Diario di Viaggio in Camper: Alla Scoperta della Sicilia
La Sicilia, terra ospitale, ricca di tradizioni, arte, storia, cultura, gastronomia, mare bellissimo e paesaggi sconfinati, è una meta ideale per un viaggio in camper. Questo diario di viaggio ripercorre un itinerario attraverso le meraviglie della Sicilia, offrendo consigli e suggerimenti per un'esperienza indimenticabile.
Preparazione al Viaggio
Organizzare il viaggio in anticipo è fondamentale per sfruttare al massimo ogni momento. Per il noleggio dell’auto ci siamo affidati a Europcar acquistando il pacchetto assicurativo più completo disponibile. Meglio non affidarsi a noleggiatori secondari che noleggiano a prezzi stracciati. Un accorgimento: la macchina va riconsegnata con il pieno ma siamo stati subito avvisati che in prossimità dell’aeroporto di Palermo non ci sono distributori.
Clima e Periodo Migliore
Il sole di Sicilia ed il clima mediterraneo hanno sicuramente un'influenza positiva sulle colture agricole ed orticole. Ci aspettavamo temperature miti, ma non fino a 20 gradi di giorno. Un clima piacevolissimo e ottimo per la visita: non potevamo chiedere di meglio. Eviterei senza dubbio l’estate. Qualche anno prima eravamo stati a Menfi, vicino ad Agrigento, in un villaggio turistico e abbiamo vissuto le torride giornate di agosto: le visite di giorno erano impossibili. Avevamo partecipato a sole due escursioni, organizzate in orari serali.
Itinerario Dettagliato
Palermo
Come dicevamo oggi è domenica e diverse persone del posto ci avevano detto che per visitare Palermo in pace sarebbe stato perfetto scegliere questa giornata, poichè molti palermitani lasciano la città per recarsi al mare. Parcheggiamo il camper c/o Green Car, che in realtà è un parcheggio custodito misto auto, ma con bagni e docce, carico/scarico e possibilità di corrente. Stacchiamo le bici dal camper e ci dirigiamo direttamente nel centro di Palermo, entrando da Porta Nuova. Finita la nostra visita che è durata circa un ora e mezza ci dirigiamo verso piazza Quattro Canti in cerca di cibo, che in Sicilia non si fa per niente fatica a reperire a tutte le ore del giorno e della notte. Giriamo in via Maqueda dove pranziamo con briosche al gelato e granita! Dopo questa pausa ristoratrice continuiamo a girare la città in bicicletta, arriviamo davanti a Teatro Massimo, poi percorrendo vicoli e vicoletti arriviamo al Foro Italico, a Villa Giulia e all'Orto Botanico. Addentrandoci nei vicoli del quartiere Albergheria rientriamo al camper.
L’area sosta camper a Palermo è in via Quinto dei Mille, è sicura ed in centro, a soli a 400 metri dalla Cattedrale Arabo Normanna e il Palazzo Reale. ✔ Palermo è bellissima ma piena zeppa di contraddizioni, ma questo probabilmente lo sappiamo già tutti. Lungo corso Catalafimi abbiamo trovato diverse montagne di rifuiti anche nei pressi di Porta Nuova e la città non brilla di certo per pulizia e ordine. La zona del Foro Italico è molto bella perchè da direttamente sul mare con una bella passeggiata, ma anche qui abbiamo notato come non sia stata valorizzata per niente.
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Prima di acquistare il tour, avevo fatto una richiesta al nostro accompagnatore: visitare la CHIESA DEL GESU’. La facciata quasi anonima nasconde al suo interno una chiesa riccamente decorata da una miriade di intarsi marmorei bianchi. Risaliamo per poco sulla nostra ape che ci lascia a passeggiare per PIAZZA BELLINI, con la chiesa “LA MARTORANA” e la CHIESA DI SAN CATALDO. Ancora una manciata di passi e ci troviamo ai QUATTRO CANTI, il cuore della città vecchia, dove si incrociano le principali vie della città. Risaliamo a bordo del nostro mezzo di trasporto e ci dirigiamo vero la CHIESA DI SAN DOMENICO, purtroppo chiusa. Se Ballarò ci aveva lasciato di stucco, a VUCCIRIA siamo rimasti davvero senza parole. Il mercato è più piccolo del precedente ma, se possibile, ancora più caotico.
Duomo di Monreale
Il Duomo di Monreale e la Cappella Palatina di Palermo fanno a gara per contendersi lo status di più bella chiesa con mosaici bizantini: io le ho viste entrambe e per me è stato impossibile incoronare una vincitrice. Siamo arrivati a Monreale intorno alle 11 e abbiamo parcheggiato lungo la strada panoramica che raggiunge il centro del paese. Anche solo il panorama che si gode da qui vale il viaggio. A pagamento, invece, la visita del Chiostro, delle terrazze e del Museo Diocesano. Cosa dire del Duomo di Monreale? Sontuoso. Non aggiungo altro.
Cappella Palatina
Prima delle 12 abbiamo parcheggiato l’auto lungo la strada retrostante la Cattedrale, in pienissimo centro. La visita comincia al primo piano, con la magnificenza della Cappella Palatina. Sono rimasta sbalordita dall’unicità del soffitto ligneo intarsiato a muqarnas, dei cassettoni che sembrano quasi a nido d'ape con note arabeggianti. Straordinario veramente. Abbiamo proseguito la visita salendo ancora di un piano, verso gli appartamenti del Palazzo dei Normanni.
Taormina
Troviamo posto al Parking Sant’Antonio, che offre il servizio navetta. Il gestore, gentilissimo, ci scarrozza avanti e indietro tra il centro e la spiaggia tutti e dodici, (sì, perché in quel momento eravamo con altri due equipaggi). Il mare di Taormina è davvero superlativo, l’acqua fantastica e le spiagge veramente glamour. L’area di sosta è piccolina, per cui è preferibile prenotare per non esser costretti a saltare la visita del paese, perché da quelle parti non si trova spazio per parcheggiare il camper neanche a pagarlo oro, proprio come in Liguria.
A Taormina, salendo verso porta Catania, a destra dopo la galleria c’è un’area sosta camper.
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Scala dei Turchi
Parking scala dei turchi, area sosta promiscua camper e auto con possibilità di carico/scarico, elettricità e docce calde a pagamento. Dauna scalinata si accede direttamente al mare e sulla destra si trova subito la famosa Scala dei Turchi. A Porto Empedocle, in Contrada Piccola Via Nereo Viale Mediterraneo SP 68, Punta Piccola Park - Scala dei Turchi, lungomare con accesso diretto all’arenile. A pagamento: € 25.00/dì. Statale 115, al km 178,700 direzione Zona Lidi di Porto Empedocle, SP 68 circa 1 km direzione Realmonte, contrada Punta Piccola. Nelle vicinanze scavi archeologici della Villa Romana e Scala dei Turchi. In alternativa in Via Agatocle, presso parcheggio recintato delle Terme, parcheggio gratuito, recintato, incustodito.
È uno scenario unico: un’alta scogliera a gradoni bianchissima che abbraccia il mare cristallino. Era il primo giorno dell’anno e se avessimo avuto il costumo avremmo anche azzardato un bagno, data la temperatura piacevole dell’aria e dell’acqua. Serve un biglietto per visitare la Scala dei Turchi? Questa è una bella domanda. In realtà, l’acquisto può avvenire solo la mattina del giorno stesso in cui si decide di andare a visitare (in caso di maltempo, ad esempio, non ci si può accedere). Avvicinandoci sempre di più, abbiamo però capito che la gente transitava attraverso un enorme buco nella recinzione.
Selinunte
Nonostante sia stato il terzo sito archeologico da noi visitato, Selinunte è stata capace di regalarci nuove emozioni. Sarà per la sua vastità, sarà per la sua vicinanza al mare, sarà per il tour in trenino, sarà.. Per visitare il sito archeologico ci serviamo di una golf Car che ci conduce inizialmente al tempio dedicato ad Era, parzialmente ricostruito negli anni 60. Accanto ad esso, il tempio di Atena, il più antico rinvenuto sulla collina orientale. Essendo il sito archeologico davvero molto esteso, vi consiglio di servirvi della navetta ( a pagamento) messa a disposizione dal sito stesso. A maggior ragione se con voi ci sono dei bambini.
Il Parco Archeologico di Selinunte è uno dei più grandi del mediterraneo. ✔ Portarsi tanta acqua fresca se si visita da Giugno a Settembre.
Erice
Abbiamo avuto la possibilità di visitare questa cittadina che ci ha piacevolmente sorpresi, tanto da considerarla e suggerirla come un ottimo punto di partenza se si volesse optare per un pernottamento fisso da cui spostarsi giornalmente e ritornare nella costa nord-occidentale. Raggiungere Erice è stata una vera impresa: la salita è impervia, ma non ci siamo di certo arresi e con il nostro amico camper siamo giunti fino alla vetta.Attenzione: se arrivate da Trapani la prima strada indicata non è accessibile ai camper più lunghi di 5 metri, perciò dovrete scegliere di salire dall’altro versante, quello di San Vito Lo Capo.
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Conoscevo Erice per essere famosa per il suo pazzesco panorama su Trapani da un lato e sul Monte Cofano dall’altro. Percorrendo i molti tornanti che separano il capoluogo dal paese, pian piano ci siamo trovati avvolti dalle nuvole. Abbiamo lasciato l’auto al Parcheggio di Porta Trapani, quasi deserto. Qui c’è un punto informazioni dove si può acquistare la ERICE CARD, al prezzo di Euro 15 per gli adulti, bambini gratis. Viene consegnato anche un comodo opuscolo con una breve spiegazione di ogni punto turistico. L’abbiamo acquistata e abbiamo capito che le cose da vedere all’interno di questo borgo medievale erano davvero molte. Iniziamo subito dal REAL DUOMO e dalla TORRE DI RE FEDERICO.
Tra tutte le meraviglie contenute all’intero del Duomo, quello che mi ha colpito di più è stato il soffitto con le sue volte sapientemente decorate, mai viste prima: hai presente una trapunta arricchita da pizzi e merletti? Ecco, questa è la sensazione che ho avuto entrando, di essere avvolta non da un tetto in pietra ma da un morbido tessuto candido sopra le nostre teste. Siamo poi saliti sulla Torre di Re Federico, scalando 108 gradini. Non potevamo immaginare quante chiese potesse ospitare un paesino così piccolo. Ci siamo diretti poi verso la TORRETTA PEPOLI e il CASTELLO DI VENERE, famosi soprattutto per il panorama a 360 gradi che purtroppo noi ci siamo persi perché ormai la nebbia aveva inghiottito quasi tutto. Passeggiando, siamo arrivati al MUSEO CORDICI dove sono custoditi reperti storici antichi e opere d’arte provenienti da Erice e dintorni.
San Vito Lo Capo
Lasciato Scopello, ci dirigiamo verso San Vito Lo Capo, percorriamo la strada che passa da Macari, una porzione selvaggia dove c'è solo mare e natura, proprio come piace a noi. Il campeggio è molto grande ma tutto sommato abbastanza tranquillo, scegliamo una piazzola verso la rete di cinta nei pressi della piscina. Ci fermiamo per bere qualcosa e cercare un ghiacciolo. Ma attenzione! In Sicilia puoi trovare con estrema faciltà granite, gelato di ogni tipo, ma giustamente pochi gelati confenzionati e molto raramente, ma SIlvia avrebbe voluto un ghiacciolo. N.B. le biciclette le avevamo lasciate legate nella zona dei giochi per i bambini. Quando siamo tornati per prenderle non siamo più riusciti a togliere il luchetto che non si apriva più ( era un lucchetto a combinazione e probabilmente con la salsedine si era rovinato!).
Nel pomeriggio ci siamo recati in spiaggia in biciletta. La spiaggia è abbastanza ampia e di sabbia con un mare molto bello. Il faro è situato sulla punta di Capo San Vito da circa 1,5 km a nord di San Vito Lo Capo. Usciti dal campeggio decidiamo di ritentare una sosta a Macari, questa volta ci fermiamo in un punto ricco di piccole spiaggette. Le spiaggette sono ideali per un unico nucleo familiare e sono un piccolo paradiso. Sporting club village, contrada Bocca Arena, Camping Village attrezzato con carico/scarico ed elettricità. Piscine ed animazione, docce calde incluse e minimarket. Camping Village El Bahira, campeggio con piscine e animazione. In via del Faro, parcheggio sia lungo la strada attaccata al porto che a sinistra in fondo ad una salita. Solo sosta, 7 €/giorno oppure 1 €/h, gratis dalle 19 alle 8. Si può pagare direttamente agli ausiliari del traffico (passano 5-6 volte al giorno), rilasciano ricevuta con orario di fine parcheggio.
Marzamemi
Poi ci spostiamo alla volta di Marzamemi, dove a pochi passi dal mare potete trovare aree di sosta, parcheggi dedicati ai camper (ma in pieno sole) oppure campeggi con tutti i servizi a prezzi assolutamente accessibili e onesti. Marzamemi è un piccolo borgo da visitare soprattutto alla sera; al mattino, invece, è impossibile non mangiare una granita con brioches nel centro del paese, davanti al mare.
Arriviamo a Marzamemi con gli ultimi scampoli di luce; di solito sostiamo da Scirè in Viale Sebastiano Fortuna, un prato immenso alle porte del paese, ma fuori stagione si trova posto anche alla Diga. E’ sabato sera ma il maltempo che sta vessando la costa ha scoraggiato i più e la piazza è quasi deserta. C’è il tempo di fare giusto due passi prima di sedersi in un ristorantino tutto per noi…nel vero senso della parola perché siamo inaspettatamente gli unici clienti della serata. Ci coccolano con un crudo di gamberi rossi e uno spaghetto all’orata; ci alziamo che non sono ancora le 22.
Decidiamo di lasciare il camping Capo Passero per andare in un’area di sosta che abbiamo visto il giorno prima poco prima di entrare a Marzameni, l’area di sosta club Dragomar N 36.727410, E 15.120990, molto spartana con poca ombra ma molto tranquilla, la divide dal mare una piccola strada, docce libere spartane con una semplice tenda, lavandini per lavare stoviglie, wc, area carico scarico, e a 1.5 km dal borgo di Marzameni, con un unico difetto, l’allacciamento alla corrente è a pagamento ma danno talmente pochi ampere di corrente che non si riesce nemmeno a fare un caffè con la macchinetta Nespresso. Marzamemi è un piccolo borgo marinaro della provincia di Siracusa. Sorge e si sviluppa interamente sul mare. La sua nascita risale intorno all’anno mille, quando gli Arabi costruirono qui la Tonnara che per molti secoli fu la principale dell’intera Sicilia Orientale.
Riserva dello Zingaro
Ci informiamo per effettuare la visita il giorno dopo alla Riserva dello Zingaro, ma ci dicono che causa mare mosso, vento e pericolo incendi non sarà possibile l'indomani recarsi in questo luogo paradisiaco. È l’ultimo giorno in terra siciliana e il volo era previsto per le 22.30. Ci siamo svegliati con la stessa nebbia della sera precedente, purtroppo. La prima tappa della giornata è stata la spettacolare spiaggia di MACARI.
Se intraprendi questo percorso d’estate, considera che c’è pochissima ombra e che il caldo sarà molto intenso. Portati molta acqua ma sicuramente avrai il privilegio di poter fermarti a fare il bagno tutte le volte che vuoi. È un sentiero, quindi parti con scarpe da trekking o scarponcini, con molta acqua e cibo. A mio parare il punto più affascinante di tutto il trekking nella Riserva dello Zingaro è la GROTTA PREISTORICA DELL’UZZO. Qui sembra davvero di essere in un luogo incontaminato rimasto fermo nel tempo. Si arriva qui in una quarantina di minuti: se hai poco tempo a disposizione e sai che non riuscirai a percorrere l’intero sentiero a/r, ti consiglio di entrare dall’ingresso nord e di arrivare almeno fino a questo punto.
Una volta arrivati qui, abbiamo preso una decisione: io ho proseguito fino all’ingresso sud di Scopello a piedi, Michele e Sara sono tornati all’auto e sono venuti a prendermi alla fine del trekking. Il sentiero principale richiede almeno un paio d’ore di cammino ma, con le soste per foto e picnic, il tempo si allunga. Avevamo ancora qualche ora di tempo e ci siamo fermati in altri due punti della costa per fare gli ultimi saluti al mare. Purtroppo, essendo fuori stagione, era quasi tutto chiuso.
Altre destinazioni
- Cefalù: Per la sosta a Cefalù scegliamo il Camping Sanfilippo, sicuramente uno dei più campeggi di tutta la Sicilia. La spiaggia è composta da una prima parte di scogli e una seconda parte di sabbia e sassi. Dopo pranzo e dopo una meritata siesta, decidiamo di recarci a visitare Cefalù nel tardo pomeriggio. Andiamo con le nostre biciclette dopo esserci informati direttamente alla reception del camping se fosse fattibile ( loro noleggiano eventualmente anche degli scooter, ma noi siamo in tre con una bimba di 4 anni!). La strada da percorrere è la ss113 per cui va prestata attenzione, è un continuo sali scendi per 2 km per cui dovete essere un minimo sportivi.
- Riserva Naturale della Foce del Fiume Belice: Siamo arrivati poi alla RISERVA NATURALE DELLA FOCE DEL FIUME BELICE.
- Trapani: Lo sai che dalla periferia di Trapani è possibile raggiungere Erice con la funivia? Trapani richiede meno di una giornata per la visita.
Aspetti Negativi e Consigli
Come leggerai anche nel paragrafo “Aspetti negativi”, non mi è sempre stato facile trovare le informazioni sui luoghi turistici. Dubbio che mi è rimasto anche durante la fila alla biglietteria. Come racconterò anche nel paragrafo “Aspetti negativi”, non è sempre stato facile trovare le informazioni di visita.
Gastronomia Siciliana
Il clima mediterraneo ha un'influenza positiva sulle colture agricole ed orticole. La gastronomia siciliana è ricca e variegata. Per gli antipasti: gli arancini di riso, pomodori secchi ecc; per i primi piatti, pasta alla Norma (con melanzane), pasta con le sarde (le sarde sono un tipico pesce azzurro della zona, piatto stagionale che si può gustare da marzo a settembre, quando sono disponibili le sarde fresche ed il finocchio selvatico), pasta con le acciughe e la mollica; per i secondi piatti: tonno alla siciliana, pesce spada a'sammurigghu, sarde a beccafico, stoccafisso a' ghiotta, coniglio alla siciliana, polpettine alla siciliana, sanceli fritto (sanguinacci fritti) ecc; il formaggio Ragusano DOP di razza modicana (Presidio Slow Food), definito il lingotto degli Iblei, ha crosta dura, sottile, liscia, è di colore giallo dorato.
Per le verdure: carciofi, zucchine, peperoni e melanzane (ottima la caponata con melanzane) cucinati in varie maniere. L'asino ragusano (Presidio Slow Food) che viene utilizzato per il suo latte simile a quello umano. A fine pasto viene spesso servito il Rosolio, un liquore molto diffuso nell'Italia meridionale.
Tabella Riepilogativa Aree Sosta Camper
Città | Area Sosta | Indirizzo | Costo (circa) | Servizi |
---|---|---|---|---|
Palermo | Area Sosta Camper | Via Quinto dei Mille | N/A | Sicura, in centro, vicino alla Cattedrale e Palazzo Reale |
Taormina | Area Sosta Camper | Salendo verso Porta Catania, a destra dopo la galleria | N/A | N/A |
Porto Empedocle (Scala dei Turchi) | Punta Piccola Park | Contrada Piccola Via Nereo Viale Mediterraneo SP 68 | € 25.00/dì | Lungomare, accesso diretto all’arenile |
Porto Empedocle (Scala dei Turchi) | Parcheggio Terme | Via Agatocle | Gratuito | Recintato, incustodito |