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Ex Giocatori Stranieri della Lazio: Un Viaggio Attraverso le Nazionalità

Esattamente 40 anni fa, il 9 maggio 1980, il Consiglio federale approvava il ritorno degli stranieri in Serie A dopo quasi quindici anni di chiusura delle frontiere. Il fallimentare Mondiale del 1966 portò la Federazione a chiudere le frontiere della Serie A, in nome di una nuova rinascita del talento made in Italy.

I progressi, però, furono pochi e successivamente allo scandalo del Totonero i vertici decisero di fare marcia indietro: nella stagione 1980-81 consentirono, infatti, a tutti i club del campionato di acquistare un calciatore straniero.

In principio fu Arturo Chini Ludueña: l'attaccante argentino, classe 1904, era il terminale offensivo in quel Roma-Livorno (25 settembre 1927) che segna il debutto della Roma nel massimo campionato. Argentino come Pedro Manfredini, che ancora oggi risulta il bomber straniero più prolifico nella storia della Roma con 104 reti.

Argentino come Gabriel Omar Batistuta, che sbarca nel 2001 e contribuisce in maniera determinante alla conquista del tricolore. Solo il Brasile ha "vestito" più volte la maglia della Roma rispetto al Paese Albiceleste: quello tra il giallorosso e il verdeoro è un legame consolidato nel tempo; un legame che passa da Dino Da Costa a Paulo Roberto Falcao, da Toninho Cerezo a "Pluto" Aldair, che tra i non italiani è quello che vanta più presenze (436, quinto nella classifica all-time).

Senza dimenticare Cafu, Sormani, Jair, Juan e Amarildo. L'arrivo di Henrikh Mkhitaryan ha fatto registrare anche l'Armenia sullo speciale planisfero a tinte giallorosse, che ora conta cinquanta Paesi rappresentati. Poco prima di "Micki" è sbarcato Amadou Diawara, primo guineano; Chris Smalling è il secondo inglese dopo Ashley Cole, mentre Nikola Kalinic è il terzo croato (che fa seguito a Jedvaj e Coric).

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Pau Lopez va ad ampliare la colonia spagnola nella Capitale: un feeling che va al di là dei colori comuni, come testimoniano Peirò, Del Sol, Guardiola, Bojan e tutti gli altri. Il Paese europeo più rappresentato è però la Francia, che proprio di recente si è arricchita del sedicesimo elemento: Jordan Veretout. Il rapporto con l'Oltralpe inizia soltanto nel gennaio '96 con Vincent Candela, ma in questi ventitré anni vede passare per Roma Giuly e Menez, Mexes e Zebina, Yanga-Mbiwa e Digne, solo per citarne alcuni.

C'è anche chi - come Dzeko, Zukanovic, Vucinic, Tomic, Kolarov e altri - è nato sotto la bandiera di un Paese poi scomparso come la Jugoslavia. Degno di nota anche il contributo della Svezia: dai fratelli Nordahl a Olsen, in undici hanno vestito la nostra casacca. Insomma, un vero e proprio giro del mondo in 92 anni.

Milinkovic-Savic, dopo 8 stagioni alla Lazio, e Brozovic che giocherà con all’Al-Nassr giusto per citarne alcuni. Via anche Sabiri, dalla Fiorentina, e l’ex Lazio Luiz Felipe, di fatto il primo italiano in Saudi League. Ufficiale il trasferimento del 26enne difensore ex Lazio all'Al-Ittihad.

Il serbo, che lascia la Lazio dopo 8 stagioni, sarà compagno di squadra di Kalidou Koulibaly. *Aveva deciso Euro 2016 con il gol-vittoria del Portogallo contro la Francia padrona di casa.

Esempi di giocatori stranieri in altre squadre di Serie A nella stagione 1980-81:

  • MICHEL VAN DE KORPUT (Torino): Il primo colpo in assoluto fu il difensore olandese, acquistato dal Feyenoord.
  • LIAM BRADY (Juventus): La squadra bianconera, invece, si rafforzò con l'acquisto del centrocampista irlandese, proveniente dall'Arsenal.
  • PAULO ROBERTO FALCAO (Roma): Il colpo in prospettiva più importante fu registrato dalla società giallorossa. Il brasiliano arrivò dall'Internacional e il suo non fu un inizio in discesa.
  • HERBERT PROHASKA (Inter): La società nerazzurra, campione d'Italia in carica, provò a confermarsi regina del campionato con l'acquisto del trequartista austriaco, preso dall'Austria Vienna.
  • DANIEL RICARDO BERTONI (Fiorentina): I viola si rinforzarono con l'esterno offensivo, campione del mondo con l'Argentina nel 1978.
  • RUUD KROL (Napoli): La società azzurra, invece, preferì puntare sul difensore olandese, dotato di grande affidabilità e protagonista delle tre Coppe dei Campioni vinte dall'Ajax all'inizio degli anni '70.
  • JUARY (Avellino): Gli irpini presero l'attaccante verdeoro dai messicani del Leones Negros e in pochi mesi conquistò l'affetto di tutti.
  • ENEAS (Bologna): Anche i rossoblù puntarono a rinforzare il reparto d'attacco, con il giocatore brasiliano proveniente dal Portuguesa.
  • HERBERT NEUMANN (Udinese): Ma a portare Neumann in Italia fu proprio l'Udinese, acquistandolo dal Colonia dove aveva disputato stagioni di ottimo livello e vinto una volta la Bundesliga.
  • SERGIO FORTUNATO (Perugia): Un vero flop si rivelò anche l'acquisto dell'argentino, proveniente dall'Estudiantes.
  • LUIS SILVIO DANUELLO (Pistoiese): Disastrosa fu, infine, l'operazione che portò l'attaccante brasiliano in Italia.

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