Albergo Atene Riccione

 

Francesco De Gregori: Il Significato Profondo di "Compagni di Viaggio"

Cantautore nato e cresciuto fra i libri di famiglia, Francesco De Gregori (Roma, 4 aprile 1951) ha sviluppato una sensibilità tutta sua a tanti temi cari alla letteratura: la critica sociale, lo studio dei sentimenti, la riflessione sull’arte. Nato a Roma il 4 aprile 1951, Francesco De Gregori è un cantautore capace di sortire nelle sue canzoni un effetto singolare: descrive drammi evocando scene e metafore innegabilmente forti, eppure non permette mai alla commozione di chi ascolta di superare una certa soglia.

Ed è proprio in questa perenne altalena fra il sollievo e l’immondo, per parafrasare Eugenio Montale, che durante la sua lunga carriera De Gregori ha accostato le esperienze più intime alle riflessioni più universali.

Attraversa i temi più cari alla letteratura del suo tempo per soffermarsi a parlare spesso di musica, di poesia, di arte in generale: così impariamo che vanno a due a due, i poeti, traversando le nostre stagioni - e che passano poeti brutti e poeti buoni, e che quando fra i buoni poeti ne trovi uno vero è come partire lontano, come viaggiare davvero.

Così intuiamo che, nonostante la loro valigia, gli attori vengono per niente, perché per niente si va. Sono trampolini di lancio per creare una relazione sempre più intima con chi ascolta, punti di partenza per finire a parlare come si deve dell’amore - o meglio, di vera e propria cardiologia, della quale non c’è niente da capire dopo aver detto sottovoce Buonanotte, fiorellino -, o magari della maniera in cui ogni sentimento permea di sé i rapporti umani: c’è quello tra genitori e figli di Tutto più chiaro, quello straziante di Rimmel o di Pezzi di vetro, quello opaco di Caldo e scuro o di Alice, e perfino quello sublimato di Atlantide o di Compagni di viaggio.

Compagni di Viaggio: Un'Analisi

"Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai, potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai."

Leggi anche: Guida all'acquisto di borse comode da viaggio

La frase è tratta dalla canzone 'Compagni di viaggio', pubblicata per la prima volta nell'album 'Prendere e lasciare' del 1996. La canzone evoca immagini di separazione e cambiamento, ma anche di legami che persistono nonostante le distanze.

Compagni di viaggio di Francesco De Gregori, significato della canzone, 1 interpretazione. Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità e avevano toccato il fondo della loro storia. Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai". Si domandò con chi fosse e pensò: "E' acqua passata" E smise di cercare risposte.

E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse, si alzò per aprire le imposte, ma fuori la notte sembrava appena iniziata.

Lei disse misteriosamente: «Sarà sempre tardi per me quando ritornerai.» E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse, si alzò per aprire le imposte, ma fuori la notte sembrava appena iniziata.

Un modo di entrare ancora di più nel suo mondo, nelle sue storie, nei suoi pensieri. Anche di comprendere meglio il senso di tante sue creazioni, da quelle più famose ad altre meno note. Se un senso c’è e se si vuol dare, perché dietro l’angolo troviamo sempre Niente Da Capire, a togliere motivazioni a qualsiasi domanda.

Leggi anche: "I Viaggi di Gulliver": Analisi del romanzo

I brani di Francesco De Gregori continuano a non stancarci mai. Le sue canzoni d’amore sembrano poesie o narrazioni esistenziali per le metafore e le allegorie che vi aleggiano, così leggere da trasportarci in un universo lontano, fatto di immagini bellissime ed eteree.

Leggi anche: Esplorare il Messico: cosa sapere

TAG: #Viaggio #Viaggi

Più utile per te: