La Storia di Gardaland: Dagli Inizi con Febo Conti al Successo Mondiale
Il 19 luglio 1975 si inaugura il Parco Gardaland. All’inizio a Gardaland c’erano solo piccole attrazioni con giovani artisti che si esibivano in un unico orario giornaliero, ma nel corso degli anni Gardaland, il primo parco divertimenti sorto in Italia, è salito ai vertici europei e mondiali della sua categoria.
I Primi Anni e l'Inaugurazione
A restituire la misura degli inizi in sordina di Gardaland, però, è la data di quella prima pubblicazione: venerdì 23 giugno 1978. Cioè quasi tre anni dopo l’inaugurazione del parco, che avvenne il 19 luglio 1975, ovviamente un sabato. E furono tre anni di sudore, lacrime e sangue per l’imprenditore veronese Livio Furini e gli altri (pochi, un pugno di amici) fondatori di Gardaland.
Tra questi, uno storico documentario presentato da Febo Conti che illustra il parco pochi giorni dopo la sua inaugurazione. Parksmania.it pubblica sul proprio canale di YouTube un filmato/documentario risalente al 1975, anno dell’inaugurazione di Gardaland. Il filmato proviene dall’archivio di Giorgio Tauber, direttore del parco dal 1975 al 1995.
Come quella che colloca il presentatore radiotelevisivo Febo Conti tra i fondatori del parco, mentre «è stato invece direttore artistico per due stagioni, dal '77 al '78», precisa Tauber.
«La mente di Gardaland fu invece l'artista-imprenditore Livio Furini, che nei primi anni Settanta visitò Disneyland a Los Angeles tornando con l'idea di fare qualcosa di simile anche sulle rive del Garda.
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L'Evoluzione del Parco
Nel corso degli anni, vengono inaugurate attrazioni come «Colorado Boat» e «Magic Mountain» che riscuotono immediato successo di pubblico e nel 1987 si inaugura «La Valle dei Re», la prima grande attrazione tematica del Parco (che subirà un restyling tecnologico nel 2009 diventando «Ramses: il Risveglio», un’attrazione interattiva tecnicamente definita «shooting ride») e viene realizzata l’imponente «Piazza Souk».
Nel 1988 viene aggiunta la «Giostra Cavalli» a due piani e nel 1992 viene presentata al pubblico l’attrazione «I Corsari», l’opera più imponente e costosa mai realizzata fino a quel momento e collocata in un’area tematica stile Villaggio Inglese. Nel 1997 Gardaland inaugura il Palablu, una struttura all’avanguardia per l’epoca, progettato per offrire ai visitatori diversi approcci con il mondo dei delfini.
Nel 1998 arrivano tre nuove attrazioni. Blue Tornado, per vivere come un Top Gun tutte le emozioni di una missione aerea; Space Vertigo, il brivido di un’invasione aliena su una base spaziale e Jungle Rapids, un divertente rafting su un fiume in piena, in mezzo alla lussureggiante natura della giungla.
Nel 2001 si inaugura Fantasy Kingdom, un’area di 12.000 metri quadri dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni, ancora oggi fiore all’occhiello per il mondo dei piccoli. Due anni più tardi, nel 2003, viene realizzata Fuga da Atlantide, una delle più imponenti attrazioni di Gardaland.
Spettacolare è anche il nuovo Gardaland Theatre inaugurato nel 2006, un magnifico teatro in stile Decò - il più grande del Veneto - capace di ospitare fino a 1.300 spettatori. Nel 2008 Gardaland propone al suo pubblico «Mammut», un family rollercoaster ispirato all’ambiente glaciale artico e inaugura anche Gardaland Sea life Aquarium, attualmente uno dei 49 Sea life al mondo e il primo in Italia.
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«Raptor: un volo da brivido», le montagne russe alate di Gardaland, le uniche e più estreme in Italia, aprono la stagione 2011. L’investimento complessivo, pari a 20 milioni di euro, è il maggiore mai realizzato in Italia in un Parco Divertimenti.
Per la stagione 2015 Gardaland presenta Oblivion - The Black Hole, le nuove montagne russe a caduta in picchiata verticale! Il primo Dive Coaster in Italia e il più lungo d’Europa: con i suoi 42,5 metri di altezza, 87 gradi di inclinazione e una velocità di 100 km/h, promette un’avventura davvero mozzafiato e senza eguali.
Febo Conti: Un Protagonista Chiave
Classico presentatore TV, che oggi ricordiamo come gardesano d’adozione ad un lampo dalla sua scomparsa. Il motivo sta nella capacità divulgativa di quel mitico programma. Che nelle sue corde giocose ed incalzanti, indicava la strada sincera ed essenziale verso l’apprendimento di massa.
Lui che aveva lavorato inizialmente alla radio. Grazie a quella voce suadente e quasi melodica. Associata ad una mimica intrigante, che ne fece addirittura attore/mimo nei panni del buffo personaggio di Ridolini.
Perché i campi in cui spaziò la verve geniale di Febo Conti furono veramente tanti. Dalla recitazione in senso teatrale esteso e competente, alla conduzione di programmi radiofonici e televisivi. Ed ancora alla comunicazione vera e propria.
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Fu infatti tra gli speaker del Gazzettino Padano. Ed ancora fra i primi ad inserirsi, come direttore, dentro un parco di divertimento. Quella Gardaland di cui subito colse la magica attraente poesia del grandioso gioco collettivo.
Calibrando nuove diversificate esperienze, come quella appunto riferita a Gardaland che si avvalse, con indubbia sagacia manageriale, della sua esperienza. Della quale Febo Conti disponeva in abbondanza. Come di intuito nello scoprire nuovi talenti.
Gardaland Oggi
Oggi Gardaland è colossale: estensione di 445 mila m², primissimi posti nella classifica mondiale di parchi divertimenti per fatturato, quasi 3 milioni di visitatori nel 2019. Pure Gardaland svoltò per sempre, diventando meta imperdibile almeno una volta nella vita.
Parallelamente all’accumularsi di attrazioni le più svariate (coaster vertiginosi, percorsi acquatici, tenebrosi tunnel, cinema «dinamico», avventure interattive a base di mummie o creature del bosco), dagli anni Ottanta in poi Gardaland ha incarnato la voglia di divertirsi del Paese.
Quel rapporto del Censis diceva molto di più. E benché si trattasse di una fotografia di ormai 32 anni fa, sembrava cogliere un che di perenne del carattere nazionale: «Il cittadino medio si indigna quando s’imbatte in un traffico automobilistico caotico, soffre di un’atmosfera inquinata, si trova a dover utilizzare mezzi di trasporto pubblici inadeguati, subisce lo stato di cattiva manutenzione delle strade. Ma forse, proprio per l’irritazione che ne nasce, non riesce ad avvertire che lui stesso è portatore di una quota di responsabilità rispetto a tale situazione».
In una parentesi, ha scritto il compianto Giampaolo Fabris, «che si coniuga con lo svago, il gioco, l’avventura, il brivido a buon mercato, la meraviglia».
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