Alla scoperta di Alejandra Alfaro Alfieri: Poesia, Arte e Ispirazione
Sono a Firenze in un tiepido pomeriggio di sole di settembre per incontrare la poetessa, scrittrice e disegnatrice argentina Alejandra Alfaro Alfieri. Alejandra nasce a Buenos Aires nel 1989, si trasferisce con la famiglia a Lima all’età di cinque anni dove vive fino al 2011 e oggi vive a Roma.
Un Caffè Letterario come Punto d'Incontro
La scelta della location non è stata casuale. Il Caffè “Giubbe Rosse” nella centralissima Piazza della Repubblica è stato uno dei principali ritrovi letterari ed artistici fiorentini del primo novecento. Dal futurismo all’ermetismo fino alle neo avanguardie alle “Giubbe Rosse” sono passati i principali riferimenti culturali italiani, tra cui i premi nobel Montale e Quasimodo.
In tutta rilassatezza davanti a un buon caffè vorrei far conoscere ai nostri lettori Alejandra.
L'Inizio di una Passione
Quando vivevo in Perù, avevo circa 10 anni mi ricordo che avevo iniziato a scrivere un romanzo che parlava di una serie de cose che accadevano nel mio quartiere “Los Alamos”. Penso che la mia passione sia nata quando andavo di nascosto in salone e prendevo dei libri di poesia in un armadio. Mi ricordo di aver letto e imparato alcune poesie di Pablo Neruda. In quel periodo ero piú piccola avevo 8 anni. Da lí di sicuro é venuta la voglia anche di esprimere i miei pensieri utilizzando la comunicazione non verbale, ma scritta. Se devo aggiungere qualcosa di più personale, a quell’età é nata la mia passione di scrivere lettere di amore ai ragazzi di scuola, anche se non mi avevano mai parlato prima o non mi conoscevano.
Un'Eredità Letteraria Importante
Ora sveliamo la prima sorpresa: tu sei una discendente diretta di uno dei più grandi poeti tragici del settecento italiano: Vittorio Alfieri. Hahaha, se parliamo dei geni, di sicuro qualcosa di artistico e letterario l’avrò eredato. Mi ricordo che é stato il padre (Luigi Bortesi) di un mio ex fidanzatello a raccontarmi la storia del mio antenato. Poi sono andata a cercare mio nonno per farmi raccontare tutto cio che non aveva mai raccontato a noi. Ma anche il nonno di mio nonno aveva raccontato la storia ai suoi nipoti, e così via. Per me é un orgoglio avere come cognome “Alfieri” soprattutto qui in Italia che tutti i ragazzi di scuola studiano questo grande scrittore nel suo tempo.
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Dalla Mente al Cuore: Le Prime Pubblicazioni
In realtà se vado all’origine della mia avventura letteraria, direi narrando di maniera poetica, perché i miei più vecchi scritti erano una “mescola” di poesia e di racconti, poi nel 2011 un gruppo di miei fan in Perù ha raccolto i miei pensieri e le mie prime poesie affidate fino ad allora alla rete e ha pubblicato in forma privata e mia insaputa un libro chiamato “De la mente al corazón” (“Dalla mente al cuore”). Poi mi hanno conosciuta personalmente e per me quell’esperienza è stata una spinta notevole a scrivere. Dopo di che alla fine del 2014 ho pubblicato una raccolta di poesie “Profunda Eternidad” (“Profonda eternità”). Sto lavorando ora su 2 romanzi diversi. Sono un vero casino, ma ho troppe idee e diverse ispirazioni.
Un Vincolo Poetico Universale
E’ appena stata pubblicata la raccolta di poesie e riflessioni “Creadora de un vinculo poetico Universal” (2015 - Gruppo Artemorilla) che è un libro scritto a quattro mani, le tue e quelle del poeta spagnolo Tomas Morilla Massieu con il quale si è creato, come già dichiarato nel titolo, un “vincolo poetico” senza conoscervi se non leggendo l’uno i testi dell’altro.
Sì, e così, è stato tutto molto naturale. Lui raccoglieva frammenti di miei pensieri e su quelli mi scriveva riflessioni in forma poetica e io, seguendo il filo del discorso, riprendevo le sue parole eprimendo il mio pensiero.
L'Ispirazione e la Terapia della Scrittura
Dal mio punto di vista credo che l’ispirazione non si debba cercare da nessuna parte in particolare. Forse la mia aspirazione oltre alla musica, a osservare la natura o a camminare contemplando il cielo o la luna, possa trovarsi in tutti quegli amori che nella mia vita ho trovato e perduto. Aver sempre anelito fortifica la voglia di scrivere, vivifica l’anima sotto forma di terapia, ti fa sentire piena. É la miglior forma per fare qualcosa di vivificante per gli altri. Personalmente, esprimere tutto ciò che ho dentro mi fa rivivere. Mi sono abituata da piccola a dichiarare in forma scritta tutto quanto per non far rimanere in qualche modo inespressi i dolori dentro di me. Scrivere è una bellissima forma di terapia personale e l’arte, in generale, è uno dei doni più belli al mondo che si possono fare ai lettori.
Nel corso di questi anni diverse persone mi hanno scritto dicendomi di sentirsi identificati con qualche pensiero o con le mie poesie.
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Disegno e Scrittura: Un Legame Inaspettato
Tu sei anche una valente disegnatrice; che rapporto percepisci tra queste due arti? Hahaha, ti ringrazio. Guarda se devo dirti la vera veritá é che mi é successo che qualche volta ho iniziato a scrivere e poi le parole hanno preso forma di disegni. Dipende dell’energia del sentimento. Sì, mi è successo con uno de i miei disegni, “pin up”, sai di quelle donne molto sexy degli anni quaranta.
Direttore Generale di una Rivista Internazionale
All’inizio sono entrata come scrittrice, mi avevano offerto uno spazio proprio per pubblicare racconti, poesie, foto e pensieri. Poi dopo la pubblicazione della prima edizione mi offrono il posto di direttore generale. É stato di sicuro per tutte le critiche costruttive e i suggerimenti che avevo dato alla rivista, perché sentendomene parte volevo entrare in pieno in tutti i settori ed aree interne. Ho lavorato così tanto per loro, mi ricordo, che andavo a letto alle 10 del mattino, facevo tardissimo leggendo tutti gli scritti di tutte le aree per poi fare delle correzioni o in alcuni casi per migliorarli. Quella esperienza é stata bellissima, lavoravamo con gente di tutto il mondo, essendo una rivista internazionale, ogni direttore di un’area specifica era radicato in una nazione diversa. In quel momento mi avevano spinto ad aprirmi ad altri orizzonti e a pensare di poter pubblicare un mio libro.
Roma: Un Regalo Inaspettato
Per me Roma é stato un regalo. Da ogni punto di vista che la guardo trovo sempre la stessa risposta. É stata una delle cose più belle mai vissute prima. Aver ottenuto il mio primo riconoscimento da parte della giuria del Concorso mi ha colpito e mi ha dato più forza per continuare quello che sto facendo. La verità è che in Italia mi sono trovata con tanta gente che scrive o ha scritto qualche volta nella sua vita, anche se non ha pubblicato niente e conserva tutto in forma molto privata, sia per una forma di timidezza, sia perché per pubblicare ci vuole davvero coraggio. Io sono rimasta molto soddisfatta dall’approfondimento tematico che viene offerto dall’università italiana, dal metodo di studio che insegna i fondamenti del pensiero critico, il modo di poter esprimere la propria opinione.
La Funzione della Letteratura
Infine, per tornare all’inizio, per imbarcarci nella nostra “macchina sognante” qual é secondo te la funzione della letteratura nella vita? Secondo me tutto ció che riguarda la cultura non dovrebbe mai essere sottovalutato, al contrario. La letteratura ci porta a sognare, a sentire, a poter toccare con l’immaginazione. Il contributo come detto prima, può essere sempre per ricordarci che siamo umani e non dobbiamo avere paura di comunicare. Ci permette di evolvere attraverso la nostra terapia scritta e anche attraverso la lettura da parte dei nostri lettori. Penso che lo scrittore e il poeta possano essere una sorta di “spiriti guida” per semplificare i problemi delle persone cercando di visualizzare e concretizzare le soluzioni, quando invece spesso la gente si perde in ipotesi astratte e non esce da un circolo vizioso di sentimenti o emozioni negative.
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