulattiera walser che attraverso il Passo del Monte Moro portava alla Valle di Saas. Nel 1553 la Valle Anzasca viene visitata da Joachim de Annono, “homo da bene” e funzionario del governatore spagnolo di Milano, un uomo di potere che doveva verificare se gli abitanti della Valle Anzasca fossero in grado di pagare l’esosa tassa del Mensuale.
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La Strà Granda è percorribile ancora oggi, seguendo 400 anni dopo il cammino di Joachim de Annono. Sul selciato consunto è passata la storia della valle, non la Grande Storia, ma quella umile e nascosta di mulattieri che si recavano in Svizzera o di valligiani che scendevano al mercato di Vogogna a rifornirsi di granaglie. Lungo la strada carrabile che sale a Macugnaga, tra gli abitati di Vanzone e San Carlo, si osserva un corso d’acqua che scende lungo rocce color ruggine, chiamato appunto “Crotto Rosso”.
La storia della Valle Anzasca è indissolubilmente legata alle risorse minerarie: le miniere d’oro anzaschine (quella “dei Cani” di Vanzone e quelle di Macugnaga) furono sfruttate dal Medioevo fino al ‘900. La Strà Granda della Valle Anzasca permette dunque di conoscere la civiltà alpina sviluppatasi tra questi monti, per ammirare l’imponenza della parete est del Monte Rosa, tremila metri di roccia e ghiaccio, l’unica parete di dimensioni himalayane delle Alpi.
Eventi e Iniziative
Il CAI organizza numerose attività durante l'anno, tra cui:
- Inaugurazione del Bivacco all´ Alpe Schiena dei Blez, (1940 mt.) realizzato con la collaborazione della Associazione Cacciatori di Macugnaga, ristrutturando una vecchia baita, verrà inaugurato ed intitolato alla memoria di Mauro Borretti e Walter Schranz.
- Commemorazione dei Caduti del Monte Rosa con la posa dei lumini sul Ghiacciaio del Belvedere.
- In collaborazione con C.A.I. Borgomanero andremo a visitare i vigneti del Gattinara, in periodo di vendemmia.
- Incontro dell´amicizia fra le genti di Macugnaga, Alagna, Biella, Gressoney, Verrès, presso il Monte Moro di Macugnaga, evento organizzato in collaborazione con le Sezioni EMR.
Informazioni Utili
Come arrivare: Stazione Ferroviaria Internazionale FS di Domodossola (da Berna e da Milano).
Difficoltà: I percorsi variano da facili a mediamente difficili. È consigliabile consultare le guide locali e informarsi sulle condizioni dei sentieri prima di intraprendere un'escursione.
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Percorso | Difficoltà | Tempo di Percorrenza | Dislivello |
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Val Quarazza - Lago delle Fate | Facile | N/A | N/A |
Alpe Sonobierg | Media | 3 ore | 550 metri |
Pecetto - Lago delle Locce | E/EE | 3 h 30 min (salita) | 900 m |
Strà Granda | Media | N/A | N/A |
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