Escursioni al Rifugio San Pietro: Un'Oasi Panoramica sul Lago di Garda
Il Rifugio San Pietro, situato sulle pendici del Calino e non lontano dal Lago di Tenno, offre una vista incredibile sul Lago di Garda.
Come Arrivare al Rifugio San Pietro
Sebbene sia facilmente raggiungibile in auto, esiste anche un percorso ad anello molto suggestivo per arrivare al rifugio, che ti farà raggiungere la destinazione con il giusto appetito. Il rifugio è una delle mete predilette del Garda Trentino, perché è facilmente raggiungibile anche in macchina. Se avete intenzione di mangiare qui, ricordatevi di prenotare!
Percorso a Piedi da Canale di Tenno
Questo trekking porta a conoscere alcune delle meraviglie della zona di Tenno. Si parte da Canale di Tenno, borgo medioevale tra i più Belli d'Italia: qui, tra i vicoli e le vecchie case in pietra, il tempo sembra davvero essersi fermato.
Giunti a Ville del Monte si seguono le indicazioni per Canale di Tenno, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, dove si lascia l’auto. Si sale tra le case ed i vicoli in pietra verso la piazza, fino a trovare le indicazioni per il Sentiero SAT 406 (sulla destra). Il sentiero sale abbastanza ripido e porta in circa 40 minuti alla conca di Casa Bastiani. A questo punto si può sia svoltare a sinistra che continuare sul sentiero principale. In circa 20 minuti si raggiunge la destinazione.
Inoltrandosi nel bosco si risalgono le pendici del Calino, fino alla località Bastiani. Da qui, in pochi minuti si raggiunge il rifugio San Pietro, collocato su una terrazza naturale che regala un panorama spettacolare sull'Alto Garda.
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Ecco finalmente il portico d’ingresso del rifugio: un luogo ricco di storia, come testimonia l’antica chiesetta che domina il grande prato. Qui è possibile anche fermarsi per un picnic (ci sono alcuni tavoli con panche a disposizione di tutti).
Rientro al Lago di Tenno
Per il rientro si torna verso Casa Bastiani, dove si seguono le indicazioni per il Lago di Tenno, segnavia 406A. In circa un’oretta arriverete sulle sponde di questo laghetto dalle incredibili acque turchesi.
Per il rientro, il sentiero porta sulle rive del lago di Tenno, famoso per lo straordinario colore azzurro delle sue acque.
Percorso alternativo
Per chi non può o non vuole camminare molto, il rifugio si può raggiungere anche con una facilissima passeggiata nel bosco di 10 minuti (anche con passeggino). Si sale in auto per circa un quarto d’ora lungo la strada che da Ville del Monte passa per Canale e Calvola.
Il Panorama dal Rifugio
La terrazza è il punto forte, con una vista meravigliosa su tutto l’Alto Garda e su una buona fetta del Lago di Garda. Da quassù si possono vedere il Monte Stivo, il Monte Altissimo, il Monte Baldo, la Rocchetta.
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Cucina e Ospitalità
Nelle belle giornate vale la pena mangiare all’aperto, mentre all’interno un bel camino riscalda nelle giornate più fredde. La scelta è varia e spazia dal pesce, alla carne, ai salumi, ai piatti tipici della cucina trentina. Noi abbiamo provato gli strangolapreti, il coniglio alla cacciatora e il tortèl di patate. Tutto buono e in porzioni abbondanti. Servizio veloce, nonostante la grande affluenza.
Presenti nel menu anche l’immancabile carne salada e l’antipasto di lago con polenta, sarde in saor, trota e salmerino, tra i piatti locali più apprezzati del Garda Trentino. Da provare anche i dolci: per noi un’ottima crostata con farina di frutta secca e marmellata di mirtilli.
Gestito dal 2022 da Alessandro con la moglie Alessia ed i figli (gentilissimi e disponibili per qualsiasi informazione) da aprile a fine ottobre è aperto tutti i giorni (chiuso solo nei giorni di maltempo annunciato, tranne nei mesi estivi) dalle 10 alle 18, e per cena su prenotazione. svegliarsi al mattino con questa vista e questo silenzio non ha prezzo! Al piano superiore sono presenti delle deliziose stanze (alcune con letti a castello, altre matrimoniali) con bagno in comune (vista wow anche qui). In totale i posti letto sono 17. Su richiesta viene fornita anche la biancheria da letto.
Giro del Monte Calino dal Rifugio San Pietro
Il Giro del Monte Calino, con partenza dal suggestivo Rifugio San Pietro, è un’escursione immersa nella natura e nella storia. Situato in una posizione panoramica sopra Tenno, il rifugio è il punto ideale da cui iniziare il percorso. Dopo una ricca colazione che valorizza i prodotti locali con ricette trentine rivisitate in chiave moderna, si può partire verso la Sella di Calino.
Da qui il sentiero sale verso la località Vedesé, tra boschi rigogliosi e scorci spettacolari sul Lago di Garda, fino a raggiungere la vetta del Monte Calino, a 1.416 metri. Durante il percorso, a breve distanza dal rifugio, è possibile vedere i resti delle trincee austro-ungariche risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Queste strutture, immerse nel bosco, facevano parte del sistema difensivo che proteggeva la città di Riva del Garda nel fondovalle, offrendo uno spunto di riflessione sulla storia locale.
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Dalla cima, si gode di una vista mozzafiato, che spazia dalle Dolomiti al lago, prima di scendere verso la Baita Floriani e fare ritorno al Rifugio San Pietro. Qui, è possibile concedersi un pranzo genuino che esalta le tipicità trentine, con piatti a base di prodotti locali a km 0, preparati con cura. In alternativa, si può optare per un’escursione pomeridiana, tornando al rifugio per una merenda o una degustazione di vini.
Informazioni Utili
- Accesso: Da Ville del Monte, Canale di Tenno o a piedi tramite sentieri.
- Apertura: Da aprile a fine ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 18 (chiuso per maltempo, eccetto in estate), cena su prenotazione.
- Posti letto: 17 (stanze con bagno in comune).
- Contatti: Alessandro e Alessia (gestori).
Consigli per la Sicurezza
- Scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche.
- Documentati sulla zona da visitare e sulla fruibilità dei sentieri.
- Porta con te abbigliamento ed equipaggiamento adeguati, inclusi kit di pronto soccorso e snack.
- Informa qualcuno del tuo itinerario e orario previsto di rientro.
- Verifica le previsioni meteo e osserva costantemente le condizioni del tempo.
- Non uscire inutilmente dal sentiero e evita scorciatoie.
- In caso di dubbio, torna indietro.
Cosa Portare per un Trekking in Montagna
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
- boraccia (1L)
- snack (per esempio, frutta secca o cioccolato)
- kit di pronto soccorso
- giacca antiventouna
- maglia in pile
- maglietta e calze di ricambio (possibilmente chiusi in un sacchetto di plastica)
- indossate o almeno portate nello zaino un paio di pantaloni lunghi
- cappellino
- crema solare
- occhiali da sole
- guanti
- fischietto per farsi rintracciare in caso di emergenza
Indossate calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo.
Percorso Dettagliato da Gavazzo Nuova
Facile escursione, adatta anche al periodo invernale. Pochi metri a valle dell’abitato di Gavazzo Nuova, sulla statale del Ballino, a fianco dell’albergo La Rocchetta a m175 inizia a salire tra gli ulivi una mulattiera con segnavia N°401. Ora come sentiero per i terrazzamenti, ora per tratti asfaltati (chiusi al traffico) si sale, passando per un’edicola eretta per la peste del 1630 per poi infilarsi verso Ovest, nella Valle di Gòla. All’inizio sulla sinistra vi è la caratteristica fenditura nella roccia denominata “Bus de S.Lorenz”, dalla quale a seconda delle variazione stagionali, esce un soffio continuo di aria, fresca d’estate, calda d’inverno.
Dopo aver girato per guadagnar quota nell’angusta vallicola sormontata dalla rupe di Frapporta, si sbuca infine sulla statale, ai piedi del Castello di Tenno (m427 - ore 0.40). Attraversata la statale e l’abitato, facendo attenzione ai segnavia, si imbocca un’antica carrareccia selciata che porta all’antico, pittoresco borgo di Calvola (30 minuti). Dopo aver gradito la presenza della fontana, si passa salendo tra le antiche case medievali per risalire il versante sud del Dos de la Cròs, caratterizzato da alcuni lastroni calcarei levigati dai ghiacci.
Sbucati in 30 minuti sul parcheggio caratterizzato dalla presenza di una grande Croce, si risale la strada asfaltata fino ad un bivio: qui si prende a destra contornando il campo coltivato fino ai piedi della rupe su cui troneggia il Rifugio: si prende quindi a sinistra fino ad imboccare l’evidente sentierino che a zig zag risale l’erto crinale. Dopo un ultimo passaggio in cui si è aiutati da un corrimano, si sbuca infine sui prati antistanti il Rifugio S.Pietro (m976 - 30 minuti).
Dopo aver goduto del panorama e della cucina del “Bacon”, il gestore che dal 1982 anni cura il Rifugio, si riprende il sentiero N°401, aggirando l’antico romitorio, e passando per la casetta che la SAT di Riva donò al poeta dialettale Giacomo Floriani nel 1949 e battezzata “la me Baita”. Dopo aver aggirato per bosco di conifere un dosso, si giunge sulla cima del Monte Calino (m1069 - 30 minuti).
Ora l’itinerario inizia a scendere, sempre nel bosco, fino a giungere alla plaga prativa di Védesè (m960) dove a mezza strada tra le due case prende a girare a destra (est) e prende a scendere ripidamente fino alla località di Treni (m825 - 30 minuti) Piccola sosta, e poi breve, ultima salitina per arrivare alla Croce di Bondiga (885m - 15minuti). Si imbocca il sentiero N° 409 e si scende verso sud, fino a quota 400m. in 30 minuti: su una larga curva sinistrorsa prendiamo invece la via verso destra (ovest) che in falso piano e con altri 30 minuti ci riporta a Tenno. Riattraversato il borgo, si ritorna per il sentiero dell’andata.
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